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Autore: Vale Write    03/06/2013    1 recensioni
Tutti noi abbiamo una storia da raccontare ed io ho deciso di raccontarvi la mia, anzi la nostra.
Mi chiamo Vale e sono una ragazza come tutte voi, ma mi sono sempre ritenuta un po' "diversa".
Non mi sono mai sentita accettata dalle persone, mi sentivo sempre messa da parte e forse era anche per il mio carattere timido e riservato.
Non mi sono mai piaciuta e questo mi portava automaticamente a pensare che non piacevo nemmeno agli altri, soprattutto ai ragazzi.
"Chi avrebbe mai voluto una ragazza insignificante e piena di difetti come me?" lo pensavo ogni giorno, ma nonostante ciò, un ragazzo entrò a far parte della mia vita e per me fu la fine.
La fine del male e del bene, la fine della tristezza e della felicità.
La fine di tutto.
"Era un caldo pomeriggio dell'8 giugno 2009, stavo navigando su una chat che andava di moda ai tempi, quando vidi una foto di un ragazzo. Era vestito tutto di bianco e mi ricordava i gelatai. Risi al pensiero e decisi di contattarlo. Non potevo sapere che, con un commento scritto quasi per gioco, avrei stravolto tutta la mia vita."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Tra amici, risate, piscina, giochi e bambini il tempo passava velocemente, ma purtroppo anche l'ultimo giorno di grest arrivò ed io mi ritrovai catapultata nelle monotonia di tutti i giorni.

I miei genitori avevano deciso di non andare in vacanza per tenere aperto il negozio tutta estate e così anch'io dovetti passare il resto delle mie giornate in casa.

Per fortuna c'era Elena a tenermi compagnia.
"Ora che hai finito il grest, dovremmo vederci più spesso!" mi disse con la bocca piena di gelato alla vaniglia.

"Ovvio! Morirei a stare in casa senza far niente.." le risposi prima di prendere un boccone dal suo gelato.
"Tu moriresti senza di me!" rise fiera della sua importanza.

"Anche.." la guardai sorridendo e le tirai un colpetto sulla spalla.

Oltre ad Elena c'era anche qualcun'altro a cui piaceva farmi compagnia o meglio, a cui piaceva restare sempre nella mia testa: Stefano.

"Chissà che starà facendo, chissà se mi pensa ogni tanto, chissà se ha rimorchiato qualcuna più bella di me.." pensai.

Durante tutti questi giorni non si fece sentire se non via squilli.

"Solo squilli, solo dei maledetti squilli! sbuffai "me l'aveva promesso.. mi aveva detto che saremmo rimasti in contatto tramite messaggio..".

Mi mancavano le nostre conversazioni, le nostre infinite chiacchierate..

"Però non devo essergli così indifferente.. altrimenti perché continuerebbe a farmi squilli?" pensai sorridendo, mentre guardavo il cellulare illuminarsi insieme al suo nome.


 

**



I giorni continuavano nello stesso modo, fu un'estate monotona e noiosa.

Di Stefano non avevo ancora avuto notizie e ne rimasi abbastanza delusa.

"Avrei dovuto uscirci quel maledetto sabato!" esclamai.

Continuavo a pensare a come sarebbe stata quell'uscita se fosse avvenuta, cosa avremmo fatto, dove mi avrebbe portato e soprattutto pensavo a quanto bello potesse essere dal vivo.

Avevo una faccia sognate quando mia madre entrò in camera.

"Ma cosa stai facendo ferma in mezzo alla stanza con lo sguardo da deficiente che osserva la finestra come se fosse una cosa mai vista prima d'ora?" mi chiese.

La guardai spaventata e risi.

"Ma sei pazza?" rise anche lei.

"Può essere.. Comunque niente, stavo solo pensando!" e mi diressi verso la scrivania.

"Eh pensavi.. chissà a chi pensavi!" e uscì dalla porta per poi rientrare immediatamente "Ah, prima ti suonava il cellulare e non te ne se nemmeno accorta!" portò le braccia e lo sguardo al cielo e poi uscì definitivamente.

Senza dire una parola andai a vedere il mio telefono.

Avevo un messaggio da un numero che non conoscevo.

