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Autore: _Nat_91    05/06/2013    3 recensioni
{Sequel de La mia vita sei tu!}
Giugno 2012, l'estate è alle porte.
Bill ed Elisabeth sono ancora insieme, più innamorati che mai. I Tokio Hotel sono prossimi alla partenza del nuovo tour e le ragazze seguiranno i loro compagni. Ma durante questo viaggio una serie di eventi che causeranno molta sofferenza a molte persone...
Una nuova lunga storia d'amore, ricca di colpi di scena e new entry che causeranno molto scompiglio nelle vite di Bill ed Elisabeth.
La tempesta della vita si abbatte contro le rocce del cuore mettendo alla prova la resistenza di un Amore...
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon giorno ragazze,
Scusate il ritardo ma ho avuto dei problemi che ho fortunatamente risolto ed ora sono qui a ringraziare coloro che hanno letto e recensito il precedente capitolo.
Vi ringrazio per la pazienza e per i vostri commenti, spero che il nuovo capitolo vi piaccia.
Il prossimo capitolo arriverà lunedì...
Un bacio,
Nat
 
...Buona lettura...
 
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Il Destino del nostro amore

 
 
 
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62. Decisioni importanti

 
 
 
 
Un vento forte ed imperioso funestava Amburgo anche in quell'ultimo mercoledì di novembre; il freddo pungente filtrava anche dal più piccolo spiraglio della casa ma fortunamente il riscaldamento aveva annientato il suo nemico glaciale.
Elisabeth era ancora a letto e con lo sguardo seguiva i movimenti quasi sinuosi delle fronde degli alberi scosse da forti raffiche; lentamente quelle immagini divennero sfuocate mentre la sua mente si perse nei ricordi di quegli ultimi giorni ad Amburgo.
 
 
Dopo il chiarimento di quel venerdì mattina, Bill ed Elisabeth erano andati a casa della band ed avevano dato la bella notizia ai ragazzi che si erano complimentati con entrambi ringraziando, ironicamente, il cielo per aver posto fine a quel supplizio che li stava facendo impazzire. Il vocalist li aveva fulminati con lo sguardo ma poi era scoppiato a ridere insieme agli altri. Anche Jennifer, Jess e Victoria avevano gioito alla notizia che i due ragazzi si erano finalmente chiariti e la sera stessa avevano deciso di festeggiare tutti insieme quella nuova riunione.
Il giorno dopo la mora aveva chiamato Jason raccontandogli ciò che era successo e lui si era dimostrato contento di quella riconciliazione e le aveva confessato che avrebbe sentito la sua mancanza non appena se ne sarebbe tornata definitivamente ad Amburgo ma lei gli aveva promesso che si sarebbero visti spesso e sentiti sempre.
Dopo di ché Elisabeth aveva chiamato anche Simon, era giusto che sapesse direttamente da lei gli ultimi svolgimenti.
 
- Tu sei felice? -le aveva chiesto lui dopo aver ascoltato la mora.
 
- Sì, adesso sono davvero felice -gli aveva confessato anche se con un leggero disagio.
 
- Allora io lo sono per te -aveva replicato l'austriaco- Ti ho sempre detto che volevo la tua felicità e se sei sicura di averla trovata con Bill, nonostante tutto, sono contento per te ma ti avverto: se lui dovesse farti soffrire dovrà vedersela con me -le aveva detto facendola sorridere.
 
La mora lo aveva ringraziato e poi aveva terminato la telefonata; era davvero fortunata ad avere al suo fianco una persona stupenda come Simon.
La domenica era stata caratterizzata dalla cena a casa di Simone e Gordon, entrambi contenti di vedere di nuovo Bill ed Elisabeth insieme; infine la mora ed il vocalist erano tornati a casa dei ragazzi dove si erano finalmente addormentati dopo aver parlato di una lunga serie di progetti per il futuro.
 
 
Ed ora Elisabeth era ancora lì, cullata dalle calde coperte del letto di Bill, che ripensava a come la sua vita era di nuovo cambiata prendendo finalmente la giusta piega.
Quando sentì la porta aprirsi, si voltò trovandosi davanti Bill che si avvicinò al letto con un vassoio tra le mani.
 
