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Autore: sorellageek    04/06/2013    0 recensioni
La storia che voglio raccontare (almeno negli intenti) è quella di una giovane donna che ha attraversato molte difficoltà e ha subito molti soprusi e dolori, tuttavia ha un animo forte e la forza dell'amore la porterà alla scoperta di nuove terre, nuovi amici, potenti nemici e un antica profezia.Inozialmente la giovane ragazza non da molta importanza a se stessa, ma è come se il desiderio di riabbracciare la sua donna offuschi tutto il resto.L'ambientazione è di tipo fantasy, in quanto penso di inserire l'uso della magia, ma non saranno presenti creature leggendarie e mitologiche.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sono tre giorni che piove ininterrottamente, tanti ne sono passati da quando lei e Wolder sono fuggiti dal bordello di Nan nan. Al inizio aveva temuto che la sua fuga, avesse spinto Nan nan a denunciarla e quindi che ora alle loro calcagna ci fosse un'intera truppa di imperiali, ma evidentemente Nan nan aveva pensato che la loro perdita fosse più una liberazione che una fuga. Erano ormai prossimi a raggiungere la strada principale,la via dei commerci. Giunti lì sarebbe stato più facile muoversi, la strada era lastricata, ma dovevano stare attenti, la strada era pattugliata ed erano numerose le carovane di mercanti e banditi. Wolder si era rivelato un prezioso compagno, conosceva bene i sentieri e le scorciatoie e in quei tre giorni avevano evitato di incontrare altre persone, erano addirittura riusciti ad accendere un fuoco e a d uccidere un maiale selvatico, è stato allora che lo ha visto, quando Wol si era tolto i vestiti per farli asciugare al fuoco, scorse il quinto sutra del drago bianco tatuato sul dorso del ragazzo nell'antica lingua dei Nascar, l'antica profezia con cui la vecchia Rut l'aveva fatta addormentare nelle calde notti d'estate. La cantilena di Rut suonava cosi: "L'era della Distruzione e della Tempesta si avvicina, l'era della spada e dell'ascia. L'era del Fuoco e della Terra, l'era della Pazzia e del Disprezzo, Armaggheddon, la Fine. Il mondo perirà tra le fiamme e rinascerà sotto un nuovo sole. Rinato dal Sangue Antico di Nascar, da un seme piantato. Un seme che non germoglierà ma brucerà tra le fiamme! “una lacrima le scese ricordando la vecchia Rut e la terribile fine a cui l'avevano sottoposta gli imperiali. Solleva lo sguardo al cielo e si accorge di una colonna di fumo, legna bagnata che a fatica arde probabilmente. “Wol, dobbiamo lasciare qui la giumenta e scoprire chi si è accampato a quel fuoco!” dice questo alzando il tono della voce, sa che Wolder non la può sentire, ma a volte le abitudini ingannano la ragione. Wolder si allontana dal sentiero con la giumenta e lei si dirige verso l' accampamento. Mentre si avvicina sente qualcuno cantare una vecchia canzone da osteria,il profumo della carne alla brace si diffonde nell'aria e lo stomaco le borbotta, per un istante rimpiange quando era nella scuola di Varo, lì non aveva mai sofferto la fame e il freddo. Si abbassa nascondendosi tra la vegetazione del ricco sottobosco. Un vecchio sta bevendo da una fiasca e dal tono della voce con cui ha cantato sino a d'ora ne deduce che ormai sarà quasi vuoto. La sua attenzione viene attirata dal ondeggiare di un ramo,non è sola. Un sibilo fende l'aria e una freccia trapassa la gola del vecchio smorzandogli la voce. Tentenna qualche secondo indecisa sul da farsi,poi si allontana cercando di fare il più assoluto silenzio.“Ferma!”tuona una voce alle sue spalle. Le si raggela il sangue nelle vene e fa appena in tempo a voltarsi che una freccia le solletica l'orecchio,veloce si getta a terra e poi scivola nel buio degli alberi, la mano corre lungo il fianco a estrarre la spada, il freddo del metallo le infonde sicurezza, scruta l'uomo che l'ha inseguita, sembra stia guardando nella sua direzione. Cerca di aggirarlo poi una voce :”Alf muoviti!Il vecchio è morto e ora noi siamo abbastanza ricchi da poter andar a scaldar le nostre chiappe in qualche bel postribolo!”L'uomo sembra guardarla, teme che l'abbia scorta, ma poco dopo si allontana. E' decisa a tornare in fretta da Wolder, non si accorge che il ragazzo si è riparato con la giumenta in una conca del terreno, è quasi schiacciato contro la parete e quando lo vede il ragazzo si mette a ridere per il suo sobbalzo.”Dobbiamo sbrigarci!Più avanti ci sono dei briganti. Hanno attaccato l'accampamento di un vecchio...” ancora una volta si