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Autore: The_Ruthless    01/06/2013    7 recensioni
Allora....non so quale vena di follia mi abbia spinto a scrivere questa ff...non sono esperta dei 1D, me li ha fatti conoscere la mia migliore amica...Cmq spero diate un'occhiata a questa misera storia...sono curiosa del vostro parere:)
***
Dal capitolo 3:
Tamara's pov
Lungo la strada continuai a battibeccare con quei tre dementi.
-Da dove vieni?-chiese Zayn.
-Vaffanculo.-risposi, non volevo parlare con loro.
-Sei maggiorenne?-
-Vaffanculo.-
-Ti piacciono le carote?-intervenne Louis.
-Vaffanculo.-
-Non sai dire altro?-chiese Harry.
-Vaff...Fottiti, va bene?-Risero, mentre io schiumavo di rabbia.
***
Dal capitolo 4:
Liam's pov
-50 sterline che me la faccio prima io.-disse Lou.
-Andata.-rispose Harry, stringendogli la mano. Quei due...
-Piantatela.-li riprese il biondo. -Finché ci sono io nessuno la tocca, chiaro?- Si calmarono. Ma un paio di minuti dopo notai lo sguardo d’intesa che si scambiarono. La scommessa era sempre valida.
***
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una vera famiglia'
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Capitolo sedici: due metà di un intero
 



Liam's pov

Quando l'eccesso di risa finì, rilessi brevemente l'articolo, scuotendo la testa.
«Scusate, mi dispiace davvero.»mormorò a sorpresa Gaia. Si scambiò un'occhiata di intesa con Tamara. «Ci dispiace davvero.»si corresse, a uno sguardo della mora.
«Comunque»intervenne Tamy, cercando di mantenere un'espressione indifferente.«Non staremo qui per molto, fra un paio di giorni partiremo, torniamo in Italia, quindi non potranno più dire nulla.»
Spalancai la bocca, fissandola, incredulo; gli altri erano altrettanto atterriti, Eleanor e Jade comprese. «COSA?!»urlarono Lou e Eleanor insieme.
«Ma come...»cominciò Jade.
«Tu non...»strillò Louis.
«Ma perché...»disse Ellie con voce strozzata.
Lei ci osservò, spiazzata, a quanto pareva non si immaginava una simile reazione.
«Ma...ma...credevo di avervelo già detto! Oppure no?»chiese, improvvisamente dubbiosa.
«No, idiota! Non ce lo hai detto! Ma cosa ti salta in mente?! Partire tra un paio di giorni? Non puoi!»urlai. Sentivo le lacrime agli occhi, Jade mi strinse il braccio lanciandomi un'occhiata di ammonimento. Feci un respiro profondo cercando di calmarmi, poi notai che Hazza teneva lo sguardo basso, l'aria colpevole e rassegnata. «Lo sapevi già, Harry?!»esclamai, sull'orlo di collassare.
Alzò lo sguardo, incontrando il mio, poi annuì:«Me l'ha detto Gaia ieri.»ammise, mordendosi il labbro inferiore e stringendosi a Gaia.«non ve l'ho detto perché pensavo lo sapeste già.»aggiunse in fretta, prima che potessi ribattere qualcosa.
Tamara e Gaia ci osservarono, con aria colpevole:«Scusate.»ripeterono insieme.«Ma almeno dovremmo vivere al massimo questi ultimi due giorni insieme, no?»proposero, sorridendoci.
Tamy mi guardò, in cerca di approvazione. Dopo un attimo di esitazione, ricambiai il sorriso, incoraggiante e le feci l'occhiolino.
La porta della cucina si aprì lentamente, Zayn era appoggiato allo stipite, l'espressione tetra. «E così te ne vai...»commentò in tono piatto guardando Tam.«Bene, che liberazione.»concluse, con un sorrisetto maligno. Si voltò di scatto e andò in camera sua a passo spedito.
La mora rimase un attimo immobile, lo sguardo fisso e vuoto. Sobbalzò quando sentì la porta della stanza di Zayn sbattere; scattò in piedi, io mi feci avanti e le posai una mano sulla spalla, conciliante. «Tam...»mormorai, dispiaciuto.
«Devo parlargli.»sputò, lo sguardo spiritato e si avviò verso le scale. In cucina calò il silenzio.
Louis si lasciò cadere su una sedia, in apparenza esausto. «Ah be', ci resta solo da sperare che quei due non si scannino.»Mi sedetti anch'io, le orecchie tese in attesa di un rumore qualunque pronto a intervenire per aiutarla.