- Buon giorno piccola -la salutò sedendosi e lasciandole un morbido bacio a fior di labbra.
 
- Buon giorno amore -ricambiò la mora guardando poi ciò che il ragazzo aveva posato sulle sue ginocchia- Mmm colazione a letto? Così mi vizi -gli disse baciandolo.
 
- Lo faccio con piacere -ammise il vocalist guardandola dolcemente- E poi qui c'è qualcuno che sta diventando una balenottera e non riesce ad alzarsi dal letto -la prese in giro guadagnandosi un pugno sul braccio.
 
- Ehi! -esclamò falsamente offesa- Guarda che io riesco ancora a muovermi.
 
Bill rise divertito e le scompigliò i capelli invitandola poi a fare colazione perché dopo sarebbero usciti.
 
- E dove andiamo? -chiese Elisabeth addentando una fetta di pane.
 
- Questa è una sorpresa -le rispose semplicemente cercando di non crollare sotto quello sguardo sensualmente curioso- Ti dico solo che ti piacerà. Sarà un punto di partenza per noi tre -le sussurrò baciandole il pancione- E sono sicuro che piacerà anche a te, bambina mia.
 
La mora sorrise intenerita di fronte a quella scena e cominciò ad accarezzare i capelli di Bill, ancora con il capo poggiato sul suo ventre.
 
- Mancano ancora tre mesi -disse ad un tratto il vocalist- ma io ci sarò, potrò finalmente seguire la tua gravidanza giorno dopo giorno. Non riesco ancora a crederci -confessò alzandosi e guardando la mora.
 
- Saremo insieme -affermò allora lei in una muta promessa prima di baciarlo.
Bill assaporò quelle labbra che sapevano di fragola e si sentì ardere di felicità e passione. Dopo le sfiorò la punta del naso e le disse di mangiare e prepararsi mentre lui scendeva in salotto per parlare con David.
 
 
 
Poco più di mezz'ora dopo Elisabeth scese al piano inferiore e trovò i ragazzi apparentemente tranquilli e David leggermente agitato, allora si rivolse a tutti chiedendo cosa fosse successo.
 
- Niente Elisabeth -rispose subito Tom sorridendo orgoglioso- Mio fratello si è dimostrato un uomo con le palle.
 
- Cosa vuol dire questo? -chiese perplessa la mora voltandosi verso il vocalist.
 
- Semplicemente che questa volta ho fatto la scelta giusta -le rispose Bill avvicinandosi a lei- Ho anteposto la famiglia alla musica. Ed ora -aggiunse passandole un braccio intorno alle spalle- direi che sia meglio andare.
 
La mora lo guardò confusa e seguì il proprio ragazzo fino alla macchina lanciando però, prima di uscire di casa, un altro sguardo ai ragazzi ed al manager che la salutarono semplicemente.
 
Quando il vocalist salì in macchina, Elisabeth lo vide sorridere, mentre lui partiva alla volta di una meta a lei oscura, e non riuscì più a trattenersi.
- Bill mi dici cosa è successo con David? -gli chiese con curiosità- Di cosa avete parlato e cosa vuol dire che hai anteposto la famiglia alla musica?
 
Lui le lanciò uno sguardo fugace e tranquillo tornando subito dopo a dedicarsi alla strada.
- Non è successo niente di grave -le rispose scrollando le spalle- Ho semplicemente detto a David che rimanderemo il tour mondiale a data da destinarsi e di organizzare una conferenza per annunciare questo cambio di programma.
 
La mora sgranò gli occhi sorpresa; era incredula, quelle parole l'avevano colta totalmente in contropiede oltre ad averla scossa nel profondo.
Lui aveva sacrificato il lavoro per lei e la loro bambina, lo aveva fatto per la loro famiglia.
 
- Bill, tu hai... -esordì lei ancora incredula prima di essere interrotta da lui.
 
- Adesso le mie priorità sono cambiate Elisabeth -le disse guardandola intensamente- È vero, sono un cantante ma adesso sto per diventare padre e ho dei doveri nei confronti di mia figlia. Voglio esserci in questi ultimi mesi, voglio vederla nascere e starle accanto nei primi mesi. Non rinuncerò al mio lavoro e David ha capito le mie ragioni anche se la mia decisione lo ha leggermente infastidito. Non mi avrebbe mai contraddetto; e poi, -aggiunse facendole l'occhiolino- ho raggiunto un compromesso a cui non avrebbe mai rifiutato.
 
