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Autore: ohprongs    02/06/2013    2 recensioni
Lily fissò la sua schiena ritirarsi mentre usciva dal buco del ritratto del loro ufficio da Caposcuola, e tornò al suo lavoro furiosa. Ave già declinato tre dannati inviti per Hogsmeade da altre persone e l’idiota non le aveva ancora chiesto –"Oh, Evans?" Mise di nuovo un piede nella stanza. “Vuoi venire a Hogsmeade con me questo fine settimana?”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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say my name

o

acidentally in love

Sirius si girò al suono di due veloci Remus e Mary affrettarsi preoccupati nella sua direzione.

Non hai visto James, vero?”

Mary aggrottò la fronte. “O Lily?”

Lui scosse la testa con tono di scuse e si rivolse a Remus borbottando qualcosa a proposito di una Mappa che la ragazza non capì. Remus annuì, e tornarono indietro da dove erano venuti.

Sirius si diresse verso la sua destinazione – un ripostiglio delle scope al quinto piano dove avrebbe dovuto incontrare una Corvonero del sesto anno piuttosto graziosa- e spalancò la porta. Dopo essere entrato, un secondo di scioccato silenzio cadde sui tre; i due Grifondoro, che erano ad una notevole distanza lungo il corridoio, udirono le urla di indignazione provenire dal punto in cui avevano appena lasciato il loro amico.

La sua sorpresa lasciò spazio ad una diabolica allegria e con un ghigno lupesco allungò la testa oltre la porta dello sgabuzzino e urlò, “Oi, Lunastorta! MacDonald! Ho trovato Ramoso!” Fece una pausa. “E Evans!”.


Sai, in tutta onestà, la sincerità sarebbe una caratteristica molto più attraente di te”

Lui le rivolse uno sguardo inquisitorio, sollevando un sopracciglio.

Lily spiegò semplicemente. “Menti.”

Non è vero” sobbalzò, ferito.

Senti, Potter, sarai anche più bravo di me nel volo ma potrei correre più veloce di te con le gambe legate insieme.” Fece una pausa nel mezzo della sua canzonatura e gli rivolse un sorriso storto. “Bendata.”

Avevano passato il viaggio di ritorno dal villaggio discutendo amichevolmente su chi dei due fosse il corridore più veloce: Lily insisteva che fosse lei considerando che una volta aveva giocato a calcio alla sua scuola elementare Babbana , e che suo padre aveva giocato per la squadra del paese e che ,quindi, lo aveva nei geni. Aveva anche detto che James era molto più abituato a volare, e di conseguenza le sue abilità di corridore lasciavano molto a desiderare.

Lui aveva cercato di farle notare che come parte dell’allenamento lui e i suoi compagni di squadra facevano giri del campo di Quidditch –con i piedi , aveva aggiunto, nel momento in cui lei aveva aperto la bocca per ribattere trionfante- ed essendo un Malandrino, era abituato a correre da Gazza. A questo punto, la ragazza, riconobbe la sconfitta.

Queste sono parole mostruosamente grosse da dire, Evans.”

La sua fronte si aggrottò, come sempre quando pensava. “Okay, che ne dici di una gara decisiva, allora? Chi raggiunge le carrozze per primo è il più veloce.” Lo trafisse con uno sguardo d’avvertimento. “Niente giochetti.”

Lui faceva passi titubanti in avanti; lei imitava i suoi movimenti. “Giochetti?”

Magia.”

Giusto.” Sperava che la chiacchierata avrebbe fornito una distrazione sufficiente ma ahimè: improvvisamente, lei fece un balzo indietro e uno sguardo terrorizzato percorse la sua faccia. Cominciò a balbettare di un qualcosa che andava nella loro direzione e indicava, tremando; nel momento in cui si voltò, bacchetta alla mano, ad affrontare qualunque cosa fosse che l’aveva spaventata, Lily era già scappata via.

Lui le corse dietro (aveva sempre corso) e rimproverò se stesso, Ramoso, per essere caduto in un trucco così scontato, ma il suono della sua risata lo fece ridere ed era così meravigliosamente felice che non riusciva a crederci.

