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Autore: LazyBonesz_    03/06/2013    3 recensioni
Il castano ridacchiò con amarezza e baciò Harry.
Un bacio semplice e casto. Il riccio si avvinghiò a Louis e aumentarono il bacio. Tutto ciò che aveva sempre desiderato stava diventando realtà.
Il castano lo strinse a sè e sorrise tra un bacio e l'altro.
-Merda, Haz. E' da tanto che volevo farlo. Io non voglio Eleanor, voglio solo te- disse prima che l'altro potesso ribaciarlo.
Senza essere disturbati si baciarono sempre con più passione.
Era passata un'ora, di più?
Non lo sapevano. Le mani di Louis finirono sotto la maglietta di Harry e gli pizziccarono la pelle.Il ragazzo rise e morse il labbro del castano.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Gay isn't an insult.

Prologo della OS.

Harry aveva ormai superato quel momento in cui non riesci a crederci. Ora n'è perfettamente consapevole anche se è dura.
Lui è gay. I suoi compagni lo insultavano, i suoi amici lo prendevano in giro e ora deve nasconderlo quando lavora.
Ogni volta che entra nel suo ufficio si sente osservato, come se tutti sapessero il suo segreto. 
Ha molti amici a lavoro, eppure ha paura di perderli in tutti. In particolare Louis Tomlinson.
Lui ha la ragazza, una figlia e tanta fortuna.
Harry è solo, in mezzo a una città che non conosce bene. Va a lavoro ed esce con gli amici, ma non è lui. Quello è un altro.
Il vero Harry è sensibile, gli importano i commenti degli altri su di lui, è gay ed ama Louis.
Quella dannata parola, gay, che si usava per insultare le persone che si odiavano o che aveva comportamenti diversi.
Quindi, gay è un insulto che Harry ha paura di sentire. Di sentirlo dalle labbra di Louis. Di vederlo mentre pronuncia quella parola ridendo.
Il mondo gli crollerebbe sopra. Niente più amici e nuovo trasferimento.
Perché Harry ha 21 anni ma sente di essere più piccolo.
Perché Harry ha paura di soffrire.
Perché Harry non vuole più piangere chiuso in camera.
Perché Harry vuole essere amato da Louis.
Perché Harry desidera che gay non sia un insulto.

