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Autore: emanuela89    03/06/2013    2 recensioni
Il vampiro che credeva di non meritare l'amore.
La ragazza che si era rassegnata a stare da sola.
Il destino li ha fatti scontrare.
L'amore li ha legati insieme per sempre.
La storia è ambientata dopo che Elena ha scelto Stefan e Damon ha deciso di andarsene. Dopo 20 anni il suo mondo viene travolto e forse anche lui avrà un lieto fine.
Ho iniziato a scrivere questa storia poiché spronata da una ragazza meravigliosa, di Facebook, qui si chiama sweet fairy (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=169352) eccola =D
Spero vi piaccia..
Un Bacio
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Damon and Alex'
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CAPITOLO 14

 

DOLCE RISVEGLIO

 

Alex sapeva benissimo che in quel momento non stava abbracciando il cuscino come ogni notte, perché ricordava perfettamente della giornata precedente. Stava rivivendo quei momenti anche nei suoi sogni, mentre cominciava ad aprire gli occhi lentamente. Riviveva il momento in cui Damon le aveva riportato la sua moto solo per vederla sorridere, Damon che la portava in braccio per il suo appartamento, Damon che cucinava la pasta con il suo grembiule con i cuoricini viola, Damon seduto accanto a lei sul divano mentre prendevano in giro gli attori dei film, ma i momenti più belli furono quando l'aveva portata a letto, rimboccandogli le coperte, baciandogli la fronte e anche quando lei gli aveva chiesto di restare, perché non c'è la faceva a dormire da sola, non quella notte, e lui aveva accettato senza discussioni e senza scappare appena si fosse addormenta, visto che il suo profumo si sentiva ben oltre l’immaginazione e anche perché Damon la stava abbracciando. In quelle braccia, Alex, si sentiva amata, protetta e felice. Sentimenti che non provava da anni. Quindi decise di non aprire gli occhi per non spezzare quel momento scandito solamente dai loro lenti respiri.

Damon si sentiva completo, disteso in quel letto, sentiva il profumo dei capelli di Alex, odorava di gelsomino, sentiva la testa della mora poggiata sulla spalla destra, il braccio di lei sul suo torace che lo abbracciava, per tenerlo stretto a se. Cosa che stava facendo anche lui. Aveva il braccio destro poggiato dietro la schiena della ragazza e la mano sinistra era poggiata sulla mano che la mora aveva sul suo petto.

L'intera giornata era scolpita nei suoi ricordi. L'uscita dall'ospedale, il pranzo che le aveva preparato e la serata trascorsa a guardare film prendendo in giro gli attori, tutti momenti che erano impressi nella mente del vampiro, continuava a riviverli nei suoi sogni ed ogni volta la parte più bella era una frase appena sussurrata. 'Resta con me'. Tre parole. Dieci lettere. Erano bastate per far perdere un battito al suo cuore morto tempo fa. Lei gli aveva chiesto di restare e lui non se lo era fatto ripetere due volte.

Stare in quel letto con Alex stretta a se che dormiva serenamente tra le sue braccia era la cosa più bella che gli fosse successa in tutta la sua vita. Per una volta in più di 170 anni si sentiva amato.

Si sentiva a casa.

Nessuno dei due voleva svegliarsi.

Nessuno dei due voleva aprire gli occhi e rovinare quel momento con inutili parole.

Volevano stare ancora un po' in quella bolla di felicità e sicurezza che si era creata intorno a loro.

Restarono l'uno abbracciato all'altra. Lei con la testa sul petto del ragazzo e lui con la mano poggiata sulla schiena di lei per poterla tenere un po' più vicino a se, per tenerla al sicuro.

Dopo ore passate a crogiolarsi nella loro bolla decisero che era il momento di riaprire gli occhi, le loro iridi si incontrarono nello stesso istante, e come ogni volta in cui i loro sguardi si incontravano, si sorrisero.