Sfrecciarono lungo le strade di Hogsmeade. La raggiunse,finalmente, a circa tre metri dalle carrozze che li aspettavano per riportarli al castello, leggermente ansimanti. James le avvolse la vita e la tirò verso di lui, la sollevò e le fece fare un paio di giri per buona misura. Una coppia di studenti vicini fischiò e lei si girò di scatto verso di lui con uno sguardo di indignazione scolpito nei suoi lineamenti ma il ragazzo la conosceva abbastanza bene da sentire il suo tono allegro, da vedere il divertimento che brillava nei suoi occhi verdi.

Lo rimproverò. “Sei uno stupido imbroglione, James Potter.”

Ah, a te piace,” lui scrollò le spalle.

Si aspettava uno sbuffo derisorio, un roteamento di occhi, quindi non solo le sue guancie che prendevano una leggera sfumatura di rosso e il silenzioso, nascosto sorriso furono una piacevole sorpresa ma gli ricordarono anche che lei aveva finalmente, gloriosamente, detto si.

Qualcosa non va?” chiese lui, occhi socchiusi.

Lily lo guardò. Bruscamente: “No”

Sei stata terribilmente silenziosa stasera, Evans”

Non ci si può aspettare che una ragazza pensi a delle risposte pungenti tutto il tempo, no?”

“… be’, no. Suppongo di no”

Intelletti come il mio richiedono impegno, Potter”

Allora dovresti lavorarci un po’ di più , hm?”

Lei colpì alla testa con il suo quaderno di Incantesimi ma supponeva che la sua espressione tradiva il fatto che la sua irritazione era solo finzione.

"Lily?"

Lei lo guardò di nuovo, leggermente infastidita delle sue costanti interruzioni. “James, cosa c’è?”

Lui sbatté le palpebre. “Niente. Non preoccuparti.” Lui scroll le spalle allegramente e si portò la cartella in spalla. Lily fissò la sua schiena ritirarsi mentre usciva dal buco del ritratto del loro ufficio da Caposcuola, e tornò al suo lavoro furiosa. Aveva già declinato tre dannati inviti per Hogsmeade da altre persone e l’idiota non le aveva ancora chiesto –

"Oh, Evans?" Mise di nuovo un piede nella stanza. “Vuoi venire a Hogsmeade con me questo fine settimana?”

Ingoiò una risposta amara riguardo alla sua lentezza e permise ad un vero sorriso di attraversarle la faccia. “D’accordo.”

Davvero?” un sorrisetto gli salì alla faccia. Le fece l’occhiolino mentre usciva dal buco del ritratto una seconda volta e disse, “Non fare tardi!”

Aveva davvero -? Lily si alzò indignata dalla sua sedia. “James!” Lo seguì ma lui sembrava essere sparito. “Quel deficiente, “ mormorò, ma anche Lily sapeva che non lo pensava davvero.

Mentre James camminava per il castello, sperando di trovare i suoi amici nella loro stanza, quello che era appena successo lo colpì. Non era il tipo di ragazzo che si lasciava sopraffare da molte cose, ma anche lui aveva dovuto stendersi sulla banchina vicino alla statua di Boris il Basito nel momento in cui assorbì il tutto. Aveva appena chiesto a Lily Evans di andare ad Hogsmeade e lei aveva … aveva detto di si. Fece ritorno alla Torre di Grifondoro in una specie di stato confusionale.

Si, Lunastorta, ma mentre ero –“ Sirius si fermò a metà della frase. “Ramoso? Ramoso, tutto bene?”

Il Capitano della squadra di Quidditch (che si era precedentemente rifiutato di passare tanto tempo nella stanza del dormitorio maschile del settimo anno visto che la camera da Caposcuola era tutta sua) aveva raggiunto i suoi migliori amici nella loro stanza, gettandosi sul suo vecchio letto. Guardò i suoi compagni e una specie di gemito soffocato gli scappò dalle labbra.

I Malandrini si scambiarono delle occhiate e si radunarono in un momento al suo capezzale.

"Ramoso?" Questa volta fu Remus a chiamare il ragazzo. "James, che hai?"

