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Autore: darkronin    04/06/2013    2 recensioni
Seguito di Preludio.
Quali tracce ha lasciato Loki dietro di sé? Chi sono i suoi alleati? E fin dove sono arrivate le sue arti magiche e i suoi infiltrati?
Il nuovo ed eterogeneo gruppo di Vendicatori avrà qualche alleato o solo politici pronti a dar la caccia a tutti i superumani? Forse avrete la risposta...
- - - Crossover Avengers-X-men col Marvelverse più in generale (come dovrebbe essere in realtà)
- - Altri personaggi principali rispetto a quelli della fic precedente (in cui erano secondari o appena presentati): Antman, Wasp, i Fantastici4 – nella seconda parte anche Tempesta, Angelo, Namor, T'Challa, gli agenti dell'Atlas (tutti), Visione.
- Altri personaggi secondari aggiuntivi rispetto alla fic precedente: i Guardiani della Galassia, Bucky, Quick Silver, Quentin Quire, Agente Sittwell, Yo-yo, Hellfire, Phobos, Sebastian Druid, Sole Ardente, Agente O'Grady, Gatta Nera, Abigail Brand, Norman Osborne (era ora), Sentry, Dottor Strange, Victor Von Doom, Fratello Voodoo, Hellstorm, Scarlett, Magik, il nuovo Club Infernale (Kilgore, Kensington, Enduque eVon Katzenelnbogen)
+ Riferimenti a: Ultimate Universe, Civil War, Dark Reign, Secret Warriors
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nick Fury, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'ira degli eroi'
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Questo è il capitolo II (leggi due o secondo) della seconda parte di L'ira degli eroi – Rien ne va plus. In corsivo, il titolo. In totale è il capitolo XLV. Per chi non sa leggere i caratteri romani, è il 45°.
Titolo: Come sono stato reclutato (e fregato) da Loki (sempre in corsivo, mi raccomando), narrato a tre voci.
Sì, 3, avete problemi? Quelle mia e le due del mio cervello... che vi sorprendete? Io sono solo pazzo! Pensate a Fantomex che ne ha tre, di cervelli. E lui gli ha pure dato un nome. Un nome ciascuno!






