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Autore: Angel of blood    04/06/2013    0 recensioni
''Classica domenica da coma, così si poteva definire quel giorno.''
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Classica domenica da coma, così si poteva definire quel giorno.

Steso sul letto con le cuffiette; niente e nessuno, solo tu.

Persone agitate e urla ti distraggono da quel tuo mondo che ti sei creato, quel mondo ricco di pace e di felicità.

Decidi di evadere, evadere da quella realtà che ti stava travolgendo troppo velocemente, evadere dalle urla e da quei rumori troppo conosciuti, troppo quotidiani.

 

Afferri le chiavi.

Corri via.

Ti dimentichi una cosa fondamentale, ma di certo non ti servirà, non ora.

 

Infili il casco, quel casco che ti ha regalato il tuo migliore amico.

L'unica cosa che ti rimane di lui per il momento, un casco rubato per strada per gioco.

Non lo allacci, sei sicuro che non serva, non è mai successo nulla perchè ora dovrebbe succedere qualcosa?

 

Infili le chiavi, accendi il motorino e ti guardi intorno velocemente.

Nessuno in vista, si parte.

Parti a grande velocità per quella strada desolata, guardi davanti a te, ogni tanto un'occhiata allo specchietto.

 

Semaforo rosso.

Ti fermi e con gran stile poggi i piedi sull'asfalto.

Quell'asfalto che ti ha lasciato una ferita al cuore, quell'asfalto che ha ucciso molte persone, tra cui lui.

Alzi lo sguardo, è verde.

 

Parti di nuovo, sempre più sicuro di te, sempre più indeciso su dove andare.

Poi ti ricordi di quelle parole lette su un messaggio prima di partire:'Solito posto, solite persone.'

Perchè no? Magari ti diverti e passi una giornata in modo diverso, ma si dai.

 

Il cielo si sta oscurando piano piano, ma tu sei quasi arrivato, sei lì.

 

È stato un attimo.

 

Qualcosa ti ha colpito, qualcuno ti ha colpito.

Le gomme sfrecciano e tu sei lì, guardi il tuo casco rotolare .

 

In un attimo è tutto finito, la vista si sta oscurando e senti solo una voce, una voce lontana tanto lontana da non riuscire a capire da dove proviene.

Cosa starà dicendo? Cosa vorrà da me questa voce? Dove sono?

 

Sei solo, lì. Immobile.

È tutto freddo e bagnato.

Ora quel cielo è completamente nero e la pioggia inizia a picchiettare su quell'asfalto che ti appartiene.

Nessuno ti salverà, rimarrai lì.

Saranno felici i tuoi genitori, saranno felici i tuoi nemici e tu potrai rivedere il suo sorriso.

Era perfetto, quella luce ti voleva e tu la volevi.

Cos'è? Una sirena?

 

Non so chi, non so che cosa mi ha salvato.

Non so perchè e non per cosa sono ancora qui, ma una cosa la so.

Non sono qui per scelta mia.

  
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