Era un normalissimo Mercoledì. Mi svegliai presto e dopo sono andato a scuola. Alla prima ora avevamo italiano e tutti i miei amici facevano finta di ascoltare la lezione (ok forse anche io ero leggermente annoiato). All’improvviso sentì una voce:
«David...»
«Sto impazzendo?» mi dissi. Non c’era nessuno che mi aveva chiamato nella classe, di solito mi chiamano per sapere l’orario. Dopo di nuovo, però mi sembrava più forte:
«DAVID...». Questa volta chiesi alla professoressa:
«prof. posso andare in bagno?» e stranamente disse di si. Mi sciacquai subito la faccia dopo mi guardai allo specchio e vidi un altro me. Era vestito con una’armatura nera e tutto il resto era uguale a me (cappelli corti castano, occhi marroni, alto e magro) a parte due cicatrici una sulla mano destra e l’altra sulla faccia precisamente sull’occhio sinistro. Mi girai e non c’era più. In quel momento pensai veramente che ero diventato pazzo. Tutte le altre ore sono passate velocemente per fortuna e né risentì quella voce né rividi me stesso forma armatura. Ritornai a casa e come al solito i miei genitori non erano ancora arrivati. Loro tornano sempre da lavoro tardi e quindi devo badare a me stesso per quasi tutto il giorno. E poi c’è mio fratello che va all’università e quindi anche lui torna a casa tardi. Incominciai a preparare da mangiare e dopo senti un rumore provenire dalla mia camera. Presi una pentola per difendermi, mi avvicinai piano e vidi una luce blu insieme al mio clone che avevo visto in bagno con l’armatura. Gli dissi:
«Chi sei e che cosa vuoi?»
«Sono David e...»
«Aspetta. Sei uguale a me e hai il mio stesso nome?»
«Si. La mia gente ha bisogno di te prescelto.»
«Mi devi delle spiegazioni oppure non accetterò» (in verità avrei accettato lo stesso).
«Ok va bene. Quando il tuo mondo si creò si formo anche un mondo parallelo in cui tutte le persone erano uguali alle persone della vera dimensione. Un giorno però si è formato il male e ha cominciato ad alterare la nostra dimensione creando così un’altra dimensione. Ad esempio ha ucciso i miei genitori ma nella vera dimensione ci sono ancora.»
«Ok accetto.»
«Davvero?»
«Si. Mi e sempre piaciuta l’avventura. Ma qui quando me ne sarò andato no si accorgeranno della mia assenza?»
«Tranquillo quando una persona passa nell’altra dimensione il tempo si ferma finché non ritorna.»
«Che forza». Quindi appoggiai la pentola sul letto e mi prese per il baraccio e mi trascinò verso la luce azzurra che si aprì da formare un portale.
«Sarà un po’ turbolento il viaggio quindi dobbiamo rimanere uniti». Mi disse. Entrammo e aveva proprio ragione il viaggio era proprio turbolento alla fine arrivammo nel suo mondo. Non c’è niente da dire è uguale alla mia Gessate soltanto è che il cielo era nero e il paese era molto più movimentato rispetto al mio.
«Come mai è notte?»
«Perché il Re del Male ha fatto gettare tutto il mondo parallelo nell’oscurità.». Non era il mio clone ma era un altro che si avvicinava.
«Ciao Sam.». Disse David. Sam era uguale al mio amico che stava in classe con me. Era uguale al vero Sam però anche lui portava l’armatura nera. Io dissi:
«Scusate se mi intrometto nella vostra discussione ma perché portate quelle armature? Sembra che scoppi una guerra da un momento all’altro.»
«Infatti siamo in guerra con il Re del Male.» disse il mio clone.
«Che bello sono in mezzo a una guerra.» dissi ironicamente.
«Ma che centro io con tutto questo?»
«Tu sei il prescelto. Vieni ti facciamo vedere.».

Cosa ne pensate? Recensite e forse metterò il secondo capitolo. Se volete che io legga qualche vostra storia fatemelo sapere. Ciao!