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Autore: 01021994    04/06/2013    3 recensioni
'È da un po’ che aspetto questo momento. Non che io e Louis ci conosciamo da una vita, saranno al massimo sei mesi, ma dal primo momento che l’ho visto mi sono preso una cotta per lui, il che è abbastanza ridicolo visto che ho comunque diciotto anni e mi comporto come un’adolescente con gli ormoni che ballano Gangnam Style; però stranamente assecondo questo mio istinto e da qualche settimana ci ho provato seriamente con lui e a quanto pare gli sforzi stanno dando i loro frutti'
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo 5 settimane di fiori, cioccolatini, telefonate, abbracci, sorrisi, fughe e quant’altro ci sono finalmente riuscito.

Louis Tomlinson mi ha finalmente invitato ad entrare nel suo appartamento al centro di Londra.

 

La camera ha poca luce 

e poi e' molto più stretta 

di come da giù immaginavo

 

Non che l’appartamento sia grande. Cioè è più grande di quello che un ventenne medio potrebbe permettersi ma effettivamente più piccolo di ciò che i ricconi come Louis solitamente si concedono.

Mi porta nella camera da letto e c’è una luce così fioca che a stento riesco a guardarlo negli occhi.

 

Ho pensato molto a lui qua dentro 

l'immaginavo sempre solo 

chissà con che diritto poi 

 

È da un po’ che aspetto questo momento. Non che io e Louis ci conosciamo da una vita, saranno al massimo sei mesi, ma dal primo momento che l’ho visto mi sono preso una cotta per lui, il che è abbastanza ridicolo visto che ho comunque diciotto anni e mi comporto come un’adolescente con gli ormoni che ballano Gangnam Style; però stranamente assecondo questo mio istinto e da qualche settimana ci ho provato seriamente con lui e a quanto pare gli sforzi stanno dando i loro frutti.

 

Mettiti a sedere 

Cosa vuoi da bere? 

Quello che hai purché sia forte

 

 

‘Accomodati pure’ mi dice facendo un cenno di invito verso la poltrona vicino al mio letto.

Io mi siedo cercando di mantenere un certo contegno, sorridendo quanto basta mentre nella mia testa gli salterei addosso, ma non lo faccio, tanto per non sputtanarmi definitivamente.

Dio che checca sto diventando, mi balza in mente.

Lui rimane in piedi e nonostante sia più alto di lui di quindici-venti centimetri mi intimorisce e non poco.

‘Hai voglia di qualcosa in particolare da bere?’ mi chiede dopo pochi secondi.

‘Tranquillo, basta che sia forte e io lo bevo’ rispondo sorridendo imitando un ghigno teoricamente figo ma che in realtà mi fa sembrare un maniaco.

 

Torno tra un momento! 

Cerco un argomento 

Recitare la mia parte. 

già perché c'è sempre una 

parte da recitare 

si farebbe molto prima 

se lui tornasse vestito soltanto del bicchiere

 

‘Torno subito!’ mi risponde ed esce con una camminata che (almeno a me) sembra migliore di quella di una modella professionista.

Di cosa possiamo parlare? Del lavoro? Oh sarebbe bello.. se solo ne avessi uno.. o se almeno fosse interessante.. Della scuola? Sai a uno così cosa ne importa della scuola!

Cerco di mettermi in una posizione non troppo effemminata e neanche troppo rigida e per uno come me abituato ad incrociare le gambe stile Angelina Jolie, beh mi sembra chiaro che il risultato sia indecente. Ma tanto chi se ne frega? Tanto lo avrà capito che sono gay fino al midollo quindi chi me lo fa fare di fingere di essere etero quando non lo sono.. dobbiamo sempre fare finta di essere qualcosa che non siamo! La realtà è che se tornasse con solo i bicchieri di vodka in mano, senza vestiti né altro lo stuprerei anche solo con lo sguardo!

 

Poi torna ed è così bello bello bello bello bello bello 

nell'accappatoio 

ed e' proprio quello quello quello quello quello quello 

che io immaginavo 

e la camera ora è un flacone d'odore di lui

 

Che poi la mia mente non è andata poi molto lontana da ciò che sta succedendo in realtà.

Louis è tornato e ha in mano i due bicchieri contenenti il liquido trasparente ed è vestito solo dell’accappatoio.

Stranamente lo immaginavo esattamente così, anche solo da quel poco che vedo dalle gambe e che riesco a scorgere dalla silhouette lasciata dal capo d’abbigliamento, è tutto come ho sognato nelle mie migliori nottate. E proprio come in quei sogni qualcosa inizia a svegliarsi da sotto i pantaloni.

Il suo profumo riempie l’intera stanza e ciò rende la situazione ancora più eccitante.

 

ba-ba-ba bambolina 

ba-ba fammi giocare 

ba-ba-ba-ba regalami un po' di calore 

ba-ba-ba bambolina 

ba-ba la' fuori e' dura 

ba-ba-ba-ba posso stare qui? 

