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Autore: Maka16    03/06/2013    0 recensioni
"Non piangere sulla mia tomba, perché io non sarò lì.
Ci sarò nell'aria che respirerai, nel sole che illuminerà la tua pelle, nelle strade che percorrerai."
Le sorrise un ultima volta e poi se ne andò per sempre e lei non potè fermarlo.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO VII:
i tuoi occhi mi appartengono”
 

 

Persa nei suoi pensieri, Machi non si rese conto di averci messo più del previsto a sistemare quegli invadenti ninja della pioggia, oramai la battaglia contro la copia dell’ Hachibi dovrebbe essere terminata, meglio così non aveva alcuna voglia di combattere, non si sentiva ancora in piena forma ma davanti al Team Taka non lo avrebbe mai ammesso. Ora doveva farcela da sola, nessun’ aiuto era contemplato ma ce l’ avrebbe fatta a sostenere un peso così tanto grande?
Un dolore così immenso che la rendeva così stupidamente debole  e indifesa come mai era stata in vita sua, ce l’ avrebbe mai fatta a trovare la luce in fondo al tunnel?
Lei non ci credeva più.
Quando finalmente arrivò, il campo di battaglia era orami sgombro.
Quel luogo situato nel Villaggio della Nuvola sembrava essere stato investito da un enorme ciclone oscuro; le rocce delle pareti di quella montagna erano completamente frantumate, il suolo era cosparso di crateri ovunque dedusse che fosse stata opera di Jugo.
Machi continuò a guardarsi in torno con attenzione, notò alcune scie di sangue, le seguì con gli occhi fino a che non si dissolsero nell’ acqua, Dove diavolo erano finiti?
Fece qualche debole passo in avanti e senza quasi rendersene conto il suo sguardo si posò su di un’ isoletta fatta di roccia in mezzo a quel enorme lago, credette di intravedere una caverna, aveva ragione era proprio lì che si trovavano.
“Brutta stronza!”
Karin l’ aggredì senza ritegno ma fu trattenuta da Jugo.
“Volevi che morissimo! Guarda, Sasuke è ridotto male e Suigetsu a rischiato la vita e TU! Tu te ne andava spasso tranquilla insieme ai ninja della foglia!”
“ se vi avessi voluto morti, vi ucciderei ora con le mie stesse mani!”
“Provaci stronza!”
“STAI ZITTA KARIN!”
Un grido straziante e glaciale provenne dall’ altra parte della caverna, Machi fece qualche passo in avanti e la prima cosa che notò fu il corpo di Killer Bee disteso a terra vicino a Sasuke, fortunatamente era solo una copia.
“Stai bene Sasuke?”
Il ragazzo continuava a tenersi la mano sull’ occhio destro, non osò nemmeno alzare la testa per il troppo dolore.
“ Dimmi Machi chi c’ era oltre all’ Hokage? Chi affidò quella missione a Itachi?”
Esitò prima di parlare, aveva paura che ogni sua parola fosse soppesata in maniera errata dal coetaneo.
“Danzo .. ma non devi  preoccuparti è morto!”
“Chi l’ ha ucciso?”
“Sono stata io!”
Per la prima volta  dopo anni i due si guardarono negli occhi e fu come se per un attimo i loro pensieri si fusero in un unico grande dolore.
“Scusate se vi interrompo!” la voce di Jugo echeggiò tra le pareti di quella caverna.”Dobbiamo portare Suigetsu in un altro luogo, dove Karin potrà curarlo e dobbiamo consegnare l’ Hachibi a Tobi così avremo saldato il nostro debito!”
“Andate!” sintetizzò Sasuke.
“Ma…”
“Muovetevi non abbiamo tempo da perdere!”
Senza dire più una parola Jugo e Karin sparirono e si portarono dietro anche i due corpi inermi di Sigetsu e del Bue ad otto code.
 