Ci furono un paio di minuti di silenzio mentre il Caposcuola raccoglieva i suoi pensieri. “È Lily,” gracchiò.

"Evans? Che c’entra lei?"

James impallidì. "Lei –lei ha detto si," disse con voce rauca, allo scetticismo generale.

Dopo un paio di rintronanti secondi di silenzio, Peter, che aveva bisogno di chiarire l’affermazione appena proferita da James, sussurrò, “Ha detto cosa?”

Ha detto si,” ripeté

“’Si’ a cosa?” domandò Sirius, frustrato. "'Si, James, puoi prendere in prestito il mio libro di Trasfigurazione? 'Si, James, certo che posso passarti le patate arrosto'? 'Si, James, mi piacerebbe pomiciare con te fino a perdere i sensi'?"

Ramoso si schiarì la gola. “Più l’ultima delle due, penso.”

Un altro asfissiante silenziò cadde; i quattro ragazzi si guardarono. Poi, contemporaneamente, lasciarono uscire urli di gioia e congratulazioni e diedero pacche sulla schiena del fratello per questo, il più magnifico dei trionfi.

L’aiutò a salire sulla carrozza – con sua grande disapprovazione, comunque non era sicuro quanto di tutto quello fosse finzione- e prese posto accanto a lei di fronte ad un paio di Tassorosso del quinto anno. L’atmosfera non era esattamente tesa, ma certamente non era così rilassata come quando lui e Lily erano seduti ai Tre Manici Di Scopa. Uno dei Tassorosso intavolò con lui una conversazione riguardo l’ultima partita degli Appleby Arrows (James non era mai stato più orgoglioso di lei quando Lily disse all’altro, un po’ irritata, che James era un tifoso dei Kenmare Kestrels che si divertiva in niente più che esprimere ad alta voce le sue opinioni che Darren O’Hare era il più eccezionale giocatore di Quidditch della storia) e James replicò un po’ a mezza bocca, molto più concentrato prendere furtivamente la mano di Lily per la durata del viaggio. Fu solo quando lei alzò la mano per riporre una ciocca di capelli ramati dietro l’orecchio per poi rimettere quella stessa mano sul sedile un po’ troppo a sinistra (lui aveva l’aveva mossa un po’ troppo a destra di nascosto) che le loro mani finalmente si incontrarono, un caldo formicolio attraversò il corpo di lui al contatto. La guardò di sottecchi, vide il piccolo sorriso raggiungere le sue labbra mentre osservava il paesaggio fuori dalla finestra e permise a se stesso di crogiolarsi nel momento per un po’.

Il viaggio di ritorno al castello passò bene e velocemente, anche se i Grifondoro trovarono delle scuse per allontanarsi dagli altri due il prima possibile. Lily saltò giù dalla carrozza con grande divertimento di James e nel momento in cui lui mise piede fuori dalla carrozza lei allontanò la mano, ma lui la strinse – forse il suo piccolo divertente spasmo non era stato il più romantico dei gesti ma i suoi occhi si illuminarono sulla sua mano e lei sembrò capire dato il modo in cui le sue labbra si curvarono e dopo gli stava sorridendo, un sorrisetto sfacciato che fece cantare il cuore del ragazzo e ogni fibra del suo faceva male per la voglia che aveva di baciarla ma non lo fece, perché non era il momento giusto. C’era troppa distanza tra loro – anche se, ovviamente, non erano mai stati così vicini.


Ammettilo, Lil. Niente ti farebbe più piacere che farti un giro sulla sua giostra, svergognata!”

Lily rimproverò Marlene, ma la strega bionda alzò le spalle con semplicità. “È vero. Ti piacerebbe togliere i pantaloni al ragazzo.”

Indignata: “Non mi piace James Potter!”

Due giorni dopo una Lily disperata collassò sulla sedia. “È ufficiale,” sospirò, un po’ giù di morale. “ Mi piace James Potter.”


Lei non ne aveva la minima idea, vero?