Iniziamo il flash-back promesso nel capitolo precedente:
Era una notte buia e tempestosa....
Che cazzo dici? Era una deprimente serata primaverile. Eravamo chiusi nella nostra fogna sotterranea a gustarci i ritratti di Rogue in bikini. Quelli realizzati da Boris Vallejo...
Ah, come background abbiamo il videogame che deve ancora uscire al momento in cui scrive l'autrice? Bene... bastava saperlo...
Guarda che i lettori si stancano di dettagli inutili: finisci alla svelta!
Ok, d'accordo! Sta tranquillo!!! Dunque. Eravamo sbracati sulla nostra poltrona a ingozzarci come tacchini per il Giorno del Ringraziamento, fantasticavamo su Rogue e, di tanto in tanto, tiravamo l'occhio alla televisione in sottofondo in cui, per l'ennesima volta, mandavamo un vecchio VHS con l'ottavo e ultimo episodio di Manimal...
E stavamo piangendo senza ritegno come coglioni sapendo che non ci sarebbero stati altri episodi.
“E noi possiamo fare tutte queste cose solo perché siamo in tre. Noi NON siamo multi-tasking, come le donne. Non pensate male, eh!”
Forse è meglio piantarla col plurale maiestatis e con dettagli inutili...
Ma sono il contesto! Cosa capisce il lettore, senza?
Ci prenderanno per pazzi!
Ma noi siamo Wade e Wade è pazzo.
“Io non sono pazzo! Sono solo diversamente normale. Ora fatela finita e terminate l'introduzione!”
Siamo in tre, l'hai detto tu... certo che sei pazzo! Ed è decisamente meglio finirla qui, o i lettori faranno confusione e chiuderanno la finestra di EFP...
Ok, ok! Ma usa il presente al posto dell'imperfetto...è più facile.
Dunque. Sono intento a osservare il mio eroe preferito che si trasformava quando all'improvviso arriva una chiamata da un numero anonimo. Rispondo al ricevitore, seccato, e, dall'altra parte, qualcuno chiede se stia parlando con Deadpool, il mercenario. Al ché mi alzo, vado nella stanza accanto e, mentre quello continua a blaterare a vuoto, torno con addosso il mio amato passamontagna...
“Cosa te ne facevi del passamontagna quando sei al telefono?”
“Ecco, Natasha deve fare la petulante e interrompere... mi poteva riconoscere, no? Che domanda idiota!”
Insomma... c'è questo tizio, credo un agente S.H.I.E.L.D., incaricato da Loki di fare una chiamata generale, che mi invita, se interessato, a recarmi a un appuntamento. Arrivato al luogo designato, mi trovo questo damerino inglese... un Tom Hiddleston moro, leccato da una mucca e coi vestiti della Sirenetta. Mi punta contro uno scettro scintillante, la versione Twilightiana di una cosa che era la via di mezzo tra l'asso di bastoni delle carte napoletane e lo scettro di Sailor Moon, il primo, e sghignazza soddisfatto. Quando si accorge che non me lo cago di striscio, comincia a innervosirsi e ci riprova.
“Non so cosa tu voglia fare, ma sei fastidioso!” Gli dico.
Allora sbuffa seccato. Ma non come possiamo farlo noi mortali. In modo regale, come chi ha studiato a Oxford, hai presente? Ecco.
“Io ho bisogno di un mercenario” borbotta infastidito. Ci pensa un po', poi mi prende sotto braccio e comincia a biascicare con una voce ancora più fastidiosa, che l'autrice suggerisce come flautata... che cazzo vuol dire, poi, flautata? Non è mica il pifferaio magico di Hamelin... o sì?
“Vedi, tutto questo...” comincia con questo fare cospiratorio, mostrandomi... la pagina bianca di Open Office! Chissà lui cosa ci vedeva...
“Un giorno sarà tuo, Simba...” lo anticipo io, spiazzandolo. Perché, ammettiamolo, a chi non piacerebbe disporre di vita e morte dei propri personaggi? Checché ne dica quella scema dell'autrice che pensa che noi godiamo di vita propria.
Insomma, Loki ci guarda in modo strano, forse pensando che sono pazzo -una voce nella mia testa suggerisce che lo devo essere assolutamente- e continua come niente fosse “...non è reale... C'è una donna, con un computer, in pijama. E lei sta scrivendo i nostri dialoghi...”
“Sì lo so, è una fan fic che prende da un film e ci butta dentro fumetti e altri film ad esso legati...Ehi un momento...” replico rivolgendomi direttamente alla donna al di là del monitor, facendo sì che le sue dita si muovano da sole sulla tastiera, per creare un discorso diretto per dialogare con lei, che non può rispondermi e che si limita a imprecare per la mia fastidiosa autonomia “In qualche modo tu sei mia madre. Dopo i tuoi compagni di classe, posso chiamarti anch'io mamma? Ne ho più diritto di tutti loro messi assieme! Sono anche dotato di vita autonoma, visto che faccio quel cavolo che mi pare... Ma quindi... me la sto scrivendo da me, la storia?”
Quello, Loki, ignora i miei vaneggiamenti e continua “Una domanda migliore sarebbe, come fai a sapere se tutto questo è vero o è solo un sogno?”
“Mica siamo in Matrix, bellino! Aggiornati...”
“Potresti venirmi in contro, in un caso e nell'altro...non ti pare?”
Ci penso un attimo, quindi lo squadro da testa a piedi “Posso avere quella tua assurda corona?”
“Ma certamente...” replica quello, interdetto, quasi pensasse sia stupido ad accontentarmi solo di quello. “Ma posso fare di meglio e dimostrarti la mia... generosità. Posso far sì che ti venga riconosciuto lo status di eroe, come tutti gli altri... magari ti farò avere una serie di fumetti tutta tua...”
“E un videogioco? E un film? E i cammeo?”
“Certamente... uscirà tutto dopo la fine del mondo...”
“E una squadra di me stessi alternativi, provenienti da universi paralleli?”
“Di più. Con questa corona io ti nomino supereroe tra i supereroi. Potrai fare quello che preferisci, sconfiggere tutti gli X–men o entrare a far parte della loro squadra come capo indiscusso. Potrai anche sollevare il martello di Thor...”
“Ok... mamma? dico alla tipa dietro la tastiera del suo portatile che impreca piano per non svegliare il cane che ronfa con la testa sulla sua gamba “Io ci sto, mi piace il vostro piano!”