- Che compromesso? -chiese la mora aggrottando la fronte.
 
- Gli ho detto che, in attesa del tour mondiale, mi dedicherò anche alla stesura dei testi per le canzoni del nuovo album che poi registreremo una volta concluso il tour -le rispose prima di aggiungere con enfasi- Ho già delle idee. L'arrivo di Cristal mi sta ispirando molto.
 
- È stupendo! -esclamò allora Elisabeth- Uniresti l'utile al dilettevole.
 
- Ma soprattutto starei con te e la bambina senza dovervi costringere a viaggiare da un luogo ad un altro -la interruppe ancora- D'ora in poi le cose cambieranno Liz, mi impegnerò per lasciarvi sole il meno possibile e per stare sempre insieme a voi. Mi organizzerò meglio con il lavoro perché adesso le mie priorità sono cambiate: amo la musica, amo la band ma amo anche la nostra piccola famiglia e devo pensare a voi.
 
La mora lo guardò con il cuore colmo di gioia ed una nuova luce negli occhi e gli strinse la mano poggiata sul cambio.
Con quelle parole Bill era riuscito a distruggere ogni sua paura donandole maggiore sicurezza per quel nuovo imminente futuro.
 
- Grazie Bill -gli disse semplicemente- Non immagini quanto queste tue parole siano importanti per me. Grazie davvero amore.
 
Il vocalist le accarezzò amorevolmente la guancia e le baciò il dorso della mano, dopo di ché si allungò per aprire il cruscotto ed uscirne una benda.
- Indossala -le ordinò porgendogliela.
 
- Per quale motivo dovrei mettermi questa benda? -chiese allora scettica rigirandosela tra le mani.
 
- Fidati di me e mettitela -ribadì lui gentilmente- Ti ho già detto che devo mostrarti una sorpresa.
 
Elisabeth annuì e si sistemò la benda sugli occhi rilassandosi nuovamente contro il sedile ed ascoltando le canzoni del cd che Bill aveva scelto prima di mettersi in viaggio.
 
 
 
Un paio di minuti dopo, il vocalist si fermò e scese dalla macchina girando fino al posto del passeggero; fece scendere la sua ragazza e le indicò la strada da fare o eventuali ostacoli da superare. La mora continuò a chiedergli dove fossero ma non ricevette alcuna risposta esaustiva da lui, però riuscì a percepire una certa elettricità ed un certo entusiasmo nelle sue parole.
 
- Un altro passo -disse ancora Bill prima di farla fermare- Ok, ora puoi togliere la benda.
 
Elisabeth fece come lui le aveva chiesto sorridendo divertita ma le si bloccò il respiro non appena vide ciò che le si presentò davanti agli occhi.
Di fronte a lei c'era un grazioso salottino con delle pareti di un caldo color sabbia, un divano e delle poltrone color noce ed un camino con volta ad arco.
Sulla destra c'era uno scaffale dello stesso colore del divano e sul lucido parchet un finissimo tappeto molto elegante ed il tutto era illuminato grazie ad un'ampia porta finestra dal quale si accedeva ad un giardino perfettamente curato.
 
Ad un tratto il vocalist la prese per mano e la condusse nella cucina; era molto grande con una cucina molto elegante ed in marmo ed un piccola penisola rivestita di granito. Poco più in là c'era un tavolo in legno e nella parete antistante era posto un televisore di ultima generazione e sotto era posto un fine mobiletto in vetro.
 
- Vieni con me - le disse il vocalist trascinandola ancora dietro di sé.
 
Le fece vedere un piccolo bagno ben accessoriato e munito di doccia e vasca e poi la condusse al piano superiore dove la mora vide sulla sinistra una stanza adibita a biblioteca con scaffali e teche di vetro, un altro bagno molto più spazioso di quello del piano inferiore, un piccolo sgabuzzino. Invece sulla destra si stagliavano altre tre porte dietro le quali si celavano due stanze vuote ed una camera da letto arredata con mobili di un tenue arancione che si accoppiava perfettamente con il color sabbia delle pareti, con un'ampia cabina armadio ed una grande finestra impreziosita dalle soffici tende di velluto.
 