La prima a rompere il silenzio fu Alex, che sussurrò “Buongiorno” al ragazzo, incatenando ancora di più i suoi occhi ai suoi.

La risposta di Damon non tardò ad arrivare, la strinse un po' di più, le diede un bacio sulla guancia e ritornando a puntare i suoi occhi in quelli della ragazza disse “Buongiorno. Stai meglio?”.

La mora sorrise e rispose “Mai stata meglio”.

Il vampiro le sorrise di rimando poi sentendo lo stomaco della ragazza brontolare rise, ed aggiunse “Forse è meglio se ci alziamo, così ti preparo la colazione” facendole l'occhiolino.

Tentò di tirarsi su dal letto, ma la ragazza glielo impedì tenendolo stretto in vita.

No, stamattina la colazione la preparo io” detto ciò fece la linguaccia al moro, si alzò e zoppicando leggermente andò in bagno per cambiarsi.

Damon non poté che arrendersi, infatti 15 minuti dopo si trovava seduto alla penisola della cucina, in boxer e con la maglietta che gli aveva prestato lei, intento a guardare Alex mentre preparava le frittelle canticchiando qualche nota di qualche canzone che sicuramente le piaceva vestita solo con dei pantaloncini che non coprivano niente, una canotta che non lasciava nulla all'immaginazione e con il grembiule a fiori viola. In quel momento ebbe la certezza di essere nel posto giusto.

Alex si era sbizzarrita ai fornelli, aveva preparato le frittelle di mele, quelle al cioccolato e quelle al miele, poi le sommerse un po' con la marmellata di albicocche ed un po' con della cioccolata calda, appena fatta, il tutto accompagnato da due cappuccini fatti con la macchina del caffè che si era comprata 2 anni prima e che non aveva quasi mai usato. Per fortuna sia lei che Damon avevano molta fame e quindi finirono tutto in meno di 10 minuti.

Il vampiro non mangiava una colazione così da quando era bambino, la ragazza lo aveva stupito, non sapendolo aveva cucinato la colazione che Damon chiedeva alla madre quando era il suo compleanno, la sua colazione preferita, a parte il cappuccino. Il moro appena finito di mangiare cominciò a parlare: “Era tutto buonissimo, non mangiavo così bene da quando ero bambino e la colazione me la preparava mia madre, sei formidabile Alex” facendole l'occhiolino, per la seconda volta in quella mattinata.

Il cuore di Alex perse un battito, ogni volta che le faceva l'occhiolino voleva saltargli addosso, si sentiva una ragazzina con gli ormoni in subbuglio, poi Damon era così sexy, era impossibile resistergli, e lui sapeva benissimo come sfruttare questa dote. Arrossendo un po' sussurrò “Grazie” al ragazzo,poi, presa dal momento, si sporse verso il ragazzo e gli diede un bacio sulla guancia. Subito dopo si alzò e iniziò a pulire la cucina, cantando 'Young Girls' di Bruno Mars.

Nel frattempo il moro continuava a sfiorarsi la guancia, sentiva ancora le scosse partire da quel punto per scorrergli in tutto il corpo.

Dopo aver pulito, aiutata dal ragazzo, Alex si cambiò per recarsi, insieme, ad una visita di controllo all'ospedale, vi passarono l'intera mattinata e buona parte del pomeriggio, mangiando un panino al bar dell'ospedale, parlando del più e del meno, senza però chiedere cose troppo personali.

Verso le cinque del pomeriggio tornarono all'appartamento della ragazza, che si addormentò sul divano, stanca per le troppe ore passate in piedi a fare esami, che avevano confermato che lei era in ottima salute. Damon la coprì con una coperta, poi si mise ai fornelli.

Alle 20.36 Alex aprì gli occhi e vide Damon con il suo grembiule che sfornava una torta dal forno e si chiese da quanto tempo stesse dormendo, la risposta le arrivò appena il moro le vide sveglia.

