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Autore: rightbyourside    02/06/2013    7 recensioni
Harry non aveva niente da dire, era scombussolato. Così decise di fare l'unica cosa che gli veniva bene: si riavvicinò a Louis, e lo baciò con tutto l'amore che poteva trasmettere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sabato sera, Louis odiava il fine settimana. 
Studiava tutti i giorni e non aveva mai nessuno con cui uscire, perciò era sempre costretto a rimanere in casa con sua mamma e le sue sorelle a guardare stupidi film d'amore e ad asciugare le lacrime di tutte le ragazze nella casa. 
Il film 'Titanic' era solo a metà ma tutti nella casa si erano già addormentati, tranne Louis, che quindi decise di uscire per prendersi una cioccolata calda e fermarsi nel suo giardino preferito a guardare le stelle.
Si stava incamminando verso il solito Starbucks all'angolo della sua via, quando il rumore delle cicale fu sovrastato dalla musica assordante del locale difronte a casa sua. 
Louis decise di accelerare il passo, in modo da non disgustarsi all'idea di vedere ragazzi che si strusciano ad altre ragazze.
La sua missione di passare inosservato era quasi riuscita, quando un gruppo di ragazzi ubriachi lo accerchiarono convincendolo ad entrare nel locale.
Louis si sentiva fuori luogo, ma ormai la folla gli impediva di scappare via e tornare nella sua amata tranquillità. Così si arrese e ordinò una semplice Cola. Quando lo fece, il barista scoppiò in una risata rumorosa, che fece girare tutti i ragazzi seduti al balcone. L'imbarazzo di Louis scomparve quando sentì una voce calda e roca ordinare un particolare drink. Louis si girò e accanto a lui vide un ragazzo bellissimo: aveva i capelli riccioluti, mori e che sapevano di ciliegia. Aveva gli occhi verde smeraldo, Louis riusciva a vederne il colore nonostante la luce fioca. Per un attimo perse il respiro, sentì come se tutto intorno a lui si fosse fermato. Come se tutto il resto non esistesse. Rimase affascinato dalla bellezza di quel ragazzo, quando lui stesso si girò e sorrise a Louis esclamando: "Piacere, sono Harry". A quelle parole Louis sorrise istantaneamente e si sentì le guance scottare. Dopo qualche secondo, rispose con il tono meno imbarazzato che potesse fare: "Ciao, sono Louis. Piacere di conoscerti".
I due parlarono un po' ed Harry ordinò due birre ed invitò Louis ad uscire dal locale.
Camminarono lungo le vie più belle di Londra ridendo e scherzando. 
Louis si sentiva a suo agio con se stesso come non aveva mai fatto, e a quanto pare Harry faceva lo stesso.
Erano passate circa due ore, e i due ragazzi erano stanchi di camminare. Così Louis propose ad Harry di andare a vedere le stelle, nel giardino più bello di tutti, isolato dal rumore fastidioso dei clacson delle macchine e l'unico dove potersi rilassare senza essere disturbati.
Si sedettero su una panchina e si comportavano come se si conoscessero da sempre. Avevano un atteggiamento da migliori amici, o forse da qualcosa di più, eppure si conoscevano solo da un paio di ore.
Harry chiese a Louis di parlargli un po' di lui. Cominciò dicendo: "Non sono uno di quei ragazzi popolari che esce sempre. Sono capitato per caso nel locale. Anzi, sono stato forzato da alcuni PR. Mi piace studiare, non esco spesso di casa. Ed è per questo che non ho amici."
Per tutto il tempo Harry fissava la bocca di Louis che parlava. E ogni volta che si inumidiva le labbra, stringeva i pugni, perchè l'unica cosa che in quel momento voleva fare era posare le sue labbra su quelle di Louis.
