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Autore: Letizia25    02/06/2013    3 recensioni
Notte di San Lorenzo. Elettra e Alessandro si conoscono per poi perdersi di vista. Quattro anni dopo si incontrano di nuovo, consapevoli di provare qualcosa, ma incapaci di riuscire a dichiararlo per paura. Riusciranno a dichiararsi e coronare il loro sogno di stare insieme?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Epilogo
 
I sogni si avverano sempre, basta solo crederci

Le settimane erano passate velocemente, senza che i quattro ragazzi se ne fossero accorti. Elettra ed Alessandro si erano avvicinati sempre più, lentamente, senza rendersene conto. Erano diventati inseparabili. L’uno non poteva fare a meno dell’altra e appena avevano un momento libero, uscivano insieme.
Quella sera Elettra era seduta sul davanzale della finestra e stava ammirando le stelle.
Come la sera in cui ci siamo conosciuti, pensò osservando il numero di Alessandro nella rubrica. Sospirò. Ogni volta che pensava a lui c’era qualcosa in lei che si smuoveva. Sapeva di amarlo più di se stessa, ma non voleva perderlo come amico. Sì, lo amava e tanto, ma non sarebbe mai riuscita a dirlo. Forse con una dose di coraggio che non pensava di avere glielo avrebbe detto, ma non adesso. Forse più in là.
Si alzò in piedi e fece per andare a dormire, quando lo schermo del suo cellulare si illuminò.
 
Da: Alessandro
Che ne dici di fare un bagno al chiaro di luna, solo io e te?
 
La ragazza sorrise. Era un invito particolare, e nessuno le impediva di andarci. Guardò l’amica e sorrise. Se glielo avesse detto, Giada l’avrebbe spinta anche in pigiama fuori pur di farla stare con Alessandro. Guardò il cellulare, esitando un attimo per pensare a cosa scrivergli per non sembrare troppo stupida, poi rispose.
 
Da: Elettra
Intrigante, ci sto! Dimmi dove e quando.
Da: Alessandro
Tra dieci minuti al solito bagno, a dopo.
 
Elettra non perse tempo. Si cambiò tentando di evitare ogni singolo rumore e scrisse un biglietto all’amica. Poi uscì e corse a perdifiato al bagno, sperando di arrivare in orario. Giunse poco dopo, con il fiato un po’ corto, ma ansiosa di vedere il ragazzo. Guardò in giro nella speranza di vederlo e, quando notò una figura in piedi vicino al bagnasciuga, si avvicinò con il cuore che batteva a mille. Quando fu abbastanza vicino, notò con grandissimo piacere che era lui e gli toccò la spalla. Alessandro si voltò.
 
Quella sera Alessandro era disteso sul letto, con lo sguardo verso il soffitto, ma perso chissà dove.
Pensava a lei, la sua Elettra, che era riuscita in così poco tempo a diventare una parte essenziale del suo stesso essere. La amava, come non aveva mai fatto in vita sua con nessun’altra ragazza. Per lui lei era preziosissima e non voleva perderla in alcun modo. Però non era sicuro di avere la forza necessaria per rivelarle i suoi sentimenti. Sapeva di voler che Elettra fosse più di un’amica per lui, ma non aveva la forza di sgretolare quella bellissima amicizia che tra loro si era creata in tutte quelle settimane. Era consapevole che prima o poi avrebbe dovuto fare i conti con i suoi sentimenti ma, per adesso, non si sentiva davvero pronto.
Sospirò e si decise. Prese cellulare senza pensarci due volte ed inviò un messaggio ad Elettra.
 
Da: Alessandro
Che ne dici di fare un bagno al chiaro di luna, solo io e te?
 
Poi posò l’oggetto sul comodino, sicuro di non ricevere una risposta. Invece il cellulare vibrò poco dopo.
 
Da: Elettra
Intrigante, ci sto! Dimmi dove e quando.
Da: Alessandro
Tra dieci minuti al solito bagno, a dopo.

