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Autore: Nick Wilde    04/06/2013    3 recensioni
Hiccup è preoccupato per l'imminente arrivo dei suoi parenti dalla scozzia, soprattutto di sua cugina Merida, con la quale non è mai stato in buoni rapporti. Intanto qualcosa non va negli abitanti di Berk, o meglio in quelli di tutto il mondo, cominciano infatti ad avere strani incubi. Toccherà ai due eroi e agli altri ragazzi di Berk unire le forze e sconfiggere questa oscura minaccia, ma per farlo dovranno scavare dentro se stessi, trovare il coraggio necessario e compiere delle scelte importanti.
Crossover: Dragon Trainer, Brave, Le cinque leggende.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6-La forza di credere


Un’opprimente sensazione di terrore mi accolse, all’improvviso tutto divenne freddo e buio, caddi con un tonfo sordo per terra mentre la terra veniva squarciata da ogni parte, e da ogni squarcio uscirono delle nubi nere rassomiglianti a polveri, a poco a poco quelle luci si trasformarono in una mandria di scheletrici e orribili cavalli, infine una risata glaciale proveniente dal destriero più grosso, un uomo dal colorito color della pece apparve. Pitch Black era lì, davanti a noi.
 
Ora esiste una solo esperienza spaventosa di cui non mi scorderò mai per il resto della mia vita, ovvero la famosa ‘’Battaglia della Morte Rossa’’ nella quale io persi la gamba, ma questa esperienza, fu ben più drammatica. Mai per tutto il resto della mia vita mi scorderò mai l’aspetto pallido di Pitch Black o l’incredibile sensazione di paura che portava con sé. Fatto sta che non riuscì a muovermi ero immobilizzato dalla paura insieme agli altri.
 
‘’Allora?’’ fu Pitch a rompere il ghiaccio ‘’Cosa credete di fare Guardiani?’’ chiese rivolto ai nostri nuovi amici ‘’Speravate davvero che ‘’I cavalieri di Berk’’ vi avrebbero aiutato a sconfiggere me?’’ sottolineò le ultime due parole con un’intensità tale da spaventare persino Odino in persona, guardai dietro di me persino i draghi erano spaventati, cercavano di nascondersi, anche Sdentato che per quanto fosse un drago di nobile stirpe cercava di rintanarsi, tutti avevano paura, e francamente ce l’avevo anche io, per quanto odiassi ammetterlo Pitch aveva ragione, eravamo solo dei bambini che cavalcavano i draghi, e cosa potevano fare dei mocciosi contro l’essere più potente mai esistito.
 
Abbassai la testa e chiusi gli occhi, non potevamo fare niente dovevamo arrenderci, quando all’improvviso sentì il calore di una mano avvinghiare la mia, aprì gli occhi e mi ritrovai davanti a Merida che mi sorrise dolcemente ‘’Andrà tutto bene’’ sussurrò.
 
Subito tutte le persone dietro di noi vennero avanti, che si trattasse di uomini, donne, bambini e bambine, tutti accorsero in nostro aiuto e si schierarono contro Pitch e i suoi Incubi. Sentì una presenza gelida accanto a me e vidi lo stesso ragazzo dai capelli argentei che un paio di giorni prima ci aveva indicato la strada ‘’Andrà tutto bene’’ mi disse sorridendomi, all’improvviso sentì anche Sdentato accanto a me, e subito non ebbi più paura.
 
Tornai a guardare Pitch ‘’Strano, perché noi ti batteremo’’ risposi con un ghigno e subito partimmo all’attacco.
 
La battaglia continuò per un bel po’, gli Incubi erano in maggioranza e attaccarono, ma noi facemmo altrettanto, i draghi usarono il loro fuoco, Nicholas Nord le sue sciabole, Calmoniglio attaccava con il suo esercito delle uova guerriere, Dentolina colpiva insieme alle sue fate e Sandman usava i sogni e le speranze dei bambini per creare degli oggetti fantastici. Merida colpiva con le sue frecce e credo che ne abbattè più di tutti quanti, persino gli abitanti davano una mano come potevano con bastoni fucili e armi di ogni tipo, persino con le palle di neve.
 
