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Autore: Shin83    04/06/2013    5 recensioni
Raccolta di shottine AU per la terza Seblaine Week secondo i seguenti prompt:
1. College
2. Tv Show
3. Living Together
4. Free Day
5. McKinley
6. Being Famous
7. Dalton
Enjoy!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sebastian's Home-Made Cupcakes

 

Fino a due mesi prima, Blaine non si sarebbe mai immaginato di trovarsi a cercare un lavoro in una tavola calda di Williamsburg, Brooklyn, ma soprattutto mendicare un posto letto a uno sconosciuto.

Era il figlio di Chuck Anderson, uno degli uomini di finanza più potenti di Manhattan, era cresciuto in mezzo agli agi e al lusso e aveva inoltre frequentato le migliori scuole del paese. Finché un bel giorno suo padre non era stato arrestato per truffa e venne loro congelato l’intero patrimonio, così che Blaine si trovò letteralmente col culo per terra.

“Ehi, Bilbo, posso fare qualcosa per te?” lo accolse così una voce tagliente e sensuale allo stesso tempo non appena mise piede nel Williamsburg Diner. Era un ragazzo alto, magro, occhi verdi e bellissimo, vestito con un paio di jeans ed una camicia di un orrendo color senape e stava masticando vistosamente un chewing gum, tenendo in mano un piatto di Club Sandwich.
“Ciao! Sono Blaine Anderson e avrei bisogno di parlare con il responsabile delle risorse umane,” rispose con educazione.
“Sì, e io sono Sebastian e mi hai già fatto perdere due minuti della mia vita. Comunque, per essere precisi, qui non siamo da Cipriani e il capo è Hello Kitty, laggiù,” Disse con poco garbo, indicando una ragazza asiatica che stava discutendo animatamente con quello che doveva essere il cuoco, un tizio con una cresta e una canottiera bianca unta che lasciava spazio ai bicipiti muscolosi, al momento affacciato dalla finestrella degli ordini della cucina.
Blaine si avvicinò quel tanto che bastava perché potesse sentire il battibecco.
“Puck, per favore, vai a metterti una maglietta, è anti igienico cucinare in canottiera!” lo stava rimproverando la ragazza.
“Ehi, Mulan, stai dicendo che sono peloso? Guarda che il pelo sotto l’ascella è molto richiesto oggigiorno, e stai tranquilla che da altre parti sono depilato bene,” fece quello, con tanto di occhiolino.
“Noah, un’altra di queste e ti sbatto fuori!” Gli urlò allora lei, prima di voltarsi per tornare verso la sala e andare a sbattere contro Blaine.
“Oh, mi scusi, è lei il capo?” disse il ragazzo, cercando di aiutarla garbatamente a sistemarsi dopo l’urto.
“Sì, sono Tina Cohen-Chang, proprietaria del Williamsburg Diner, in cosa posso esserti utile?” rispose sfoderando un sorriso a quarantadue denti.
“Ho visto il cartello qui fuori, cercate personale. Posso lasciare a lei il mio curriculum?”
“Sia lodato Confucio, il primo con una faccia normale che si presenta per il posto. Se ti sta bene servire ai tavoli, il posto è il tuo.”
“Ma così, senza neanche un colloquio?” disse esterrefatto Blaine.
“Sai leggere, scrivere e rispondere in maniera moderatamente educata per compensare quel cafone di Sebastian?”
“Bè, per le prime due sicuramente sì, per la terza… anche.”
“Ok, allora vai da Mercedes in cassa, lascia i tuoi dati, fatti dare un bloc notes e una penna per gli ordini e poi vai dal tuo collega e chiedigli della divisa. Se ti è possibile, inizi oggi stesso.” Concluse Tina, ancora sorridente.
“Va-va bene.” Rispose Blaine stupito, seguendo le istruzioni di quello che ormai era il suo nuovo capo.
La prima giornata lavorativa fu estenuante, soprattutto a causa di Sebastian che continuava a chiamarlo Bilbo. Era decisamente capitato in una gabbia di matti.
Una volta chiuso il locale e messo un po’ in ordine, Blaine si avvicinò cautamente a Sebastian e gli chiese: “Ehm, Sebastian, so che è il primo giorno che ci conosciamo e forse lo troverai inappropriato, ma non è che per stanotte potresti ospitarmi a casa tua? Io non so proprio dove andare.”
“Oh, Baggins, sono venuti, ehm, ragazzi a dormire a casa mia con cui ho avuto a che fare per molto meno tempo.”
“E’ un sì o un no?”
“Guarda, con quel culetto che ti ritrovi, potremmo contrattare,” Gli lanciò uno sguardo inequivocabile, mordendosi il labbro inferiore.
Blaine lo guardò inarcando le sopracciglia, domandandosi se fosse serio o lo stesse semplicemente prendendo in giro.
“Ok, muoviti, andiamo,” Sbuffò Sebastian avviandosi all’uscita.
“Oh, grazie, grazie. Mi sdebiterò.” Rispose sollevato Blaine.
“Sicuro che lo farai…”
 
