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Autore: deathlynote    03/06/2013    0 recensioni
Fino ad ora nessuna traccia di lui...certo, non che mi importasse.
'Sono felice che siamo rimasti amici' mi sorrise bevendo birra.
'Anche io' bugiarda.
'Però, mi sarebbe piaciuto rimanere più che amico' mi sorrise maliziosamente e mi accarezzò l'interno coscia. 'Sai, sei proprio bellissima'
'Uhm' lo allontanai 'pensavo volessi uscire da semplici amici.'
Ma quanto potevo essere stupida da 1 a 10?
'Non riuscirei mai a esserti amico senza avere l'istinto di violentarti' oh si, il corteggiamento non era mai stato il suo forte.
'Matt, forse hai bevuto troppo' lo guardai spaventata.
'Hey occhi di ghiaccio, non guardarmi così, cosa ti aspettavi?' sogghignò.
'Una cena con un mio caro amico' dissi acida.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Temo di essermi addormentata nel pomeriggio.
Guardai l'orario, erano le 17...cazzo dovevo andare a vedere Matt agli allenamenti.
Guardai il cellulare, 6 chiamate perse e 10 messaggi tutti suoi.
Di sicuro Brian non mi avrebbe assillata.
Ma che diavolo di pensieri stavo facendo?
Mi stiracchiai e mi alzai dal letto.
'ALASKAAAAAAAAA'
'Che vuoi mamma?'
'C'è Matt, lo faccio salire.'
'Ok.'
Ok ero sulla strada buona per fargli una sfuriata.
'Piccola, dove eri oggi?' chiuse la porta.
'Mi sono addormentata.'
'Mi sei mancata.'
'Anche tu' mentii.
Mi baciò lentamente, mi buttò sul letto e si sdraiò sopra di me.
'Ma che diavolo stai facendoi?' sgusciai da sotto di lui e mi sedetti sul bordo del letto.
'Che c'è, non posso nemmeno desiderare la mia ragazza adesso?'
'Matt, ho bisogno di spazio.'
'Non ti seguo' mi guardò confuso.
'Vedi' mi alzai e incominciai a camminare avanti e indietro 'penso che trascorriamo troppo tempo insieme'.
'E' quello che fanno le coppie' disse con una leggera alterazione della voce.
'Si, ma è eccessivo il tempo che trascorriamo assieme'.
'Mi stai mollando?' digrignò i denti.
'No' mi sedetti accanto a lui e gli presi la mano 'dico solo che se trascorressimo meno tempo assieme e più tempo con i nostri amici non sarebbe una cattiva idea.'
Non mi rispose, rimase fisso a guardare il pavimento.
'Dimmi qualcosa però'
'Alaska io non ti capisco. Non puoi prendere certe decisioni da un momento all'altro'
'E' un po' che ci sto riflettendo'
'Ti sei innamorata di Haner?'
'Di chi?'
'Brian, quello con cui hai parlato oggi.'
Ah bene, ora sapevo anche il suo cognome.
'Scherzi? Non mi innamoro degli arroganti pieni di loro stessi.'
'Meno male.'
'Penso che sia ora che tu torni a casa' lo fissai.
'Ok ciao picc.. ehm ciao Alaska!' uscii dalla porta salutandomi con un cenno della mano.
Non ero di certo innamorata di Brian, manco lo conoscevo. Neanche mi piaceva. Era egoista, arrogante, saccente e un grandissimo pallone gonfiato...con una grandissima faccia da schiaffi. Ma chi si credeva di essere? Credeva di sapere tutto quando neanche mi conosceva. Mi faceva pena, tutto qui. Da solo in mezzo a una miriade di persone.



-giorno dopo-
Entrai in classe, Matt non mi degnò neppure di uno sguardo e mi sedetti vicino a Zacky.
'Ma che ha?'
'Ti sta lasciando spazio' disse Zacky ironicamente.
'Non intendevo mica spazio in questo senso'
'In bocca al lupo allora, sai come è fatto'
'Testardo'
'A dir poco' soffocò una risatina.

