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Autore: easter s    03/06/2013    2 recensioni
E se il nostro amato Synyster, visto che non riscuoteva il dovuto successo, avesse abbandonato gli Avenged Sevenfold per diventare uno spietato discografico? Basterà un miracolo natalizio per restituirgli la bontà? Secondo questa fanfic un po' (molto) demenziale ... si!
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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saaalve gente, torno da voi dopo una brevissima pausa con il terzo capitolo del mio capolavoro (?).Volevo cogliere l'occasione per ringraziare le due uniche lettrici che hanno lasciato una recensione e si sono così guadagnate un posto imperituro nel mio cuoricino :* cazzate a parte ... spero che il tutto vi sia piaciuto ù.ù o voi lettori che doveste capitare casualmente su questa pagina, vi prego, lasciate un commento, solo per il gusto di avere qualcosa da leggere nei lunghi pomeriggi estivi, quando la mia scarsa vita sociale mi costringe a casa ù.ù beh … mi rendo conto che questo capitolo più che demenziale è triste … ma una bella storia di formazione ci vuole a un certo punto, e del resto Syn deve passare qualche brutto momento per vivere nella luce (?). No, non mi sono convertita a nessun culto satanico, è una metafora, popolo ù.ù beh … torno a cazzeggiare … a un prossimo capitolo ù.ù
vostra easter s
 
Mikey Cratchitt sfrecciò attraverso il suo cervelletto addormentato a cavallo di un unicorno rosa. Winnie Pooh e Jimmy stavano rincorrendo papere cantando melodie circensi, Huntington Beach era misteriosamente finita dentro una boccia piena di neve che cadeva … Synyster aprì gli occhi di scatto.
Si mise a sedere lentamente, mentre i particolari della conversazione con Jimmy gli tornavano alla mente. Spettri … redenzioni … punizioni eterne … buttò lo sguardo sull’orologio a fianco del letto. Le 2 meno 10 secondi. 9 … 8 … 7 … 5 … 4 … 3 … 2 …1
Le due.
Aspettò un rumore, un’apparizione, qualcosa, ma non accadde nulla. Nulla di nulla.
:-Pfah! Un incubo, ecco cosa è stato! E io da bravo cretino che ci vado a credere!-
Guardò fuori dalla finestra … e spalancò gli occhi. Non si vedeva assolutamente niente, fuori c’era il buio più totale. I lampioni erano spariti, non si vedevano i contorni delle case vicine, la neve che cadeva .. cercò di aprire la finestra. Bloccata.
Sul pavimento, qualcosa di bianco attirò la sua attenzione. Il contratto. Con la sua firma.
Synyster iniziò a sudare freddo. La camera era avvolta dal silenzio, ma a un tratto sentì dei passi leggeri sul corridoio. Una lucina si avvicinava lentamente. Dopo un’attesa che gli parve interminabile, la maniglia girò e la porta si spalancò.
Un omino piuttosto basso lo fissava dalla porta. Indossava un completo color panna, aveva una lunga barba bianca, ma il viso non era quello di un vecchio, anzi. In una mano reggeva una candela che lanciava ombre spettrali nella stanza, in un’altra quella che sembrava un tuba, molto più grande di lui. Aveva un’aria familiare ... Synyster non ne era sicuro, ma sembrava proprio Johnny Christ … no, non poteva essere lui.
:- Synyster Scrooge, dico bene? Salve, sono lo spirito dei Natali passati.-
:-Sei mica lo zio di un certo Johnny Christ? Perché gli somigli tantissimo, anche lui bassetto e con la tua stessa faccia, ma lui non ha la barba e non si veste così … -
:-Non so di chi parli … e per la cronaca io non sono basso, sono diversamente alto. Vogliamo andare? Ho un’agenda piuttosto piena, sai? –
:-Dove andiamo di preciso?- Synyster seguì l’omino lungo il corridoio, giù per le scale e attraverso il salotto. Lo spettro poi si fermò davanti al portone, con aria molto teatrale.
:-Benvenuto … nella Huntington Beach di 7 anni fa … ricordi che lavoro facevi allora?-
Di colpo la porta si spalancò sulla stessa strada che c’era davanti a casa sua, ma in pieno giorno e piena di persone. 5 in particolare attirarono la sua attenzione: erano Matthew, Jimmy, Johnny, Zacky e … lui? O almeno qualcuno che gli assomigliava molto. Tutti ridevano e scherzavano, e lui fu seriamente tentato di unirsi a loro … ma lo spettro lo fermò. :-Sono ombre delle cose che furono, non ti sentiranno.-
I 5 passarono di fianco ai nostri eroi, e Synyster sentì la sua versione passata dire agli altri:- Speriamo che il nostro album venga prodotto … cavolo ragazzi, ci siamo quasi!-
Il nostro discografico sentì un’ondata di nostalgia per quei momenti … erano ancora giovani e pieni di speranze … così amici … come avevano fatto ad arrivare a quel punto?
:-Vediamo un altro Natale.- lo spettro lo riportò in casa e chiuse la porta. Passò un minuto. Due. Cinque. Dopo dieci minuti Synyster iniziò a spazientirsi. :-Beh, e allora?-
:-Calmo fanciullo, serve tempo per i superpoteri da spettro. Abbi pazienza.-
Finalmente dopo 20 minuti lo spirito riaprì la porta, stavolta su una stanza che ricordava il vecchio salotto di Matthew. I 5 ragazzi erano ancora lì, con loro c’era anche Valary, la moglie di Matt. Sembravano tristi e abbattuti.
:-Neanche questo produttore ha accettato … è il sesto che proviamo … -
Le versione passate di Synyster era girata verso la finestra. Non disse nulla, e non si unì alla conversazione degli altri. Synyster ricordava bene quel pomeriggio. Era allora che l’idea di diventare discografico e così di ottenere fama e ricchezza lo aveva sfiorato per la prima volta. Lo spirito chiuse la porta e gli mostrò diverse foto. Lui seduto a una scrivania, in giacca e cravatta. Il suo primo giorno di lavoro. Tutti i premi che aveva ricevuto come miglior discografico nel corso di quei sette anni. Una ragazza alta e mora, Michelle. La sua ex fidanzata. Tutti pensavano che si sarebbero sposati, ma Synyster non aveva tempo da perdere con i preparativi del matrimonio … e un’altra persona in casa costava.
Quando riaprì la porta, lo scenario era lo stesso, ma i cinque Sevenfold stavano urlando. Valary li osservava spaventata dalla porta.
:-Così molli tutto? Solo per i soldi?-
:-Guardate in faccia la realtà ragazzi, non ce la farete mai! perché non fate come me, vi trovate un lavoro che vi faccia guadagnare un po’ … -
:-Credevo di conoscerti Brian, ma non sei più quello di una volta. Ora solo i soldi sono importanti per te … il mio amico non c’è più.
:-Mi chiamo Synyster ora … anzi, per voi sono solo Mr. Scrooge.-
:-Basta spirito, basta! Smettila, portami via! Non voglio più vedere nulla!-
:-Sono solo le scelte che hai compiuto nel corso degli anni … dovresti esserne fiero, no?-
:-No, non più … non voglio vedere, BASTA!! – e così dicendo afferrò la tuba dal braccio dello spirito e gliela ficcò in testa, facendolo praticamente scomparire sotto la tesa del cappello. Mentre quello tentava di liberarsi corse su per le scale e si chiuse  a chiave nella stanza. Si buttò sul letto, respirando rumorosamente. Voleva fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma dopo poco la testa gli diventò di nuovo leggera e cadde nel mondo dei sogni.
 
  
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