Bill le prese ancora la mano della mora portandola al secondo ed ultimo piano dove in un angolo alla loro destra erano poste una lavatrice ed un'asciugatrice ed un piccolo ma fine lavandino. Infine davanti a loro si ergeva una nuova porta finestra scorrevole che permetteva l'accesso ad un terrazzo con un pavimento in marmo rosa ed un tetto costituito da un elegante tendone trasparente che consentiva il passaggio della luce solare e che poteva essere tolto e rimesso facilmente.
Lo spettacolo che si vedeva da lì era stupendo ed Elisabeth ne rimase affascinata; dopo un attimo di silenzio, si girò verso Bill e lo guardò con occhi lucidi mentre dentro di lei un insieme di domande si susseguivano l'una dietro l'altra.
 
- Bill che...che significa? -gli chiese lei confusa ed emozionata allo stesso tempo.
 
Lui le si avvicinò e le prese le mani tra le sue guardandola intensamente negli occhi.
- Se tu lo vorrai, questa sarà casa nostra -le rispose studiando attentamente la sua reazione.
 
- Hai...comprato questa casa per noi? -le chiese sorpresa mentre sentiva il cuore batterle impetuosamente.
 
- No, non ancora -precisò subito lui- Ma basta solo una firma per rendere questa la nostra casa. È molto grande ed a metà strada dai nostri appartamenti; naturalmente, se qualcosa non dovesse piacerti, potresti arredare tutto secondo i tuoi gusti -aggiunse ancora prima di tornare nuovamente serio- Elisabeth, presto avremo una figlia e, dopo il nostro bacio all'aeroporto, ho pensato che fosse arrivato il momento di cercare una casa dove costruire il nostro piccolo nucleo familiare. Lo so, forse è troppo presto, ci siamo chiariti da neanche una settimana ma non abbiamo mai smesso di amarci ed io vorrei davvero venire a vivere insieme a te in questa bellissima casa. Però, se vuoi aspettare ancora perché non ti senti pronta, non c'è...
 
Le parole gli morirono sulle labbra, soffocate da un bacio di Elisabeth che si strinse a lui incrociando le braccia dietro al suo collo.
 
Quando si allontanò dalle sue labbra, lo guardò negli occhi e gli sorrise.
- Allora, dove dobbiamo firmare? -gli chiese allegra.
 
Bill rimase inizialmente costernato da quella domanda ma poi, sopraffatto dalla felicità, l'abbracciò con forza facendola volteggiare in aria.
- Stai dicendo sul serio? -chiese lui con gli occhi che gli brillavano- Vivremo in questa casa?
 
Lei annuì semplicemente prima di essere travolta in un bacio carico di passione e gioia, un bacio che sapeva di gioia e speranza, un bacio che gridava amore.
Si baciarono con dolcezza più volte infine Bill la prese per mano ed insieme scesero ed uscirono di casa.
 
- Adesso chiamo subito l'agente immobiliare -le disse mentre raggiungevano la macchina- e farò il possibile per avere un incontro oggi stesso. Questa casa deve essere nostra il prima possibile; dobbiamo renderla davvero nostra e preparare la stanzetta per Cristal.
 
Elisabeth era contenta dell'entusiasmo del vocalist e si sentì davvero felice di aver contribuito, anche se in minima parte, a donargli quel sorriso gioioso.
 
- Bill -lo chiamò lei interrompendo il suo fiume di parole- Grazie infinite per questa magnifica sorpresa. Ti amo -gli disse con estrema dolcezza.
 
- Anche io piccola ma non ringraziarmi -le disse avvicinandosi al suo volto- Ho sempre sognato di andare a vivere con te.
 
La mora si morse il labbro e, a quel gesto, Bill si sentì percorrere da un brivido di eccitazione e si impadronì con bramosia delle sue labbra. Ogni bacio era una scossa di adrenalina, un'esplosione di emozioni, un vortice di dolcezza e passione; ogni bacio era una dolce carezza a un cuore innamorato.
 
