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Autore: ceandzm    02/06/2013    2 recensioni
"Non voglio che tu soffra e che tu sia una storiella estiva perchè non sei questo per me,ma abitiamo in parti del mondo diverse e per di più in teoria saresti mia cugina.." disse facendomi distendere di nuovo su di lui. Io non avrei avuto paura della distanza per lui,e tanto meno del legame familiare che ci univa.
"Zayn io non avrò paura di soffrire perchè tu sei lontando da me." risposi sorreggendomi sulle braccia.
"Per te se mi è possibile prenderò ogni settimana un aereo." continuai mentre lui sorrideva. "Per te andrei contro la nostra famiglia. Per te non avrei paura di niente." finii guardandolo negli occhi capendo che per quanto tutto questo fosse sbagliato,io lo volevo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm changing my life.


Dormivo beatamente con tutto il peso del corpo di Zayn addosso che stranamente non era un fastidio, la luce,proveniente dalle fessure, illuminava poco la stanza. Il silenzio regnava l’unica cosa che le mie orecchie riuscivano ad udire era il respiro del moro affianco a me. Se non fossi stata sveglia avrei potuto credere di star sognando per come mi sentivo beata in quel momento. La tranquillità di quel quartiere era unica,mai mi sarei immaginata di svegliarmi così pacatamente nella mia amata New York,stavo iniziando a rivalutare questa città,non era così male Londra.
“Svegliaaa!” ecco,anche qui,ovviamente non si può stare tranquilli a lungo. Safaa aprì la porta urlando felice. Saltellava per la stanza mentre raggiungeva il nostro letto. Osservò il materasso ai lati del letto che avrebbe dovuto essere la mia sistemazione notturna e poi si concentrò sulla mia figura che la osservava stanca e scocciata perché svegliata in modo brusco. Si posizionò ai piedi del letto e io mi alzai di poco per poterle farle capire che ero sveglia,se così posso definirmi.
“Dormiglioni,mi sto annoiando alzatevi.” Esclamò. Io risi istintivamente e iniziai a calciare la gamba di Zayn per farlo svegliare. Quest’ultimo mugolò come risposta e si girò dal lato opposto al mio.
“Credo che tuo fratello non voglia svegliarsi.” Risposi con la voce assonnata mentre sbadigliavo.
“Perché tu si..” rispose il moro a bassa voce. Come risposta ricevette un pizzicotto sul braccio. Feci segno a Safaa di salire sul letto,e lei ci raggiunse come se fosse l’unica cosa che stava aspettando. Si sedette sulle mie gambe e io iniziai ad accarezzarle i capelli lunghi e morbidi,era stupenda.
“Mamma e papà sono usciti con gli zii,Liam e la fidanzata sono ancora a letto e le mie sorelle chiuse in camera,siete la mia unica salvezza.” Disse guardandomi con occhi dolci. Sorrisi per la sua tenerezza e lei arricciò il naso.
“Cosa possiamo fare per non farti annoiare?” le chiesi sollevandomi di più .
“Vorrei andare dalla nonna,ci sono tutti i miei cuginetti lì oggi.” Rispose le dopo averci pensato un po’.
“Sentito Zayn,dobbiamo accompagnare tua sorella dalla nonna!” mi avvicinai all’orecchio del moro parlando ad alta voce.
“Si ho capito.” Rispose lui sbuffando e girandosi verso di noi. Increspò gli occhi per la luce e poi sorrise alla piccola.
“Non dai il buongiorno al tuo fratellone?” le chiese aprendo le braccia. Safaa si spinse verso di lui per abbracciarlo. Era una scena dolcissima,avrei voluto anche io una sorellina che mi venisse a svegliare la mattina che potevo abbracciare. Ora ho capito quanto è bello avere dei fratelli,al contrario di come avevo sempre pensato. Sono persone con le quali puoi condividere tutto,24 ore al giorno.
“Vado a mettere le scarpe,così mi accompagnate.” Esclamò la bimba liberandosi dall’abbraccio. Scese veloce dal letto e corse giù per le scale.
