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Autore: Ehybastaldo_    02/06/2013    6 recensioni
Zayn si accomodò al mio fianco, giungendo le mani davanti a sè e prendendo un profondo respiro. Mi stava anche per passare la fame.
"Ho conosciuto una ragazza fantastica" finalmente spezzò il silenzio "E ho intenzione di dirle quello che provo per lei".
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Mariangela, che mi sopporta nei pomeriggi, che 
mi fa sorridere e che cerca di fare l'ironica, senza risultato :)
Ti voglio bene, minacciatrice(?) c:
 
 
 
 
E INFINITO SAREMO...
 
 
 
"Ehy Mar" mi voltai verso l'inconfondibile voce di Zayn "Mi aiuteresti a fare una cosa?" chiese poi, assumendo un broncio tenero.
Posai il coltello nel lavandino, addentando attentamente le due fette di pane che ospitavano in mezzo una perfetta linea di nutella "A fare che?" chiesi, prima di affondare completamente i miei denti nel panino.
Zayn si passò una mano tra i capelli, mentre io cominciai a camminare a piedi scalzi per il salotto, gettandomi infine sul divano. Lo vidi sospirare, quasi preoccupato da quello che stava per dire.
Ingoiai velocemente il boccone, richiamandolo "Vieni qui e dimmi cosa ti succede" diedi due colpi al divano di pelle, incitandolo ad accomodarsi al mio fianco.
Il moro camminò per la stanza, guardandosi in giro con fare sospettoso.
"I ragazzi sono di sopra. Avevano un importante torneo di calcio da finire" spiegai io, nell'intento di velocizzare tutto quell'aria tesa.
Zayn si accomodò al mio fianco, giungendo le mani davanti a sè e prendendo un profondo respiro. Mi stava anche per passare la fame.
"Ho conosciuto una ragazza fantastica" finalmente spezzò il silenzio "E ho intenzione di dirle quello che provo per lei".
Ringraziai tutti i Santi per non aver nemmeno una mollica in bocca; ero sicura che mi sarebbe andata di traverso a quelle parole. Zayn, tra i cinque, era il più riservato, erano rare le volte che si apriva con qualcuno. E quel qualcuno non ero mai io!
Mi ero fiondata in casa loro dopo l'offerta del mio fratellone Louis di passare le vacanze con loro, a Miami. Cioè, se chiuderlo in bagno per ore, supplicarlo la notte senza farlo dormire, e minacciarlo di spitargli nel piatto si intende per 'offerta'...Sì, mio fratello mi aveva chiesto di andare con loro in quella vacanza.
"Come posso aiutarti io?" decisi di posare il panino in un tovagliolo che mi ero portata con me nel caso di labbra sporche, cercando così di capire come potevo aiutare un...amico? Credo di sì. Zayn era un mio amico.
Lo era diventato in quelle due settimane di vacanza, quei giorni sdraiati sulla sabbia intenti ad osservare gli altri, solo per il semplice fatto di non saper nuotare entrambi. Almeno era una buona compagnia.
Poi, avevo scoperto che era un amante degli scherzi; ma soprattutto avevo capito quant'era importante per lui la famiglia. La sua.
"Avevo intenzione di chiederle di uscire con me, così da poterle dire tutto" mi spiegò con nonchalance.
Ci pensai un attimo su, annuendo alle sue parole. Sì, un'uscita non tanto romantica avrebbe fatto anche la sua figura.
"Potresti portarla al cinema" suggerì amichevolmente, confortandolo con un sorriso.
"Dici? Io avevo pensato ad un ristorante sul lago" chiese lui, preoccupato.
Le mie labbra assunsero la forma di una smorfia "Uhm, direi che sia una mossa un pò azzardata. Magari capirà qualcosa e rinuncerà se crede di non ricambiare" risposi convinta.
Zayn sembrò cambiare colore in viso "Stai dicendo che non piaccio alla gente?".
Sgranai gli occhi a quelle parole "No, hai frainteso. Intendevo, prima di fare il grande passo, le devi essere amico" mi sistemai sul divano, cercando una posizione comoda.
Zayn si passò le mani sul viso, disperato "Farò la scena dello stupido, non so nemmeno dove portarla come primo appuntamento" mormorò tra sè e sè.
Ci pensai un attimo su, sorridendo soddisfatta dell'idea che mi era appena venuta in mente.
"Forse so come aiutarti" lo rassicurai. Il moro alzò lo sguardò, puntando i suoi occhi nei miei, curioso "Fidati" mormorai convinta.
 