Tamara's pov

Arrivai davanti alla porta della sua stanza e mi bloccai, indecisa. Feci un respiro profondo ed entrai, chiudendomi la porta alle spalle. La stanza era in penombra, lui mi dava le spalle, in piedi a guardare fuori dalla finestra. «Sei arrabbiato, vero?»chiesi a bassa voce.
«Sì.»rispose soltanto, continuando a darmi le spalle.
«Sai che vorrei restare.»ribattei in un sussurro.
«Morirai se resti.»disse, lanciandomi un'occhiata di sbieco.
Mi sbottonai la camicetta e mi slacciai la gonna, che scivolarono entrambi al suolo, mentre mi sfilavo le scarpe. «Io non ho memoria di essere mai stata così felice come ora che sono qui. Ormai questa è la mia seconda casa, io sono qui, con te.»cadde al suolo anche la mia biancheria intima, spogliarmi era un gesto simbolico: voleva dire che mi ero arresa. Nessuna difesa, nessuna copertura.
Si voltò di scattò e mi raggiunse, afferrandomi un seno e stringendolo con forza. Trattenni un gemito di dolore, facendomi sfuggire solo un “Umpf” sommesso.
«Ora sto scoppiando di rabbia.»ringhiò, sottolineando ogni parola.«Brucio per la fame di vendetta. Ti distruggerò se ti porrai sul mio cammino e non mi farò alcun riguardo se mi sarai di peso. Vorresti comunque stare con me?»domandò, ironico, lo sguardo crudele.
Rimasi in silenzio, continuando a fissarlo negli occhi, lo sguardo deciso. Appoggiò la fronte sul mio petto e mormorò:«Stupida donna.» Poi mi abbracciò di slancio, facendomi cadere a terra. E restamo così, a crogiolarci nel nostro odio e nel nostro amore.



