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Autore: Zomi    02/06/2013    10 recensioni
-… prima di sputare il nocciolo, devi rigirarlo sulla lingua per tre volte, ripetendo dentro di te il tuo desiderio…- sputò educatamente l’ossicino nel palmo della sua mano, posandolo poi in una ciotolina sul basso tavolo sotto l’albero maestro.
-Solo così il tuo desiderio si avvererà…- sorrise a Chopper, raccogliendo altre ciliege dal recipiente tra loro due.
-Davvero Nami?!?- si emozionò la piccola renna che, zoccoli puntati sul tavolo, fissava estasiato la navigatrice...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CHERRY

 
-… prima di sputare il nocciolo, devi rigirarlo sulla lingua per tre volte, ripetendo dentro di te il tuo desiderio…- sputò educatamente l’ossicino nel palmo della sua mano, posandolo poi in una ciotolina sul basso tavolo sotto l’albero maestro.
-Solo così il tuo desiderio si avvererà…- sorrise a Chopper, raccogliendo altre ciliege dal recipiente tra loro due.
-Davvero Nami?!?- si emozionò la piccola renna che, zoccoli puntati sul tavolo, fissava estasiato la navigatrice.
-Certo…- gli fece l’occhiolino, mangiando un’altra rossa e succosa ciliegia -… non mi dire che non lo sapevi?-
-No…- arricciò le labbra il dottore -… oh, accidenti!!!! Con tutte le ciliegie che ho mangiato in questi anni, avrei potuto esaudire milioni di desideri!!!-
Nami sorrise, gettando i piccioli dei frutti nella ciotola.
Lei, il piccolo medico, Robin e Zoro erano seduti attorno al basso tavolo da thè sotto all’immenso albero maestro della Sunny, circondati dalla cagnara festiva dei compari, che si divertivano a rincorrersi sul prato verde.
-Smettetela di correre, baka!!!!- sbraitò Sanji, che con un cesto stracolmo di ciliege in mano, stava per essere investito da Franky, rincorso da Rufy.
-Idioti…- fumò, posando davanti alle sue Dee la cesta di frutta, fulminando con lo sguardo i giochi del capitano e compari.
-Avrei potuto realizzare ogni mio sogno…- piagnucolava ancora Chopper.
-Oh Chopper…- rise Nami, seguita dallo sguardo sobrio di Robin, molto più interessata al suo libro che alle favole della rossa -… ma gli ossicini delle ciliegie esaudiscono solo desideri semplici…-
-Come?!? Solo desideri semplici?!?-
-Certo…- inghiottì altre ciliegie la cartografa -… desideri piccoli come vedere una stella cadente o un arcobaleno, ricevere in regalo qualcosa di particolare o vincere una scommessa… robe semplici!!!-
-Davvero!!!!!!!! Whahaha!!!!!-
Chopper iniziò ad uggiolare acutamente, elencando una miriade di cose che avrebbe potuto ottenere con quei piccoli desideri formato nocciolo.
Silenzioso e pensieroso, Zoro ascoltava il tutto, rigirandosi sulle labbra il picciolo di una ciliegia.
Uhm… un desiderio piccolo…
Fece scivolare sulle labbra lo stelo, sputandolo poi sul tavolo prima di riempirsi la bocca di ciliegie.
-… poteri chiedere uno stetoscopio nuovo, senza aspettare Babbo Natale, un cono gigante di zucchero filato, un cappello nuovo, un… ma, ma… ma Nami, come si fa ad avverare il desiderio?!’-
Già, come faceva?
Lo spadaccino ingoiò parecchi ossi, salvandone solo uno sulla punta della lingua e iniziandoci a giocherellare svogliatamente, mentre ascoltava attento la risposta della mocciosa.
-Bellmere mi raccontava che il desiderio si sarebbe realizzato dopo una serie fortuita di coincidenze…- spiegò facendo dondolare tra le dita un frutticino la cartografa -… fatti inspiegabili e scollegati tra loro, ma che portano alla realizzazione del piccolo e semplice desiderio… altro non so…-
-Ohhhhh… che fenomeno interessante!!!!!- sbattè le palpebre la renna, affascinata dalla favola.
Zoro corrugò la fronte, fissando serio e dubbioso la rossa.
Che si stesse inventando tutto o che davvero la sua madre adottiva le avesse raccontato quella favoletta quando lei era piccola?
Mah, era difficile saperlo…
La cosa certa era che, seppur falsa e priva di fondamenta, quella leggenda infantile aveva ammaliato Chopper, incantandolo come le frottole di Usop, facendo anche sorridere la bella rossa in ricordo della defunta madre.
Soprapensiero, lo spadaccino continuava a fissarla attento, seguendo incantato le sue labbra arricciarsi all’insù, formando uno splendente sorriso da monella sul suo dolce viso, mentre l’ennesima ciliegia veniva posata su di esse prima di essere mangiata.
Quella, rossa e lucente, brillò alla luce del sole pomeridiano, luccicando sulla carnosa e dolce bocca della cartografa, entrandovi scivolando sulle labbra umide di succo rosso.
Chissà se il dolce e zuccherino sapore di ciliegia copriva quello più acidulo e secco di mandarino, che di certo abitava quella bocca.