Il 21enne chiuse la porta dietro di sè e si buttò sulla poltrono davanti alla scrivania. Afferrò le solite scartofie da giovane avvocato e le lesse annoiato. Lavorare era peggiò di andare a scuola. 
Lesse tutto d'un fiato e firmò fogli e fogliettini. Quando finì prese una cartellina con gli appuntamenti del giorno.
Non stava veramente attento al lavoro ma pensava  a Louis. In realtà pensava sempre a lui ma oggi ancora di più. Le vacanze natalizie erano finite ed oggi le si festaggiava -per così dire- in ufficio.
Aveva preso un regalo a Louis, anzi due. Uno per il compleanno e uno per Natale. Uno era una maglietta, polo, a righe e l'altro era una cover Gucci. Chissaà perché gliela aveva presa di quella marca. Forse perché il primo giorno di lavoro lo aveva visto con vari capi Gucci.
Scosse la testa ridendo mentre pensava a quanti accidenti di soldi aveva speso.
Qualcuno entrò nel suo studio. Era Haley, la figlia di Louis. La bambina di 5 anni sorrise e corse ad abbracciare Harry.
-Harry! Papà ti sta cercando!- gridò euforica mentre il riccio sorrise allegro. La prese in braccio e si avviò verso il bar dei lavoratori dell'ufficio.
Seduto su una poltrona c'era il padre di Haley che sorrideva.
-Ciao e buon Natale e compleanno- disse Harry porgendogli i regali.
Louis rise e li scartò come farebbe un bambino. Li osservò bene e si alzò di scatto abbracciando Harry.
Il riccio avrebbe giurato che quello non fosse una stretta tra amici ma qualcosa di più. Sospirò e decise di lasciar stare.
-Grazie Harreh- si mise a ridere il ragazzo prima di prendere in braccio Haley che lanciava gridolini.
Il riccio annuì con un sorriso triste quando entrò Eleanor con del cibo in mano.
Gli sorrise leggermente incattivita e porse dell'acqua alla figlia.
Harry decise di lasciarli stare. Voleva Louis tutto suo ma non poteva e questo lo faceva stare male.
Si sedette sulla poltrona dietro la scrivania e cercò di mettersi a lavorare, ma non ci riuscì.
Qualcuno bussò alla porta.
-Santo cielo! Non si può lavor...- si interrupe quando vide il sorriso di Louis.
Come poteva un semplice movimento di labbra far scaturire così tante emozioni? Poteva eccome.
Il riccio lo fissò mordendosi il labbro. Sanguinò leggermente. 
-Ehm... tutto ok?- chiese il castano.
Harry annuì per niente convinto. Avrebbe voluto dirgli tutto. La storia dell'essere gay e dell'essere innamorato di lui. Ma si trattene. Si morse la lingua in silenzio.
-Ah bene, ma dovresti trovarti una ragazza. Lo dico come amico. Sembri un po' troppo solitario-
Se sapesse, se sapesse la verità.
Scosse la testa con un sorriso amaro, malinconico.
-Non voglio una ragazza, ok? Io voglio...- non continuò perché non poteva dirglielo. Non sarebbero più amici.
Louis si sedette sulla scrivania e ridacchiò.
-Sai, neanche io volevo una ragazza. La verità è che non mi interessavano gli esseri femminili... capisci? Poi ho incontrato Eleanor e ci siamo sposati in fretta e furia. E' una storia lunga e falsa la nostra. Io non ho avuto il coraggio di ammettere la verità. Ma tu lo devi trovare o starai male con te stesso e gli altri... come me- mormorò tristemente. Ora Harry era più che confuso. Era davvero sconvolto. Louis gay?
-Non capisco...- disse il riccio.
Il castano ridacchiò con amarezza e baciò Harry.
Un bacio semplice e casto. Il riccio si avvinghiò a Louis e aumentarono il bacio. Tutto ciò che aveva sempre desiderato stava diventando realtà.
Il castano lo strinse a sè e sorrise tra un bacio e l'altro.
-Merda, Haz. E' da tanto che volevo farlo. Io non voglio Eleanor, voglio solo te- disse prima che l'altro potesso ribaciarlo.
Senza essere disturbati si baciarono sempre con più passione.
Era passata un'ora, di più?
Non lo sapevano. Le mani di Louis finirono sotto la maglietta di Harry e gli pizziccarono la pelle.Il ragazzo rise e morse il labbro del castano.
-Meglio andare, stasera usciamo- disse con un sorriso simile a un ghigno.
Il riccio annuì.
-Ma tua moglie?-
-Era una specie di patto perché volevo una famiglia ma mi vergognavo ad essere gay. Haley non è neanche nostra figlia naturale. Non vede mai Eleanor perché lavora. La considera una zia, non una madre- spiega con tristezza.
-Posso essere io la madre?- rise Harry.
Louis ridacchiò e annuiì.
-Ne sarei felice-

La nuova famiglia Tomlinson era molto più felice di prima. Harry aveva trovato la sua anima gemella e Louis pure. Eleanor aveva trovato un certo Francisco, un modello e stavano bene. Haley cresceva bene e adorava i due papà.

-Papi, posso uscire con Niall?- chiese la ragazzina dai capelli scuri. Louis la fissò a lungo. La sua Haley aveva 12 anni e stava insieme a un certo Niall Horan. A lui non piaceva ma ad Harry si e quindi...
-Uff, certo- accossentì non troppo convinto.
La 12 enne uscì di corsa mentre Harry entrò nell'enorme salone.
-Possiamo passare insieme il pomeriggio?- chiese con malizia. Il compagno lo trascinò verso di sè. Si baciarono con amore.
Si stesero sul divano mentre le loro lingue si muovevano. Harry si mise a cavalcioni sul ragazzo.
Si baciarono con sempre più passione.
Il loro era amore e gay non era più un insulto, ma una parola di cui andare fieri.

   
 
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