Louis's pov

Liam era sempre più inquieto ogni momento che passava, continuava a passeggiare su e giù per la stanza, lanciando occhiate nervose alle scale. Se avesse continuato così sarebbe impazzito. Un tonfo attutito risuonò nella stanza di Zayn. Liam ebbe uno scatto repentino e fece per dirigersi fuori dalla cucina, mi alzai velocemente e gli afferrai il braccio, bloccandolo. «Liam!»lo chiamai, tentando di farlo ragionare. «Cosa credi di fare? Devi lasciarli in pace, stanno chiarendo, sono affari loro.»
Mi lanciò un'occhiata feroce, che non avrei mai creduto potesse venire da un tipo serio e tenero come Liam. «Chiarendo? CHIARENDO?! Quei due si stanno scannando, chi vuoi prendere in giro?! L'hai sentito anche tu il tonfo, no? Non ho intenzione di aspettare che lui la distrugga, dannazione!»Accidenti, doveva tenerci davvero a lei.
Sentimmo dei passi sulle scale e un attimo dopo apparve Niall. «Si può sapere cos'è tutto quel casino in camera di Z...»il biondo non finì la frase, si immobilizzò scioccato quando vide l'espressione di Liam. «Ehm...ragazzi? Cosa cazzo state facendo?»domandò, perplesso.
Mi schiarii la gola, imbarazzato. «Rispondo a entrambe le tue domande: Tamara è in camera di Zayn e stanno facendo la pace, più o meno...crediamo...e Liam, come puoi vedere è un tantino nervoso e stava per andare a intromettersi nella loro discussione.»ribattei, mantenendo al calma a fatica.
Liam mi lanciò un'occhiataccia. «Lou, andiamo, sii ragionevole...e se lo fosse successo qualcosa?»suppose lui, apprensivo come sempre.
«Andiamo Liam, stiamo parlando di Zayn. Non è un teppista qualunque, è uno dei tuoi migliori amici!»lo rimproverò Niall, oscurandosi.
Liam si rilassò, incurvò le spalle e abbassò la testa, rassegnato. «Hai ragione Niall...scusate, è che lei per me è una sorella.»mormorò, cupo. Jade gli circondò le spalle con un braccio.
«Sei troppo apprensivo Lee.»lo presi in giro.«Non sei una fata madrina che veglia su di lei!» Poi cominciai a saltellare per la cucina agitando una bacchetta magica immaginaria e canticchiando:«Polvere di stelleee...sei tu!»Scoppiarono tutti a ridere, persino lui.
Harry scosse la testa per metà divertito e metà esasperato. «Lou sei un buffone...»
Ghignai:«Dov'è la novità, “rubacuori e riccio” Harry Styles?»lo derisi, citando la rivista.
Sorrise beffardo:«Giusto, “vecchio” Louis Tomlinson.»ridacchiò, stringendosi di più a Gaia e lasciandole un bacio lieve sulle labbra.
Liam sospirò e Jade gli lanciò uno sguardo comprensivo. «Andiamo a farci un giro, che ne dici? Così ti distrarrai un po' e lascerai stare Tamara e Zayn.»propose in tono gentile. L'espressione di Liam si addolcì, annuì in silenzio e la seguì fuori.
Niall li guardò uscire, lo sguardo colmo di invidia. «Io torno a casa, Lou.»mi avvisò Ellie e dopo essersi lasciata baciare uscì anche lei.
Tornai a guardare il biondo, ancora turbato, e gli tirai una pacca sulla spalla, per consolarlo. Lui sorrise, dirigendosi poi verso il frigo. Gli era tornato l'appetito: buon segno.