Lui la stava guardando parlare (non necessariamente ascoltando) ed era affascinato dai movimenti della sua faccia e di come cambiava espressione mentre raccontava la sua storia. Una corrugamento delle labbra quando un dettaglio divertente veniva raccontato, una leggera piega tra le sopracciglia a causa di qualcosa di spiacevole, un sollevamento di sopracciglia quando parlava di una qualche cosa un po’ incredibile, e il modo in cui i suoi occhi si illuminavano quando parlava; sempre quello scintillio di divertimento nei suoi occhi smeraldini.

Non aveva idea di quanto fosse bella.

James, che stava sdraiato sul suo lato studiandola attentamente, rotolò sulla pancia e guardò oltre il Lago Nero. Lily lo colpì e disse, divertita, “Non stavi neanche ascoltando, vero?”

Mimò un’elaborata espressione di innocenza che non servì a niente se non a mandarla in un attacco risatine, e lui sorrise al suono della sua risata spontanea.

Dopo un paio di minuti lei gli rivolse di nuovo la domanda, strappando distrattamente l’erba sulla sponda del lago che si estendeva fino alla riva davanti a loro.

Be’, era una storia piuttosto noiosa,” James si strinse nelle spalle.

In risposta lei lo colpì, e cominciò indignata, “Non era una storia noiosa!” ma dopo aver visto il suo sorrisetto compiaciuto a metà del discorso, lo colpì di nuovo e tornò a mutilare i fili d’erba davanti a lei. “Una Falce per i tuoi pensieri?”

Ah, ma quello sarebbe approfittarsi di te,” ridacchiò. Ci fu una pausa. “Io- io stavo pensando a quanto sono fortunato ad essere qui.” Con te. Le parole non dette rimasero appese nell’aria. “E a quanto è bella Hogwarts.”

Lily annuì. “Suppongo di non averla mai davvero apprezzata prima. È meravigliosa, non è vero?”

Lui si voltò a guardarla, portando un riccio ramato dietro il suo orecchio. “Si, anche tu lo sei.”

Sai, penso che questa sia la cosa più dozzinale che tu abbia mai detto.” Gli rivolse uno sguardo pungente. “E ne hai dette tante.”

Lui ridacchiò. “Sta funzionando?”

"Oh, si ."Lei rispose al suo sorriso, (un sorriso per lui, solo per lui) e si chinò su di lei, spingendosi verso di lei.

Suppongo che mi bacerai ora, vero?”

Suppongo di si.”

Non era sicuro se fosse stato lui il primo ad avvicinarsi, o Lily, ma subito non ci fu più distanza da coprire e le loro labbra finalmente si toccarono.


Mi dispiace per te a volte,” azzardò Lily, infilandosi il vecchio maglione da Quidditch del suo ragazzo dalla testa e sbadigliando. Mentre si infilava nel letto accanto a lui, il suo braccio la circondò protettivo, alzò semplicemente un sopracciglio

"Oh?"

La sentì annuire contro il suo petto. “Non conoscerai mai il meraviglioso momento che accompagna il togliersi il reggiseno a fine giornata.”

James fece una smorfia. “Non saprei – ho scoperto i vantaggi di toglierlo a te.”

Lei lo colpì sul braccio. “Ecco dove spariscono le mie mutande, allora!”

"Non intendevo -"

"Notte, James. Ti amo."

"Notte, Lil." Ci fu qualche minuto di silenzio; poi, "Non – non sono un travestito."

Lily aprì un occhio. “Lo so.”


Accidenti, Evans, che gambe!”

Seccamente: "I tuoi poteri di osservazione non smettono mai di stupirmi, Black."

Felpato –“ lo avvertì James, ma Lily inarcò semplicemente un sopracciglio.

"Pollastra?"chiese lei. "Come quelle delle fattorie?"

Sirius la guardò con estrema esasperazione. "No, una pollastra pollastra," spiegò come se fosse la cosa più ovvia del mondo*


Lily!”

Er – ciao, Kevin,” salutò, leggermente confusa

Senti, stavo – uh – stavo pensando – in realtà, posso sedermi -” scivolò sulla sedia accanto a lei.

Be' io – lascia stare. Scusa, dicevi?”

Stavo pensando che potevamo, sai, andare fuori? Ad Hogsmeade? Il prossimo fine settimana.”

Un appuntamento?”