*  *  *
 
Zayn si morse il labbro a sangue. Alzai gli occhi al cielo, sbuffando.
"Allora? Che aspetti?" dondolai le gambe dall'alto letto del moro, mentre aspettavo che spicciasse parola.
"Io..Ehm...Ciao" squittì, non tanto convinto. Mi lasciai andare ad una sonora risata, buttandomi con le spalle sul letto, nascondendo la bocca dietro le mani.
"Che c'è?" sembrò offeso dalla mia reazione. Decisi di ricompormi, mettendomi seduta sul letto.
"Scusa...E' solo che, non capisco! Canti davanti a milioni di persone e hai paura a dire un semplice 'ciao' ad una ragazza?" trattenni altre risate. Sembrava una barzelletta, eppure non era così. Zayn Malik era terribilmente nervoso, nonostante tutto, quello era una stupida prova del suo vero appuntamento.
"Riproviamo" disse convinto, sistemandosi il jeans e prendendo un profondo respiro. Lo copiai sornione, incrociando le gambe sul letto e sorridendo.
"Ciao" disse con un tono di voce alto. Mi tappai l'orecchio, chiudendo anche un occhio, stordita "Oh Dio, scusa" si apprestò a darmi soccorso; lo spinsi via, sventolando una mano.
"Va bene, stai tranquillo. Magari usa meno eccitazione, la stai solo salutando" spiegai.
Zayn si passò la lingua sulle labbra, inumidendole.
"Ok. Allora...Ciao" sfoggiò un bellissimo sorriso bianco, arricciando di poco il naso e facendo comparire delle piccole rughette ai lati degli occhi. Un sorriso sincero, un sorriso vero.
"Sì, però rispondi o non posso continuare" mi riportò alla realtà con uno sbuffo.
"Scusa" mi sistemai sul letto "Ciao Zayn, qual buon vento ti porta a casa mia?" chiesi con fare teatrale.
Zayn scoppiò a ridere, piegandosi perfino a metà e tenendosi saldo alla scrivania al suo fianco per non cascare a terra. Non mi trattenni e sorrisi anche io dalla scena. Che avevo detto di male?
"Ti prego, così non aiuti" continuò a ridere lui. 
Spostai i capelli su una spalla, lasciando scoperta la pelle dall'altro lato "Va bene, va bene. Da adesso seri" ma non fui così convinta nemmeno a dirlo.
Zayn si sistemò di nuovo di fronte a me, sorridendo "Volevo chiederti se ti andava di andare al cinema, stasera".
Feci finta di pensarci un attimo; dovevo fare per bene la scena, dovevo preparlo a tutto, anche ad una risposta negativa. 
Quindi... "Cosa c'è di interessante al momento?" chiesi. Lui sgranò gli occhi.
"Non era nei piani questa domanda" fece eco lui, ma io alzai semplicemente le spalle.
"Tu che ne sai se lei ti fa una simile domanda?" appoggiai tutto il peso sulle mani, dietro la schiena, assumendo un'espressione di chi la sa lunga.
Zayn sembrò pensarci su, scuotendo poi la testa, rassegnato "Vieni con me e vedrai" disse con nonchalance.
E bravo il pakistano!
Scesi dal letto, saltellando per la stanza; intrecciai il mio braccio a quello di Zayn, mostrandogli la lingua "Ci conviene sbrigarci. Il prossimo spettacolo sta per iniziare" lo tirai fuori dalla stanza.
 
