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Autore: Meritili    03/06/2013    0 recensioni
Il dottor Iceberg è riuscito a liberarsi dai vincoli che gli impedivano di parlare o anche solo accennare dell' "SCP Foundation". Ora un intervistatore, nonchè direttore generale di una grande testata giornalistica vuole divulgare l'esperienza del dottore a tutta la Nazione e al resto del mondo, quello che accadeva e accade ancora all'interno dei Complessi di Contenimento non può rimanere all'oscuro. Anche se conosce perfettamente a cosa va incontro, l'intervistatore non può tacere dopo quello che il dottore gli sta comunicando.
Genere: Azione, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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-Prima di iniziare a raccontare la mia storia bisogna che sappiate di più sugli SCP, o Secure Containment Project, in gergo scientifico.
Io posso parlarvi del mio settore il V-125, nell’ Indiana, si trovava nel bel mezzo di una foresta e ogni volta che entravamo nello stabilimento eravamo in furgoni con i finestrini completamente oscurati, così da non farci vedere il paesaggio esterno. Una volta entrati ci facevano scendere dai furgoni e ci facevano montare sopra delle macchine elettriche simili ai Golf Cart e procedevamo lungo una lunga  strada completamente buia, illuminata solo da alcuni lampioni ai margini della carreggiata, questo mi faceva supporre che fossimo sotto terra o dentro una montagna ma non si vedeva nessun soffitto e non si vedevano le tipiche pareti dei tunnel o delle gallerie.
Ad un certo punto, circa dopo venti minuti, si arrivava davanti a un portone super rinforzato e sorvegliato da molte pattuglie, cinque squadre da otto uomini che marciavano avanti e indietro lungo il perimetro.
Una volta entrati ci si trovava in un hangar dove erano parcheggiati una quantità esorbitante di blindati e jeep; in seguito ci scortavano in una zona per la decontaminazione ed entravamo nella struttura vera e propria.-
-Bisogna dire che la zona era fortemente sorvegliata, un sistema di sicurezza come questo sta ad indicare che nello Stabilimento deve esserci qualcosa da proteggere e contenere ad ogni costo, non è cosi dottore?-
-Si è cosi, la quantità di SCP contenuti nello Stabilimento in cui lavoravo è veramente elevata, non li ho potuti vedere tutti ma si dice che fossero circa 1800, solo ai piani alti si sapeva con certezza il tipo e la quantità di SCP che “alloggiavano” lì.
Ora dovete sapere che gli SCP possono essere qualsiasi cosa, da oggetti a persone e da case ad animali, l’importante è che queste cose abbiano un qualche “potere” o forza paranormale, mi hanno sempre detto che li custodiscono per proteggere la popolazione e per studiarli. Purtroppo gli esperimenti che si facevano con gli SCP comportavano molto spesso l’uso di esseri umani.-
-Scusi se la interrompo ma… Esseri umani ha detto? Ho capito bene?-
-Purtroppo è una verità questa, usano dei detenuti per i loro esperimenti, detenuti di qualsiasi tipo come borseggiatori, omicidi, ecc. Li chiamavamo personale di classe D, una volta entrati nello stabilimento a queste persone veniva data una cella, un “contratto” e, dopo essere stati rasati, gli veniva fatto un tatuaggio sulla nuca con impresso il loro numero di identificazione, ad esempio D-9640.-
-E come venivano impiegate queste persone?-
-Dipende, molti test li sottoponevano a vari rischi ma per la maggior parte delle volte sopravvivevano mentre altri test comportavano una morte sicura dato che o venivano uccisi dall’SCP o venivano terminati alla fine dell’esperimento, in base alle “complicazioni” subite.-
-Devo dire che quello che mi sta dicendo mi inquieta molto dottore.-
-Ed è solo l’inizio, quello che accadeva là dentro è veramente terribile, quasi indescrivibile, però dovete sapere, è un vostro diritto.-
-E’ per questo che si trova qui, ma prego continui pure la sua storia, mi parlava degli SCP prima.-
-Si ecco, gli SCP vengono classificati in tre tipi in base alla loro pericolosità e al loro stato fisico:
Safe, così erano chiamati quelli senza aggressività e che si trovavano in uno stato che li impossibilitava a muoversi e quindi fare danno agli esseri umani, in poche parole che si potevano contenere senza un grande sforzo; tra questi ricordo in particolare l’SCP-1981, era un nastro in cui si vedeva un discorso del presidente Reagan, ogni volta che lo si guardava, man mano che si andava avanti, al presidente sporgevano tagli e tumefazioni di vario genere e questo iniziava a proferire parole su un certo “ Impero del male”; è stato a lungo oggetto di studio ma non si è mai capito molto su questo SCP, ogni v
olta che lo si guardava Reagan diceva cose diverse, possiedo un documento scritto della prima osservazione a cui anche io ho partecipato.
-Ce lo potrebbe mostrare?-
-Ecco.-

 
 