Una notte diventò due mesi, ormai Blaine era diventato l’occupante fisso del divano letto di Sebastian, che poteva anche essere cinico, sbruffone e sboccato, ma in fondo era anche di buon cuore e gli stava insegnando a destreggiarsi tra le mille difficoltà che la vita di tutti i giorni di un ragazzo squattrinato presentava.
Aveva fatto l’abitudine anche al via vai di ragazzi che c’era in casa loro, anche se, col passare del tempo aveva notato che era decisamente diminuito il numero di sconosciuti che trovava la mattina in cucina a fare colazione.
 
Una notte Blaine venne svegliato da un magnifico profumo di  dolci, aprì gli occhi e trovò Sebastian a trafficare con ciotole e farina sul piano da lavoro che separava la cucina da quella che ormai era diventata la sua camera da letto.
“Sebastian, cosa stai facendo?” biascicò addormentato.
“Cupcakes,” Rispose secco, senza fermarsi a mescolare.
“Cupcakes?”
“Sì, sai, quella roba dolce che si mangia.” Riusciva ad essere sarcastico anche nel bel mezzo della notte.
“E perché li faresti a quest’ora?”
“Perché sono in fame chimica e perché domani ne porto qualcuno alla tavola calda per venderli.”
“Fammi sentire se sono buoni…” disse Blaine, tirandosi su dal suo giaciglio.
Si avvicinò al banco e afferrò un dolcetto che aveva tutta l’aria di essere, delizioso, ne diede un morso ed emise un suono di piacere che fece sghignazzare Sebastian.
“Se reagisci così ad assaggiare un mio cupcake, non oso immaginare quando ti farò assaggiare qualcos’altro,” Disse ammiccante.
Blaine, che ormai era abituato alle sue allusioni sessuali, non gli diede retta, ed esclamò: “Tu sei un genio!”
“Genio e sregolatezza, modestamente.”
“Possiamo mettere su una società per produrre cupcakes, la Sebastian’s Home-Made Cupcakes! Io la mente e tu il braccio!” disse entusiasta.
“…e qualcos’altro. Blaine, ma cosa vai blaterando?” gli rispose perplesso.
“Ma non capisci? Ricordati che ho una laurea in economia a Wharton, questi dolcetti sono strepitosi. Possiamo farci su un business e andarcene da questo schifo di casa!”
“Ehi, come ti permetti a dire che casa mia è uno schifo! La porta si chiude a chiave e ha l’acqua corrente, cosa pretendi?” disse Sebastian, tirandogli una manciata di farina.
“Quando faremo i soldi, ti mostrerò io che cosa vuol dire avere una casa.” Fece Blaine, lanciandogli a sua volta della farina.
“Ah, vuoi la guerra? E guerra sia.” Da quel momento si scatenò l’inferno, i due ragazzi andarono avanti così per un pezzo, facendo diventare la cucina una pista da sci.
“Ora ripulisci tu.” Disse Blaine, una volta finita la battaglia.
“Ma neanche per sogno!”
Blaine fece per ribattere ma Sebastian lo azzittì con un bacio, stringendolo a sé. Quel gesto lo colse di sorpresa ma non si oppose, anzi, allungò le braccia attorno al collo del ragazzo e si lasciò cullare da quella stretta.
“Sei ancora sotto l’effetto della canna, Seb?” Lo prese in giro Blaine, che lasciò le labbra dell’altro ma non si sganciò dall’abbraccio.
“Mmm non saprei. Cosa mi conviene rispondere, Bilbo?” chiese, sfuggendo volutamente lo sguardo di Blaine, fingendo timore.
“Non ho intenzione di schiaffeggiarti, se è quello che intendi.”
“Bene, allora lo sballo è passato,” rise.
“Allora cosa dici dell’idea della società?” zompettò insistente Blaine, senza allontanarsi minimamente dal corpo di Sebastian e rimanendo premuto contro di lui.
Il ragazzo sghignazzò. “Ci devo pensare, ma intanto ti propongo un altro tipo di società.”
“Ovvero?”
“Implica innanzitutto che tu da stasera sloggi dal divano e passi la notte in camera mia, così almeno te lo spiego nei dettagli.” Concluse beffardo Sebastian facendo scivolare le mani verso il basso e con un tono di voce molto sensuale.
Blaine si limitò a ridere, per poi prendere il ragazzo per mano e trascinarlo lui stesso nella sua camera da letto.
Da quella notte, Blaine non dormì più sul divano e i due iniziarono a condividere ben più di un tetto sopra la testa: un sogno e l’amore.