Zayn's pov

La lasciai andare, rialzandomi in piedi e offrendole la mano per farla alzare. Lei la afferrò, con un sorriso splendente dipinto sulle labbra. Le lanciai un'occhiataccia:«Perché sorridi?»grugnii, scaldandomi all'istante.
Ridacchiò. «Datti una calmata, tigre! Non posso essere felice se ti amo? Non posso essere entusiasta di averlo capito?»domandò, il sorriso ancora più ampio.
Mi rilassai, sorridendole a mia volta. «Sì, puoi.»La baciai con trasporto, stringendola a me e lei mi circondò le spalle, strozzandomi quasi.
Si staccò di colpo, improvvisamente aggressiva:«Non l'hai ancora detto, Malik.»sussurrò al mio orecchio, mordicchiandomi il lobo.
Ghignai, baciandole il collo.«Ti amo.»mormorai in risposta.«Ti amo, ti amo, ti amo, Tamara.»
Si lasciò sfuggire un sospiro selvaggio, ricambiando i miei baci. «Ti amo anch'io, Zayn.»mi soffiò all'orecchio. Mi sembrava di fluttuare in cielo, tra le nuvole, ero euforico come non mai.
Ma lei si allontanò di colpo, il volto improvvisamente sofferente.«Zayn...non possiamo.»disse, e una improvvisa, tremenda consapevolezza mi attanagliò le viscere.
«Perché?»chiesi, anche se sapevo già la risposta.
«Tra un paio di giorni me ne andrò, probabilmente per molti anni non potrò tornare. Tu sei un cantante famoso in tutto il mondo, sei in vista, non potresti reggere un simile scandalo. E Perrie? Voglio troppo bene a quella ragazza, non posso farle questo, la distruggerebbe, lo sai bene.»
«Al diavolo il tuo paese.»ringhiai, infuriato.«Al diavolo i giornalisti. Al diavolo Perrie!»
«ZAYN!»mi rimbrottò, lanciando occhiate nervose alla porta.«Parla a bassa voce, per favore...»
«No! Tamara, andiamo non puoi andartene, non ora! L'abbiamo appena capito, posticipa la partenza! Farò qualunque cosa. Qualunque! Resterò con Perrie, ci vedremo di nascosto, non lo saprà nessuno, posso provare a farti avere un diploma qui...»cominciai a parlare, senza fermarmi.
Posò una mano fresca sulla mia guancia, tentando di calmarmi. Sorrise dolcemente, scuotendo la testa. «Stai dicendo assurdità, Malik, lo sai. Forse un giorno, potremo stare insieme, ma ora non puoi chiedermi di più. Devo andare, capisci? Quella è la mia casa, non posso lasciare tutto per te, ho solo diciotto anni, porca paletta! Lo farei volentieri ma hai pensato alla tua carriera? Alla mia famiglia? Alla mia scuola? Alla mia vita? Mi dispiace Zayn, questa non è una favola, non c'è il lieto fine.»
Strinsi i denti, esasperato e mi allontanai bruscamente da lei. Mi diressi verso la finestra e rimasi immobile a guardare la città piena di luci; sentii il fruscio dei suoi piedi nudi su parquet e un secondo dopo lei era dietro di me e mi cingeva la vita. Poggiò il mento sulla mia spalla, mi voltai e la strinsi a me. Sentivo la sua pelle vellutata sotto le dita, le sue labbra carnose contro le mie, il suo corpo fresco addossato al mio. «Vieni da me, stanotte?»mi pregò, sporgendo il labbro inferiore in fuori e assumendo un'espressione da bambina viziata.
Risi sommessamente. «Certo, dolcezza, bisogna pur godere di ciò che si ha, no?»Annuì vigorosamente, cominciando a rivestirsi. «Ti raggiungo fra un quarto d'ora, meglio che gli altri non sospettino nulla.»la avvertii, senza smettere di sorridere. Mi fece un cenno di saluto e uscì dalla stanza. Feci un respiro profondo e mi buttai sul letto, in attesa. Possibile che quindici minuti potessero sembrare un tempo infinito?