 

"Amore come va? Sono Stefano! Scusa se non mi sono fatto sentire, ma non ho ancora fatto la ricarica.. Ora sono con il cell dei nonni :) Comunque qui al mare tutto bene a parte il raffreddore, pff.. Mi manchi, sai? Ti voglio bene!"

Ancora non ci credevo; dopo quasi un mese che non lo sentivo, finalmente riuscii a leggere un suo messaggio. 

Avevo il cuore fuori uso.
Rimasi in fissa sullo schermo con la bocca a forma di 'O' per almeno cinque minuti. 

Avrei potuto sbavare se non l'avessi chiusa in tempo.
Gli mancavo o almeno era quello che scriveva in quel messaggio.

"Anche tu mi manchi.." dissi sottovoce con il solito sorriso da ebete.
Finalmente, dopo tantissimo tempo, quella sera riuscimmo a parlare.

Lui mi raccontava di quello che succedeva al mare e io di quello che stavo passando qui a Pavia. 
In un messaggio mi chiese anche del sogno che avevo fatto su di lui.
Già, qualche notte prima lo avevo anche sognato, perchè ovviamente non mi bastava pensarlo di giorno, la notte lo cercavo anche fra i miei sogni. 


 

**



"Amore come stai? Vero che pensi ancora a me? u.u Non vedo l'ora di vederti! Stefano".


"Tesoro, ma è ovvio che ti penso ancora, ti penso tutti i giorni! Sai, a volte provo ad immaginare come sarà quel giorno quando per la prima volta ti vedrò arrivare davanti a me con quei bellissimi occhioni verdi, penso anche a cosa succederà dopo, ma mi sono promessa che non voglio delusioni.. per una volta voglio vederla in modo diverso! Voglio pensare solo al fatto che c'ho provato, che noi abbiamo mantenuto la promessa e che ci siamo visti, perchè era quello che volevamo entrambi" pensai dopo aver letto il suo messaggio.
Oramai era già la fine di agosto e mancava poco al suo ritorno.


Io: "Tesoro come stai? Allora quando torni a casa che ho tanta voglia di vederti.."
S: "Amore io torno il 27 agosto, quindi se vuoi possiamo vederci anche subito il giorno dopo!"


"Oddio, tra tre giorni? Ma mi aveva detto a settembre!" esclamai saltando in piedi dalla sedia.
Questa volta non sentii più il panico scorrermi nelle vene, anzi.. ero felicissima di poterlo vedere anche prima.
Stavo aspettando questo giorno da troppo tempo. 
"Ma ora ce la farò ad organizzarmi con Elena? Manca pochissimo al 28 di agosto.." pensai tristemente, ma non persi le speranze e provvidi subito a chiamarla.
Come ogni volta, mi feci prendere dall'agitazione e iniziai a parlare talmente veloce che era quasi impossibile capirmi.


E: "Sì sì, ti accompagno!" 
Io: "Davvero? Anche se mancano solo tre giorni? Non hai altri impegni? Sei sicura? Non è che non ti ricordi che hai altro da fare e poi all'ultimo mi dici che non puoi?"
E: "Stai tranquilla, non ho nessun impegno per il 28! Devo solo trovare qualcuno che venga con me.. Qualche giorno fa avevo accennato qualcosa a Giulia e mi aveva detto che sarebbe venuta volentieri.."
Io: "Ma potrà ancora venire? A parte che se dovesse dire di no, tu potresti venire lo stesso e poi resti con noi!"
E: "Mi tocca fare qualla che regge la candela?"
Io: "Ma cosa vuoi reggere scusa!? Lo devo solo conoscere, se sei con noi mica mi dà fastidio, anzi.. mi dai un pò di sostegno morale!"
E: "Eeeh va bene dai, però chiedo lo stesso a Giulia se è ancora disponibile.."
Io: "Va benissimo!"


Quando riattaccai ero più elettrizzata di prima.

"Come farei senza la mia Elena?" dissi saltellando qua e là per la camera.

Questa volta era tutto organizzato e tutto sarebbe stato perfetto, ne ero certa.


Io: "Amore il 28 va benissimo, non vedo l'ora *-* Ti voglio bene!"
S: "Allora il 27 quando torno ci mettiamo d'accordo per l'orario! Anch'io non vedo l'ora piccola mia..

  
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