'Buongiorno a tutti ragazzi, questo è il vostro nuovo compagno di classe, Brian. Coraggio, salutatelo.'
'Ciao Brian' disse la classe in coro.
NON CI POTEVO CREDERE, VI PREGO ERA UN INCUBO, NON STAVA ACCADENDO VERAMENTE.
'Brian, siediti pure là' la professoressa indicò un banco vuoto davanti al mio.
Mi fece l'occhiolino e si sedette.
Mi girai e vidi Matt spaccare la penna con una mano.
Zacky scoppiò in una sonora risata.
'Signor Baker, potrebbe dirci il motivo di tante e grasse risate?'
'Ehm nulla prof.' si girò i pollici e mi diede una gomitata.
'Che c'è?'
'Sembra che hai fatto colpo Sky.'
'Può anche darsi, ma le facce da schiaffi non fanno colpo su di me' dissi cercando di farmi sentire.
Brian si girò e mi fece uno sguardo come per dire 'vedremo'.
Presi in mano una penna e feci per scaraventargliela addosso ma Zack mi fermò.
'La violenza non è mai la soluzione'
'Il fine giustifica i mezzi'
'Ci penserà Matt, tranquilla'
'Lo spero' dissi al suono della campana 'andiamo a mangiare?'
'Si, aspetta, chiedo anche a Matt.'
'Okay vi aspetto in corridoio.'

Li stavo aspettando quando qualcuno mi prese da dietro e mi fece sobbalzare.
'E così sarei una faccia da schiaffi?' mi girai.
'Si, una grandissima faccia da schiaffi' gli dissi staccandomi.
'Quindi non avresti la minima intenzione di baciarmi per nulla al mondo?'
'Esattamente.'
'Allora usciamo, e vediamo quanto valgono le tue parole' mi disse con aria di sfida.
'Ho altro da fare sinceramente'
'Tutte balle, tu mi vorresti scopare ma non lo ammetterai mai perchè questo vorrebbe dire lasciare il tuo ragazzo per un totale sconosciuto.'
'Ma chi diavolo ti credi di essere?'
'Brian Elwin Haner Jr. piacere'
'Vaffanculo'
'Allora usciamo, così mi dimostri quanto valgono le parole.'
'Io a te non devo dimostrare proprio nulla'.
'E allora dimostralo a te stessa, ci troviamo davanti a scuola per le 17.'
'Vedremo' mi allontanai e raggiunsi Matt e Zack.
'Cosa c'è tra te e quel Haner?' disse Matt con un sorriso omicida.
'Nulla.'
'Da come ti guarda non mi sembra proprio.'
'Te lo ripeto, poi a te cosa importa scusa? Non mi hai neppure salutata oggi.'
'Mi sembrava che desiderassi spazio.' disse saccente.
'Sai che ti dico? tra noi è finita.' gli passai accanto ed uscii dall'edificio.
Mi sedetti sulle scale e lo vidii uscire circondato da troiette che gli accarezzavano le braccia e gli toccavano i pettorali. Pessime, veramente pessime. Passai accanto al gruppo di arrapate e al mio ormai ex ragazzo con disinvoltura. Feci in tempo a oltrepassare il cancello che Zack mi bloccò per il polso.
'Carine le ragazze, non trovi?' mi stuzzicò.
'Vai al diavolo.' gli risposi secca.
'Ma che ti ho fatto? Solo perchè tu e Matt vi siete lasciati non vuol dire che non possiamo essere amici'.
'Sei il suo migliore amico, sarebbe strano.'
'Non lo è mai stato fino ad ora.'
'Appunto' mi allontanai da lui e mi avviai verso casa.