Tamara's pov

Arrivata all'hotel mi catapultai in camera, tremante, e cominciai a frugare freneticamente nella mia valigia. Cosa diavolo mi sarei dovuta mettere? Non avevo la più pallida idea di cosa si dovesse indossare per una nottata con l'unica persona che ami davvero... “Calma, Tamara.”tentò di tranquillizzarmi Bubini.
Calmarmi? CALMARMI?!strillai isterica in risposta. “E come faccio a calmarmi?! Lui verrà qui per passare una sola notte con me, non puoi dirmi di stare calma!” andai in iperventilazione, riuscendo a stento a reggermi in piedi.
Ora basta. Usa la tecnica della respirazione Zen che hai imparato. Rilassati. Poi potrai pensare a Zayn.”il suono del suo nome, anche se solo detto nella mia mente mi mandò il sangue alla testa. Mi sedetti a gambe incrociate sul letto, tappai una narice e inspirai con l'altra.
Adesso va meglio, no?”mi disse lui, compiaciuto.
«Sìììììì.»risposi ad alta voce, espirando finalmente tranquilla.
Tornai davanti alla valigia, rilassata, convinta che nulla mi avrebbe più fatto infuriare. Presi un completo intimo blu scuro e una camiciola da notte bianca, poi andai in bagno per mettermi un filo di trucco, spazzolarmi di nuovo e lavarmi di nuovo i denti. Ero pronta, semplice e, speravo, carina. Con una puntualità mostruosa qualcuno bussò alla porta della mia stanza. Mi fiondai a spalancarla ed eccolo davanti a me: il più bel ragazzo del mondo, il viso oscurato da una leggera ansia. Quando mi vide si aprì in un sorriso di pura gioia, gli saltai letteralmente addosso ed entrò nella stanza tenendomi in braccio come una bambina, sbattendosi la porta alle spalle. Scesi di nuovo a terra e lui mi osservò con attenzione. «Faccio così schifo?»domandai, cercando di nascondere il mio timore reale con una battuta.
Scosse la testa:«Sei molto sexy, Tam.»Risi, alzando gli occhi al cielo. Non avrei mai potuto eguagliare la sua perfezione. Mi attirò a sé sbuffando, spazientito dalla mia testardaggine, e cominciò a baciarmi. Mi scostò i capelli dietro le spalle, facendo scorrere le mani sulla mia schiena e baciandomi appassionatamente. Ricambiai il bacio con lo stesso entusiasmo mentre lui mi sfilava la leggera camicia da notte, gli tolsi a mia volta camicia, canottiera e jeans. Mi fece adagiare delicatamente sul letto, accarezzandomi dolcemente una coscia e sollevandomi leggermente in modo da scivolare sotto di me. Mi sganciò il reggiseno, accarezzandomi la schiena lentamente, poi indugiò un attimo e ad un mio sguardo di incoraggiamento mi sfilò le mutandine. Nel frattempo feci altrettanto con i suoi boxer e restammo un attimo a fissarci negli occhi, come a voler cogliere un qualche segno di timore. Entrambi avevamo paura, lo sapevamo. Sgusiò via in modo da piazzarsi sopra di me, mordendosi il labbro, indeciso. Gli accarezzai il viso, sorridendo e respirando impercettibilmente. «Siamo arrivati fin qui, non è come le altre volte. Noi ci amiamo, siamo le due metà di un intero. Non temere, andrà tutto bene. Andrà tutto bene.»ripetei, convinta.
Chiuse gli occhi e annuì, preparandosi. Un fremito mi percorse quando la sua erezione sfiorò la mia intimità, ma non mi opposi, non potevamo lasciar perdere tutto ora. Entrò in me con cautela, stringendo i denti per la concentrazione, tentava i tutti i modi di non farmi male. Poi il ritmo delle spinte crebbe finché entrambi non giungemmo all'apice, gridando il nome l'uno dell'altra. Era la prima volta che facevo davvero l'amore con qualcuno. Non era banale e comune sesso questo, era molto di più. Ci sorridemmo, sfiniti e mi addormentai.

Mi svegliai di colpo nel cuore della notte, allungai un braccio alla mia destra ma il letto era vuoto. Scattai a sedere e lo vidi davanti alla portafinestra del balcone, era seduto per terra, le braccia appoggiate svogliatamente sulle ginocchia piegate, fissava semplicemente fuori, fumando una sigaretta. Mi alzai silenziosamente e mi sedetti affianco a lui, portandomi le ginocchia al petto e dondolando sul posto. Appoggiai la testa sulla sua spalla, rabbrividendo per l'aria che entrava dalla porta a vetri aperta. Nel buio della notte nessuno poteva vederci, solo la luna illuminava fiocamente i nostri lineamenti. Mi voltai a guardarlo, pareva il più terribile e bellissimo dio dell'Olimpo: i capelli leggermente spettinati, sollevati nella consueta cresta scura; gli occhi a mandorla misteriosi e stupendi; il naso perfetto; la bocca morbida con cui mi aveva baciata; il suo corpo magnifico che avevo avuto il privilegio di sfiorare, i muscoli appena accennati degli addominali...era eccezionale. E, anche se per una sola notte, mio. Ricambiò lo sguardo e in quel momento compresi che stava pensando le stesse cose, sorridevamo come due sciocchi, incapaci di pensare all'oscuro domani. «Posso farmi un tiro?»chiesi, spezzando il silenzio.
Ghignò, passandomi la Marlboro. «Da quand'è che fumi?»domandò, beffardo.
Inarcai un sopracciglio, lanciandogli un'occhiata stranita. «Da quando avevo tredici anni, ma sto cercando di smettere.»
Si soffocò con il fumo che aveva appena inspirato e cominciò a tossire. «Tu...»disse, a fatica.«Tu fumi da quando avevi tredici anni?! Quindi eri una specie di teppista? Figo, abbiamo molte cose in comune.»sorrise, divertito.
Ridacchiai.«Spero non solo questa, Bad Boy.»
Mi fece l'occhiolino e spense la sigaretta. «Meglio tornare a dormire.»disse, una leggera sfumatura di apprensione nella sua voce.
«Sì, paparino.»lo derisi, alzando gli occhi al cielo.

