Capitolo 1
ABITUDINI
Ormai aveva l'abitudine di raccogliere i boccoli selvaggi in una
lunga coda.
Come ogni mattina rifaceva il letto, metteva a posto il pigiama e
poi...
Cinque minuti davanti allo specchio che rifletteva ciò che era
diventata:
Hermione Jane Granger
Studentessa
pluripremiata.
Ricercatrice esperta.
Strega dalle capacità
eccezionali.
Ordinata.
Un cassetto per i capi scuri, uno per quelli
chiari.
Precoce Auror, fino a che non avesse trovato qualcosa di più
impegnativo.
Perchè Hermione aveva sempre bisogno di impegnarsi in
qualcosa...
Ed ogni mattina si ripeteva tutto questo.
Si trovava,
in quei giorni, a casa dei Weasley.
Lei e Ron dovevano sbrigare delle
faccende al Ministero della Magia.
Aprì la porta e scese le scale che la
portavano nella sala da pranzo.
Un piede davanti all'altro, Hermione, senza
fretta, ma neanche con troppa calma... Nella giusta misura.
La signora
Weasley era già in piedi, come al solito e preparava la colazione.
La donna
sentì sropraggiungere con passo delicato della ragazza, si voltò, le sorrise e
poi borbottò -Oh , cara, quello stupido fa sempre fatica a saltare giù dal
letto... Ma arriverà a momenti-
-Si- si limitò a risponderela ragazza. Si
edette e ascoltò parlare la signora Weasley che era tanto eccitata per il
matrimonio di Fred.
L'arrivo di Ron interruppe quel dialogare a senso
unico.
- Oh, mamma. ancora con questa storia? ce l'avrai ripetuta si e no
dieci volte...-fece il ragazzo sedendosi accanto ad hermione e baciandola sulla
guancia.
La madre indignata, non per il bacio, lo fissò e disse- Ma insomma
Ronald! Si sposa mio figlio! E' normale! Sarà così anche per te!!
Ron arrossì
inspiegabilmente.
Hermione non ci fece caso e porò alla bocca la sua tazza di
caffè nero.
Dopodichè disse -Dobbiamo sbrigarci o arriveremo in
ritardo-
-Vero..- aggiunse Ron -chi la sente poi Mevadga?-
Salutarono la
signora Weasley e si aggrapparono alla cornice di un vecchio quadro raffigurante
Silente, che evidentemente era una passaporta per gli uffici del Ministero. Poi
si dileguarono.
++++++********+++++++********+++++++******
Mevagda
Cutin era una donna sulla quarantina. Un tipo molto particolare. Non dava
neanche al minima impressione di essere una donna posata e difatti non lo era.
Era il capo degli auror di Derby, distretto comprendente anche Hogsmeade e
Hogwarts. Il suo viso era decorato di cicatrici a fior di pelle, di cui a quanto
pare andava fiera, e portava una benda su un occhio, ma sosteneva che l'altro
era capace di vederci per tutt'e due.
Imponente dietro alla sua scrivania
parlava a Ron ed Hermione, con la sua voce roca ed il suo tono grave, di un
gruppo che pensava fosse affiliato a dei mangiamorte alquanto ostili.
-
Abbiamo avuto una soffiata, e pare che questi individui si radunino nel bosco di
Rycleton di sovente. Questa sera dovrebbe avvenire un'altra di queste
riunioni... Granger raduni una dozzina di uomini e vada a dare un occhiata. Se
si può evitare lo scontro sarebbe meglio. Ovviamente se gli individui dovessero
dimostrare atteggiamenti violenti le do l'autorizzazione di fare vittime e
prigionieri-
- Sissignore- disse sorridendo la ragazza.
- Andiamo
Granger- continuò l'altra in tono più rilassato, mentre si accendeva un sigaro -
questo è il mio modo di comunicare i compiti-
Hermione continuò a sorridere -
lei è la persona meno formale che conosca, questo divario fra la vita quotidiana
e l'ambito lavorativo mi spiazza...-
Difatti le due si conoscevano da un paio
di anni.
-ok... Ovviamente portati dietro il sig. Weasley... poi a
rapporto.-
++++++++++**********++++++++++++********++++
- Portati
dietro il sig. Weasley... Come se fossi un cane.... Non sono un cane...-
brontolava Ron mentre alzava il passo per stare dietro ad Hermione.
-Ah, no?-
rise l'altra.
- Stupida- ribattè lui.
- Stupida, io?- continuò lei
ironicamente, ma quasi sfiorando le soglie dell'indifferenza.
Lui si fermò
un attimo afissarla di spalle e poi riprese a correrle dietro...Disse con un
filo di voce -sai, Hermione, ultimamente non sei più la stessa.. Sei così cinica
e fredda ... A dire il vero hai iniziato a cambiare dalla partenza di Harry...
se vuoi ne possiamo parlare , no?
- Non dire stupidaggini Ron..- si affretta
tutti e due ad arrivare al terzo pieno, uffici Auror, dove Hermione aveva il
compito di arruolare gli uomini che avrebbe dovuto utilizzare nella spedizione
che avrebbe dovuto svolgersi la notte stessa.
Ron, arrancando dietro di lei,
scosse la testa, aspettandosi una risposta del genere.
Arrivati dinanzi alla
porta dell'ufficio Hermione girò con fare deciso la maniglia della porta ed
entro. Ron si annunciò con un sonoro "buon giorno", e tutti gli
sorrisero.
This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder