Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Lety_90    13/09/2004    2 recensioni
Guardò la pioggia, che scendeva inesorabile, incurante del dolore e del senso di solitudine che la ragazza provava. Continuava imperterrita a scendere. Quella pioggia che, proprio come tutti, la evitava…quella pioggia che non la bagnava… Pensò al suo amore…a quell’amore che non avrebbe mai avuto. Quell’amore che non la guardava mai negli occhi. È questo, l’amore?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come un sorriso sulle labbra di chi piange

Vivo di lacrime

 

Come un sorriso sulle labbra di chi piange…

Come una pioggia che non bagna…

Come un cuore che non batte…

Come il mare senza sole…

Come le stelle senza luce…

 

si scostò le mani dal viso, lasciando trasparire gli occhi e l’infinito dolore che esprimevano, la ragazza prese a guardare fuori dalla finestra.

Si sentiva così sola, così abbandonata a se stessa e al mondo che aveva creato attorno all’altra figura dei suoi sogni.

Poteva davvero dimenticarlo?

Poteva davvero continuare a sorridere?

Se lo chiedeva ogni minuto, ogni secondo che passava senza di lui.

Potrà mai dimenticarlo?

Chi lo sa. Forse, solo il destino lo sa…

Ma esiste davvero il destino?

No, non poteva. Perchè tutto la riportava a lui, ai suoi occhi, al suo sorriso. Tutto. Tutto la riportava la dolore, all’amore…

A lui.

Guardò la pioggia, che scendeva inesorabile, incurante del dolore e del senso di solitudine che la ragazza provava. Continuava imperterrita a scendere. Quella pioggia che, proprio come tutti, la evitava…quella pioggia che non la bagnava…

Pensò al suo amore…a quell’amore che non avrebbe mai avuto. Quell’amore che non la guardava mai negli occhi.

È questo, l’amore?

No,  no e no. Continuava a ripeterselo.

Non può essere amore.

È solo tanto, troppo dolore.

Dolore fisico, dolore mentale…dolore allo stato puro.

Si sentì soffocare da mille spine velenose. Il cuore le sanguinava. E piangeva, per quel cuore che non batte…che non batte per lei.

Si sentiva come un mare in tempesta… stanco, arrabbiato, solo…senza il sole che arrivasse da un momento all’altro per scaldarlo.

Non era nulla, in confronto alle mille stelle che risplendevano nel firmamento. Stelle magiche…e lei, che non avrebbe mai brillato fra di esse.

 

 

 

Come io senza te…

 

Si strinse alle ginocchia, mentre le lacrime uscivano dai suoi occhi color del mare.

“Posso continuare a vivere così, Harry? A sentirmi inadeguata per tutto, a sentirmi sola. Posso? Dimmelo… come posso continuare ad andare avanti, a credere in te, se tu non ti accorgi nemmeno della mia presenza. Ti amo così tanto…e tu non te ne sei nemmeno accorto. Come posso continuare a sorridere, se non ti ho accanto?”.

Sola, incredibilmente vulnerabile. Incredibilmente innamorata.

Perchè ci si innamora dell’unico ragazzo che non si può avere?

Siamo noi…noi, che vogliamo rischiare tutto.

Che vogliamo stare male, che siamo sadici… ci facciamo male da soli, per il gusto di vedere gli altri venire da noi, a compiangerci.

Ma Virginia non ci stava,

ne sarebbe uscita. Uscita dal dolore che l’assenza di lui le faceva provare.

 

Tu, che non appartieni alla mia vita…

Tu, che non sai nemmeno che esisto…

Tu che sei importante più di un sorriso, di un respiro…

 

 E lei lo sapeva, che sarebbero stati sempre opposti, sempre divisi…sempre soli, con gli altri.

Non avrebbe mai fatto parte integralmente della sua vita. sarebbe stata un personaggio marginale, mentre la parte di migliore amica l’avrebbe interpretata un’altra.

Pianse e pianse, fino a finire le lacrime.

Perchè doveva soffrire così, poi?

Perchè sapeva che lui, non sarebbe appartenuta mai alla sua vita.

Perchè sapeva che per lui era quasi inesistente, che era solamente la sorella del suo migliore amico…perchè sapeva che prima o poi, lui l’avrebbe dimenticata.

Lui…lui che era più importante di tutte le stelle del firmamento, più importante di un sorriso…

Piangeva per lui, che era più importante di un respiro…

 

L’avrebbe dimenticato…

Sì, l’avrebbe fatto.