Sorrise in risposta, circondandomi la vita con un braccio e facendo combaciare i nostri corpi nudi. Ci sdraiammo nuovamente sul letto e mi addormentai con lui che canticchiava, come una ninna nanna:

«Your hand fits in mine
like it’s made just for me
but bear this in mind
it was meant to be
and i’m joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me
»



Harry's pov

Eravamo soli in casa, stravaccati sul divano a vedere “Hercules”, come due bambini. Diedi un'occhiata all'orologio, era mezzanotte passata. Lou e Niall erano usciti per locali, cercando di far tirare su di morale il biondo dopo la delusione con Tamara. Lanciai un'occhiata a Gaia, che era leggermente assonnata. «Andiamo a letto, dolcezza?»chiesi, baciandole i capelli.
«Styles!»esclamò, indignata.«Sei un pervertito!»
La guardai, sbalordito.«Ma cosa hai capito, piccola maniaca?! Intendevo andare a DORMIRE!» scoppiai a ridere, divertito. «Anche se,»ammisi, ghignando.«Una scopata non fa mai male...»
Mi tirò un pugno sul braccio, ridendo. «Stasera, no, Harry, sono stanca...»tentò di dissuadermi lei, mettendo il broncio.
«Oh, andiamo, lo sai che Hazza e la sua mazza sono irresistibili.»sorrisi, trattenendo un nuovo eccesso di risa.
Provò a colpirmi un'altra volta ma la schivai. «Harry, calma i bollenti spiriti!»
Feci lo sguardo da gatto con gli stivali, accostandomi di più a lei:«Oh, ti prego. Ti amo, Gaia. Ti prego, ti prego, ti prego!»la implorai, spingendo il labbro inferiore infuori.
«Ah, d'accordo, ragazzaccio!»si arrese, con un sorriso a trentadue denti.
La trascinai con me nella mia camera, pronto per un'altra notte di sesso travolgente.




L'angolo della follia

Ma buonaseeeeera! Allora, tesori della mamma, come state? Scusate lo sclero momentaneo ma sono esausta e moooolto soddisfatta di essere riuscita a postare un capitolo così lungo!!! YEAH BUDDY!!! Ahahahahah, Gaiuzz....te lo dico e te lo ripeto da quella sera: Hazza e la sua mazza! Ahahahah...quanto ti amo! Okay ragazze, scusate, torno subito a voi...MANCANO UN CAPITOLO E L'EPILOGO, QUANTE DI VOI RESTERANNO CON ME FINO ALLA FINE??? E QUANTE MI HANNO GIÀ ABBANDONATA???
Scommetto la maggior parte-.-” Ma io vi amo lo stesso, amo tutte quelle che continuano a seguirmi, a ricordarmi, a preferirmi e a recensirmi!!!
Ragazze, dato che manca così poco, penso che possiate fare a meno di essere paraculo e lasciare una minuscola recensione, no? Senza offesa.
E finalmente Tamara e Zayn si sono svelati, si è scoperto che si amano! Fin dall'inizio della storia aspettavo il momento in cui li avrei messi insieme, e ho dovuto rimanere neutra senza dire nulla quando voi mi chiedevate di metterla con Niall/Josh/Louis/Harry...odiatemi, vi capisco ma...mi diverto troppo a essere stronza! Scusate davvero;)
Vi lascio con un paio di foto del mio preferito...
Un abbraccio megagigantesco, Tea


 

 



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