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Autore: elyforgotten    04/06/2013    10 recensioni
SPOILER 3X09 Rains of Castamere.
One Shot dedicata alla morte di Robb Stark.
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"Così il re del Nord cade, senza la possibilità di rialzarsi mai più.
Lentamente, come se quel corpo fosse ancora forte e non pronto ad arrendersi. I suoi occhi ormai spenti si legano in quelli ricolmi di lacrime di Catelyn.
Il tonfo della caduta rimbomba nella sala come se fosse caduto un gigante."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Robb Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'GOT is my drug <3'
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WINTER IS FALLEN

 

"Chi sei tu, disse l'orgoglioso lord, che così in basso io devo inchinarmi?"

Le note delle piogge di Castamere, note che parevano sanguinare nell'aria e preparare l'avvento nero della morte con i suoi suoni terribili e funesti.

Sono uno Stark. Avrebbe voluto dire Robb se avesse compreso in tempo il significato della canzone, come invece aveva fatto con terrore disumano sua madre Catelyn.

Gli Stark sono una delle famiglie più nobili e antiche dei Setti Regni e trovano le loro radici nella lealtà, nell'amore per la famiglia e soprattutto nell'onore.

Robb Stark era giusto e onorevole, come suo padre, anche se il mondo non gli permetteva di esserlo. E lo stava comprendendo proprio in quel  momento: massacrati a tradimento in quelle nozze rosse, per mano di coloro che definiva amici e alleati.

I suoi azzurri occhi color del ghiaccio sono costretti a vedere alcuni uomini pugnalare più e più volte, decine di volte, sua moglie al ventre. Ogni pugnalata sembra perforare anche lui, sventrandogli la carne e l'anima a pezzi, consapevole che non stanno uccidendo solo la donna che ama ma anche suo figlio. Il piccolo Eddard, una creatura innocente che non é sopravvissuta molto in quel mondo crudele dove solo gli spregevoli doppio giochisti vanno avanti.

Robb non sente nemmeno i dardi colpirlo alla spalla, al petto e poi alla gamba. Lo shock lo paralizza, gli proibisce di comprendere un massacro tanto orribile, tanto disonorevole. Il dolore fisico però é troppo e il re del Nord cade mentre le sue urla vengono inghiottite dai tamburi, dai flauti che continuano a intonare quel canto di morte.

Sente le grida di quella carneficina, sente le grida dei suoi uomini morire per lui e di sua madre che si é sempre dimenticata di sé stessa per pensare ai suoi figli.

Sente l'ululato del suo lupo Vento Grigio. Lui sa ciò che sta succedendo, il suo ululato corrisponde alla perfezione con ciò che sente per le sorti del suo padrone, del suo compagno, la metà umana di stesso. Il lupo grida per avvertire del pericolo, vorrebbe sfondare la gabbia dentro il quale é rinchiuso per andare a salvarlo.

"I miei artigli sono lunghi e affilati, mio lord, lunghi e affilati quanto i tuoi."

Robb riprende conoscenza, il canto di morte non ha smesso di intonare le sue sanguinose note, la sala del castello é devastata da cadaveri di uomini del Nord, e la festa si è trasformata in un campo di battaglia dove chiunque può colpirti alle spalle.

Il caos non é una voragine, il caos é una scala. Alcuni si aggrappano al reame, agli Dei o all'amore. Loro si erano aggrappati a questo.. a virtù buone e onorevoli, sempre e comunque. Ma il caos non concede grazia ai buoni, li spezza durante la caduta e non lascia margine di salvezza. Quella scala si stava tingendo del sangue degli Stark, assettata di quel liquido rossastro, il più nobile di tutti.

Robb riesce a gattonare verso la moglie, immersa a terra in un lago di sangue. La sua mano tremante mostra totale incredulità quando tocca il ventre dilaniato di Talisa, una sofferenza così atroce che gli sventra effimero quell'animo nobile forgiato dal sangue, gelo e battaglie. Non riesce a distaccare la mano da quella orrenda ferita, non riesce ad allontanarsi da lei e dal loro bambino perduto.

Alle orecchie gli arrivano le grida disperate della madre in cui lo implora di scappare e di mettersi in salvo. Ma lui pare non averla neanche ascoltata.. É troppo concentrato a immergersi in quegli occhi scuri dei quali si é subito innamorato, ingiustamente spenti da colpe non sue; troppo shockato dal combattere e uccidere coloro che lo hanno tradito, troppo incredulo nel riconoscere che ha fallito.. Il mondo non premia i buoni e i giusti e lui era stato ingenuo a credere nel contrario, a cercare non gloria e oro durante la guerra ma solo la giustizia per la sua famiglia.. Altro non gli serviva.. Ma con la sua caduta cadono anche coloro vicino a lui.. É questo il suo più grande tormento che lo perseguiterà anche dopo la morte.