Per se stessa, per il suo orgoglio, per la sua gioia.

Per la sua vita.

 

Io, che soffro per un amore che non posso avere…

 

E si sentiva così incredibilmente stupida, tutto d’un tratto. Incredibilmente immatura. Si vergognava quasi.

Perchè?

Perchè stava soffrendo, soffrendo per un amore che non poteva avere, non ora.

Per un amore di bambina, che si stava trascinando dietro da troppo, troppo tempo.

Per un’utopia che non doveva più esserci.

 

E rise, rise e rise.

Dandosi della sciocca. Dandosi della stupida. Dicendosi: “Ehi, Virginia…cosa stai qui a piangere?”.

Ma non sarebbe servito a nulla…perchè soffriva, soffriva comunque.

 

Io, che in un mare di tristezza nuoto…

 

Si sentiva quasi annegare, in quell’enorme mare di dolore e tristezza che si era creata con le sue stesse lacrime di bambina. Lacrime che tutt’ora continuavano a scenderle lungo le guance lentigginose e lisce.

Si asciugò con rabbia, dandosi mentalmente della stupida, dell’immatura.

Dell’innamorata.

 

“Fallo ingelosire, Virginia… Fallo ingelosire, e cadrà ai tuoi piedi.”

 

Bene…perchè non era ancora svenuto davanti alle sue scarpe?

Perchè era solo un luogo comune…

Solo una stupidaggine.

Solo un’illusione…

Solo questo.

 

Io, che da tanto non regalo alle mie labbra un sorriso…

 

Lei, così piena di vita…

Lei, così allegra, così solare…

Così sorridente.

Ed era sempre lei, che non riusciva più a nascondere il suo amore per lui, per il ragazzo dei suoi sogni.

“Io, che da tanto non regalo alle mie labbra un sorriso…”.

 

Si scoprì a guardarsi nello specchio. Si sfiorò i capelli vermigli, le guance pallide e lentigginose, lisce. Chiuse e riaprì gli occhi, velocemente, come se avesse paura di non vedere più niente intorno.

Si guardò, guardò e riguardò, poi, si sorrise.

 

Sorrise dopo tanto, tanto tempo.

Sorrise, sorrise e sorrise ancora, solo per il gusto di farlo.

Solo per sentire l’impercettibile movimento delle labbra che si stiravano.

Solo per poter vedere i propri denti splendere.

Trovò tutte…tutte le scuse, per poter continuare a sorridere…

 

Io…che per amare te…

 

E lei…lei prese a correre, correre lungo i prati.

Prese a ridere, a scherzare.

Non pensando più alle lacrime…non pensando più a lui, al dolore che le aveva provocato.

Immergendosi anima e corpo nella persona che aveva di fronte a se…

Al ragazzo che aveva di fronte a se…

Quel ragazzo conosciuto per caso, al ballo…quel ragazzo che la faceva stare bene, che la faceva sentire amata…protetta.

 

Prese a pensare, stesa sull’erba, a quanto aveva pianto…a quanto l’aveva fatta soffrire, Harry.

“Il tuo nome, che fa bene, fa pensare alla salvezza, per tutti…a me, a me così caro, eppure mi fa soffrire… eppure…eppure…non riesco a non pensarti…”.

Non doveva pensare a lui, lo sapeva bene…ma come faceva…non si può…no, non poteva proprio dimenticarlo, era come chiederle di dimenticare come si mangia, come si dorme…

 

“Ho pianto, non lo nego…perchè dovrei. Ho pianto tanto…ti ho amato…forse ti amo ancora. Ma come posso continuare così, Harry?

Ecco perchè sto con Michael…perchè ho assoluto bisogno di dimenticarti…perchè è così…

 

Perchè io, per amare te, di lacrime vivo…”.

Sorrise…

 

“Perchè io, per amare te, di lacrime vivevo.”

 

…di Lacrime Vivo…

 

 

Come un sorriso sulle labbra di chi piange, come una pioggia che non bagna, come un cuore che non batte, come il mare senza sole, come le stelle senza luce, come io senza TE…

Tu, che non appartieni alla mia vita, tu che non sai nemmeno che esisto, tu che sei più importante di un sorriso, di un respiro…

Io che soffro per un amore che non posso avere, io che in un mare di tristezza nuoto, io che da tanto non regalo alle mie labbra un sorriso…

Io, che per amare te

…Di lacrime vivo…

 

   

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lety_90