Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift
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Autore: Readme    04/06/2013    4 recensioni
"Ma a otto anni, nessuno ti dirà che cantare è solo un bel sogno. A dieci anni, nessuno ti dirà che ovunque andrai, nulla in te andrà bene. A dodici anni, non ti confesseranno che nessuno crederà nella tua musica, perchè a nessuno interesserà davvero quella. A nessuno interesserà il tuo nome, perchè tu sarai solo la fidanzata di qualcuno, la puttana di turno. A quattordici anni, nessuno ti racconterà che il mondo della musica non è fatto di musica, ma di odio, invidia, cattiveria. A sedici anni, quando quella bambina ti riconoscerà per strada, non penserai che forse quando crescerà ti odierà, ti odierà per essere uscita con il suo idolo. E nessuno, ti chiederà mai ad otto anni, se ne varrà mai la pena".
Taylor lascia il mondo della musica dopo lo SNT. Non è la ragazza forte che tutti si aspettavano. Non dopo averle fatto sanguinare il cuore fino ad ucciderla.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Ottovo capitolo.





















"Non era mai stato semplice parlare per me. Credo che durante la mia adolescenza, non fossi popolare proprio per questo. Davo la colpa al mio corpo, ai miei capelli, alla mia altezza. Queste piccole cose sono diventate la mia forza e solo pochi anni fa ho compreso che il mio modo nel relazionarmi con gli altri fosse orrendo, sbagliato. Credo che Harry mi abbia fatto capire molte cose. Il suo rifiuto, il suo tradimento, la sua apatia difronte all'odio che ricevevo, il menefreghismo nei suoi occhi come se fosse stato facile leggerlo, come se fosse stato solo un bambino. Sono caduta, distrutta dalle mie stesse fantasie. Ed ho dato la colpa ai suoi occhi, alla sua mascella, al suo sorriso immacolato ed ai suoi ricci. Aveva – ha – lasciato una impronta indelebile dentro ogni cellula del mio corpo. Ho dato la colpa ai miei genitori, ai miei amici, ai suoi fans. Ho dato la colpa a me stessa, alla fine. Mi sono ritrovata come a scuola, nei panni di una quindicenne che canta silenziosa nella sua camera, che canta di quel Drew che non l'amerà mai. Forse erano i miei capelli? Il biondo mi stava male? I ricci mi facevano sembrare troppo piccola? Forse i miei occhi? O il mio corpo? Le cosce grasse, il punto vita inesistente, la piccola taglia di seno. E mi sono stirata i capelli. E sono dimagrita, sono dimagrita così tanto. Indosso vestiti più seri, il rossetto rosso è la mia nuova firma, gli occhiali che tu indossavi sempre durante l'estate passata insieme a Nashville adesso sono i miei preferiti. Non te ne sei mai accorto di quanto li amassi. Sono cambiata così tanto, hai sradicato il mio cuore Harry, te lo sei portato via, forse hai pure dimenticato di averlo. Ora sono secca, vuota. Ricordo ancora l'appartamento nel quale avremmo dovuto passare le vacanze di Natale, il mio compleanno. Il tuo forse. Dovevamo ancora deciderlo. Ricordo che ogni giorno, mentre camminavo per le strade di Barcellona o di New York, capitavo sempre in un qualche negozio di immobili e compravo qualcosa. Anche una sedia. Giusto per lasciarla dentro quell'appartamento. Quando hai deciso che io non sarei stata il tuo futuro, sono andata lì, ci sono rimasta per giorni interi senza riuscire nemmeno a dormire. Ho buttato tutto e messo in uno scatolone le nostre cose, quelle che ancora avevano il tuo profumo. Avevo deciso che sarei stata me stessa, che l'avrei superata. Lì ho capito che non sapevo più chi io fossi. Ho capito di essermi persa. Mi sono chiesta se mi avessi mai pensato, almeno una volta Harry. Mi sono chiesta come avrei potuto rendere le cose migliori. Ed avrei voluto cantare qualcosa per te, cantare di noi due, di quanto fossimo speciali. Non mi hai dato il tempo di realizzare quanto ti amassi che sei andato via, che mi hai cacciato dalla tua vita. Non hai mai pensato che la mia vita fossi tu? Dovrebbero arrestarti, processarti e condannarti. Dovrebbe essere un reato quello che mi hai fatto. Non batte più niente qui dentro. Ed è bello sentire qualcosa, anche per poco, anche per solo la durata di una canzone, di un concerto, di un abbraccio o di un tweet da parte dei miei fans. Sto ricominciando a sentire qualcosa Harry, volevo solo dirtelo. Ma non lo saprai mai. Sto cercando di non amarti, sembra ancora una cosa impossibile, ma ci sto lavorando Harry, giuro che ci sto lavorando."