"Dove state andando?" riconosciuta la voce di Louis, mi arrestai con Zayn a metà scala.
"Al cinema" risposi "Vuoi unirti? Mi piacciono le cose a tre" sentii i due scoppiare a ridere, mentre le mie guance cambiarono colore. Pestai un piede a terra, irritata "Idioti, intendevo...Ma fanculo va!" lasciai andare il braccio di Zayn "Con voi è inutile parlare, pervertiti!" urlai scendendo le scale a tre a tre.
"Dai Mar, scherzavamo" sentii Zayn poco dietro me "Mi aiuti lo stesso, vero?" mi bloccò poco prima della porta d'ingresso, allungando il labbro inferiore e facendolo tremare di poco. Scoppiai a ridere. Ma come faceva?
"Solo se mi compri le haribo" lo minacciai. Annuì convinto, mentre con fare elegante mi aprì il portone per uscire.
Mi fece passare per prima, ma lo rimproverai subito.
"Ah ah. Prima regola del galateo: mai fare uscire una donna per prima" lo rimpreoverai con fare esperto.
Corrugò la fronte, confuso "Ma non dovrebbe essere così, invece?" chiese.
Negai con la testa "Quando deve entrare in un locale sì, deve far passare prima la donna. Quando si deve uscire, prima passa l'uomo, tiene la porta e fa uscire la donna" spiegai con un sorriso a trentadue denti.
La bocca del moro si spalancò di poco "Non potevi venire a scuola con me? Sono sicuro che al liceo sei stata una secchiona" mi prese in giro.
Lo spinsi in modo giocoso, ridendo "Credimi, sono stata di tutto, tranne quello".
Lo sentii ridere, e mi maledii per la seconda volta in dieci minuti per i doppi sensi che uscivano dalla mia bocca.
"Adesso voglio anche la coca cola pagata" dissi in tono di sfida. Il moro alzò un braccio e lo posò sulle mie spalle con fare sexy "Quello è sicuro. Mai fare pagare una donna" sorrise.
Aprì lo sportello dell'auto, facendomi salire. Poi lo richiuse e fece il giro dell'auto, mettendola in moto subito dopo aver preso posto accanto al mio.
"Lo sai? Hai sbagliato prima" dissi dopo una manciata di secondi passati in silenzio.
Zayn spostò di poco lo sguardo, senza lasciar perdere di vista la strada affollata davanti a noi.
"Su cosa?" chiese curioso.
Accesi la radio ancora spenta, cacciando un urlo subito dopo per il volume alto in cui era. Zayn girò velocemente la rotellina, mormorando qualcosa di incomprensibile per me. Di sicuro stava imprecando contro Niall e le sue manie da solista quando si metteva alla guida di un auto.
"Porca bacchetta di Harry Potter!" sbottai "Già sono sorda di mio. Mi mancava il colpo di grazia" continuai a stuzzicare l'orecchio, nell'intento di cacciare via quel fischio che continuava a risuonare in esso.
"Trattieni il respiro" mi aiutò Zayn "Con me funziona sempre" disse comprensivo.
Ascoltai il suo consiglio, ringranziandolo quando funzionò.
"Oh, adesso va meglio" dissi felice. 
Zayn posò una mano sul mio ginocchio scoperto, richiamando la mia attenzione "Che stavi dicendo prima?" mi chiese.
Ricordai il discorso interrotto poco prima dalla musica alta, spiegandomi meglio "Tu hai detto 'mai far pagare una donna', giusto?" chiesi e Zayn annuì "Sbagliato!" sembrò saltare sul posto per il mio tono elevato "Se una donna dice di voler pagare, insisti una, massimo due volte. Dopo di che le starai sulle ovaie e non vorrà uscire più con te".
Zayn alzò un sopracciglio "Di quale roba ti sei fatta? Hai la sindrome di Tomlinson anche tu?" provò a toccarmi la fronte, quasi a controllarmi la temperatura del corpo.
"Non sto scherzando Zayn" spostai la sua mano "Voglio dire, se vuole pagare, almeno chiedile di fare metà e metà. Purtroppo esiste gente che non se la sente di passare per quella approfittatrice" continuai.
La macchina accostò al lato del marciapiede, mentre Zayn spegneva la macchina e si slacciava la cintura "Passi troppo tempo con Harry ultimamente, e sappiamo tutti che Hazza è un vero tirchio" mi ammonì.
Sbuffai sonoramente, scendendo dall'auto e seguendo Zayn nel cinema. 
Mi prese per mano, guidandomi dentro l'edificio. Abbassai lo sguardo sulle nostre mani intrecciate, mentre cominciai ad avere strani pensieri. Zayn non aveva mai parlato con me dei suoi problemi, non avevamo mai riso così tanto insieme, non ci eravamo mai toccati. Eppure oggi stavamo facendo tutte quelle cose come se ci frequentavamo da una vita, come se fossimo amici dalla nascita.
