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Autore: idieforoned    03/06/2013    0 recensioni
"Perché quarantaquattro?"
"Non lo so.. E' un po' il numero che ci rappresenta"
***
Liberty vive da nove anni priva della propria libertà, quella che desidera ardentemente e che lotterà per ricevere, perchè l'amore, come si dice, non ha ostacoli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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[1]

 

Jaz's plan

 

 

Mi sveglio di soprassalto tutta sudata, e mi guardo attorno spaventata. No, stanotte non è toccato a me.
Le ragazze dormono beatamente, ranicchiate sotto le coperte, alcune abbracciate; non mi ci vuole molto ad accorgermi che manca solo Kassidy. Guardo l'orologio, che segna le quattro del mattino, e non posso far altro che pensare a lei e a come, mentre noi dormivamo ignare, il padrone usufruiva senza pietà del suo corpo.

 

Ormai ci sono abituata: sono nove anni che convivo con questa terribile realtà,con questa vita, che davvero non augurerei neanche al peggior nemico.

Avevo solo dieci anni, quando tutto quello a cui tenevo mi fù portato via. Fui rapita, violentata, e portata qui, in questo posto di pena, dove mi hanno venduta a quello che adesso è il mio "padrone". Odio chiamarlo in questo modo, noi siamo libere, e non dovremmo avere una persona che ci domini.

Il padrone è indiano, ed è uno di quei ricchi malfattori, come quelli che posseggono le fabbriche illegali di tappeti. Ma no, qui non si tratta di tappeti: si tratta di ragazze, che vengono rapite e fatte loro mogli contro la propria volontà. Ogni anno ne vedevo arrivare di nuove, e altre andarsene; molte cadevano in depressione, altre arrivavano addirittura al suicido. Oltre a noi e agli stretti membri e soci, nessuno sa della nostra terribile sorte: viviamo in una "fortezza", con telecamere ovunque e un guardiano, in periferia e i pochi vicini sono completamente ignari; anche se non so come facciano a non sentire le urla.
Molte volte ho provato a scappare, a fuggire da questo posto deprimente, da questo alveare di sofferenza, ma i molteplici tentativi sono stati invani, e adesso la mia immagine di "salvezza" comincia ad offuscarsi. 

Alle volte ripenso a quando ancora avevo una casa e una famiglia, e un po' di speranza riaffiora, anche se è la nostalgia a prevalere. Quanto dolore e quanto sofferenza ho dovuto patire, e adesso questo mi sembra naturale, e mi fa schifo. Non è giusto che io debba vivere così, affatto. 

 

"Liberty? Sei sveglia?", è la voce di Jazmine a risvegliarmi dai miei pensieri colmi di rancore.

"Dimmi Jaz", le rispondo.

"Ti va una tazza di tè?", la sua voce cela una nota di tristezza.

"Oh, certo", dico, dirigendomi verso l'ampia cucina. Metto l'acqua nella teiera, che faccio cuocere sui fornelli, e intanto scelgo i gusti del tè: andiamo pazze per il limone e la rosa canina. Dopo qualche minuto, comincia a diffondersi in sala l'inebriante odore, e noi cominciamo a sorseggiare la nostra deliziosa bevanda. Uno dei pochi piaceri di questa vita.

"Oggi il padrone esce, vero?", mi chiede lei. Non riesco a nascondere un sorriso: oggi è sabato, e lui non c'è. Questo è senza dubbio il giorno della settimana più atteso da tutte noi.

"Sì, finalmente, non vedo l'ora"

Jaz ride. Lo so per che cosa ride, perciò arrossisco lievemente, prima che lei riprenda a parlare "Non vedi l'ora... di rivederlo, vero? Com'è che si chiama? Mh?"

Harry. Si chiama Harry, quel ragazzo che gioca a calcio con gli amici sul prato qui vicino, il ragazzo alto, dagli occhi verdi e i ricci scuri. Rimango paralizzata, rivedendomi la sua splendida figura in mente, tanto che Jaz mi deve scuotere per farmi ritornare alla realtà. "Allora?", dice lei.

"Harry.."

"Ah, ecco! Ho visto come lo guardi.. Facciamo una cosa..", c'è adrenalina nella sua voce.

"Cioè?"

"Usciamo da casa, tanto il padrone non c'è, e ritorniamo prima che torni. Magari gli parlerai. Dobbiamo solo stare attenti al guardiano Amal.. chiediamo aiuto alle altre, dai"

Rimango stupita dall'audacia che dimostra questa ragazzina. "Le telecamere? Quelle che sporgono sulla terza uscita laterale, sono disattivate?"

Jaz fa segno di sì con la testa.

"Perfetto", proseguo io, altrettanto elettrizzata. "Se ci organizziamo, ce la facciamo"

"Allora.. quand'è che arriva 'sto Harry?"

"Alle dieci di mattina.. poi pranzano con gli amici nella villa qui affianco, e se ne vanno questa sera.."

"Bene. Noi alle nove ci prepariamo, chiediamo alle ragazze di occupare Amal e usciamo.. il ritorno sarà più semplice", sorride lei, e il suo entusiasmo mi scalda il cuore.

Mi piace che la mia amica sia così, è davvero una bellissima persona, sono fortunata ad averla: almeno una cosa bella, qui, l'ho trovata. E così, con il tè in mano e sedute sul divano, organizziamo la nostra "giornata in libertà", così come la chiama la mia Jaz. 

 

***
Hola cc:

Ciau bellissime, allora oggi mi è venuto un "lampo di genio" per questa storia e volevo pubblicarla.
Piccolo appunto, questa era una specie di "introduzione", il resto verrà raccontato nei prossimi capitoli che naturalmente saranno più lunghi :) 
spero vi abbia interessato e magari vorrei sentire i vostri pareri,
graciass 

-Tere

  
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