Dopo un ultimo sguardo carico di passione e tenerezza, il vocalist mise in moto e partì alla volta del suo appartamento, ansioso di poter festeggiare con i suoi amici per quella nuova vita che stava costruendo con la ragazza che amava.
 
 
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L'indomani mattina Elisabeth si svegliò che non erano neanche le otto ma notò che Bill non c'era e che le aveva lasciato un piccolo post-it dove la rassicurava che sarebbe rientrato presto. La curiosità era comunque troppa quindi si alzò e, ancora in pigiama, scese in cucina sperando di trovarlo ancora lì, ma l'unica persona presente era Tom.
 
- Buon giorno -lo salutò dandogli un rapido bacio sulla guancia ed avvicinandosi al frigorifero.
 
- Buon giorno signorina -ricambiò lui continuando a bere il suo caffè e sorridendo- Appena alzata?
 
La mora annuì poi si sedette intorno alla penisola chiedendogli se sapesse dove fosse il fratello.
- Sarà da David credo -le rispose senza guardarla- Forse staranno sistemando gli ultimi dettagli per la conferenza stampa delle undici.
 
Elisabeth lo ringraziò mentre faceva colazione e ripensava ancora alla decisione che Bill aveva preso per il bene della loro piccola famiglia. Lui non immaginava neanche quanto l'avesse resa felice tutto ciò che aveva fatto il giorno prima; le aveva regalato delle emozioni grandissime che l'avevano fatta sentire leggera e soave.
 
- Sai Elisabeth -disse ad un tratto Tom richiamando la sua attenzione- C'è stato un periodo in cui ti ho odiato per ciò che hai fatto a Bill -la vide incupirsi ed abbassare lo sguardo- Ti consideravo responsabile del comportamento che lui aveva assunto ma soprattutto ti ho odiato per tutto il dolore che gli hai recato e per tutte le lacrime che gli hai fatto versare. Ti odiavo perché avevi ferito il mio piccolo fratellino -ammise sorridendo amaro- Ma quando abbiamo scoperto che Jason non era che tuo cugino, ho cominciato a nutrire risentimento per te poiché credevo che te ne fossi andata perché non amavi più Bill. Ed invece ci hai fatto una bella sorpresa quando siamo giunti ad Innsbruck. Quando poi ho scoperto la verità sulla tua fuga, il mio risentimento per te è svanito nel nulla lasciando il posto ad un'insolita felicità e voglia di diventare zio -ammise ridendo appena prima di sedersi e posare una mano sulla sua- Volevo essere sincero con te e dirti ciò che ho provato anche io durante la tua assenza: rabbia, odio e sofferenza. Ma fortunatamente le cose si sono risolte per il meglio e tu sei di nuovo qui, accanto a mio fratello -concluse regalandole un bacio sulla fronte.
 
La mora sospirò e lo guardò negli occhi.
- Tutto il tuo risentimento nei miei confronti era più che giustificato -gli disse amaramente- Ho commesso un grave errore nonostante le mie intenzioni fossero buone, però l'unico risultato che ho ottenuto è stata la sofferenza delle persone a me più care. Tu e tutti gli altri avevate tutto il diritto di odiarmi per la mia fuga ed io non ve ne faccio una colpa né critico nessuno. Ma, come hai detto tu, fortunatamente le cose si sono risolte ed io e Bill stiamo di nuovo insieme -ammise felice prima di guardare il chitarrista sorridendogli- Ti ringrazio di essere stato sincero con me Tom.
 
Anche lui ricambiò il sorriso e, in un certo senso, si sentì sollevato per averle detto tutto.
- Su, panzerotta, vieni qui e fatti abbracciare -la esortò lui giocoso afferrandole la mano e trascinandosela addosso.
 
Elisabeth si mise a ridere contro il suo petto mentre Tom le accarezzò delicatamente il pancione; dopo di ché lei gli diede un bacio sulla guancia e si congedò dicendogli di stare andando a prepararsi per la conferenza.
 
 
 
Elisabeth si stava infilando un maglione quando un uragano di nome Bill piombò nella stanza immobilizzandosi quando vide il ventre gonfio scoperto. Un sorriso gli nacque spontaneo e si avvicinò lasciando un casto bacio alla ragazza per poi chinarsi e baciare quel ventre che cresceva giorno dopo giorno.
 