Camminai silenziosamente dietro Zayn, che si fermò all'improvviso davanti alle varie locandine "Noi siamo infinito?" chiese.
Alzai di scatto la testa, cadendo dalle nuvole "Cosa?" dissi confusa.
Il moro mi guardò perplesso, poi sorrise. 
"Ho detto, guardiamo Noi siamo infinito?" riformulò la frase, e annuii convinta.
Mi piaceva quel film; avevo visto la trama qualche giorno prima e mi aveva colpita subito. Poi c'era la mia amata Emma Watson, impossibile non guardare quel film.
Zayn pagò per entrambi, comprando anche un pacchetto di Haribo e dei pop corn.
"Guarda che io scherzavo prima" dissi, camminando al suo fianco con la testa bassa, le mani occupate dai pop corn.
"Su cosa?" chiese confuso lui.
Gli indicai le haribo e lui "Ma va! Per così poco. E poi voglio passare una bella serata con te, non mi succede spesso".
Morsi l'interno della guancia, alzandomi sulle punte una volta entrati nella giusta sala, cercando con lo sguardo i numeri dei nostri posti.
Il moro allungò un braccio dritto sugli ultimi posti in alto, dicendo di aver trovato i nostri. In effetti c'erano stampati i nostri due numeri.
Passammo davanti al controllore che strappò i biglietti, augurandoci buona visione, e ci accomodammo ai nostri sedili. 
Gettai uno sguardo alla sala quasi vuota, sgranocchiando qualche pop corn per tenere la bocca occupata.
"Pensavo ci fosse più confusione" constatò Zayn. Annuii, girandomi dall'altra parte.
"Mar?" mi richiamò. Mugugnai in risposta, ma la mano di Zayn si posò sotto il mio mento, obbligandomi a voltarlo nella sua direzione.
I suoi occhi color nocciola erano puntati nei miei mandorla; l'altra mano arrivò vicino al mio viso, spostando un ciuffo dei capelli caduto disordinato davanti agli occhi, sistemandolo dietro l'orecchio.
"Qualcosa non va?" chiese poi, premuroso.
Aspettai qualche secondo prima di rispondere, anche presa un pò dalla situazione.
"Io..Ehm..Noi non abbiamo mai...Ecco, non abbiamo mai fatto nulla insieme" spiegai. Zayn sorrise e subito lo anticipai "Hai capito cosa intendo".
Sapeva che nella mia voce c'era qualcosa di tremendamente serio e così tornò a fissarmi.
Prese a mordersi il labbro inferiore e mi lasciò finalmente il mento.
"Ti ricordi quando oggi ti ho detto che mi piaceva una ragazza?" sussurrò. Non erano nemmeno iniziati i titoli di coda, eppure il mio cuore galoppava velocemente nel petto. Per un momento ebbi pure la paura di essere presa in giro da Zayn, sentendolo.
Annuii "Ecco. Quella ragazza.." prese un profondo respiro con una lentezza disarmante.
Dio, Zayn parla! 
"Zayn?" stavolta lo richiamai io, nella speranza di spronarlo a parlare in fretta.
Il moro rialzò lo sguardo e con naturalezza si avvicinò al mio viso, facendo combaciare le nostre labbra.
Spalancai gli occhi per il gesto inaspettato. Zayn mi stava baciando. Le sue labbra erano incollate alle mie.
La pelle delle labbra era morbida, sapeva di fragola, dovuta sicuramente alla caramella. Eppure c'era qualcosa che mi attirava ad esse; in un certo senso, ne volevo di più...forse.
Si separò pochi secondi dopo, che per me sembrarono infiniti, sorridendomi, impacciato.
Si grattò nervosamente la testa. Io rimasi in silenzio, incapace di capire quello che fosse successo poco prima.
Zayn mi aveva baciata, e ancora non riuscivo a crederci.
"E questo?" chiesi con poca enfasi.
Il moro leccò di nuovo le labbra, e da quello capii che lo faceva ogni volta fosse nervoso o concentrato.
Prese le mie mani tra le sue, riscaldandole.
"Vuoi essere la mia ragazza?" chiese. Mi sentii morire; più che altro non mi aspettavo una richiesta del genere.
"Io...Oh Dio, Zayn" sfilai le mie mani dalle sue, coprendomi poi il viso con esse "Davvero me lo stai chiedendo?" provai a dire.
Zayn annuì convinto "Noi potremmo essere infinito" scherzò "Magari da stasera".
Sorrisi a mia volta, decidendo di spezzare nuovamente la distanza tra le nostre labbra. 
"Questo è un sì?" chiese speranzoso, una volta di nuovo separati. Sorrisi, annuendo.
E infinito saremo.
 
 
 
 
SAAAAAAAAAAAAAAALVE
nuova os di Sofia :)
Non so stare mai ferma, ma va beh c:
 
Se vi è piaciuta almeno un pochino, lasciate una piccola
recensioncina? Ah, e se volete, ci sono altre os nel profilo
Adieu(?) :)
   
 
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