Tutte le fantasie di Harry furono placate quando Louis, sorridendo, agitava la mano vicino alla faccia di Harry, che in quel momento si era perso nei suoi pensieri non accorgendosi che Louis aveva appena finito di parlare.
Tornando in sè, Harry fece un respiro e chiese:"E la ragazza Louis, ce l'hai?"
A quelle parole Louis si irrigidì, chiuse gli occhi e disse l'unica cosa che non aveva mai detto nemmeno a sua madre o alle sue sorelle:"Non sono mai stato con una ragazza. Non mi piacciono. Non mi piacciono le ragazze." Dopo aver detto quelle parole tutte d'un fiato, gli occhi di Louis si inumidirono e le lacrime gli rigarono il viso. Non sapeva perchè gliel'aveva detto, eppure non era in imbarazzo. Sentiva come se a lui potesse dire tutto, ed era vero.
Al suono di quelle parole e alla vista delle lacrime, Harry si fece coraggio, prese un bel respiro e si avvicinò così tanto a Louis, da sentire le labbra che si sfioravano tra loro. 
Louis non si mosse, entrambi chiusero gli occhi e il bacio si fece più intenso.
Tutto intorno a loro era come se non esistesse. Non si sentivano più i gufi, le cicale si erano zittite e il vento era cessato.
Appena tutto fu finito, Louis, cominciò a piangere, incredulo di quello che fosse accaduto.
"Perchè piangi?" chiese Harry.
"Non avevo mai detto a nessuno di essere omossesuale, per paura di non essere accettato. Adesso arrivi tu, piombi così nella mia vita e tutto il resto per me svanisce."
Harry non aveva niente da dire, era scombussolato. Così decise di fare l'unica cosa che gli veniva bene: si riavvicinò a Louis, e lo baciò con tutto l'amore che poteva trasmettere.
"Vieni a casa mia, non c'è nessuno." Disse Harry due minuti dopo, senza nemmeno dare un peso a quelle parole.
Louis era frastornato, sia per il sonno, che per tutto quello che era successo in sole tre ore.
"Chiamo mia mamma e arrivo." Rispose Louis. 
I due si avviarono verso la casa di Harry.
Quando furono arrivati, Louis rimase affascinato dalla grandezza della casa e dal suo arredamento curato nei minimi particolari. Avrebbe voluto visitare la casa, ma Harry prese la sua mano e lo portò al piano superiore, dove c'era un'enorme mansarda.
"Questa è camera mia." Disse Harry.
Louis, imbarazzato, si mise a sedere sull'angolo del letto, quando Harry cominciò a spingerlo verso il centro del letto facendogli il solletico.
"Eddai smetti" gridò Louis ridendo.
Le risate dei due ragazzi finirono quando Louis posò di nuovo le sue labbra su quelle di Harry. Si baciarono per qualche minuto quando Harry sfilò la maglia ed i pantaloni a Louis, che subito dopo fece lo stesso Harry. I due rimasero in boxer e dopo poco anche essi finirono nella pila di vestiti in fondo al letto.
"Non sono mai stato a letto con un uomo, Harry. Non sono capace." sussurrò Louis cercando di apparire il meno imbarazzato posibile.
"Lasciati andare." lo confortò Harry.
Louis chiuse gli occhi e lasciò che il piacere prendesse il sporavvento sulla paura e l'imbarazzo.
 
Il telefono di Louis vibrò. Per fortuna Harry dormiva così beatamente che non si svegliò.
Louis non rispose, stava ancora cercando di capire se tutto quello che era successo la notte prima era reale o solo frutto della sua immaginazione.
Tutti i dubbi che louis si poneva ebbero fine quando Harry si girò verso di lui facendo toccare nuovamente le loro labbra.
"Buongiorno amore" intonò Harry.
Louis non disse niente, consapevole che quel ragazzo gli avrebbe letteralmente cambiato la vita.
 
 
 
-ciao ragazze, questa è la prima volta che pubblico una storia. sono una larry shipper e ho scritto questa os larry oggi stesso, perchè non avevo niente da fare. leggetela e ditemi se vi è piaciuta. grazie :)x
  
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