Buonasera bella Addormentata! Hai dormito per 3 ora e mezza, ma ti sei svegliata in tempo per la cena” e facendole un mezzo sorriso le mostrò la teglia di lasagne poggiata sul piano di marmo della cucina vicino alla torta che aveva appena sfornato.

Alex sorrise al vampiro, si alzò dal divano e disse “Grazie, ma potevi svegliarmi ti avrei aiutato”.

Il ragazzo però stava già facendo di no con la testa “No, avevi bisogno di riposare, ed ora hai bisogno di mangiare, forza vai a lavarti le mani, ti aspetto!”

la mora gli sorrise e fece come Damon le aveva detto. Dieci minuti dopo stava mangiando la seconda porzione di lasagne, seguita poi da due porzioni di torta alla nutella. Ora poteva dire di essere sazia!

Era tutto buonissimo, grazie.”.

Il vampiro le rispose “Modestamente sono un ottimo cuoco!”.

Risero entrambi per quella dimostrazione di modestia, poi lavarono i piatti e subito dopo guardarono un po' di televisione e ad Alex ritornò in mente una cosa “Ma sbaglio o ti sei cambiato?”.

Si Alex, mentre dormivi sono uscito per fare la spesa e sono passato in hotel per cambiarmi” le rispose tranquillamente il ragazzo, poi aggiunse “Si è fatto tardi, tu devi riposare, forse è meglio se vada” anche se era l'ultima cosa che avrebbe voluto fare.

NO!” Alex quasi urlò quella supplica, era abituata a stare da sola, ma non poteva stare senza di lui “Ti prego non lasciarmi sola” sussurrò abbassando la testa “Lo so che non dovrei chiedertelo, ma sono sola da così tanto tempo che credevo di essermi rassegnata, ma ho incontrato te, sei entrato nella mia vita buttando giù un muro che credevo fosse indistruttibile, ma tu lo hai sbriciolato, ed io non sono più sicura di poterti lasciare uscire dalla mia vita, perchè so che se andrai via adesso non ci rivedremo più.” concluse la frase con le lacrime che le rigavano copiose il volto, aveva sempre odiato mostrare le sue emozioni ad altri, ma con lui sapeva di poter essere se stessa e in quel momento era fragile ed esposta, come non si sentiva da anni.

Damon le prese il volto fra le mani e poi le disse “Mi avevi convinto al 'NO', neanche io voglio lasciarti e ti informo che anche tu hai buttato giù il muro che mi ero costruito per non soffrire più, anche tu l’ hai fatto, e sei entrata, ed ora non ti lascio più uscire” detto ciò le sorrise e le diede un bacio all'angolo della bocca, era troppo presto e lui non voleva affrettare il sentimento che stava crescendo dentro i loro cuori, così, le mise un braccio sulle spalle e aggiunse “Ora andiamo a dormire”.

Alex avrebbe voluto baciarlo, ma era troppo presto, così si limitò a sorriderlo e si lasciò accompagnare in camera e dopo essersi messa il suo pigiama, si mise a letto accanto a quel ragazzo di cui sapeva solo il nome, ma che le aveva già rubato il cuore.

La mora galleggiava in un mare di felicità, voleva che il tempo si fermasse, voleva restare per sempre in quella posizione. Purtroppo sapeva che non era possibile e non sapeva come sarebbero andate le cose domani, ma per ora non ci pensava.

Domani sarebbe stato un altro giorno, ma con Damon al mio fianco posso affrontare qualsiasi cosa.

Si addormentarono, lei con la testa poggiata sul petto del moro e lui con la mano sulla schiena della ragazza per tenerla il più vicino possibile a se, voleva proteggerla da tutto, compreso se stesso se fosse stato necessario, ma, per ora si accontentava di scacciare via i brutti sogni.



Agolino per me...non dico nulla se non perdonatemi per la lunga attesa.

  
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