Ecco come è andata.


Però, a pensarci ora, effettivamente, sapeva un po' da fregatura! Insomma. Nella storia del fumetto solo lui, oltre a Thor, è riuscito a sollevare quel dannato martello e solo nella minisaga Le fatiche di Loki. Per non parlare del film... continuano a parlarne ma non c'è stato nessun serio tentativo di trasposizione a parte quel cesso col laser e la bocca cancellata di Wolverine: le origini che di certo non eravamo noi.


Oh...dimenticavo: fine della spiegazione su come sono stato reclutato da Loki, del flash-back e della mia bellissima profondissima e carismati...issima voce narrante.
Riprendetevi l'impersonalità fatta persona dell'autrice. Baci a tutti, grazie per volermi bene. Vi adoro anch'io! Ci vediamo presto per un altro siparietto del genere se questa stronza non lo taglia di proposito per farmi dispetto!

“Tu lo sai, vero, che quella corona, ovunque tu l'abbia nascosta, è già sparita?” domandò Natasha tirando un sorriso cattivo.
“Qualche ladro si è introdotto nel mio tugurio? A chi devo dare la colpa? A Gambit? O a quella lurida Gattaccia scostumata? Ho capito... E' stato Fantomex che è geloso del mio successo con le donne. Sì, dev'essere così per forza...”
“Guarda che ho visto Loki cambiare i suoi abiti sotto i miei occhi e la corona andava e veniva, quasi fosse un'illusione ottica o un ologramma...” rispose lei tranquillissima
“Quindi... niente corona?”
“Guarda i filmati, se non mi credi...”
“Mi stai dicendo che mi son fatto fregare?” strepitò Wade saltellando legato alla sedia “E allora... anche la storia dei videogame e dell'estensione per il GTA IV, del film... tutto davvero una bufala? Oh no...NO!!!!”
“Che cos'ha da urlare?” imprecò Clint entrando in cucina con al seguito solo Steve, Rogue e Gambit che non sembravano accusare particolari problemi di intossicazione.
“Tu non capisci!” strepitò quello mettendosi a piangere come una fontana “Ti sbatti Natasha, o almeno dovresti, per far felici tutti i fan e invece ti sei fatto azzerbinare come un dilettante. E dire che nel mondo reale voi due non siate nient'altro che amici mentre io e lei siamo pure stati sposati1. Cosa può capire un donnaiolo come te dei problemi che può avere uno sfigato come me!! Che come massima amante può avere solo la Morte in persona!”
“Come scusa?” stava domandando il cecchino con voce incrinata dalla rabbia che un calcio volante mandò Deadpool a sbattere contro l'angolo del mobilio. L'agente Romanoff gli si fiondò immediatamente addosso, coi piedi piantati sul suo petto, rannicchiata come un ragno al centro della propria tela pronto a consumare il proprio banchetto. “Su su...” disse invece, andando a prendere la donna per i polsi e allontanandola dal mercenario “Non ne vale la pena...” disse nel tentativo di calmarla nonostante fosse il primo a desiderare che quel dannato mercenario si cucisse la bocca una volta per tutte.
“Sei un uomo morto! Morto, hai capito?” sibilò la rossa mentre si lasciava trascinare via dal compagno.
“Buahahah” piagnucolava quello senza ritegno “Tutto perché non ero soddisfatto di essere riservista nei GLX2, un gruppo sfigati di seconda scelta... Cosa me ne faccio della vita senza i miei Dead–Corps?” strepitò quello quasi offeso dalle minacce della rossa, senza nemmeno rendersi conto dell'opportunità tanto agognata che lei gli stava offrendo.
Lontana da Wade, Natasha cercò di recuperare la propria calma “Ho preparato un antidoto...” disse porgendo ai superstiti alcuni bicchieri con uno strano siero viscoso all'interno “Da quello che mi ha detto, e in base a quello che abbiamo mangiato, non dovrebbe servire nemmeno la lavanda gastrica... però è meglio se lo diamo a tutti. Rogue, puoi volare fino al Baxter Building e accertarti delle condizioni dell'altro gruppo?” la donna annuì e corse a cambiarsi “Qualcuno sa nulla dell'Uomo Ragno?”
Hanno ucciso l'Uomo Ragno ♪ chi sia stato non si sa... ♫ e non si sa neanche il perché! canticchiò il mercenario nonostante -o forse proprio per- la profonda depressione in cui era caduto
“Piantala!” ringhiò la rossa che aveva perso ogni sua pazienza
“In realtà è stata la Marvel al numero 700. Questo è un grande spoiler...perché forse risorge: la sua mente sembra essere intrappolata dentro il Dottor Octopus...” continuò a sproloquiare frasi inarticolate su universi alternativi e vari codici alfanumerici.
“Come fai ad arrabbiarti con lui? Non vedi che il suo cervello è completamente fuori fase... non ti fa pena?” Cercò di calmarla Cap nella sua immensa carità cristiana.
Per tutta risposta la spia gli sbolognò i suoi bicchieri con poca grazia “Visto che hai tanto amore per il prossimo, sarai tu ad occuparti di Tony...”