accorge di usare parole che il ragazzo non potrà mai udire, non sa come spiegarselo ma Wolder sembra sempre capire quello che lei dice. Incita il ragazzo a raccogliere in fretta le loro cose, vuole allontanarsi in fretta da quel posto e raggiungere la strada principale. E' l'alba del quarto giorno quando finalmente smette di piovere, si è appena svegliata dai suoi incubi e il suo pensiero corre sempre a lei. I luoghi che crea la mente sono infiniti e alcuni sembrano cosi reali che vorresti non lasciarli mai, ma poi ti accorgi che sono trappole,e ti ritrovi quasi a fuggire dai tuoi stessi pensieri per non farti male, ma liberarsi dai suoi incubi voleva dire non vedere Alyn e anche se è certa che l'immagine di lei non potrà mai sbiadire,quando la sogna le sembra cosi vera da poterla cingere ancora una volta. Wolder ancora dorme e lei ricorda di quando Alyn le sorrideva o quando riuscivano a ritagliarsi un momento e nascoste agli occhi di tutti si amavano ogni volta come fosse l'ultima. Era stato sul finire della stagione dei raccolti che avevano a lungo parlato di come fuggire dall'Impero e cercare rifugio nelle terre ancora libere dal dominio imperiale, Alyn voleva sapere tutto di lei, era rapita dai racconti della sua infanzia, della sua iniziazione all'età adulta, voleva sapere quello che provava quando scendeva nella bolgia dell'Arena, era teorizzata dalla paura che potesse morire, mentre lei faceva fatica a condividere il suo entusiasmo per una vittoria o la sete della fama, la gente acclamava il suo nome e lei smetteva di essere una schiava e diventava un Dio. Poi un giorno Varo le scoprì, la sua ira era pari a quella degli dei della guerra e certamente l'avrebbe uccisa se Alyn non si fosse gettata ai suoi piedi pregandolo e supplicandolo di lasciarla vivere, arrivando addirittura a minacciarlo di suicidarsi, davanti al dolore della figlia Varò fu messo alle strette o forse il suo cuore si impietosì e cosi le fu salvata la vita, fu spogliata di tutti i trofei che aveva vinto nei numerosi scontri, il suo nome fu cancellato da tutte le effigi della scuola gladiatoria, fu gettata nelle segrete insieme ai reietti della società destinati alla morte nell'arena, e dopo qualche giorno fu venduta per una miseria come puttana al bordello di Nan. Era preoccupata per Alyn ma presto si sarebbero ricongiunte. Si voltò verso Wolder che era intento ad osservarla, e stava per usare la voce quando si ricordò che lui non avrebbe potuto ascoltarla, ma a quel punto il ragazzo la stupì, prese un bastoncino e iniziò a scrivere nella terra “ Sono sordo ma non stupido e se ti chiedi come faccio a saper quello che dici ho imparato a leggere quello che le tue labbra dicono...” Lei ci restò di sasso, aveva sempre pensato a lui come a uno stupido, attribuendogli l'intelligenza di un cane fedele, e invece... si senti stupida...”Perdonami i miei occhi sono stati accecati dall'arroganza dei più', l'esser sordo non ti rende diverso da me!” Wolder stette qualche attimo in silenzio quasi a ponderare se le sue parole fossero il risultato di un pentimento veritiero poi riprese in mano il bastoncino e scrisse:” la disuguaglianza è negli occhi di chi mi giudica io lo so quanto valgo e ora sembra che lo sappia anche tu Evryl!”Lei ci rimase di sasso “Come diavolo fai a sapere il mio nome?Quello lo conosce solo Alyn per tutti io sono Alishyaa la gladiatrice della Città Imperiale!”. “ Evryl io sono qui proprio perché Alyn mi ha mandato a cercarti!i,Proprio non ti ricordi di me?Eppure mi vedevi tutti i giorni nella scuola di Varo!” Fu un istante, come folgorata Evryl si ricordò del giovane che tutti i giorni seguiva i suoi allenamenti,era uno degli schiavi personali di Alyn...”Che è successo ad Alyn?” Non lo so con precisione, dopo che sei stata rinchiusa Alyn è caduta in una profonda depressione, ti dava per morta ma poi gli arrivò la notizia che eri stata venduta al bordello di Nan nan, e allora la paura che la tua sorte fosse peggiore dell'essere morta la preoccuparono al punto di farla ammalare, ha contratto una malattia polmonare e Varo disperato la inviata a curarsi nei suoi possedimenti a sud e sta organizzando il suo matrimonio con un ricco mercante di città Imperiale. Prima di partire Alyn mi ha pregato di trovarti e di farti sapere tutto quello che è accaduto!” Evryl impiegò diversi minuti ad assimilare tutte quelle informazioni poi si chiuse in un silenzio meditabondo, deve decidersi il da farsi.
  
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