 


Ed eccoci col secondo giorno.
Mi sono spudoratamente ispirata alla sit-com 2 Broke Girls, che amo follemente e che mi fa sganasciare dal ridere. 
E spesso e volentieri rivedo tratti di Sebastian in Max (cinismo, battute taglienti e a doppio senso, inclinazione alla promiscuità) e di Blaine in Caroline (ingenuità ma non troppo, entusiasmo).
Ho anche fatto apparire di sfuggita gli altri personaggi perché... bè, ci stavano :-P
Oleg non poteva non essere "interpretato" da Puck, il pervertito per eccellenza.
Han ed Earl li ho associati per etnia a Tina e Mercedes, scontatissima, I know. Ci sarebbe stata anche Sophie, ma poi mi toccava scrivere un telefilm parallelo!

Se non sapete di chi o cosa sto parlando, bè, peggio per voi! Andate e recuperate le due stagioni di questo esilarantissimo show! :-P
Brevemente: Max e Caroline si ritrovano ad essere coinquiline dopo che quest'ultima si ritrova senza il becco di un quattrino a causa dell'arresto del padre per truffa (il famoso Ponzi Scheme) con conseguente congelamento del patrimonio di famiglia. Lavorano entrambe come cameriere in questa tavola calda, ma Max si scopre essere un'ottima pasticcera: prepara dei fantastici cupcakes e Caroline, abituata com'è al mondo del business vorrebbe trasformare nella loro attività principale. Non mancano le disavventure. Il telefilm è condito regolarmente da battute e sketch a sfondo sessuale.
Vi lascio il link della pagina Wiki di 2 Broke Girls se volete approfondire.

Ieri mi sono scordata di ringraziare Ilarina per il banner (che poi è quello che abbiamo nel gruppo), *bacchettate sulle mani a Shin*.
Grazie alla mia beta pinguatto IrishMarti.
E grazie per tutte le recensioni al Day 1, non me le aspettavo proprio *_* *distribuisce i cupcakes di Seba...di Max*

A domani :D
 

  
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