Si, se vuoi.” Lui si strinse nelle spalle timidamente. Un po' rosso in faccia, girò il libro che la ragazza stava leggendo verso di lui, senza rifletterci, scompigliando i fogli e le cartelle che lei aveva accuratamente disposto. “Oh, l'Incantesimo Rallegrante? Ho imparato a padronarlo bene secoli fa! Penso ci sia un libro qui da qualche parte, vado a prendertelo.”

Be', pensò lei ironicamente, probabilmente ci sarà più di un libro qui dentro, considerando che è una libreria e tutto il resto.

Sospirando, rivolse di nuovo la sua attenzione alla pergamena, solo per essere interotta una seconda volta.

Incantesimi del terzo anno, Evans? Un po' complicati per te, non credi?”

Scoppiò in una risata che suonò appositamente falsa e lanciò un'occhiattaccia a James. “Non è per me, Io - io faccio da tutor a qualcuno e gli ho promesso di scrivergli qualche appunto.” Lui non si prese gioco di lei, come si aspettava, per il fatto che aiutava uno studente più giovane; piuttosto le rivolse uno di quei rari sorrisi e la ragazza si scoprì piacevolmente sorpresa. “Che ci fai qui, comunque?”

Lui fece un sopiro melodrammaticamente pesante. “In realtà stavo solo passando, e, considerando che salvare donzelle in difficoltà sembra essere il mio forte ho pensato di venire a vedere cosa volesse quell'imbecille.”

Io non sono-”

Una donzella?"

- in difficoltà, o almeno, non lo ero finchè non sei arrivato qui. E non è un imbecille.”

Si lo è.”

Non lo è. Corvonero non significa automaticamente imbecille.”

Ti ha chiesto di uscire, non è vero?”

Lei tossì un po' sorpresa. “Cosa?”

Lo capisco, sai. I miei sensi di rilevazione sono in allerta.”

Rilevamento.”

E' quello che ho detto.”

Un sorriso divertito le salì alle labbra.

Lui cominciò: “Lo stavo osservando. E' passato dietro di te una volta per dare uno sguardo al tuo libro cosi' da avere un argomento di conversazione, e poi ha aspettato lì per uno, due, tre minuti, per assicurarsi che tu fossi sola e che non ti avrebbero distirbata. Ha preso un respiro, ha raccolto il coraggio, ha lanciato una veloce occhiata in giro e si e diretto verso di te, ma ha fatto un disastro perchè ha urtato il tavolo prima che potesse introdursi e ti ha fatto guardare in alto. Gli hai sorriso, il che lo ha reso più coraggioso, e te lo ha chiesto, ma non ne sei sembrata entusiasta e aveva bisogno di trovare una scappatoia – il libro di incantesimi era solo una scusa. In questo momento, direi che è dietro uno di questi scaffali cercando di non morire di imbarazzo.”

Lei lo fissò. Dopo una piccola pausa, lei chiese, “E lo hai capito da una semplice occhiata?” Era seria e piuttosto solenne e lo guardò come,come se lo conoscesse, e disse, “Come?”

Gli stava chiedendo come sapeva che l'idiota le stava chiedendo di uscire quando avrebbe dovuto essere lui e gli stava chiedendo come sapeva cosa stava provando l'idiota e non avrebbe chiesto altro, vero?

Inarcò un sopracciglio. “Di solito, lo facevo io.”

Lei aprì la bocca e poi la chiuse, e lui sapeva che entrambi stavano pensando la stessa cosa: che si, era lo faceva anche lui, ma i suoi rifiuti non erano così gentili e tranquilli, ma forse, per cominciare, erano i suoi inviti a non essere così genuini.

Si guardarono per un po' mentre silenziosi messaggi andavano avanti e indietro, e mentre lei si leccò le labbra e cominciò a parlare furono interorri da un vittorioso, “Trovato!”


Lily entrò marciando nella sua stanza e ordinò alla sua sconcertata cuginetta di uscire. Si voltò verso James, fumante di rabbia. “Mi vesto,” annunciò a denti stretti, “prima che mi parli di nuovo e la uccida.”