“Safaa,dobbiamo ancora prepararci,non mettere fretta!” urlò Zayn invano con la speranza che la sorella potesse sentirlo.  Si passò le mani davanti agli occhi e sbadigliò per l’ennesima volta.
Cercai le poche forze che avevo per poter spostare il piumone dal mio corpo e uscire dal letto. Feci il gesto per alzare la coperta ma il moro la riportò al suo posto.
“Manca un buongiorno,non credi?” disse dopo che mi girai verso di lui già pronta ad urlargli contro.
“Mh,secondo me..” risposi avvicinandomi a quel viso,che anche appena sveglio era di una bellezza immane.
“Stronza.” Disse lui ridendo e poi mi stampò un bacio. Sorrisi sulle sue labbra morbide.
“Andiamo dai,chiamo Sally,giriamo un po’ Londra.” Dissi staccandomi controvoglia. Lui lamentò per la mia proposta,di sicuro avrebbe preferito starsene tutta la giornata in casa,sul divano a poltrire mentre vedeva qualche film. Questa opzione,sebbene potesse sembrare noiosa,mi affascinava. Relax allo stato puro per un’intera giornata era ciò che avrei voluto sempre fare,ma d’altronde ero a Londra,come potevo starmene chiusa in casa? Era da pazzi.
Prima di scendere in cucina misi una felpa rabbrividendo,faceva davvero freddo. Lasciai il moro ancora nel letto.  Scesi le scale sentendo il pavimento gelato sotto la pianta dei piedi scalzi, sensazione divina. In cucina c’era Safaa che guardava i cartoni seduta sul divano,al mio arrivo si girò mi sorrise e tornò alla sua interessante attività. Avevo fame,ma la vergogna di aprire i mobili in una casa non mia era superiore. Credevo potesse dar fastidio,per il semplice fatto che a me lo avrebbe dato.
“Fai come se fossi a casa tua,ci sono i biscotti in questo mobile e il latte in frigo.” Disse Zayn,quasi come se fosse a conoscenza di quel mio pensiero,entrando nella stanza. Sorrisi un po’ intimidita e aprii il frigo prendendo il latte.
“Lo vuoi?” gli chiesi e lui annuì. “Freddo come lo prendi tu,hai ragione,è più buono.” Continuò mentre si sedeva accanto alla sorella sul divano.
“Ho sempre ragione.” Risposi orgogliosa ridendo mentre versavo il liquido in due bicchieri che avevo preso dalla credenza. Posai il cartone sul tavolo e iniziando a sorseggiare il mio latte mi avvicinai ai due fratelli e porsi il bicchiere al moro. Restai in piedi vicino il divano ed estrassi il cellulare dalla tasca della felpa.
“Allora chiamo Sally,usciamo un po’.” Avvisai mentre scrivevo un messaggio alla bionda.
“Dobbiamo proprio?” rispose Zayn alzando la testa per potermi guardare. Io annuii staccando gli occhi dallo schermo per poter guardare la sua faccia scocciata.
“Eddai,voglio vedere un po’ Londra,che palle che sei.” Sbuffai allontanandomi dal divano. Bevvi l’ultimo sorso di latte e posai il bicchiere sul tavolo. Nel frattempo la risposta della bionda al mio messaggio arrivò e tra una mezz’ora lei e il riccio sarebbero arrivati a casa.
“Preparati prima tu,intanto sveglio Liam.” Rispose sconfitto il moro alzandosi dal divano. Sorrisi soddisfatta e salii le scale per andare in bagno. Presi i vestiti dalla valigia in camera di Zayn e andai a fare una sana doccia calda. Il getto dell’acqua bollente mi fece sobbalzare ma poi mano man mi abituai a quella temperatura paradisiaca. Non amavo molto fare la doccia appena sveglia,ma in alcuni casi,come questo ad esempio,mi ricredevo. Era davvero rilassante. Cercai invanamente di non bagnare troppo i capelli,ma alla fine le punte si bagnarono quasi completamente. Uscii dalla doccia e avvolsi l’asciugamano attorno al corpo,aprii qualche cassetto a caso per cercare l’asciugacapelli e lo trovai al primo colpo. Sono fortunata oggi. Misi la spina e iniziai ad asciugare i capelli, impiegandoci molto poco. Mi vestii e poi misi un po’ di mascara e blash per non sembrare troppo un cadavere ambulante. Mi guardai un’ultima volta veloce allo specchio prima di lasciare il bagno. Dalla cucina sentivo le voci di June,Liam e Zayn così li raggiunsi.
