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Autore: moonxlights    02/06/2013    2 recensioni
Tre anni fa Natalya ha ricominciato a vivere. Ha imparato cosa vuol dire amare, volere una famiglia.
Ha imparato che niente si dimentica, ma tutto si può superare se si ha al proprio fianco qualcuno che ti vuole bene.
Ha imparato cosa vuol dire essere liberi, nonostante si abbia la convinzione di avere le ali tagliare.
Ha imparato tutto questo grazie a lui...
Tutto nato a capodanno, allo scoccare della mezzanotte.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Firework

 

È sera, le strade di Londra sono illuminate da poche luci, per la maggior parte oramai bruciacchiate.
La città è completamente deserta, è Capodanno e tutti sono a festeggiare.
Anche Natalya vorrebbe festeggiare, ma non può.
Non ha nessuno, non ha una casa, non ha dove andare a dormire per ripararsi dal gelo notturno.
Come ogni sera cerca una panchina libera e ci si sdraia sopra, cercando di dormire.
Non ci riesce a causa del freddo, il misero maglione che ha addosso non è in grado di proteggerla dal freddo pungente di Dicembre.
Dal cielo cadono fiocchi di neve da ormai diverse ore e il ciò ha reso l'aria ancora più fredda.
Natalya sente le forze mancargli, non mangia da ormai due giorni, la testa le gira e il suo stomaco reclama a gran voce qualcosa da mangiare.
Non chiede molto, solo un pezzetto di pane da magiare prima di dormire.
Ogni sera quando si addormenta lo fa con la consapevolezza che la mattina seguente rischia di non svegliarsi, rischiando di morire dal freddo.
Alla sera Natalya non riesce a prendere sonno, si mette seduta e inizia a guardare i fiocchi di neve che cadono incessantemente su di lei.
Sente gli occhi farsi sempre più pesanti e manca poco perché si chiudano. Ma non dal sonno.
È completamente senza forze e il freddo non la aiuta per niente.
Rivolge lo sguardo davanti a se e vede in lontananza la sagoma di una persona.
Pensa che sia l'ennesimo uomo che va li solo per picchiarla e ripeterle quanto sia insulsa e patetica.
Si prepara mentalmente a ricevere altre botte e quando il ragazzo è un po' più vicino strizza gli occhi.
"Ehi tutto bene?" le chiede il ragazzo, mettendole una mano sulla spalla.
Natalya non risponde, restando ferma in quella posizione.
"Guarda che se resti qui fuori con solo questo maglione addosso rischi di morire di freddo" continua lui sedendosi al suo fianco.
"E cosa dovrei fare? Non ho una casa e non ho altri vestiti se non questo maglione" sussurra lei, aprendo un poco gli occhi.
Posa il suo sguardo sul ragazzo che si era in precedenza seduto al suo fianco e rimane a guardarlo.
Capelli ricci, occhi verdi e profondi, un sorriso da togliere il fiato.
Ma Natalya non capisce.
Perché lui non la sta picchiando, perché non le ripete in continuazione quanto sia ingiusto che lei sia nata? Non capisce.
"Perché tu non mi picchi?" sussurra lei, tenendosi la testa che le gira tra le mani.
"Non è mia intenzione farti del male, quindi ora vieni con me" risponde lui, alzandosi e porgendole un mano.
Lei la afferra e il ragazzo la prende in braccio, notando che aveva solo le calze di lana ai piedi.
"Guarda che so camminare da.." Natalya non riesce a finire la frase che sviene tra le braccia del ragazzo.
Lui strabuzza gli occhi e corre verso il suo appartamento.
Entra e la adagia delicatamente sul letto, cambiandole i vestiti e mettendole un pigiama di pile.
La copre con un pesante piumone e esce dalla stanza, dirigendosi in cucina.
Natalya, intanto, inizia a riprendere conoscenza, sentendo uno strano tepore intorno a lei.
Apre piano gli occhi e vede intorno a lei soltanto oscurità. Prova ad alzare di poco il capo, ma non ci riesce a causa del forte mal di testa.
Cerca di ricordare cosa sia successo, senza ottenere però dei risultati.
