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Autore: Calu99    01/06/2013    0 recensioni
Percy Jackson e Stefania Robert.
E se non fosse tutto come scrive il nostro amato Rick Riordan?
E se, nella fan fiction che leggerete qua -e lo spero davvero-, c'è un'altra protagonista pronta a seguire Percy nelle sue pericolose avventure?
Be', scoprirete tutto leggendo..
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grooviera ha bisogno di una ceretta

La giornata ormai era passata e più il tempo scorreva meno riuscivo a capire: tutte le cose che ho visto, tutte le cose che mi hanno detto.. non avevano nessun senso! Avevo lo stomaco in subbuglio.. e non era per tutte le patatine che avevo mangiato per il nervosismo (almeno credo).
Avevamo pranzato in un ristorantino vicino a scuola, ovviamente Percy parlava solo con.. com’è che si chiamava? Grooviera? Non mi era particolarmente simpatico quel ragazzo, come avete notato. Era.. strano. L’unica cosa buona di quella giornata: pizza. Amo la pizza. Ma, non lo so, non riuscivo a mangiare.. colpa di Percy o delle patatine?
Dopo pranzo prendemmo un taxi, e da li non riuscii a trattenermi:
“Dove stiamo andando? Perché parli solo con Grooviera? Perche non mi dici nulla? HO BISOGNO DI SAPERE.” Parlai tutto d’un fiato, come se mi fossi tolta un gran peso dallo stomaco, il che era (in parte) vero.
“Calmati pel di carota!” Sbottò Grooviera. “Stiamo andando al Campo Mezzosangue. E poi io sono Groover, beee!”
 Mi sbaglio, o sentii una specie di.. belato di capra?
“Ehi Grover stai calmo! Neanche io ero un gioiellino appena mi avevi preso, ricordi? Senti Stefi: so che è difficile da credere, ma è come ti ho detto prima, sei una mezzosangue come me, e non puoi farci nulla. Preferisci essere mangiata dai mostri o seguirmi nell’unico posto sicuro per noi?”
“La risposta mi pare ovvia.”
“Ti spiegherà tutto Chirone, non ti preoccupare.”
Non lo degnavo di uno sguardo. Ero confusa, arrabbiata e lo ammetto anche un po’ curiosa.
“Stefania, guardami.”
Con la mano mi girò la faccia verso di lui, era stupendo, e.. speravo solo di non essere arrossita troppo.
“Andrà tutto bene, promesso.”
Io annuii. Insomma, che gli dovevo dire? Mi stavano portando in un posto di cui non sapevo nulla, senza preavviso, ero scioccata!
Dopo un lungo periodo di silenzio (mezz'ora, un'ora, non lo so), il taxi si fermò. Eravamo arrivati. Ma dove?
Scesi dalla macchina e quello che vedevo era una collina, nel bel mezzo di quello che doveva essere un bosco, e in lontananza si vedeva il mare. Più osservavo quel posto più mi piaceva. Aveva un non so che di.. non so, mi sentivo a casa. Mi misi il cappuccio perché stava ancora piovendo.
“Stefi, andiamo” Era la voce di Percy.
“Senti Percy, non che non mi fidi di te.. ma non ho nulla, della mia roba, intendo.”
“Non ti preoccupare, troverai già tutto nella tua casa”
“Casa? Quale..?” Non finii la frase, perché Grooviera mi interruppe.
“Dai andiamo, non possiamo fare tardi”
“Okay, mister Simpatia” Commentai io, non mi stava per niente simpatico.
Percorremmo tutta la collina e, arrivati dall’ altra parte, rimasi senza fiato: quello che vedevo era un posto completamente ricoperto di alberi, da una parte c’era una foresta, con un grande lago dove alcuni ragazzi stavano facendo pratica con le canoe, in lontananza si vedeva il mare.. splendido. Difronte alla foresta, c’era un grande prato dove alcuni ragazzi andavano avanti e indietro indaffarati, e al centro c’era una fila di capanne (se si possono definire cosi’) a forma di U, mi sembra di averne contate dodici, mentre affianco c’era una grande casa a due piani. Non dava l’idea di essere un edificio tecnologico.
“E’ magnifico.”
“Già, non è niente male” Commentò Percy.
“Ma scusa.. prima stava piovendo, e ora c’è il sole e neanche una nuvola? Cavolo, quanto fa caldo..”
“Si, dentro al Campo c’è una specie di “protezione” che mantiene sempre il bel tempo, una delle cose positive di questo posto, non ci dobbiamo mai preoccupare della pioggia”
“Siete ben attrezzati”
Percy mi sorrise e si girò dalla parte di Grooviera, fece una faccia strana e poi disse:
“Perché hai ancora le stampelle e i pantaloni?”
“Che razza di domanda stupida..?”
“Hai ragione Percy! Sono talmente abituato!” Mi interruppe, ancora.
A un certo punto ci fermammo e vidi che mollò le stampelle nel prato e si tolse i pantaloni. Sgranai gli occhi. Ok, era strano, ma c’è un limite a tutto. Poi vidi che era.. oh santo cielo. Quelle gambe erano da asino!
“Da quanto è che non ti fai la ceretta?!”
Era la miglior cosa che riuscii a dire.
“Pel di carota, sono un satiro! Che ti aspettavi? Preferivi un satiro depilato come un tacchino dal macellaio?”
“Emh no.. va bene cosi..”
Guardai Percy e gli mimai un: “Perche non me lo hai detto prima?”
E credo mi avesse risposto “Dimenticato. Scusa.”
“Eccoci, siamo arrivati, ora entriamo nella Casa Grande e parliamo con Chirone, lui si che ti saprà spiegare tutto.”Disse il figlio di Poseidone.
“Okay, sono pronta.”




Ciao ragazzi, che ne pensate? Abbastanza decente? Continuate a leggere miraccomando ci tengo tantissimooooo<3
Vostra, Calu99
  
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