 

Mi si avvicina lentamente. In questo non ci avevo proprio sperato.. ok, forse un po’ si, ma non ci avevo creduto seriamente!

Si slaccia l’accappatoio per poi fiondarsi sulle mie labbra. È una strana situazione perché ci stiamo soltanto baciando e già voglio saltargli su, è solo che c’è qualcosa che mi blocca.

Harry ti rendi conto da quanto aspetti questo momento? Non rovinare sempre tutto idiota!

E io che mi preoccupavo di cosa avremmo potuto parlare. Questo va subito al sodo a quanto vedo! Vorrei chiedergli di rimanere qui stanotte ma non penso ce ne sia bisogno! La situazione sta evolvendo bene già da sé!

 

Dai diamoci una scossa 

Prendiamoci una scossa 

la camera prende fiato pure lei 

attraverso questi odiosi facciotti immortalati in troppi poster 

la bambolina e' piu' vecchia di me 

ma saranno i poster, le spalle, e la voce 

che potrei essere suo zio 

 

Mentre ci avviciniamo al letto noto i poster di modelli sicuramente presi dai giornali più gay in circolazione.. chissà come lo sai Harry.. non è che una di quelle foto formato gigante (in tutti i sensi) ce l’hai appesa pure tu al muro della camera?

Guardo Louis, meravigliato dal fatto che, nonostante si muova esperto accanto a me, sia più grande rispetto a me e abbia un fisico nettamente più sviluppato del mio, sembra un ragazzino.

 

Dai non te ne andare

Vuoi un po' dormire? 

Vorrei tanto che restassi un po'

Sì che si può fare ma dovrei chiamare, 

dimmi dove hai il telefono 

E ancora le sue mani mani mani 

E ancora le sue labbra labbra labbra 

 

L’eccitazione continua a salire e senza troppi giri di parole mi ritrovo con Louis sopra che si sta per togliere definitivamente l’accappatoio che rivela un corpo senza imperfezioni, muscoloso ma non troppo, potrei incantarmi a guardarlo, se solo non avvicinasse di colpo le sue labbra al mio orecchio per sussurrarmi ‘Hai niente da fare stasera? Ti va di rimanere qui?’ e avere come risposta, almeno nella mia mente un bel ‘Certo bello, non me ne andrei neanche se avessi qualcosa da fare’ convinto, ma subito spento da un flash back.

 

5 ore prima

 

Mia madre entra nella mia camera mentre mi vesto.

‘Mi raccomando mamma, rispetta la mia privacy come sempre!’ le dico ironico.

‘Ricorda che questa è casa mia e che..’ inizia a dire ma io la interrompo per continuare la sua solita frase ‘..fino a quando non sarò fuori da questo tetto avrai il diritto di entrare in qualsiasi camera in qualsiasi momento.. strano che tu non abbia questo tempismo quando Gemma è con il suo ragazzo, è proprio una strana coincidenza!’ rispondo scherzando per sentire una risata finta provenire dal corridoio, segno che mia sorella ha sentito il mio commento.

‘A parte questo, stasera hai il coprifuoco alle dieci..’ viene praticamente subito interrotta dal mio urlo ‘Che cosa? Mamma ho 19 anni, si, questa è casa tua ma, hey, ho una vita sociale da mantenere attiva!’ per poi riprendersi e continuare imperterrita ‘Lo so Harry ma stasera devi venire con me, Gemma e i nonni al ristorante, è il loro sessantesimo anniversario e abbiamo trovato posto solo a quell’ora. Mi dispiace.’ 

‘So che ti dispiace’ le dico sorridendo ‘ma io cosa ci guadagno? La mia presenza è piuttosto richiesta ed ha un costo molto alto.’

‘A parte il fatto che tu verrai indipendentemente dalla tua volontà ma sappi che se non verrai’ si interrompe per prendere dei fogli di carta dalla tasca per poi continuare sorniona ‘questi due biglietti che tanto cercavi per il concerto di luglio dei Paramore saranno sfruttati da me e tua sorella!’

La mia faccia intanto è passata dalla solita smorfia di superiorità ad uno sguardo di adorazione verso i biglietti, per poi ricompormi e tornare al mio sorriso normale, solo cercando di mantenerlo un po’ più umile, tanto per corrompere mamma.

‘Dieci e mezzo’ cerco di trattare.

‘Non ho intenzione di superare le dieci e un quarto’ controbatte lei.

‘E io di andare sotto le dieci e venti’ ribatto ancora io.

‘Andata’ e ci stringiamo la mano.

 

Now

 

‘Aspetta’ dico contro la mia volontà appena mi riprendo dal flash-back.

‘Cosa’ sussurra Louis staccandosi a malapena dalle mie labbra.

‘Devo chiamare mia madre, sai dovevo..’ inizio a dire ma Louis mi interrompe ‘Che cosa?’ dice allibito per poi ritornare a baciarmi.