- Bill hai le mani ghiacciate -esclamò la mora ritraendosi appena quando le sfiorò la pelle.
 
Il vocalist sorrise biricchino, posò la busta che aveva in mano sul letto e poi strinse a sé Elisabeth baciandola e sfiorando la sua schiena al di sotto del maglione facendola rabbrividire.
 
- Buon giorno mammina -disse euforico dopo un ultimo bacio con schiocco.
 
- Come mai sei così allegro? -le chiese lei confusa- Di solito tu non sei agitato prima di una qualsiasi apparizione.
 
- Infatti lo sono -ammise subito prima di sorridere raggiante ed afferrare la busta che aveva posato sul letto- Leggi questa.
 
La mora la afferrò dalla mano del vocalist e la aprì uscendone un foglio scritto al computer; cominciò a leggerne il contenuto e man mano i suoi occhi si sgranarono. Quando finì, posò uno sguardo sorpreso sul vocalist che, invece, continuava a sorridere sereno.
 
- Bill, ma questo è...è l'atto di acquisto della casa -balbettò incredula- E lo hai già firmato.
 
- Esatto signorina Johnson -annuì lui posandole le mani sui fianchi- Da oggi, quella casa è ufficialmente nostra.
 
Riuscì a concludere la frase giusto in tempo prima che Elisabeth lo abbracciasse piangendo contro il suo collo.
Il vocalist sorrise e ricambiò l'abbraccio accarezzandole i capelli.
 
- È fantastico Bill! -gli sussurrò ancora stretta a lui- Sono così felice. Casa nostra -disse con voce sognante- Ancora non mi sembra vero.
 
- Lo è invece, piccola mia -la contraddisse lui con un sorriso- Ed appena torneremo da Innsbruck cominceremo subito a sistemarla in modo che sia tutto pronto quando nascerà nostra figlia.
 
La mora annuì e gli prese il volto tra le mani, baciandolo.
- Ti amo -gli sussurrò imprigionando tra le sue labbra quel "anche io" che lui le disse in risposta.
 
- Avremo tante cose da fare ora -esordì il vocalist dopo essersi seduto sul letto trascinando la ragazzo sopra le sue ginocchia- Andare in Austria a riprendere la tua roba, poi tornare qui e decidere come sistemare o modificare l'arredamento della nostra nuova casa.
 
- Ogni cosa a suo tempo Bill -lo interruppe lei accarezzandogli una guancia- Come prima cosa hai una conferenza stampa da affrontare adesso.
 
- È vero -concordò alzandosi e dirigendosi verso la porta- Vado a prepararmi per poi annunciare al mondo intero che Bill Kaulitz si prenderà una lunga pausa -concluse facendole l'occhiolino.
 
Elisabeth scoppiò a ridere poi, quando lui uscì dalla stanza, si lasciò cadere sul letto senza mai abbandonare il sorriso.
Ogni cosa stava ritornando come era prima, altre invece stavano migliorando; lei si sentiva bene, era di nuovo veramente felice e l'artefice di quel miracolo era il proprietario di due meravigliosi occhi nocciola e possessore della chiave del suo cuore.
 
 
 
La conferenza stampa stava per iniziare e Bill era nel camerino che camminava avanti ed indietro agitato. Sentiva distintamente il brusìo dei giornalisti che attendevano l'ingresso della band ansiosi di sapere il motivo di quella conferenza improvvisa.
 
- Amore calmati, andrà tutto bene -lo rincuorò Elisabeth abbracciandolo da dietro.
 
Lui annuì poi se la rigirò tra le braccia e le sorrise; in realtà era preoccupato per lei. Temeva che dopo l'intervista i paparazzi avrebbero iniziato a seguirlo per scoprire qualcosa di più ed in quel caso sarebbero arrivati a lei.
E lui non lo voleva!
Si era ripromesso che le avrebbe fatto trascorrere gli ultimi mesi di gravidanza nella massima tranquillità ed armonia e, di sicuro, essere sbattuta su tutte le copertine dei giornali o perseguitata dai giornalisti non avrebbe per niente giovato nel suo stato.
Non avrebbe mai permesso che qualcosa la turbasse proprio in quell'ultimo trimestre quindi decise che sarebbe stato più attento a tutto ciò che avrebbe fatto d'ora in poi per proteggere così la loro privacy.
 