 

Appoggiai la penna sul foglio di carta e mi morsi le labbra. Sospirai sul foglio che si muoveva al cambio d'aria ed infine appoggiai il mento sulla superficie di noce. Credo che Noah si sentisse così mentre scriveva ad Allie aspettando paziente una sua risposta. Ho cominciato a scrivere queste lettere da metà Agosto 2011, mentre Louis per distrarmi dal troppo lavoro per il nuovo CD, aveva deciso di mostrarmi un'altro modo per staccare ed entrare in una nuova realtà. Mi piace leggere, ma la musica è sempre stata la mia priorità, così quando mi regalò “Le pagine della nostra vita”, fui diffidente. Lo lasciai invecchiare sulla mia scrivania, finché un giorno, un giorno guardai la copertina, il colore rosso regnava e ne fui ipnotizzata. Non so cosa fosse passato nella mente di Louis per regalarmi un libro sull'amore, ma fu l'ennesima cosa a cui gli sono grata. Da allora cominciai a scrivere una lettera per giorno ad Harry, da queste sono nate molte canzoni, la più confusa è 'All too well', fino a 'Sad beautiful tragic'. In un attimo di lucidità, ho pensato a lui in maniera positiva. Un attimo ovviamente. Mai chiedere troppo. Risi per la confusione dei miei pensieri e toccai i capelli con le mani. Mi erano mancati i ricci, così avevo deciso di arricciare le punte dei capelli. Una cosa molto elegante, innocente, ma per me era un enorme traguardo. - “Forse sto ritrovando me stessa” - dissi alla mia immagine riflessa sullo specchio. Sorrisi senza davvero averne motivo, in seguito mi alzai, aggiustai il retro del vestito ed uscii dall'ennesimo camerino. Oggi avevo accettato di essere intervistata da Ellen, amavo quella donna, era un modello da seguire. Sarebbe la mia donna ideale se solo fossi stata un uomo o perlomeno lesbica.

 

Arrivai dietro le quinte, mentre qualche impiegato mi faceva cenno di avvicinarmi, sentii la voce di Ellen. Sicuramente mi stava introducendo.

 

-“E dopo anni dalla sua assenza dal mio palcoscenico e dal mondo intero, con un debutto del suo primo singolo e del suo secondo singolo 'Begin again' che supera il record di 'Psy' ed ovviamente con la vendita di più di due milioni di album in meno di una settimana dalla sua uscita, Taylor Swift” - arrossii per l'elenco dei più conosciuti record riguardanti 'Red' ed entrai con il mio abito giallo mentre salutavo con la mano il pubblico che mi acclamava. Ellen mi sorride e mi fa accomodare sulla stessa poltrona rossa del 2008. - “Cosa ne pensi?” - Ellen ammicca verso la platea ed io non ho bisogno di domandarle nulla. - “Wow” - dico sincera mentre comincio a ridere. - “L'unica cosa che riesci a dire è 'wow'? Mi deludi” - lo dice seriamente mentre fa cenno di no con la testa. - “Ho scritto troppe canzoni, nel mio prossimo album avrai la risposta pronta!” - lei alza le sopracciglia ed io sorrido. - “Com'è tornare da questa parte? Non essere più perennemente dietro le quinte?” - accavalla le gambe goffamente ed io trattengo una risata. Ci penso un secondo e poi rispondo. - “E' orribile.” - dico sincera con l'ovvia delusione del pubblico, ma io riprendo a parlare imperturbabile. - “Non, non sento più questo mondo mio. Credo che questo sia dovuto alla delusione che ho sentito quando il mio sogno mi ha voltato le spalle. Vedo ancora le nuvole al mio orizzonte ed ho il terrore di non essere mai abbastanza. Sono sempre io e non sono io. Ho ancora il terrore di cercare il mio nome su internet, la paura di fare un respiro di troppo e quindi dare un pretesto alla gente per criticarmi. Non potevo più vivere così, io non credo possa farlo tuttora, ma ci sto provando, per i miei amici, per la mia famiglia, per il mio pubblico, per tutte quelle persone che hanno bisogno di una mia canzone anche solo per addormentarsi. Adesso ho capito che lo sto facendo per me stessa, una cosa molto egoista, ma vera. Non ho mai pensato di abbandonare tutto questo, dopo anni passati a supplicare qualsiasi casa discografica per anche solo ascoltare un mio demo, non avrei mai potuto rinunciare. Invece l'ho fatto e sapevo a cosa andavo incontro, eppure l'ho fatto ed ho rinunciato. Adesso dovreste cacciarmi e dirmi che è troppo tardi, invece, grazie, perchè mi state rendendo così orgogliosa. Felice sarebbe riduttivo” - concludo calma, con la gioia della platea alle mie spalle. - “Saresti pronta a leggere almeno due critiche? Ti premetto che una sarà positiva e l'altra negativa” - Ellen tiene due buste tra le mani. Potrei pure dire di no, ma non ce la faccio, non voglio deludere me stessa. - “Si”-