‘Si, lo so è strano ma sai com’è, sono l’unico maschio, il più piccolo e..’ ma non riesco a finire a causa delle sue mani che si insinuano nei miei pantaloni e mi lascio andare al piacere, almeno momentaneo.

 

Lui ha un brutto tic adesso 

Dice cose strane 

E mi guarda come non vorrei 

Adesso devo proprio andare 

Ti chiamo prima o poi 

Lo so che se voglio posso restare 

Ma non insistere dai! 

Dai aprimi la porta porta porta porta porta 

Mi vuoi aprir la porta porta porta porta porta 

ba-ba-ba bambolina 

giu'-giu' quella pistola 

ba-ba va bene resto qua cosa devo fare? 

ba-ba-ba bambolina 

ba-ba vuoi che parliamo 

ba-ba non mi legare dai 

E' solo un gioco nuovo? 

Dimmi che e' un gioco nuovo 

 

Si interrompe dopo poco e inizia a dire a scatti, come se fosse impazzito e guardandomi con uno sguardo vitreo:

‘È strano come abbia pensato che per una volta sarei stato in pace, con qualcuno che potesse esserci solo per me, senza distrazioni o altro’

‘Lou senti, io ora devo andare, comunque tranquillo, ti chiamo io tanto il tuo numero ce l’ho’ balbetto incerto cercando di allacciarmi la cintura e contemporaneamente recuperare i miei oggetti sparsi in giro per la camera. Mi dirigo verso la porta ma la trovo chiusa. Quando l’ha inchiavata? Me lo ritrovo dietro con una pistola in mano puntata direttamente sulla mia tempia.

‘Forse è meglio se rimango qui’ sussurro preoccupato. Che accidenti gli sta prendendo? Vuole uccidermi? 

‘Forse è meglio’ risponde convinto.

Riprende a baciarmi ma io non sono più convinto come prima.. beh ne ho tutte le ragioni, è uno psicopatico con manie omicide! Perché non sono rimasto a casa, perché, ditemelo! 

‘Siediti’ mi ordina autoritario indicando la sedia sulla quale una ventina di minuti fa mi stava baciando e la quale ora mi sembra assurdamente inquietante.

Appoggia la pistola lontano da me per prendere una corda rigida e pesante.

‘Cosa hai intenzione di fare?’ dico sempre più ansioso e preoccupato. Come ci sono finito in questa situazione?

‘È solo un gioco. Un gioco molto divertente. Almeno per me!’ mi risponde sogghignando e avvicinandosi a me per legarmi la corda intorno al corpo.

Cerco di ribellarmi ma il ragazzo è molto più forte di me.

Quando ha finito dice soddisfatto ‘Ecco fatto!’ e inizia ancora a baciarmi. Ma le corde mi stringono parecchio e continuo a provare a liberarmi fino a quando Louis si allontana, prende la pistola, e me la punta alla testa, un’altra volta.

Se avessi le mani libere mi ci proteggerei la testa, ma non posso fare niente, sono un animale ferito, che non ha possibilità di muoversi né di ripararsi. Perciò mi rimane solo supplicare.

‘Ti prego Louis. Lasciami vivere. Farò tutto ciò che vuoi. Ma ti prego. Non sparare’ dico in lacrime. Sarà davvero questa la mia fine? Sul serio morirò legato ad un sedia?

‘Sai cosa Harry? Dicono che l’amore fa male, ma la realtà è che sono le persone a fare male’ dice diretto.

Uno sparo.

E non vedo più niente.

 

 

 

Well

È la prima Song-Fiction che scrivo quindi non so se possa andare bene oppure no, spero comunque che l’apprezziate!

Non so perché ho questa mania di far ritrovare Harry perennemente con una pallottola da qualche parte.. sarà un’ossessione? Boh!

Non so che dirvi riguardo a questa OS se non che stavo ascoltando alle undici di notte in macchina   la musica e mi sono ritrovata questa canzone del Liga che mi ha fatto venire in mente questa idea per la storia..non so cosa ne possiate pensare, spero solo di non scriverne più così perchè mi ha intristito parecchio quindi.. beh spero vi sia piaciuta, che recensiate e che se volete contattarmi per avere chiarimenti potete farlo qui su EFP oppure ai miei seguenti contatti.

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ALTRE sTORIE:
From The First Time I Saw You I Loved Those Red Lips and Those Clear Eyes

We Were Born To Stay Together 

 

Vi amo per tutte le letture e il resto..che dire <3 

Grazie a tutti <3

#Alex

P.S. Spero di imparare a mettere gli IperLink così da evitarvi seccature come copiare e incollare link ecc.. ma in realtà al momento non ne ho voglia c:

baci vomitanti arcobaleni <3

P.S.2 visto che non l’ho fatto nelle altre storie lo faccio qui per tutte: non sono sicura degli errori grammaticali, quindi se ne trovate e vi va di farmelo presente siete liberi di farlo, anche perché solitamente non rileggo, altrimenti mi ci vorrebbe una vita..quindi niente.. stavolta me ne vado sul serio!

  
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