“Cosa..?” sbigottì lui “Cosa c'entra questo con...” Ma Natasha già non lo badava più e Steve sospirò rassegnato: le donne di quell'epoca gli risultavano incomprensibili. Erano troppo sicure di loro stesse, per niente graziose e talvolta anche violente.
Si avviò mestamente verso il corridoio mentre, alle sue spalle, Deadpool continuava a delirare “Quello stronzo di un dio minore! Io voglio Wanda3! Come faccio a fare sesso col me stesso femminile? Che tu sia maledetto, cianotico di un trovatello! Che gli dei, tanto per andarci leggeri, ti puniscano come Prometeo4!”
Scosse la testa sperando di non capire la bestialità incestuosa con cui se n'era uscito quel mentecatto ma ormai il danno era fatto e l'immagine dei due mercenari, ugualmente volgari e sfigurati in modo ripugnante, che si approcciavano era già entrato nella sua testa come un tarlo.
Ormai davanti alla porta di Stark, bussò e attese pazientemente una qualche risposta. Quando, dopo due minuti non aveva ancora sentito provenire dall'interno alcun tipo di movimento, spinse la porta che si aprì subito: un sofisticato congegno l'aveva riconosciuto tramite le impronte digitali. L'apertura della stanza era stata abilitata in quanto persona autorizzata all'accesso in caso di necessità. O almeno, così echeggiò la voce di J.A.R.V.I.S. prima di lasciarlo passare oltre la soglia. Stava ancora aprendo la porta quando la voce sintetica di Jarvis riprese a parlare, ora più vicina, chiedendogli il permesso di sollevarlo dall'ingrato compito di far ingerire al suo creatore la soluzione che teneva in mano.
Steve accennò con la testa il suo permesso e subito una mano afferrò il bicchiere e una sagoma vestita di nero lo anticipò nella stanza.
“No, scusa... e tu chi sei? Cosa ci fai qui?” domandò sbigottito davanti a quel losco figuro albino dalla faccia inespressiva
– Perdoni, Signor Rogers. Questo è il mio nuovo hardware, creato questa notte su modello di Visione. Sono Jarvis. –
“Il computer?” strabuzzò il capitano.
– Precisamente. Ora, se mi permette, ritengo che non gradirà vedere come intendo forzare il Signor Stark ad assumere il suo antidoto... –
“Non ti preoccupare... sono abituato...” disse pensando agli orrori a cui aveva assistito in guerra. Chissà se chiunque altro, all'interno del loro gruppo miscellaneo, poteva anche solo concepire cosa volesse dire trovarsi a dover fare i conti con la morte, propria o altrui, essere degli assassini consapevoli?
– Quanto al mio aspetto, valuteremo successivamente la credibilità di questa forma– stava dicendo il sintezoide avvicinandosi al letto. Ma lui non lo sentiva, immerso nei propri ricordi e nei propri ragionamenti.
Quando il dottor Zola gli aveva chiesto se avrebbe mai sparato ai nazisti, aveva risposto di no, che lui odiava i bulli. Però, sull'Helicarrier, il suo ricordo più recente, non si era fatto scrupoli a buttar giù dall'aeronave un agente S.H.I.E.L.D. che aveva come unica colpa quella di essere stato soggiogato dallo scettro di Loki.
Non era vero che si era limitato a difendere se stesso e i suoi compagni.
Non era vero ora, come non era stato vero allora, durante quella che venne ora chiamata Seconda Guerra Mondiale.
Doveva scendere a patti con il suo istinto di sopravvivenza che l'aveva portato a uccidere senza pensare. E che l'aveva reso, né più né meno, alla stregua di qualunque assassino. Stava lasciando vagare lo sguardo sulla stanza spoglia di Stark quando una cornice elettronica delle dimensioni di un televisore, su cui scorrevano diverse immagini, una dopo l'altra, in una carrellata infinita di memorie visive, attirò la sua attenzione.
Stark non era un tipo nostalgico ma allora come poteva spiegarsi questa anomalia?
Tra le foto comparivano anche diversi paesaggi, foto d'animali e ingrandimenti di dettagli vegetali.
– Il Signor Stark ha fatto un po' di confusione e ha riempito la cornice con cartelle diverse da quelle contenenti immagini semplicemente rilassanti...– disse Jarvis comparendo dal nulla al suo fianco, silenzioso come un ombra, e allungando una mano alla cornice – Provvederò subito a...–
“No, aspetta...” lo fermò il capitano “Cos'era quella? Quella foto... torna indietro! Puoi farlo?” Jarvis toccò qualcosa su quello strano schermo e le immagini presero a scorrere al contrario “Qua... questa... cosa ci fa qui?” domandò indicando una donna in un sobrio tailleur, sorridente al braccio di un uomo che assomigliava molto, tra postura, acconciatura, sorriso e taglio degli occhi, al padrone di casa
– Questa era la signora Stark, pochi anni prima della nascita del signorino Anthony...– lo informò Jarvis
“Ci deve essere un errore... questa donna era al mio fianco durante la guerra.... a suo tempo era tenente... il tenente Peggy Carter!” alitò Rogers fissando la foto inebetito.





1     DP intende la realtà al di là del set cinematografico: Scarlett Johansson e Ryan Reynolds (attori interpreti, rispettivamente, della Vedova Nera in The Avengers e di Deadpool X-men le origini - Wolverine oltre che di Hal Jordan in Lanterna Verde per la DC) sono stati effettivamente sposati un paio d'anni.
2    Vendicatori dei Grandi Laghi - X-men
3    Non già Wanda Maximoff ma Wanda Wilson/Lady Deadpool. Oltre a Lady Deadpool, il team dei Dead Corps comprende DogPool (un cane usato come cavia per esperimenti cosmetici che affronta un Wolverine nato dopo di lui -versione migliorata-), Kidpool (un marmocchio allievo di Xavier -che ci prova con Emma Frost cambiando capigliatura ogni due minuti-) ribattezzato Tito da DP per evitare l'omonimia) e HeadPool (che si sposta grazie a uno di quei ridicoli cappellini con elica in cima...).
In una delle avventure dei Deadpool Corp, dunque, Wanda e Wade, da bravi trucidi, provano l'ebrezza di andare a letto con un se stesso alternativo. Cosa che, però, più avanti, verrà ripudiata da entrambi come peggior idea di sempre.

4    Le punizioni di Loki sono molto simili a quelle inferte a Prometeo. Non a caso i due personaggi sono molto simili tra loro e oggetto di studi comparati. Se vi interessa 1 e 2

AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV

Ta-da! Sorpresi? Spero di sì. :)

