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Autore: parveth    05/06/2013    2 recensioni
Rush sulla poltrona degli Antichi rivede il suo passato e non ha intenzione di dirlo a nessuno. Almeno non a voce...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nicholas Rush, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre il professore dormiva Hayley ne approfitto' per rimettere a posto l'infermeria: riordinare le medicine, scrivere se ne era finita qualcuna... tutti compiti che Tj le aveva affidato in sua assenza,  dopo circa due ore mentre si era rimessa a leggere  senti' una voce dire " e il tuo fidanzato che dice delle tue letture?"  "oh ben svegliato...beh in realta'...non c'e' un fidanzato"  rispose lei sedendoglisi accanto sul letto  "lei piuttosto? A quanto pare c'e' una signora Rush..."  disse la ragazza sfiorandogli la fede,  lui ritrasse bruscamente la mano  "si...c'era..." rispose senza guardarla negli occhi  "oh...mi spiace...non lo sapevo..."  disse Hayley abbassando lo sguardo.


"Non potevi... ed ora scusa ma devo andare: c'e' tanto lavoro da fare ancora"  disse Rush alzandosi dal letto  " si riguardi"  riusci' a dire la giovane infermiera che si era arresa di fronte alla testardaggine di quell'uomo  ma ormai non doveva piu' esserci il rischio che la ferita al petto si riaprisse.



Sbarcarono su un pianeta che sembrava presentare condizioni favorevoli all'insediamento umano almeno all'apparenza, tuttavia Hayley non aveva seguito Tj:  la dottoressa le aveva detto che non era necessario ed era rimasta sulla Destiny, piu' tardi erano entrambe nella sala  dove vi era la misteriosa poltrona degli Antichi che doveva servire per sbloccare certi dati di cui non riuscivano a venire a capo, purtroppo pero' chi la utilizzava metteva seriamente a repentaglio la propria vita pur entrando in una specie di trance.


Inutile dire che a fare il tentativo fu Rush e che quando Hayley giunse in quella stanza si trattenne a stento dal buttarcelo giu' a calci  "no, dobbiamo aspettare che si svegli da solo"  disse Tj mettendole  una mano sul braccio  "e se non si sveglia?" chiese lei sul punto di avere una crisi di nervi  "non possiamo saperlo: lui sapeva che era rischioso gia' una volta gliel'avevo proibito ma potrebbe essere la nostra unica possibilita'"  intervenne Young  e la giovane pur detestandolo non poteva dargli torto: per quel poco che lo conosceva sembrava proprio una cosa da lui, certo non era la prima volta che tentava qualcosa di azzardato, ed era sempre andato tutto bene ma la ragazza era in ansia comunque.


Passarono i minuti e le ore e finalmente Rush si riebbe da quello stato in cui era caduto, "scusate, io...devo andare...."  disse alzandosi ed avviandosi verso il suo alloggio,  Hayley non l'aveva mai visto cosi' sconvolto e decise di seguirlo,  arrivata alla porta busso' ma non ricevendo risposta  provo' ad aprirla, in quella si accorse che era bloccata.


Doveva essercisi seduto contro.


"Ehm professore...posso entrare?"  chiese timidamente.


"Vattene!!!"  le urlo' da dietro la porta chiusa.


Hayley rimase per un attimo interdetta: la sua voce era parecchio strana  "sta piangendo" penso' e decise di ritentare  " mi faccia entrare la prego, parli con me".

"No! Non voglio parlare con nessuno, vattene!!!"  urlo' lui ancora piu' forte.


"Professore, che cos'ha visto mentre era su quella poltrona? A me puo' dirlo..."  continuo' la ragazza che non aveva nessuna intenzione di mollarlo li' in quelle condizioni.


In quel momento la conversazione che avevano avuto in infermeria le attraverso' la mente come un lampo e in un attimo le fu tutto chiaro "mio Dio...deve aver visto la moglie...non c'e' da stupirsi che sia ridotto cosi'..."


Dato che lui sembrava non aver voglia di parlare Hayley trasse di tasca un bloc-notes che portava sempre con se' e strappo' un biglietto dove scrisse  "so che non ha voglia di parlare ma in certi casi fa bene: non so cos'abbia visto ma e' evidente che dev'essere qualcosa di grave altrimenti non starebbe cosi' male"  e lo passo' sotto lo stipite.

Pensava che per uno non abituato a sfogarsi a voce la parola scritta fosse il mezzo migliore.

Qualche minuto dopo il bigliettino era di nuovo sotto la porta  "cose del mio passato di cui mi pento".


Hayley non voleva fare la figura dell'impicciona ma doveva comunque spingerlo a sfogarsi in qualche modo  "tutti noi abbiamo fatto cose di cui ci siamo poi pentiti ma lei non mi sembra il tipo di persona che ha fatto cose terribili..."  scrisse.


Dovette attendere molto di piu' questa volta prima di vedersi ricomparire il foglietto davanti agli occhi  "Si chiamava Gloria...era malata di cancro ed io invece di starle vicino mi sono buttato a capofitto nel lavoro...preferivo i miei calcoli al vederla soffrire..."

Il foglietto era bagnato di lacrime che non tardarono a scendere anche dagli occhi di Hayley.

"Doveva essere una donna straordinaria per stare accanto ad uno come lei"  scrisse e quella frase fece sobbalzare  Rush .


Ora si spiegava tutto, altro che pazzo, incosciente e quant'altro: lui ancora soffriva per quella perdita e si era chiuso di piu' in se' stesso.

"Lo era...ma io non la meritavo evidentemente"  fu la sua risposta.


"Sono certa che se la vedesse oggi sarebbe orgogliosa di lei anzi probabilmente lo e' gia'"  scrisse Hayley di rimando  "gliel'ho sempre detto che se non fosse per lei a quest'ora eravamo finiti".


Nel leggere quelle frasi Rush si commosse fino alle lacrime.

"Grazie"   scrisse.


"Di nulla: ora si riposi professore e non si preoccupi: questa conversazione rimarra' tra noi e se avesse bisogno di sfogarsi ancora io e i miei bigliettini ci saremo sempre per lei"  fu la risposta di  Hayley  prima di andare nella sua stanza.


Mentre si coricava Rush non riusciva a smettere di pensarci:  era evidente che quella ragazza aveva un carattere molto piu' espansivo del suo forse anche troppo visto com'era stato il loro primo  "faccia a faccia" eppure ciononostante non aveva insistito piu' di tanto per entrare ma si era come adattata alle sue esigenze utilizzando un altro metodo molto meno invasivo per comunicare con lui,  era un segno di rispetto nei suoi confronti.

Si chiese anche cosa ne avrebbe pensato sua moglie se fosse stata li' con loro:  Ne sarebbe stata gelosa? Oppure l'avrebbe incoraggiato ad aprirsi con quella ragazza affinche' cominciasse a fidarsi di piu' degli altri?


In cuor suo conosceva gia' la risposta.




angolo autrice:  ed ecco la sesta ff su Sgu, ormai sono arrivata all'episodio 14,  per chi mi legge per la prima volta,  Hayley e' un personaggio inventato da me, una giovane infermiera arrivata coi civili sulla Destiny che pero' fa da assistente alla dottoressa,  per ulteriori informazioni v'invito a leggere le altre a partire da "the wrong start", le recensioni son sempre gradite ^_^
  
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