Sono abbastanza sicuro che l'omicidio sia ancora illegale,” le ricordò James vivace.

Non preoccuparti, seppellirò il corpo prima che qualcuno se ne accorga e la sostituirò con un cavallo da traino.”

La tua sorellina? Un po' dura.”

Lily abbassò la voce in caso qualcuno dei suoi parenti Babbani capitasse dietro la porta e lo fulminò. “ Mi ha soltanto detto di 'infilarmi la bacchetta dove non batte il sole'.”

James scoppiò a ridere. “Agressiva, la ragazza,” fu il suo unico commento.


Oh, quanto pagherai per questo, James Potter!” urlò lei.

Lui rise. “Prendimi se ci riesci!”

Le mani della ragazza raggiunsero il retro del cappotto, provando e fallendo a rimuovere un po' della neve fredda e bagnata che le era appena stata tirata contro. Gemette per la frustazione; i nervi del suo collo stavano già rabbrividendo all'impatto. Stringendosi la sciarpa, si abbassò e raccolse un po' della coltre bianca ghiacciata facendone una balla.

"Wingardium leviosa," mormorò, puntando la bacchetta sulla neve. Lily agitò il polso bruscamente e la palla di neve andò sfrecciando nella direzione del Caposcuola. Ci fu il tonfo attutito di un bersaglio che veniva colpito, un guaito, e un flusso di bestemmie. Lei si voltò verso il ragazzo mentre si precipitava verso di lei, provando frettolosamente a sistemare la sua espressione in modo che risulti il più innocente possibile.

Si, tesoro?”

Lui la guardò, aprì la bocca, la richiuse, e agrottò la fronte. I suoi occhi si ridussero a due fessure e aprì la bocca di nuovo, prima di chiuderla ancora una volta.

Hai qualcosa bloccato in gola?” chiese la rossa gentilmente.

Si sporse verso di lei. “Questa è guerra.”

He leant down to her. "This means war."

Durante i seguenti quindici minuti, sia gli studenti che lo staff di Hogwarts ha potuto benissimo essere testimone della più feroce battaglia di palle di neve nella storia della scuola. James aveva il vantaggio fisico, supponeva, specialmente con i suoi allenamenti da Cacciatore, ma Lily aveva la vivacità della sorella minore e non era la prima nella classe di Incantesimi per niente.

Si concluse quando si buttò sul ghiaccio sulla riva del Lago Nero: l'aveva intrappolata tra l'acqua e il suo corpo quando scivolò. Le braccia di lei imitavano le pale di un mulino a vento, e lui si tuffò in un tentativo di prenderla – un po' tardi, entrambi caddero, James atterrò sulla sua ragazza. Controllò per essere sicuro che non si fosse fatta male prima di lasciare che le sue risatine contagiose lo trascinassero in una risata riluttante. Si calmarono dopo un paio di minuti, si asciugarono le lacrime dagli occhi e si lamentavano degli stomaci doloranti. Improvvisamente, lei, realizzò la loro posizione e le sue guancie si scaldarono; lo baciò velocemente e lo spinse via.

Spostati, Potter. Il mio sedere si sta bagnando.”

Lui obbedì e si alzò, offrendole una mano per tirarsi su. “Non è la neve, amore.”

Lily lo colpì.


Potter,” ringhiò, “Se non la pianti in questo stesso istante farò un incantesimo di scomparizione su una certa parte della tuo corpo che ho la sensazione vorrai tenere attaccata al tuo corpo.”

Buon Dio, Evans, sei impaziente di arrivare a quel punto nella relazione, non è vero?”

Levati dalle palle, Black -”

Non cominciare nemmeno, Felp -”


Deve essere così difficile per Remus a volte,” riflettè Lily.

James la guardò, spingendo i fastidiosi occhiali più in alto sul naso. “Come mai?”

Be', perde così tante lezioni – per non parlare dei danni che combinate.”

Le sorrise tristemente. “Si, ma sua madre è molto malata.”

Lily rimase a bocca aperta. “Anche questo? Su tutto il resto? Specialmente la luna piena...”

James si strozzò leggermente. “Scusa, cosa?”

La luna piena? Sai che...” si fermò. “Lo sai, vero?”