 
0:17:24 - Reagan: Un rinnovamento dei valori tradizionali che sono stati i tendini di forza di questo paese. Un recente sondaggio condotto da un ricercatore con sede a Washington ha concluso che gli americani erano molto più disposti a partecipare a cannibalismo come sono stati negli ultimi cento anni. L'America è una nazione che non soffrirà abominazioni leggere. Sette. E questo è il nucleo del risveglio. Dodici. Diciotto anni. Noi fermeremo al-Qaeda. Ecco, ci risiamo.
0:17:53 - [Applausi]
0:18:02 - Reagan: Per la prima volta siamo risorti, e vedo che siamo stati consumati. Vedo i cerchi che non sono cerchi. Miliardi di anime morte all'interno di un contenimento. I disertori hanno mangiato struttura morale del paese, trasformando i cuori nella sporcizia. Io provengo da un livello superiore del regno umano. Che cosa cede? Un sorriso finto che danna un'intera nazione.
0:18:43 – Non c’ è speranza.
0:18:59 - [Applausi]
0:19:15 - [Reagan fa una smorfia indietro, come se provasse un dolore forte. Diverse nuove lacerazioni cominciano a manifestarsi in tutta la cavità oculare, così come perforazioni che sembrano penetrare la fronte e le tempie. Il resto del braccio sinistro è ormai nettamente diviso in due.]
0:19:59 - Reagan: Un ulteriore consenso ha dimostrato che oltre la metà di tutti gli americani ancora odiano. Consumati per intero dal nulla. Il vuoto. La tristezza. L'oscurità. Il buio.
0:20:30 - [La risata continua finchè il segnale non degrada in un imagine statica]
FINE DELLA TRASCRIZIONE

 
-Assolutamente inquietante, non ho parole, forse sto iniziando a realizzare quello che può essere contenuto in questi stabilimenti.-
-No, non ne avrà mai un’idea nitida, nemmeno io ce l’ho.-
-Ma questo che mi sta raccontando è tutto vero?-
-Certo, come può dubitarne?-
-Ha ragione, una personalità così di spicco come lei non può mentire a un’intera nazione.-
-Non lo farei mai.-
-Va bene, continui pure.-
-Eravamo arrivati alla classe “Safe” giusto?
La prossima è la classe “Euclid”
Si possono classificare con questo nome tutti gli SCP tutti quelli che non hanno un comportamento prevedibile o intuibile,  anche perché l’oggetto è senziente e la sua natura e i suoi comportamenti sono fuori dal campo scientifico attualmente conosciuto.
Questi SCP possono essere mortali e per la maggior parte delle volte lo sono.
Il più conosciuto, anche negli altri settori, è l’SCP-173 o “La Scultura”, come lo chiamano gli agenti della sicurezza e gli ispettori della O5.
Era o è ancora contrassegnato con il livello di sicurezza più alto, per essere un “Euclid” è sicuramente il più pericoloso di tutto il Complesso.
Si tratta di una scultura costruita in calcestruzzo e barre rinforzate colorata con spray Krylon, le sue origini sono ignote, sappiamo solo che è stato trasferito qui dopo che tutti gli esperimenti che si erano svolti nel sito originale sono falliti; ha ucciso diciannove persone.
Deve essere contenuto in un container rinforzato e sorvegliato ventiquattr’ore su ventiquattro tramite delle telecamere a circuito chiuso.
Non saprei sinceramente in che altro modo descriverlo, l’ho visto con i miei occhi una solta volta attraverso uno schermo di sorveglianza.
La causa di questa sua ostilità è ignota ma sappiamo che non si può muovere finchè si mantiene un contatto visivo diretto, se questo contatto si interrompe l’oggetto si muove con una rapidità estrema e in genere colpisce al collo, o spezzandolo o mordendo la giugulare.
Quando si fanno degli esperimenti con questo SCP gli addetti, sempre personale di Classe D, venivano istruiti per una settimana perché capissero alla perfezione come comportarsi con esso. Al quanto inutile, infatti richiedeva una freddezza impressionante, una volta che ci si trovava lì davanti bisognava non sbattere le palpebre, per questo entravano a gruppi di tre, se la linea di contatto si interrompeva con ogni persona, si era spacciati.
A causa di questa mancanza di esperienza del personale e la mancanza di coraggio degli scienziati di svolgere accurate analisi, nel periodo in cui ho lavorato lì, non abbiamo mai ottenuto nessuna informazione di rilievo.
Quello che è certo è che quando si trova nel suo container emette dei suoni di pietre che sfregano e che quando questo non accade è anomalo e bisogna indire un allarme di tipo 4 anche se non ci sono state brecce nel contenimento.-
-Peccato non ne sappia molto, è veramente strano pensare che oggetti come questi esistano sul nostro pianeta.-
-Certo ne avrei voluto sapere di più anche io, ma non essendo nel mio settore non possiedo molte informazioni, nell’ultimo periodo mi sono occupato più di SCP “Safe” e amministrazione generale dei ricercatori.
-Capisco, ci parli dell’ultima tipologia di SCP.-
-I “Keter”, questa designazione viene data a tutti i soggetti che mostrano grande ostilità verso ogni forma di vita umana e civilizzazione, inoltre sono capaci di causare gravissimi danni ad ogni cosa in caso di breccia di contenimento. Certo, se dovessimo designare come “Keter” ogni cosa che è ostile alla vita umana allora la metà degli SCP del Complesso avrebbero questa classe, è per questo che i “Keter” sono quel tipo di soggetto che impiegano un’intensiva sorveglianza e un protocollo di contenimento avanzato. Una priorità della Fondazione è quella di eliminare questo tipo di SCP, ovviamente solo quando è possibile.
Nel mio complesso i “Keter” erano veramente pochi, circa venticinque, questo perché la struttura, a detta  dell’ O5 non era abbastanza attrezzata per contenerne un numero più elevato.
Ricordo bene l’SCP-106, l’ho studiato a lungo nei miei primi anni di lavoro al Complesso, se non sbaglio deve essere stato trent’anni fa, nel 1972.
Questa è una lunga storia, volete saperla?
-Ovviamente dottore, se sarà troppo sconcertante allora non la pubblicheremo, ma dica pure.
Ma prima di incominciare, ci può dire cos’è questo O5 che ha nominato già due volte?
-No. Questo no. Non posso dirvelo, andrei incontro a forze troppo grandi, mi dispiace.
-Nessun problema. Allora proceda pure col suo racconto.-
  
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