Alessandro si alzò di scatto dal letto e si preparò velocemente, prendendo tutto il necessario per fare il bagno. Uscì di casa di soppiatto e corse allo stabilimento, sperando di essere arrivato prima della ragazza. Giunse poco dopo, con il fiato un po’ corto, e contento di notare che era arrivato prima di lei. Si diresse verso il bagnasciuga ed aspettò lì che Elettra arrivasse. Non dovette aspettare molto, perché pochi minuti dopo qualcuno gli toccò la spalla e lui si volto, per vedere il volto di lei.
 
Si guardarono a lungo negli occhi, felici di rivedere la loro metà e si sorrisero. Si spogliarono velocemente e si tuffarono nell’acqua. Cominciarono a schizzarsi l’uno l’altro, ridendo contenti di cosa stavano vivendo insieme. I loro cuori battevano come sincronizzati.
La luna era alta e splendeva, anzi, brillava, come le stelle del firmamento, che facevano sembrare il cielo il gioiello più bello e scintillante di tutti.
Alessandro ad un tratto andò sott’acqua all’improvviso, ed Elettra si allarmò. Lo chiamò più e più volte, mentre la sua preoccupazione saliva. Poi si vide coprire gli occhi da due mani da lei molto conosciute. Fece finta di essere spaventata e cacciò un piccolo urlo, mentre il cuore le balzava nel petto violentemente.
Alessandro la voltò verso di sé e si sorrisero.
«Mi hai fatto preoccupare prima, lo sai vero?» disse Elettra divertita.
«Scusami.».
Lei gli sorrise dolcemente, facendo scogliere il cuore del ragazzo. «Sei perdonato.».
Anche Alessandro sorrise, felice per come stava andando quella serata.
«Voglio farti vedere una cosa.» disse alla ragazza, prendendola per mano e guidandola fino alla riva.
Cominciarono a correre, grondanti e leggermente infreddoliti, con il cuore che batteva velocissimo. Sorpassarono tutto lo stabilimento ed arrivarono vicino gli scogli. Piano piano salirono sopra di essi ed arrivarono alla punta, da cui si vedeva tutto il paesaggio illuminato.
Elettra, a vedere tutto quello splendore, sospirò e strinse di più la mano ad Alessandro, a cui il cuore batté violentemente.
«È stupendo, davvero.» disse lei, meravigliata da tutto quello che stava vedendo.
Alessandro non ce la faceva più. Sentiva l’enorme bisogno di lasciar andare fuori tutto ciò che provava nei confronti della ragazza. Non era sicuro di poter aspettare oltre, così fece voltare lentamente la ragazza verso di sé e, quando le puntò il proprio sguardo nel suo, Elettra si irrigidì leggermente.
Alessandro prese fiato e sospirò, cercando di calmarsi.
«Elettra, devo dirti una cosa.» cominciò. Lei si irrigidì ancora di più e si preoccupò, non sapendo a che cosa il ragazzo volesse andare a parare.
«Da quando ti ho vista tre anni fa, non sono più riuscito a togliere la tua immagine dalla mia mente. Fin da quel giorno, sei costantemente nei miei pensieri, nel mio cuore. Mi sono follemente innamorato e, credimi, queste settimane passate con te sono servite solo ad aumentare ciò che provo per te. Ti amo, e lo ripeterò finchè avrò fiato.».
Elettra rimase spiazzata da quello che il ragazzo le aveva appena detto. Ok, certo, era più che felice di ciò che aveva sentito, ma non riusciva ancora a capacitarsene. Sapeva ti amarlo, e anche tanto, ma non sapeva come e cosa rispondergli.
Alessandro la guardò ansioso, sperando di poter ricevere una risposta positiva.
Invece, la ragazza gli voltò le spalle e si allontanò, scendendo addirittura dagli scoglie correndo a prendere tutto quello che aveva portato per quella sera.
Sei solo una codarda, si ripeteva mentre raggiungeva le sue cose.
Cominciò a vestirsi, ma proprio il quel momento Alessandro la raggiunse e le prese un polso, facendo incrociare i loro occhi.
«Ti prego, lasciami andare.» disse lei con la voce tremante. Stava per piangere per la vergogna, ma non voleva che Alessandro la vedesse.
«Scusami, ma non posso e non voglio lasciarti. Non sai quanto tempo ho passato a cercarti, e quando ti ho rivista quest’estate non mi sembrava vero, credevo di sognare. Poi abbiamo cominciato a stare sempre più insieme e, scusami davvero, ma non voglio perdere ciò che mi fa stare bene. Non voglio perderti di nuovo.».
A quelle parole, Elettra cominciò a piangere silenziosamente. Non ce la faceva davvero a dirgli che cosa provava, eppure lo voleva con tutta se stessa.
Alessandro fece per asciugarle gli occhi, ma le si allontanò bruscamente e cadde sulla sabbia, trascinando anche il ragazzo nella caduta.
Si ritrovarono vicinissimi, potendo sentire i respiri sell’altro sulle labbra.
Elettra continuava a piangere e Alessandro riuscì finalmente ad asciugarle le guance lentamente e dolcemente. Il cuore della ragazza si tranquillizzò all’istante e lei sospirò.
«Mi dispiace davvero tanto per prima…» cominciò a spiegare. «Solo che avevo paura perché non sapevo come e cosa dirti…».
Alessandro le accarezzò le guance. «Per ora le parole non servono, perché adesso sei qui con me.».
Si sorrisero dolcemente, mentre le loro labbra si avvicinavano. Inizialmente si sfiorarono leggermente, facendo accelerare i battiti dei loro cuori. Poi, pian piano, il bacio cominciò a farsi più intenso, profondo, passionale, unendo le loro anime, i loro respiri, i loro stessi cuori.
Era il primo bacio per entrambi: nessuno dei due avrebbe mai pensato che potesse essere così meraviglioso.
Si divisero lentamente e dolcemente, felici a dir poco di ciò che avevano appena vissuto.
Alessandro non riusciva a credere di aver dichiarato quello che sentiva e di aver baciato Elettra che, invece, era finalmente riuscita a trovare le parole.
«Anche io devo dirti una cosa.» cominciò lentamente, cercando di calmarsi. «Quella volta che ci siamo conosciuti, ti ho paragonato ad un Angelo, il mio Angelo. Credimi davvero se ti dico che il cielo non poteva farmi regalo migliore di tutto questo tempo passato con te. Ti amo anche io, e non sai quanto, solo che prima non ero riuscita a trovare le parole per riuscire a fartelo capire. Non mi stancherei mai di stare con te, ti amo, e lo ripeterò finchè avrò voce.».
Lui sorrise e la baciò di nuovo, facendo provare ancora una volta ad entrambi sensazioni  a cui mai nessuno dei due aveva pensato in tutta la vita.
«E quando non avremo più voce?» chiese lui, divertito e felicissimo.
«Lo scriveremo.» rispose lei, baciandolo ancora.
Restarono così per un pezzo, incuranti di tutto quello che era intorno a loro. Si baciavano, si dividevano, si sorridevano e riprendevano a baciarsi, dividersi e sorridersi.
Quando si separarono per l’ennesima volta, si guardarono e lasciarono che i loro cuori guidassero le parole.