Si tasta il corpo con le lunghe e affusolate dita, sentendo un morbido tessuto avvolgerle tutto il corpo.
Quando la tesa smette di farle male si alza e vede provenire da sotto la porta una flebile luce.
Poggia la mano sulla maniglia, abbassandola e aprendo la porta.
Chiude subito gli occhi, infastidita dalla troppa luce.
Fa qualche passo avanti, andando a sbattere contro un muro.
Non ricorda come sia arrivata in quel posto che le sembrava una casa, ricorda solo la neve che le cadeva sul corpo.
Quando gli occhi si sono abituati alla luce comincia ad esplorare quell'enorme appartamento,
Segue un invitante profumino, giungendo ben presto alla cucina.
Si ferma sul bordo della porta, guardando il ragazzo che era intento a cucinare.
Lui si gira di scatto quando sente un rumore alle sue spalle, sorridendo alla ragazza.
"Ben svegliata" le dice il ragazzo.
"I-io...c-cosa" Natalya prova a ricordare qualcosa, inutilmente.
"Ti ho trovata su di una panchina sotto alla neve, infreddolita e con indosso un misero maglione di lana. Sei svenuta e ti ho portata a casa mia, mettendoti a riposare in camera mia" spiega lui.
"Ok, allora grazie. Io sono Natalya" risponde lei timidamente.
"Io sono Harry, hai fame?" chiede lui.
La ragazza annuisce, imbarazzata.
Harry la fa sedere, mettendole davanti un piatto.
Natalya mangia tutto, sentendosi subito meglio.
"È quasi mezzanotte, vuoi festeggiare?" chiede Harry, indicando l'orologio.
"No, tanto che cambia? Io ritornerò a vivere per strada, continuando ad essere insultata da tutti. Ogni anno spero che possa andare meglio, ma ogni anno è sempre peggio" risponde  lei, chinando la testa.
Lui si alza e si mette davanti a lei, prendendole il viso tra le mani.
"No tu non andrai proprio da nessuna parte, resterai qui con me" dice il riccio, posando le sue labbra su quelle di Natalya,
In quel momento scocca la mezzanotte. I fuochi d'artificio si alzano in cielo, illuminando ancora di più la stanza, le persone scendono in strada a festeggiare e si udisce un grande rumore provenire dall'esterno. Ognuno festeggia a modo suo, con la famiglia, con gli amici, con il fidanzato o con i figli. Poi ci sono Harry e Natalya, due perfetti sconosciuti dentro ad un appartamento, a baciarsi come se fossero fidanzati da anni.
Natalya scosta un poco il viso del ragazzo, per guardare i suoi occhi.
"Perché?" chiede semplicemente lei.
"Perché ti vedo da ormai due anni sulla stessa panchina a soffrire il freddo. Perché per due anni non ho avuto il coraggio di avvicinarmi a te. Perché da due anni sono innamorato di te. Perché da due anni desidero poterti salvare e ci sono finalmente riuscito, quindi perfavore non andartene"  risponde Harry, sorridendo leggermente
Lei annuisce con la testa, tornando a baciarlo.
Harry la solleva da terra, facendo intrecciare le gambe della ragazza intorno al suo bacino.
Natalya affonda le mani nei capelli del ragazzo, giocando con i suoi ricci.
Lui si stacca da lei, continuando a guardarla negli occhi.
"Natalya io non scherzavo quando ho detto che ti amo da due anni" sussurra lui, baciandole una guancia.
"E anch'io ti amo Harry. È strano, ci conosciamo da così poco eppure sento di amarti talmente tanto da non riuscire a stare senza di te per più di un secondo" risponde lei, sorridendo.
"Allora vorresti essere la mia ragazza?" chiede lui, strofinando il naso contro quello di Natalya.
"Si, voglio essere la tua ragazza" risponde lei, lasciando che una lacrima le rigasse la guancia.
Lui torna a baciarla, andando verso la camera dove riposava poco prima la ragazza.
La adagia delicatamente sul letto, mettendosi su di lei e reggendosi sui gomiti per non pesarle.
Delicatamente le sfila la maglietta, trovando una pelle piena di lividi e ferite. Si china su di esse e le bacio una a una, facendola gemere ogni tanto dal dolore.