“Perché lo hai ucciso!”
“Era una missione, ho eseguito gli ordini!”
“ha sofferto?”
“Credo di si!”
Machi si tolse il mantello dell’ Akatsuki e con un gesto di rabbia lo lanciò a terra in una pozzanghera di fango e melma poi quasi d’ istinto urlò “Karyūdan” e dalla sua bocca uscirono dei proiettili di fuco che lo bruciarono senza pietà.
“Sei impazzita?”
“Non vado fiera di quello che ho fatto, devo rimediare ai miei errori!
Il ragazzo annuì e alzandosi in piedi notò  la collana che portava addosso la compagna, tentò di non farci caso, cercò di non guardarla ma non ci riuscì, si sentiva come ipnotizzato da quell’ oggetto che almeno in minima parte racchiudeva l’ essenza dl fratello.
Lei se ne accorse e abbassò la testa frustrata “Me l’ ha regalata l’ ultima volta che l’ ho visto, prima che venisse da te!”
“Quindi tu sapevi.. perché non lo hai fermato?”
Era una domanda alla quale non aveva ancora risposto e aveva paura di farlo, si sentiva un’ incapace, una stupida anche se forse non lo era.
Ci mise un po’ a formulare un pensiero logico, a mettere in fila una sciocca e tagliente frase.
“..Sapeva che non gli e lo avrei lasciato fare, sapevo che se ti avesse affrontato sarebbe morto per questo mi bloccò in un illusione molto pentente ..”
Annuì.
“Non hai alcuna colpa”
Forse era così ma lei non lo credeva, se fosse stata più forte, più abile, avrebbe spezzato quell’ illusione in meno tempo e forse lo avrebbe salvato.
Ma come si può salvare una persona che ha già deciso di voler morire? Come si può impedirgli di portare a termine il suo oblio?
Non si può. Oramai aveva deciso da tempo, aveva pianificato tutto in ogni singolo dettaglio.

 
“sei cresciuta così tanto..”
Machi si voltò e nella penombra della sua stanza lo vide. Era esattamente come l’ ultima volta che si erano visti  sette anni prima, i capelli legati in quella lunga coda nera, gli occhi neri e profondi e quel sorriso malinconico.
Aveva sentito dire che due membri dell’ Akatsuki si aggiravano per Konoha ma non immaginava che uno di essi fosse proprio lui, Itachi Uchiha.
“I- Itachi…!”
Le aveva promesso che sarebbe tornato, ogni giorno sperava di rincontralo, per tutta la sua vita aveva scrutato tra la gente nella speranza di rivederlo. Lo aveva cercato negli occhi di Sasuke ogni giorno anche se oramai erano pieni di odio.
“ Te l’ avevo promesso ricordi?”
Fece qualche passo in avanti poi prese la mano della ragazza, se la portò al cuore e la strinse forte, tutti questi anni senza sapere che fine avesse fatto erano stati strazianti, la sua paura più grande era che il dolore la cambiasse e l’ odio prendesse l sopravvento ma bastò quel leggero tocco per capire che era rimasta esattamente come l’ ultima volta che l’ aveva vista.
“Credevo fosse facile, andarmene e vivere una vita non mia, ma in quei giorni oscuri in cui volevo dire tutte le parole che mai ho osato pronunciare pensavo a te. Il mio dolore è così forte che nessuno può salvarmi ma, l’ unica cosa che so è che se tu credi nella mia anima non avrò bisogno di parole per farti capire ciò che sento davvero..”

 
“Aaaa..”
Sasuke emise un gemito straziante e poi cadde a terra martoriandosi l’ occhio destro con la mano.
“Sasuke…!”
“Che mi succede Machi?”
Il momento era giunto.
“..Credo che sia colpa del Mangekyō Sharingan, devo trapiantarti dei nuovi occhi?”
“Che stai dicendo? Quali occhi?”
“Quelli di Itachi!”
“Come mai?”
“Non devi abusarne o rimarrai ceco… hai attivato il Susano?”
“Si!”
“Non abbiamo più altro tempo..!”
Prese Sasuke in spalla e si diresse verso la tomba del clan
.
  

.. i tuoi occhi mi appartengono Sasuke.

 

Ora era ironicamente il contrario.

  
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