Il verde se lo chiedeva con particolare interesse, continuando a giocherellare con il nocciolo della ciliegia che aveva in bocca, facendolo roteare sulla punta della lingua, non distogliendo per un attimo gli occhi dalle labbra della rossa.
Per scoprirne il sapore, avrebbe dovuto assaggiarle… Ma come?
“Un bel bacio…” pensò fulmineo, roteando per una prima volta il nocciolo.
“Un bel bacio passionale…” ripeté, roteando una seconda volta sulla lingua l’osso, ghignando al pensiero lussurioso di baciare la sua mocciosa.
“Un bacio d’amore, per scoprire il sapore della mia mocciosa…” sogghignò, roteando una terza e ultima volta con la lingua il nocciolo, prima di sputarlo sul tavolo.
Solo in quel momento si accorse di aver eseguito alla lettera le direttive sbarazzine di Nami su come esprimere un desiderio col nocciolo sviscerato.
Fissò serio l’ossicino, corrugando la fronte.
E se fosse stato vero?
E se avesse appena espresso uno dei desideri più importanti della sua vita?
Non che ci credesse, sia chiaro, però…
-Ti prendo Franky!!!!!!- interruppe con un urlo i suoi pensieri Rufy, gettandosi con tutto il suo molleggiato corpo contro il carpentiere di brodo che, con il suo dolce peso, travolse Brook e Usop, gli altri partecipanti al loro gioco, inciampando tra loro e rivovinando sul tavolino, investendo tutti i Nakama lì seduti.
-Ah!!!! Ma che fate, idioti?!?- sentì urlare Nami, mentre veniva spintonata verso di lui.
-Razza di cretini!!!! Attentate alla vita delle mie dee, non è così!!!!! Maledetti!!!!- sbraitò Sanji, gettandosi a proteggere Robin, del tutto disinteressata all’accaduto.
-AHHHH!!!!- gridò Chopper, raggomitolandosi a terra e intralciando così i passi della navigatrice che, alzatasi per evitare la valanga formato Nakama, si ritrovò priva di appoggio sotto la suola dei tacchi, iniziando ad ondeggiare senza equilibrio.
-Ahhhh… aiut… mm?!?!-
Successe tutto in un attimo.
Senza nemmeno accorgersi, Zoro si era alzato per aiutare la rossa, allargando le braccia per afferrarla ed evitare che cadesse a terra facendosi del male, ma invece che il suo corpo contro il suo busto, si era ritrovato il suo bel visino a pochi millimetri dal suo, e le loro labbra intrecciate incidentalmente in un casto bacio.
I loro occhi si sbarrarono dallo stupore, sbiancando l’iride e perdendosi nello sguardo imbarazzato dell’altro.
Si distanziarono subito, ma non abbastanza in fretta da evitare che i loro compagni li notassero.
-Toh… noi cadiamo, e quei due si baciano…- borbottò Franky, sistemandosi gli occhiali da sole sulla fronte.
-Yohohohoho-ho… carpe diem…-
-Carpa che?!? Sanji ha preparato pesce oggi?!?-
-Taci pozzo senza fondo, e tu, Morimo di merda, che cavolo hai osato fare alla mia dea ramata?!? Io ti scuoio!!!!-
-Oh!!!! Che romanticismo improvvisato!!!- arrossì Chopper, ondeggiando vergognoso.
Zoro fissava ammutolito Nami che, zitta e rossa in viso, ricambiava lo sguardo confuso e disorientato.
Imbarazzata, abbassò lo sguardo, iniziando ad arricciarsi nervosamente una chicca ramata, mordendosi le labbra, mentrelo spadaccino la fissava ammutolito, sfregando le sue labbra tra loro, assaporando con maggior attenzione il delicato sapore che vi era di passaggio.
Incredibile: il suo desiderio si era avverato, proprio come Bellmere aveva raccontato anni addietro alla rossa, con una scombussolata conseguenza di coincidenze.
Lo spadaccino abbozzò un ghigno, leccandosi beffardamente le labbra, dove poteva riscontrare che lo zuccherino sapore delle ciliegie non aveva affatto coperto quello più deciso e agrodolce dei mandarini.
-Interessante…- intervenne Robin, chiudendo il suo libro e prendendo in mano una ciliegia, togliendosi di dosso il cuoco, ancora ancorato ai suoi fianchi -… allora la leggenda dei desideri e delle ciliegie esiste davvero… giusto Nami?-
La rossa sobbalzò, imporporando completamente il suo bel viso.
-Bhè, ecco io… che vuoi dire?!? Mica…mica ho… mica ho desiderato di…-
-Confermo…- si alzò da tavola lo spadaccino -… tutto vero, funziona…-
Prese una manciata di ciliegie e si diresse verso il ponte di prua, ghignando divertito.
-E ora che lo so…- rivolse un’occhiata veloce e vogliosa a Nami -… credo che avrò molti piccoli desideri da realizzare… no, mocciosa?-
Quella ringhiò presa dall’imbarazzo, partendo a razzo nel rincorrerlo urlate e sbraitante.
“Un bacio, un bacio, un bacio…” pensava velocemente Zoro, infilandosi una decina di ciliegie in bocca, e roteando i loro noccioli, inseguito dalla navigatrice, ridacchiante e divertita.
Di sicuro, anche quel desiderio si sarebbe realizzato…
 
 
 

   
 
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