Riesce ad alzarsi, barcollando. Quel corpo bello e fiero é trafitto dai dardi, dal quale sgorga il sangue. I corvi là fuori sono pronti a partecipare a quel banchetto reale. Quasi Robb li sente gracchiare, avidi della sua carne reale. Il suo orgoglio dice che non l'avranno ma l'animo é spezzato.

Appena si alza, la musica di morte cessa di suonare. Il lupo non ulula più nella notte. A quella consapevolezza Robb sente una voragine spalancarsi nel petto, peggiore delle ferite fisiche riportate. Ha perso anche lui.

Il Giovane Lupo, così lo chiamavano i soldati.

"Ecco il re del Nord che si innalza"

Walder Frey lo beffa mandando avanti quella squallida cerimonia. Se crede di ferirlo col suo sarcasmo maligno ha fatto un buco nell'acqua questa volta.. Non si può ferire qualcosa che é stato già spezzato.. Robb Stark non tenta nemmeno di ucciderli anche se lo vorrebbe con tutto il cuore, forse non ne sarebbe nemmeno in grado a cause delle innumerevoli ferite, ma il suo animo é troppo devastato.

Il solo pensiero di impugnare una spada lo sfianca, il senso di sconfitta fa breccia nelle sue vene come mai prima d'ora perchè si rende conto che è tutto perduto. La sua potente forza d'animo si sgretola come ghiaccio sottile e il dolore sgorga. Il tradimento é così impossibile da sopportare da paralizzarlo, negarlo ancora a se stesso.

Sua madre prega ancora il loro aguzzino di prendere lei e di lasciare andare Robb. Il suo primo figlio, l'ultimo figlio che le era rimasto.

Un'aria di compassione pervade gli occhi di Robb per un attimo.. Sua madre avrebbe dato volentieri la propria vita per i figli, lo aveva sempre dimostrato. Ma lui non l'avrebbe mai permesso, amava sua madre. Si era sempre sentito più simile a lei nonostante avesse sempre tentato di emulare il padre come lord.

La guarda negli occhi un'ultima volta, chiamandola. Il volto di Catelyn é il ritratto della disperazione, un disegno che l'aveva dipinta troppe volte.

Robb avrebbe voluto dire di no, che non avrebbe mai venduto la madre per la sua vita ma il tempo gli fu nemico. Roose Bolton, un suo alleato e colui che molto spesso gli aveva dato dei consigli, gli si parò davanti in un soffio di vento.

Robb quasi vede il manto nero della morte protendersi verso di lui e scavalcare la sua stessa ombra. Ma non ne ha paura. Suo padre non ne aveva avuta.

"I Lannister ti mandano i loro saluti." così dicendo Bolton conficca una lama nel suo cuore e gira dentro la ferita mortale.

L'inverno sta arrivando, questo é il motto degli Stark. Robb non avrebbe mai pensato di sentire il gelo avvolgergli il cuore, pungerlo in ogni sua fibra e arrivare da lui per stritolargli crudelmente l'animo. L'inverno doveva arrivare per i suoi nemici, non per lui. Ma il mondo non si nutre d’onore né di lealtà. Si nutre di morte ingiusta e sangue nobile.

Per un momento, prima di cadere dell'oblio, Robb vede davanti ai suoi occhi le mura di Grande Inverno. Non bruciate ma intatte e alte proprio come se le ricorda.

Sente le risate dei suoi fratelli quando giocavano alle armi da bambini, il fragore delle spade di legno e le risate per i tiri mancati di Bran. Non gli era mai mancata casa sua come in quel momento in cui tutto cadeva. Avrebbe tanto voluto ritornarci prima della fine, farci crescere suo figlio. Ma le illusioni di speranza presto si spengono.

Così il re del Nord cade, senza la possibilità di rialzarsi mai più.

Lentamente, come se quel corpo fosse ancora forte e non pronto ad arrendersi. I suoi occhi ormai spenti si legano in quelli ricolmi di lacrime di Catelyn.

Il tonfo della caduta rimbomba nella sala come se fosse caduto un gigante.

Nello stesso momento Arya Stark si dibatte contro il Mastino per andare dentro il castello e salvare la propria famiglia, anche se dovrà andare incontro alla morte.