«Ti amo.».


Angolo Autrice: Finalmente siamo arrivati alla conclusione di questa storia. Inizialmente avevo pensato di fare una trama più articolata, poi mi sono dette che forse era meglio se partivo con qualcosa di semplice :P. Allora, ditemi un po', vi è piaciuta? Io spero davvero tanto di sì, perchè era la prima storia che pubblicavo qui e, credetemi, ricevere solo recensioni positive, mi ha fatto tantissimo piacere. Mi farebbe anche tanto piacere sapere che cosa ne pensano le persone che l'hanno letta, ma che non hanno commentato. Anche se dovessero essere recesioni negative e con qualche critica negativa, io le accetto ancora più volentieri.
Cos'altro dirvi? Ora sono a me che mancano le parole :D. Comunque, spero davvero che la storia vi sia piaciuta e vi abbia entusiasmato.
Non so se tornerò presto con altre storie, ma ci spero tanto!!
Ringazio tantissimo coloro che sono stati lettori assidui ed hanno commentato (quasi) sempre!! Ringrazio anche tutti gli altri lettori, senza di voi e le vostre recensioni, non sarei riuscita a terminare la storia!!
Un abbraccio e a presto a tutti, Letizia <3 P.s.: Per chi volesse leggere altre mie storie, ecco qui i link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1842028&i=1 , http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1845344&i=1 , http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1848551&i=1 , http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1850403&i=1 .
   
 
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