Certo che io lo so, ma come fai a saperlo tu?” chiese, leggermente pallido.

Lily rise. “James, sono stata un Prefetto con lui per mesi. Credo che lui abbia pensato che il male minore sarebbe stato dirmelo piuttosto che continuare ad inventare scuse.”

Giusto.” James scribacchiò ancora un paoio di note, e cadde il silenzio tra loro. “Lily – sua- sua madre non sta davvero male. E' soltanto una delle storie che abbiamo inventato così che le persone non scoprano la verità.”

Oh,” disse lei. “Gli volete davvero bene, non è vero?”

Ci fu una pausa. Poi: “Posso farti una domanda?”

James annuì.

Perchè io ho sempre – voglio dire, in ogni caso per me non fa nessuna differenza, davvero non i importa, ma, è solo – come può qualcuno odiare Remus? Lui è Remus, per Merlino! Mi sento sempre un po' in imbarazzo a chiedergli delle – delle sue condizioni perchè dha questo, non so, questo sguardo da cucciolo distrutto e si imbarca in questo enorme discorso sull'odio verso se stesso e onestamente, mi sembra come se lo stessi ferendo qualche vota, ma – perchè stai ridendo?”

La risata di James si spense.”E' che – se lui ti sentisse dire queste cose... si vergogna così tanto di quello che è e del suo piccolo problema peloso, e glielo stiamo dicendo da quattro anni che alle persone non importa – be', alle persone importanti, comunque – e se loro pensano che sia brutto allora è un problema loro perchè sappiamo chi è realmente... e molte altre cose svenevoli del genere.”

Lily sorrise. “Non sono svenevoli, sono dolci.” Lui piegò la testa e la guardò oltre la cima dei suoi occhiali.

Dolce?”

Sembri un bibliotecario quando fai così,” rise.

Le fece l'occhiolino. “Ti dirò, il mio futuro lavoro.”

Davvero? Non una stella internazionale di Quidditch? O, sai, Capo del Dipartimento Auror?”

Il ragazzo alzò le spalle. “Ovviamente no.” James rivolse la sua attenzione agli appunti che stava copiando dal libro di fronte a lui. “Tu sai cosa vuoi fare? Quando ce ne andremo, intendo.”

Ora era il turno di Lily di alzare le spalle. “C'è ancora un altro anno. Abbiamo tempo per decidere. Ma -” si interruppe, non sapendo se James avrebbe riso di lei. Ricordando che si fidava di lei abbastanza da parlare di Remus – com'è che lo aveva chiamato? Il suo piccolo problema peloso – che decise che voleva dirglielo. “Voglio fare la differenza.”

Lui annuì ancora, e cadde di nuovo il silenzio tra loro.

Sai,” disse la strega lentamente, “i bibliotecari non sono molto attraenti. Potresti fare molto meglio.”

James sollevò lo sguardo. “Stai dicendo che sono attraente, Evans'”

Lily si interessò improvvisamente al libro che stava leggendo di malavoglia, ma quando abbassò lo sguardo lui non potè fare a meno di notare il rosa imporporarle le guancie.


Come fai ad essere così calma?” si preoccupò, torcendosi le mani e fermandosi finalmente al suo capezzale.

Cosa vuoi che faccia, James? Sei abbastanza isterico per entrambi, e non sei tu quello che sta per spingere un bambino fuori dalla -”

Signora Potter, come si sente al momento?” la Guaritrice Williams entrò di fretta in quel momento, cartellina alla mano.

Trattenendo un come diavolo pensi che mi senta? Lily disse a denti stretti, “Al momento? Non così bene.”

james ricominciò a camminare.


Lily stava tornando nella sala comune da Erbologia quando smash! La realizzazione la colpì come un treno, e la sua borsa (letteralmente e dolorosamente) si schiantò nel suo fianco.

Era innamorata.

Oh buon Godric.

Era innamorata.

Era dannatamente innamorata di James Potter.

Deglutì e prese una decisione: glielo avrebbe detto. In quel momento. Avrebbe detto al ragazzo che lo amava, in quel momento.

I suoi piedi rimasero radicati al pavimento.

