—Ho passato tanti anni in una gabbia d' oro
Si forse bellissimo, ma sempre in gabbia ero.
Quinn stava stesa sul pavimento maledicendo la sua vita al massimo.
Aveva detto a Justin che quello che era successo alla festa non importava e aveva accettato di dargli una seconda possibilità.
Si chiedeva come potesse essere quel ragazzo così ossessionato da lei, insomma a chi piacerebbe una ragazza pazza?
flashback.
Feet don’t fail me now
Take me to the finish line
All my heart, it breaks every step that I take
Seduta sul pavimento con le gambe contro il petto, Quinn ascoltava quella melodia continuare senza emettere alcun rumore.
I feel so alone on a Friday night
Can you make it feel like home, if I tell you you’re mine
Quel giorno era sola, finchè il telefono non squillò, interrompendo quell'armonia.
-Pronto?-
-Quinn? Amore mio, sei tu?- Quinn si morse il labbro.
-Garry? Che succede?- il suo tono era preoccupato.
-Senti Quinn, lo so che abbiamo litigato e che non parliamo da due giorni. Ma mi dispiace, mi manchi da morire.-
Quinn non rispose.
-Ehi, amore ci sei?- il tono esasperato del ragazzo raggiunse Quinn.
-Senti, se sei ancora arrabbiata, io s..-
-Non aspettavo altro.- la ragazza sorrise sentendo arrivare un sospiro di sollievo provenire da Garry.
-Quinn ora devo andare, se riesco ti chiamo dopo..-
Don’t make me sad, don’t make me cry
Sometimes love is not enough and the road gets tough
-Di già?- sbuffò.
-Si, se l'ufficiale mi becca sono guai.-
-Hai ragione, scusa..- si morse di nuovo il labbro
-Quinn..-
-Si?-
Choose your last words
This is the last time
Cause You and I
We were born to die
-Ti amo.- sorrise, ma non ebbe nemmeno il tempo di rispondere perché un bep segnò la fine della chiamata.
Eppure qualcuno l'aveva amata, con la sua pazzia, con la sua insanità mentale, con i suoi difetti.
Con il suo mangiucchiarsi le unghie, con i suoi capelli disordinati, con la sua passione per i libri, con la sua stranezza e con la sua solitudine.
L'aveva amata.
Era abituata ad essere amata solo da lui, non ad essere amata da altri; e se nessuno avesse apprezzato i suoi difetti? o la sua stranezza?
Cosa avrebbe fatto se non avesse trovato nessuno che la apprezzasse veramente?
-Devo smetterla di pensare, o diventerò matta.- si alzò, prendendo il cellulare.
-Devo- prese il cellulare, digitando il numero che Justin le aveva dato il giorno stesso -distrarmi.-
"E' ancora valido l'invito per visitare parigi?" esitò un po' prima di cliccare invio, poi inviò e sorrise fiera.
Lo schermo si illuminò "Certo (:".
Si sentì in un certo senso sollevata, stava per uscire con un ragazzo di cui non sapeva niente, ma tutto ciò le piaceva e non poco.
Buonsalveee!
scusate, scusate, scusate cc
il capitolo fa schifo e l'ho postato in ritardo, scusate!
Ho riscritto questo capitolo circa tre-quattro volte e questa è la cosa
'migliore' (per così dire) che è uscita fuori, scusate ancora cc.
E niente, vado prima che qualcuno mi uccida, adieu.
scusate, scusate, scusate cc
il capitolo fa schifo e l'ho postato in ritardo, scusate!
Ho riscritto questo capitolo circa tre-quattro volte e questa è la cosa
'migliore' (per così dire) che è uscita fuori, scusate ancora cc.
E niente, vado prima che qualcuno mi uccida, adieu.