 

-“All Music Guide scrive : Ha costruito qualcosa di così preciso che il suo successo sembra quasi programmato, ma sotto sotto, Taylor è ancora nervosa e questo rende Red non solo accattivante, ma avvincente. Cosa ne pensi Taylor?” - Ellen mi guarda seriamente incuriosita ed io comincio a battere le mani freneticamente per poi scoppiare in una sonora risata e abbassare la testa, facendo muovere i miei capelli. - “Penso sia fantastico, ha centrato quello che volevo trasmettere. Volevo sembrare io, ma insicura nel quale io si pensi che io sia. Oddio, uso troppi 'io'. Sono insicura, ma non sulle mie canzoni, ma sulla mia stessa vita che racconto attraverso queste. Sono felice di averlo trasmesso e di essere 'accattivante' ed 'avvincente'” - concludo sorridendo.

 

-“Jason Kane, un critico musicale inglese, dice testuali parole: l'album della Swift è ridicolo. Vuole essere una cantante country? Una cantante pop? Non si è capito. Il suo odio nei confronti dell'amore la rende ipocrita. Il suo ritorno in scena assurdo con la canzone 'The lucky one'. Non ho capito quali siano le intenzioni della cantante. Ha voluto forse allontanarsi dalle scene solo per ritornare come Demi lovato? E' così che al giorno d'oggi si riescono a vendere gli album. Qual è la scusante della Swift? Troppe critiche? Troppi fidanzati? Patetico.” - Ellen mi guarda abbozzando una smorfia contrariata ed il pubblico la ricambia. - “Cosa ne pensi Taylor?” -

 

-“Penso che questo non sia un insulto nei miei confronti, ma un insulto a Demi ed alla musica in generale. Non deve interessare a nessuno cosa sia successo a me o a Demi stessa, dovreste interessarvi solo della musica di un artista, non ho nient'altro da dire. Siamo nella fascia oraria sbagliata” - Ellena apre la bocca impressionata e alza le mani divertita. Io rimango impassibile, fisso le mie scarpe nere e poi sorrido. - “Basta critici Swift. Ora diamo inizi ai sondaggi.” - non ho il tempo di sussurrare 'o mio Dio', che l'immagine di Joe Jonas compare sullo schermo alle mie spalle. - “Ti va di vedere un video Taylor?” -

 

-“Non c'era un sondaggio?” - indico lo schermo con la fronte corrugata. - “Oh, si, certo. Guardiamo il video. Poi lo commenti” - Lo schermo cambia immagine, e da inizio ad un video. Stringo le labbra. Joe è seduto, alcuni giornalisti lo circondano, ha in mano il nuovo album dei Jonas Brothers. - “Joe, hai saputo del ritorno in scena di Taylor Swift? Si vocifera di una vostra collaborazione, potrebbe accadere?” - Vedo Joe sorridere cauto e rispondere. - “Si, ho saputo! E' una notizia eccezionale, Taylor ha molto talento, il mondo della musica non poteva perderla. Sulla collaborazione posso dirti 'never say never', Taylor ed io abbiamo collaborato insieme ai suoi esordi ed è stupido pensare che due ex non possano rimanere amici. Può esserci una collaborazione tra di noi? Certo, ne sarei entusiasta!” - il video finisce e la schermata ritorna alla foto originaria di Joe.

