Lei, la falsa
Si erge imponente e appare infinita. Abbraccia, avvolge, rapisce, conquista, divora.
Amorevole, culla le sue vittime, ne plasma l’animo con studiata precisione, le precipita in un’illusione fatta di luce.
Accecante.
Le inganna ponendo sulla via specchi deformanti, trappole ben nascoste, fossi invisibili, profonde trincee; zone di fosca ombra s’accostano ai lumi.
E quando gli specchi si frantumano e sono chiari i segni della menzogna, allora graffia, stritola, soffoca, lacera, morde. Strappa il cuore a brani, e il sangue caldo si mescola a roventi lacrime.
Mentre cupa osserva le sue vittime cadere, non si accorge che è lei stessa a morire.
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