Un improvviso tuffo al cuore la paralizza, vuole urlare ma non esistono grida capaci di testimoniare la sua rabbia e sofferenza. Un braccio la ferma ma lei scalpita di più proprio perché sente che quell'impresa é disperata quanto impossibile. Ma perché le hanno portato via anche loro? Riesce a liberarsi ma una botta in testa la ferma in maniera definitiva. Il dolore nel cuore fa ancora più male.

Tutti gli altri fratelli sembrano collegati da quella caduta, come uno schiaffo d'acido che suggella il loro sacro legame di sangue.

Jon ferma all'improvviso il cavallo sopra il quale stava cavalcando a tutta velocità. I suoi occhi non scrutano gli orizzonti della barriera ma a sud. Dove stanno uccidendo suo fratello, il suo migliore amico, il suo rivale nei giochi, il suo eterno compagno che nessun guardiano della notte avrebbe mai potuto sostituire. Il cuore ha un sobbalzo spaventoso.

Bran sente la fastidiosa sensazione di quando si appropria dei corpi altrui, da muta forma qual’é, ma questa volta é diverso. Prova, avverte la sofferenza indicibile del fratello e della madre. Sente il gelo ghermirgli le ossa per via di quel potere maledetto e pensa che sia impossibile... deve essere impossibile... ma quella sensazione è troppo vera. La lama ha oltrepassato anche il suo di cuore.

Sansa sta ultimando la sua acconciatura da lady. Una volta le piaceva, si divertiva. Ora non più, gli occhi sono stati aperti. Improvvisamente un ago le punge il dito. Non era mai successo. Sansa é perfetta in queste cose. Dalla ferita esce un rivolo di sangue. Pulito subito via da una silenziosa lacrima.

Il piccolo Rickon si blocca nel vedere un corvo volare sopra di lui. Ali nere, oscuri presagi. Gli viene in mente quando é giunto il corvo portante la notizia della morte del padre. Senza sapere perché gli occhi si riempiono di lacrime, un singhiozzo spezza il nome che la sua vocina da bambino tenta di pronunciare.

L'urlo di Catelyn poi sommerge ogni cosa. La sofferenza é terribile e troppo forte. L'immagine di agonia resterà per sempre appiccicata al suo volto.

Robb... Il suo prezioso figlio.. Colui che forse ha amato più di tutti gli altri perché sotto quella corazza d'uomo fatto aveva sempre avuto bisogno del suo sostegno. Con la sua famiglia lui si sentiva semplicemente Robb, non l'inflessibile re del Nord. E Catelyn della famiglia é quella che gli era sempre rimasta accanto. Fino alla fine.

Altro sangue poi scorre nella sala. I cadaveri sembrano delineati e formare uno schema d'arte che testimonia l'atrocità commessa. La scala del caos ha bevuto a sazietà. Ma le lacrime non cessano di scendere.. E nessuno le ascolta.

Dopo le urla, il silenzio regna sovrano.

Sì ora le piogge piangono nella sua sala, senza una sola anima a udire quel pianto.

 

I menestrelli scriveranno canti su questo massacro, le nozze rosse. Chi ha cuore ne proverà orrore, tutti ascolteranno e nessuno dimenticherà. Persino i morti sentiranno, di come l'inverno é caduto insieme al suo signore.

Lo stemma degli Stark brucia, le rocce della loro casata si sgretolano… ma il loro nome rimarrà per sempre, così come la loro storia e come sono vissuti. Con onore e lealtà.

Because the north remembers.

 

END.

 

Dedicata a Lelahel con la quale ho pianto per questa puntata. Dedicato agli Stark, che rimarranno sempre nel mio cuore.

R.I.P Robb Stark

R.I.P Catelyn Stark

R.I.P Talisa Stark

R.I.P Little Ned Stark

R.I.P Vento Grigio

 

E ora ritorno a disperarmi. Spero che questa piccola OS vi sia piaciuta e che vi aiuti a comprendere gli attimi che ha passato Robb prima di morire. Ho voluto fare un piccolo omaggio al legame che lo lega ai suoi fratelli, mi sembrava doveroso e spero di non aver fatto dei disastri.

Ogni commento è ben accetto, spero di sentire le vostre considerazioni su questa puntata tragica, a meno che non siate tutti morti insieme alla sottoscritta XD

 

Le parole in corsive le ho ricavate dalla canzone di Castamere.

E come sempre… L’inverno sta arrivando. E spero arrivi per i Lannister, per i Frey, per Bolton, per tutti loro.

 

Grazie a tutti anche solo per aver letto. Buona giornata ^^

 

 

 

   
 
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