D’un tratto ci fermammo sfiniti, non riuscivamo più a combattere. Quindi Pitch Black uscì fuori dalla sua solita nuvola oscura, il suono della sua inconfondibile risata ‘’Credevate davvero di riuscire a fermarmi così? Siete solo dei poveri illusi!’’ scoppiò in una risata fragorosa.
 
Mi fermai a guardarlo rabbioso ‘’ Che facciamo?’’ mi chiese Astrid disperata. Cercai di spremermi le meningi, non mi veniva in mente niente! Quali vie d’uscita ci rimanevano? D’un tratto mi vennero in mente le parole di Nicholas ‘’Dovete fare in modo che le persone del mondo credano in noi’’ e capì subito come fermare Pitch.
 
Chiusi gli occhi ‘’Io credo’’ mormorai. ‘’Hic che cosa …?’’ chiese Astrid, ma non l diedi ascolto, mi voltai ‘’Seguitemi’’ risposi ‘’Io credo, io credo, io credo …’’ cominciai a mormorare.
 
Sentì di essere seguito in questa strana preghiera da qualcuno, era Merida, poi Astrid, Gambe di Pesce, Moccicoso, in meno di cinque minuti tutti mormorammo quella strana preghiera, d’improvviso una forza formidabile accolse i Guardiani, Pitch venne travolto dalla loro furia e rispedito da dove veniva e tutto finì così com’era cominciato.

 
 
‘’Grazie infinite Hiccup’’ mi disse Nicholas.
 
Eravamo in volo per tornare a casa a bordo dei nostri draghi, e stavamo parlando insieme ai Guardiani del successo della nostra missione ‘’Sei riuscito a capire quello che volevi dire congratulazioni’’.
 
‘’L’unica cosa che non mi spiego è chi fosse quel ragazzo glaciale’’ risposi dubbioso.
 
‘’Penso che lo scopriremo presto’’ rispose Nord ‘’In effetti ho sentito di un ragazzo morto congelato qualche mese fa, forse, chissà …’’
 
Sembrava molto evasivo, era chiaro che non voleva rivelarmi niente, ma a me andava bene così, decisi di godermi il resto del viaggio insieme a Sdentato.

 
 
‘’Grazie ancora Hiccup, ora per merito tuo gli abitanti della Terra credono in noi, e grazie a questa fede noi potremo trattenere  Pitch per molti anni’’.
 
‘’Ma questo vuol dire che tornerà’’ chiese Astrid.
 
‘’Forse un giorno’’ rispose Nord ‘’ma questo non è affar vostro’’ rispose con un occhiolino, capì quindi di non dover insistere.
 
‘’Ci rivedremo presto’’ dissi.
 
‘’Contaci’’ rispose con  un sorriso, e ripartì insieme agli altri a  bordo della slitta.

 
 
La festa per l’ultimo giorno di soggiorno dei miei zii durò per tutta la notte, musica, festa e birra per tutta la sera, il giorno dopo tutti erano tristi per via degli addii, ma prima o poi sarebbe dovuto succedere no, Merida stava salutando Astrid, mentre io assistevo all’ennesima discussione tra mio padre e Fergus. Infine la mia cuginetta venne anche da me ‘’Allora arrivederci’’ disse porgendomi la mano ‘’arrivederci’’ ricambia con la mia stretta solida.
 
Le navi infine salparono accolte dal rumore di fuochi d’artificio, delle lacrime stavano per scendermi dagli occhi, tuttavia non piansi perché sapevo che ci saremmo rivisti.
 
Posai il mio diario e la mia penna sul tavolo, non dimenticai mai e poi mai quell’ avventura.
 
‘’Hic tesoro ci sei?’’ una donna dalla pettinatura bionda mi venne vicino ‘’Ah è passato tanto tempo, eppure sembra solo ieri’’  disse con nostalgia.
 
Sdentato si svegliò di colpo, ormai era davvero invecchiato, non seppi più niente di mia cugina o dei guardiani ‘’Già’’ risposi con un sorriso.
 
Lei  mi diede un piccolo bacio sulla guancia ‘’La cena è pronta’’ disse e si dileguò, prima però fece cadere un pezzo di carta, una foto ‘’E’ da parte di Merida’’ disse.
 
La sollevai e ci diedi un occhiata ‘’ma guarda un po’ ‘’ mormorai con un sorriso.

 
 
   
 
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