 

Ellen mi fissa. - “Sono meravigliata. Meravigliata dal fatto che tra tante stupidaggini possa esserci una cosa vera” - sorrido mentre vedo Ellen chiedere al pubblico di applaudire più forte. - “E' vero che due ex potranno rimanere amici, non so se questo sia il nostro caso, ormai siamo cresciuti, ma una collaborazione tra di noi è impossibile. Sia nel presente che nel futuro” - annuisco alle mie parole. - “Come mai? Avete già duettato insieme ed hai detto che non sarebbe un problema essere amici tra ex” -

 

- “L'ho detto ed è vero. Ma quando duettai con Joe, ero una bambina. Vedevo tutto con gli occhi dell'amore. L'amore rende stupidi, ciechi ed anche sordi. Pensavo che io Joe fossimo perfetti insieme, in ogni settore. Beh, non avevo torto solo riguardo alla perfezione della nostra unione, ma anche nel campo sonore. Le nostre voci insieme non possono esistere. Non mi piace, la sua voce è diversa dalla mia. Joe ha talento, ammetto che la sua voce è stata una delle prime cose che mi ha fatta innamorare di lui, ma assieme alla mia è orribile. Mi dispiace. Però per esempio, aspetto da anni la chiamata di Nick! Posso pure scriverla tutta io o tutta lui la canzone, non mi importerebbe, sarei onorata di lavorare singolarmente con lui” - alzo le spalle con noncuranza. Lo schermo cambia immediatamente immagine e John Mayer compare in tutta la sua bellezza. - “Con lui ci potrebbe essere una collaborazione?” - Ellen mi guarda sadica. - “Oddio, si! Amo John. Non nel senso di 'fidanzato', ma come 'artista'! Ho anche comprato il suo ultimo album, credo sia stato uno dei suoi migliori lavori assieme al secondo, lo adoro. C'è stato un periodo in cui ho pensato di chiamarlo per il mio nuovo CD, ma era impegnato con il Tour ed odio disturbare le persone in Tour. Così, John, se sei in ascolto, chiamami, sarebbe un sogno lavorare nuovamente con te” - indico la telecamera e faccio il segno del telefono con le mani, sussurrando chiaramente un 'chiamami'. Poi comincio a ridere assieme ad Ellen che annuncia l'ultima immagine.

- “Purtroppo non è un cantante solista, dovrei duettare con altre quattro persone, le loro voci insieme mi piacciono, ma cinque ragazzi e me no, non sarebbe il caso” - fisso annebbiata l'immagine di Harry. Non accenno ad un sorriso, le mie labbra sono dritte, nemmeno il rossetto rosso che le definisce sembra scaldare la mia espressione. - “Dovete tornare insieme. Siete la mia OTP” - Ellen mi guarda seria, sistemata quasi tutta sul divanetto. Schiudo la bocca sorpresa e comincio a boccheggiare. Le fa finta di cadere e si avvicina davanti a me per poi mettersi in ginocchio. - “Ho programmato il vostro matrimonio, il vostro primo figlio si chiamerà Ellen Junior ed io sarò la sua madrina!” - Io sbarro gli occhi. - “Stai scherzando?” - non volevo sembrare acida, ma quelle parole sfuggirono dalle mie labbra velocemente. - “No! Non sai quanto ho sclerato quando ho visto che Harry ha retwittato il tuo vecchio post in cui dicevi di amarlo! E poi tu l'hai unfollowato! Perchè!?” - Fa finta di piangere mentre mi abbraccia ed io alzo le mani al cielo perchè non so come comportarmi. - “Dimmi la verità Taylor! Sei innamorata di Louis, vero?” - la mia espressione cambia e comincio a ridere come una pazza. Ellen mi lascia andare e mi fissa spaventata. - “Louis?” - chiedo e ricomincio a ridere. - “Louis è solo il mio migliore amico, mi chiedo come Eleonor faccia a sopportarlo!” - ricomincio a ridere, ringraziando mentalmente Louis per avermi salvato 
incoscientemente da questa situazione.
























Angolo dell'autrice :

Salve! Più di una settimana di ritardo. Buono. Fantastico! Sono entrata tra le storie più popolari di questa sezione solo per i preferiti, perciò vi ringrazio lettori silenziosi, sono felice di piacervi! Parlando del capitolo, era ovvio che avrei dovuto fare qualcosa con Ellen! Stavo girovagando su Tumblr, quando vedo una gif. di Ellen in cui dice 'Dovete tornare insieme' e mi ha ispirato. Taylor sta cercando di trovare se stessa e il prossimo capitolo sarà decisivo, già. 

Spero solo di ricevere più recensioni, vorrei solo piacervi (?) O perlomeno vorrei sapere cosa pensate del mio modo di scrivere, mi accontento di poco. 

Io su twitter : 
https://twitter.com/onesposide

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Ciao, alla prossima! :)

  
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