“Buongiorno.” Esclamai entrando. June accennò un saluto con la mano mentre Liam sorrise come riposta.
“Vado a prepararmi,così dopo accompagniamo Safaa.” Disse il moro prima di darmi un bacio e poi lasciare la stanza non dandomi il tempo di dire anche un semplice ‘ok’. Scossi la testa e mi avvicinai ai due che facevano colazione.
“Spiegami come hai fatto a convincerlo ad uscire con questo freddo.” Disse Liam dopo che masticò un biscotto.
“Doti naturali.” Risposi ridendo contagiando anche i due.
“Hai fatto bene,voglio anche io visitare la città.” Esclamò June bevendo il suo caffè. Sorrisi e mi sedetti al tavolo,rassegnata di dover aspettare parecchio prima che Zayn fosse pronto. Scambiai diverse chiacchiere con i due e il tempo sembrava volare. Era da mesi che non ci incontravamo ma non si notava per niente,sembrava che abitassimo da sempre vicini e che ci conoscessimo da tanto. Mi sentivo molto a mio agio con loro,più dell’estate. Forse perché anche se telefonicamente o via internet,li avevo conosciuti un po’ meglio. June era la ragazza perfetta per Liam,per tutti noi,i due erano una coppia bellissima. Era come se si completassero a vicenda,sebbene non si conoscessero da anni.C’era complicità tra di loro e nel guardarli mi chiedevo se dall’esterno anche tra me e Zayn si notasse una certa affinità oppure no. Era la prima volta che mi veniva un dubbio del genere e stranamente credevo fosse importante.
“Eccomi.” La voce del moro mi distrasse dal discorso che stavo facendo con June riguardo il college e cose simili. Si avvicinò alla sedia facendomi segno con la testa di andare.
“Safaa,sei pronta?” urlò alla sorella al piano di sopra. Nel frattempo io presi i nostri cappotti e indossai il mio mentre porgevo la giacca di pelle a Zayn.
“Si,eccomi.” Rispose la bimba all’ultimo gradino delle scale già pronta.
“Ragazzi,dovrebbero arrivare Sally ed Harry.” Avvisai ai due prima di uscire dalla porta. Lasciando il tepore caldo della casa incontrammo il freddo londinese e ci affrettammo a raggiungere la macchina. Chiusi la portiera alla piccola e poi salii al mio posto accanto al guidatore. Strofinai le mani per il freddo e rabbrividii rumorosamente.
“Ora che si riscalda il motore accendo il condizionatore.” Esclamò Zayn mettendo in moto e accendendo lo stereo. Meno male che quel motore si riscaldò prima del previsto,accendemmo il condizionatore al massimo e mano man l’aria iniziò a riscaldarsi. Anche se c’era abbastanza traffico arrivammo a destinazione non molto tardi,il moro lasciò l’auto in moto e scese per accompagnare Safaa. Io mi rifiutai categoricamente di uscire da quell’oasi,più potevo rimanerci e meglio era. Ho sempre detestato il freddo.
“Sicura di voler camminare con questo gelo?” chiese ironico quando entrò in macchina portando con se tutto il freddo della strada.
“Si,ci riuscirò.” Risposi poggiando i piedi sul cruscotto. Scosse la testa ridendo e mise la marcia per dirigerci a casa. Durante il tragitto la musica ci accompagnò,e cantavamo a squarciagola, canzoni delle quali non conoscevamo nemmeno il testo. Più che cantare io l’avrei chiamato ridere e dire qualche cazzata a ritmo di musica.