Su Peggy Carter c'è stato un po' di casino durante la pubblicazione dei fumetti e io ho deciso di stravolgere ulteriormente le carte in tavola (tanto, dopo le incongruenze del primo Rulk posso davvero fare di tutto).
La Peggy che compare nel film di Cap è in realtà un mix con Cinthia Glass (i due si conobbero durante il progetto Rinascita, fu amica e amante e fu descritta da Cap come il suo primo amore perduto per sempre, si scoprì essere una doppiogiochista nazista mentre Peggy conobbe Cap sul campo francese ed ebbero una breve relazione comunque significativa per entrambi).
Nelle diverse narrazioni fu ben presto surclassata da Sharon Carter (che prende parte alle avventure odierne di Cap, prima sorella poi nipote della stessa Peggy: le due hanno vent'anni di differenza e Peggy è invecchiata normalmente... quindi la cosa era un po' ingestibile secondo la prima idea di cronologia e parentela). Peggy cade nel dimenticatoio e ricompare solo sporadicamente (ormai imbolsita e invecchiata) nella nuova vita di Cap e della sua fidanzata storica (la nipote Sharon, appunto).
Entrambe le donne, comunque, sono agenti/spie/soldati per lo S.H.I.E.L.D.
Io ho voluto fare proprio la stronza e mescolare una nota di carattere biografico (sulla madre di Tony) a un accenno di sentimento nel film.
Ovvero.
Da dove salta fuori la madre di Stark?
Maria Stark nasce come Maria Collins Carbonel. E della sua vita da giovane non si sa nulla. Dunque, ok che è un personaggio minore e tutto quello che volete... ma me lo volete negare che un personaggio il cui passato sia una tabula rasa si potesse prestare a libera interpretazione? :D
Ecco quindi che Peggy (nella mia testa, si intende), da brava spia, cambia nome per sposare Stark (che nel film fa il cretino come il figlio e sembra quasi mettere la testa a posto per lei) e crescere il bambino in tutta sicurezza. In realtà ho supposto che la cosa non sia andata poi così liscia perché cmq la ROXXON (o V-Battalion...ma per non far casino, tengo la ROXXON già ampiamente citata nei film) li ha fatti secchi in un bell'incidente (ora d'auto ora d'aereo a seconda delle versioni. Noi teniamo buona quella automobilistica come già preannunciato al capitolo 11 di Preludio. C'è da dire anche che, nella versione Ultimate, Maria muore nel dare alla luce Tony che viene schiaffato dal padre in un'armatura/incubatrice e, ancora, nella serie tv del '94 Howard è vivo e vegeto, la cui morte era stata coperta dallo S.H.I.E.L.D. mentre in House of M è sempre stato vivo e basta).
In ogni caso, Howard ha continuato a collaborare con lo S.H.I.E.L.D. per un bel pezzo. Diciamo che Tony è un po' figlio d'arte anche nel suo essere un Vendicatore/agente S.H.I.E.L.D. Tra l'altro, la mia soluzione non va, a ben vedere, a interferire col continuum Marvel. Certo, oggigiorno ormai Peggy sarebbe bella che morta, ormai (o poco ci mancherebbe). Però, anche spostando la cosa alle date reali in cui furono ambientati i fumetti beh... nulla vietava a Maria (e così è stato nei fumetti: sta povera donna cmq s'è sposata con qualcun altro che non fosse Cap), e quindi alla mia versione come moglie di Howard, di far visita a un vecchio amico e di aiutarlo, per quanto possibile...
Ecco... se non ci fosse stato il film a suggerirmi l'idea non avrei proprio tirato in ballo tutto 'sto casino, ma così, chiudo anche quella parentesi, lasciata aperta in Preludio sul passato dei signori Stark e di cui non ho la più pallida idea come verrà usata in Soldato d'Inverno.
Torneremo sull'argomento nei prossimi capitoli. Come capite non è una cosa che possa passare sotto silenzio. Soprattutto per due come Tony e Steve.

Ultima nota di colore -decisamente, essendo solitamente blu e scurrile-
Intanto: le due voci del suo cervello sono segnalate come riquadri rettangolari, uno giallo con il carattere tipografico normale e uno con carattere Courier su fondo bianco. Io le ho fatte entrambe in Courier corsivo, una bianca una blu. Spero di non avervi incasinato troppo.
DP e il suo essersi venduto a Loki: durante Civil War si schiera per la registrazione ma solo perché così sente riconosciuta la sua straordinarietà e accettata la sua natura superumana. Una volta registrato, per altro, può spacciarsi per un buono: lui ha ubbidito, non è un criminale a briglia sciolta come certi altri Vendicatori scapestrati!
Quanto alle sue precisazioni... ;) controllate pure ma lui sa tutto di ciò che lo riguarda!
   
 
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