Ripensò alla sua decisione precedente. Cinque minuti quindi, e glielo avrebbe detto.

Lily si schiafeggiò mentalmente. Stava facendo la fifona, e non era una Grifondoro per niente. Avrebbe detto al suo ragazzo che lo amava. Questo era tutto ciò che era. Niente di sconvolgente.

Lei emise degli um e degli ah e dieci minuti dopo partì alla volta della sala comune ancora una volta. Stava passando accanto la classe di Incantesimi quando lo sentì, fermandosi appena in tempo appena prima di girare l'angolo e intromettenosi, la borsa che si schiantò dolorosamente nel fianco per la seconda volta.

Sai,” sogghignò una voce sprezzante, “molto presto si stancvherà della tua arroganza, Caposcuola.”

Rischiò un'occhiata dalla colonna di pietra dietro la quale era nascosta e il sangue cominciò a ribollire. C'erano due ragazzi dai capelli scuri nel corridoio davanti a lei; uno che scherniva l'altro, uno che camminava via velocemente, pugni stretti così stretti che sembrava doloroso.

Non la meriti, Potter. Non vedo l'ora che tu mandi all'aria tutto e ti veda per quello che sei in realtà.”

Lei avrebbe scomesso qualsiasi cosa che la mascella del ragazzo era serrata, trattenendolo dallo scagliare tutti i tipi di fatture che i maghi adolescenti non dovrebbero fare. La sua mano si contrasse attorno alla tasca della sua veste mentre si allontanava velocemente a grandi passi dal Serpeverde ma non la estraeva mai. Lily girò l'angolo nello stesso momento in cui lo fece l'altro ragazzo e quando fu visibile la faccia di Piton si trasformò per lo shock.

Sei patetico,” sibilò, passandoli accanto e spingendolo violentemente. Partendo alla volta del suo ragazzo raggiunde la torre dei Grifondoro, senza fiato. Con un ansimante puffola pigmea alla Signora Grassa entrando sgraziatamente nella sala comune e raggiunse Sirius. Lui interpretò il suo sguardo alla 'dov'è?' e fece cenno verso il dormitorio del Capitano della squadra di Quidditch; gli concesse un sorriso di gratitudine e si diresse in direzione della porta di James, bussando una volta.

Ovattato: “Avanti.”

James era seduto sul suo letto, colletto disfatto e cravatta e scarpe scagliati in un mucchio sul letto. Lui spalancò gli occhi quando sentì i suoi passi risuonare attraverso la sua stanza, richiudendoli quando sentì la forma familiare della sua ragazza.

Gli scivolò in braccio, tirandoselo vicino e passandogli le dita nella frangia, baciandolo delicatamente. Il suo respiro gli riscaldò la faccia; le labbra di lei sfioravano quelle del ragazzo mentre parlava

Che succede?”

Poggiò la testa contro il muro, gli occhi ancora chiusi. Seguirono un paio di secondi di silenzio, poi: “Piton stava facendo il coglione,” disse seccamente.

Lily canticchiò contro il suo collo; aveva poggiato la testa sulla sua spalla mentre aspettava che lui parlasse. Lo guardò, e raggiunse di nuovo le sue labbra. “Niente di nuovo, quindi.”

James forzò un sorissetto. Lei sussurò il suo nome, le sue mani unite dietro al collo del ragazzo. Aprì un occhio. “Si?”

Sorrise un po' ma lei mantenne la sua posizione, determinata a non rompere la sua (decisamente fragile) decisione. “Ti amo.”

Lui aprì l'altro occhio e nocciola incontrò verde. “Davvero?”

Un sorriso.

Ti amo anche io.”



Angolo Traduttrice:

*praticamente intraducibile!

Hola chicosss :*

Allora, questa è la prima storia che traduco di questa autrice. Io trovo che sia splendida, scrive delle cose davvero meravigliose e non manca di originalità.

Sulla storia non c'è molto da dire, solo che sono senza beta al momento e chiunque sia disponibile a darmi una mano avrà la mia eterna gratitudine per l'eternità.

Perdonate eventuali errori, spero vi piaccia

xo

Lils



   
 
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