“Possiamo vincere x-factor!” esclamai ancora ridendo quando arrivammo fuori al suo giardino.
“Tu sicuramente arriveresti in finale.” Rispose lui allo stesso modo spegnendo il motore. Si girò completamente verso di me guardandomi. Desideravo che quegli  attimi insieme durassero per sempre,il pensiero che tra pochi giorni rivedrò quel viso tramite una webcam mi uccide. Passare del tempo con lui è la cosa che più amavo. Ridere,scherzare,dormire insieme,cose così banali quanto significative. Ora più che mai riuscivo a capire quanto fosse difficile stargli lontano,e se ero riuscita a farlo in passato dopo che ritornerò a New York dubito lo farò così facilmente.
“Vorrei che tu restassi.” Disse guardando fuori dal finestrino. Abbassai la testa,nessuno dei due avrebbe sopportato di nuovo la distanza.
“Anche io.” Risposi a voce bassa sentendo un nodo in gola senza motivo. Perché già stavo pensando al peggio,ero con lui,era davanti a me,perché dovevo pensarlo distante.
“Io cambio scuola,ti avviso.” Esclamò guardandomi diritto negli occhi.
Zayn ne abbiamo parlato già in estate,perché devi rinunciare a tutto solo per me?” risposi incrociando le gambe sul sediolino iniziandomi a sentirmi agitata.
“Perché tu non puoi e allora lo faccio io,sopporteresti la distanza dopo questo periodo?” esclamò lui calmo.
“No,ma…” risposi fiocamente.
“Ecco,nemmeno io quindi questa è l’unica soluzione.” Affermò.
“Tu non puoi rinunciare alla tua vita,vedrò se c’è qualche università qui che mi faccia valere i corsi che ho fatto a New York.” risposi convinta. Quella risposta in realtà non la pensai,la dissi e basta. Ma ero sicura di volerlo fare,avrei cercato in questi giorni l’università più vicina a Londra che mi permettesse di seguire il corso di giornalismo qui,avrei lasciato la mia amata città,avrei abitato lontano da tutti,avrei intrapreso una nuova vita,se questo significava stargli vicino. Questa era l’unica cosa che realmente mi importava,sentivo che anche se sarebbe stato difficile l’averlo accanto mi avrebbe aiutato a rendere tutto facile,mi ha aiutato in passato la sua presenza per cose peggiori,cose banali come queste insieme le supereremo facilmente. Pensarlo a pochi chilometri da me già mi dava la sicurezza che nulla poteva andare male. Accanto a lui avevo una forza che prima non avevo,una di quelle che sai che non ti abbandonano,che ti danno coraggio di combattere,di provare ogni cosa senza timore. Quella forza la ho dentro dal primo giorno che quegli occhi scuri mi hanno scrutata attentamente nel mio soggiorno,e ora sono pronta a fare ciò che non ho mai fatto prima.
“Ma..no Lola.” Disse.
“Si Zayn,sono pronta,sono sicura,andrà tutto bene,io a New York non riesco a tornarci.” Lo interruppi. Prima che potessi finire di parlare delle grandi braccia mi chiusero e un profumo divino invase le mie narici,una voce rimbombava nella mia testa dicendo ‘giura che resti’.
Ecco,era proprio tutto questo quello che non volevo perdermi,volevo viverlo,nel migliore dei modi possibile.

Siiiiiiiiiiii,sono vivaaaaaa c:
non ci sentiamo da tantissimo,lo so scusatemi non ho avuto per niente tempo cc
spero possiate perdonarmi,e soprattutto che il capitolo vi piaccia.
non è un granchè,fa capire una svolta importante nella storia e nella vita di Lola.
Approposito di lei e Zayn,li amo lol
siete curiose di sapere cosa succederà?
io lo sono tanto infatti cercherò di scrivere quanto prima,promise.
ora mi dileguo,aspetto vostri pareri,non lasciatemi sola cc

alla prossima,un bacione,grazie a tutte della pazienza lol

twittah
  
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