Mi feci un lungo bagno caldo e, tempo di guardare l'orologio e mi accorsi di essere subito in ritardo.
Uscii di casa che erano le 17.45 e mi misi a correre fino a qualche metro prima.
Era appoggiato ad una pianta, con una mano fumava e l'altra la teneva in tasca. Aveva una maglietta a mezza maniche bianca, jeans strappati, e capelli sparpagliati in aria.
Appena mi vide mi si avvicinò con un sorrisone veramente da schiaffi.
'Sapevo che saresti venuta'
'E come può un Dio come te sbagliare previsione?' gli risposi ironica.
'Mi piace il tuo modo di ragionare' mi rispose sorridendo compiaciuto.
'Eh si. Dove hai intenzione di portarmi?' mi stava già scocciando.
'Vieni' mi disse e si incamminò.
Camminammo per circa 10 minuti in silenzio finchè non arrivammo in un boschetto dove vi era un tratto di fiume e delle panchine davanti.
'Eccoci qua' mi disse sorridendo.
'Non è male' dissi secca e mi sedetti su una panchina.
'Sigaretta?' mi chiese sedendosi accanto a me e porgendomi un pacchetto da 20 di malboro rosse.
'Si' ne presi una e l'accesi.
'Vengo qui quando devo riflettere'.
'Ah, beh è un posto tranquillo'
'Per questo che ci vengo'
'Brian'
'Dimmi'
'Perchè mi hai chiesto di uscire?' lo fissai.
'Perchè tu hai mollato il tuo ragazzo dopo una volta che ci siamo parlati e ho tentato di baciarti?'
'Tuscè'
'Da quanto stavate insieme?'
'Sei mesi'
'Wow, davvero tanto'.
'Eh già...tu hai la ragazza?'
'Ti importa?'
'No'
'Mhh' rispose ironico 'comunque no, non ho una ragazza. non ho mai avuto una ragazza fissa'.
'Vorrei chiederti il motivo ma temo di saper già la risposta'.
'Elementare Watson'.
''Come mai ti sei trasferito qui?'
'Per vari motivi : mio padre ha trovato un lavoro migliore, ho perso una persona a me molto cara e ho litigato con la maggior parte della gente che mi stava accanto.'
'Ah, mi dispiace'.
'Non è vero Alaska, non te ne frega un cazzo' mi guardò.
'Elementare Watson' gli feci il verso e scagliai nel fiume il mozzicone.
'E tutta questa acidità da dove ti esce?'
'E' l'effetto che le facce da schiaffi hanno su di me'
'La maggior parte degli studiosi dicono che l'acidità è sinonimo di insicurezza'
'Cosa sei adesso, anche uno scienziato?'
'No, sono solamente una persona non stolta'
'Questo lo dici tu'
'Che c'è che ti turba?'
'In che senso?'
'Io non ti ho fatto nulla, eppure mi tratti come uno zerbino. Vorrei sapere cosa ti passa per la testa.'
'Non ho nulla'
'Per quanto possa essere una 'faccia da schiaffi' non sono idiota.'
'Non è nulla di importante'
'E allora lascia andare i tuoi pensieri'
'Ma non è nulla, sono rimasta un po' scossa per Matt. Era un po' che ci riflettevo, ogni volta che facevamo 'l'amore' lui non si faceva più vivo per due giorni, poi mi ricontattava. Il fatto che dopo nemmeno un'ora che ho chiuso la nostra storia sia già circondato da zoccole pronte a strappargli i pantaloni.'
'Se ti da fastidio come mai hai troncato con lui?'
'Non era vero e proprio amore, lui mi usava per scopare e io lo mostravo in giro come se fosse un mio trofeo. Era un uso reciproco.'
'E' il ragazzo più guardato di tutta la scuola?'
'E anche quaterback'.
'Beh allora ti capisco' mi fece un grande sorriso e si accese un'altra sigaretta.
'La cosa che mi faceva specie è che io ho sempre fatto l'amore con lui'
'Ma lui non l'ha mai fatto con te.'
'Esattamente'
'Io personalmente ho sempre e solamente scopato, la classica botta e via.'
'Difficile da immaginare che una cosa del genere esca dalla tua bocca' dissi ironicamente.
'Penso che l'amore si faccia con una persona che si desideri davvero, con una persona che ti completi l'anima.'
'Usi queste parolone per convincere le ragazze a venire a letto con te?'
'Perchè, stanno funzionando per caso?'
'Brian, mi sembra di avertelo già detto. Non mi avrai mai.'
'E mi sembra di avertelo già detto, ottengo sempre ciò che voglio.' mi disse con tono provocatorio.
'Non questa volta' lo fulminai con lo sguardo.
'Tempo al tempo Alaska, tempo al tempo.'
Mi alzai e tornai a casa.

  
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