La voce di David interruppe il flusso dei suoi pensieri; diede un bacio a fior di labbra ad Elisabeth poi uscì respirando profondamente prima di buttarsi tra le fauci dei leoni.
I flash delle macchine fotografiche accompagnarono l'ingresso dei quattro membri dei Tokio hotel e del loro manager, David Jost. Non appena si accomodarono sulle poltrone in pelle cominciarono subito le raffiche di domande.
 
- Buon giorno a tutti -disse Bill prendendo la parola- Vi ringrazio di essere venuti qui oggi nonostante un così breve preavviso ma ho un importante annuncio da farvi. Noi quattro ed il nostro manager abbiamo fatto dei significativi cambiamenti di programma: abbiamo deciso di posticipare il tour mondiale, che sarebbe dovuto partire a maggio, di circa sei mesi.
 
Appena concluse quelle parole, i giornalisti impazzirono e cominciarono di nuovo a fare domande.
 
- Quali sono le cause di questo cambiamento?
 
- La vostra band sta attraversando una crisi?
 
- Volete sciogliere i Tokio Hotel?
 
Il vocalist chiese gentilmente di fare silenzio e reclamò la loro attenzione.
- No, non c'è nessuna crisi all'orizzonte all'interno della nostra band -precisò subito- Semplicemente abbiamo deciso di spostare il tour per permetterci una breve pausa che mi aiuterebbe molto a stendere i testi delle nuove canzoni.
 
- Vuol dire che prevedete presto l'uscita di un nuovo album? -chiese una donna sui trent'anni.
 
- Mio fratello -rispose allora Tom- sta cercando di dirvi che ha trovato una nuova fonte di ispirazione e quindi preferirebbe approfittare di questo momento per cercare di buttare giù il maggior numero di testi possibili. Un nuovo tour potrebbe spegnere questo suo momento creativo, quindi abbiamo deciso insieme di posticiparlo per dedicarci a quelle che saranno le canzoni del prossimo album.
 
Un nuovo brusìo si diffuse per la sala prima che alcuni giornalisti ritornassero all'attacco con nuove domande.
 
- A nome di tutti -disse ancora Bill guardando il fratello e gli amici- mi scuso con tutte le nostre fan ma vi prometto che non ve ne pentirete, sarà l'album migliore che i Tokio hotel abbiano mai inciso -concluse sorridente- Arrivederci.
 
Detto questo, i ragazzi si alzarono, salutarono i giornalisti e ritornarono nel backstage da cui sentirono nitidamente alcune domande che vennero poste a David, l'unico che si era attardato qualche minuto per chiarire le ultime cose.
La band tornò nel proprio camerino, soddisfatta di quella conferenza e pronta a godersi quella sorta di periodo di relax.
 
Bill andò subito incontro ad Elisabeth che si strinse a lui sorridendo serena.
- Finalmente potremo dedicarci a noi ed alla nostra vita -le disse il vocalist accarezzandole i capelli- Ed io non sarò costretto ad abbandonarti insieme alla bambina. Te lo prometto Liz, non vi lascerò mai tanto da sole.
 
- Ti credo amore e ti ringrazio -gli rispose lei guardandolo negli occhi- Hai appena fatto un grosso sacrificio per noi.
 
- Non è stato un sacrificio, ma un piacere -la corresse lui sfiorandole il naso con il proprio- Non permetterei a niente ed a nessuno al mondo di impedirmi di veder nascere e crescere Cristal o di vivere la mia paternità e la mia famiglia.
 
Elisabeth lo guardò e vide riflesso nei suoi occhi quella felicità e quell'amore che bruciavano anche dentro di lei. Infine lo ringraziò e, dopo avergli passato una mano tra i capelli, lo attirò a sé baciandolo con infinita dolcezza, lasciandosi poi stringere da quelle braccia che la facevano sentire protetta e che la cullavano con un amore infinito.
 
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