Solleva il capo e torna a baciarla, accarezzandole i capelli.
Natalya gli toglie la camicia, accarezzando i pettorali del ragazzo.
Poco dopo sono entrambi senza veli e fanno l'amore per tutta la notte.
La mattina seguente Natalya si sveglia infastidita da qualcosa che le fa solletico al viso.
Apre delicatamente gli occhi e si ritrova con il viso immerso nei capelli di Harry.
Sorride e poggia una mano sulla testa del ragazzo, accarezzandola.
Harry ha la testa appoggiata sul petto della ragazza, proprio sopra il seno.
Il ragazzo si sveglia e gira la testa verso Natalya, sorridendole.
"Buongiorno principessa" sussurra il ragazzo, baciandola dolcemente.
"Buongiorno mio principe" risponde lei, mordendosi il labbro inferiore.
*Tre anni dopo*
Tre anni fa Natalya ha ricominciato a vivere. Ha imparato cosa vuol dire amare, volere una famiglia.
Ha imparato che niente si dimentica, ma tutto si può superare se si ha al proprio fianco qualcuno che ti vuole bene.
 Ha imparato cosa vuol dire essere liberi, nonostante si abbia la convinzione di avere le ali tagliare.
Ha imparato tutto questo grazie a lui, Harry Styles.
Tutto nato a capodanno, allo scoccare della mezzanotte di tre anni fa.
Quel giorno Natalya si svegliò tra le braccia di Harry, che come al solito dormiva ancora beato. 
In pochi secondi un pensiero la fece sorridere.
Era il 31 di dicembre, il loro terzo anniversario. Tre anni che lui l'aveva salvata dalla strada, tre anni che si conoscevano, tre anni che si era detti "Ti amo", tre anni che erano fidanzati.
Natalya sentì un brivido percorrerle la schiena quando il ragazzo le accarezzò la pelle nuda.
Lei si girò verso di lui, sorridendo nel vederlo con ancora gli occhi chiusi, ma comunque sveglio.
Natalya si strinse di più contro il petto di Harry, che la accolse tra le sue braccia.
"Buongiorno bellissima principessa mia" sussurrò il ragazzo all'orecchio di Natalya.
Lei sorrise, baciandolo dolcemente.
"Buongiorno amore mio" rispose lei, affondando le mani nei capelli di lui.
"Sai che giorno è vero?" chiese lei, facendo finta di arrabbiarsi.
"Certo che lo so. 3 anni fa,156 settimane fa, 1095 giorni fa, 26.280 ore fa, ti ho detto che ti amo, tu lo hai detto a me, sei diventata la mia ragazza e abbiamo fatto l'amore per la prima volta. Come potrei dimenticare il giorno in cui la ragazza più bella che conosca è diventata mia?" rispose lui, sorridendo di più ad ogni parola.
Natalya arrossi in viso, stupita da tutti quei numeri, da lui, dal fatto che li avesse contati, dal fatto che entrambi si appartenevano.
"94.608.000 secondi" disse infine lui, poggiando le sue labbra si quelle della ragazza.
"Ti amo" disse lei, staccandosi un poco da lui.
"Ti amo più della mia vita" rispose lui, ritornando a baciarla.
"Devo dirti una cosa" disse improvvisamente la ragazza.
"Cosa?" chiese lui curioso, inclinando la testa lateralmente.
Lei prese un respiro profondo, chiudendo gli occhi e cercando di mettere insieme una frase di senso compiuto.
"Sono incinta" disse tutto d'un fiato, aspettando la risposta del ragazzo.
Aprì leggermente gli occhi, cercando lo sguardo del ragazzo.
Prima che riuscisse a dire altro lui la baciò, mettendosi su di lei e reggendosi sulle mani per non pesarle.
Continuò a baciarla, lasciando cadere lacrime salate dai suoi occhi.
Lei posò le mani sul suo viso, asciugandogli le lacrime.
Harry si allontanò leggermente dal volto di Natalya, guardandola negli occhi e sorridendole.
"Principessa mia è la notizia più bella che potessi darmi. Ti amo, anzi, vi amo" disse lui, posando una mano sulla pancia della ragazza e l'altra sulla sua guancia, tornando poi a baciarla.
Lei sorrise sulle sue labbra, finalmente felice.

 

 

  
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