Scosto la sottile tenda ricamata che mi priva della visuale del mondo esterno ricoperto dalla pioggia.
Le gocce picchiettano sul vetro come per perforare il mio unico riparo e ricoprirmi delle lacrime del cielo.
Vedo uomini in giacca e cravatta che corrono goffamente trascinando le loro valigette, per non bagnarsi e non fare brutta figura con il loro capo o con la loro fidanzata. Perché devono essere così perfetti? Non sopporto la gente così.
Sarà forse perché mi ritengo un'“anima libera”, ma io non riuscirei ad evitare la pioggia, io ci starei sotto e mi farei interamente ricoprire di quest'acqua che diventa quasi rilassante.
Perché la gente ha paura dell'acqua?
Mi dicono spesso che sono troppo staccata dalle persone, troppo nel mio mondo e seguo solo le mie regole, ma c'è poi tanto di male ad odiare ciò che mi circonda?
Cerco di rendere le cose più belle con la mia immaginazione, cerco di essere diversa dagli altri, anche se me lo impediscono.
Perché dovrei essere come gli altri?
Se gli uomini avessero un colore, questo sarebbe grigio.
Se io avessi un colore, questo sarebbe giallo.
Purtroppo ci sono troppe persone grigie e poche persone gialle: è questo che rende triste il mondo.

Dalla finestra vedo tutta la città, i marciapiedi vuoti, i gas di scarico delle macchine, i loro faretti rossi e sento il rumore dei clacson e delle persone stressate ed infuriate.
Infuriate con qualcuno, infuriate per qualcosa, infuriate con il mondo.
Perché tutti amano il cielo azzurro e nessuno ama il ticchettio della pioggia sul tetto e sulle finestre?
La gente si tappa le orecchie quando sente il rumore del vento, si nasconde sotto qualcosa quando sente le prime gocce di pioggia, si ripara quando sente troppo calore del sole.
Perché la gente si nasconde?
Perché non affronta i propri problemi al posto che aggirarli?
Perché le persone sono così costantemente uguali?

E mentre mi pongo queste domande, sto ferma ad assistere allo svolgimento della triste vita di persone vigliacche con loro stesse, e mi infilo sotto le coperte per non pensare alla stupidità di questo mondo, e continuo a scrivere per lasciare che qualcuno come me trasmetta ai propri figli il giallo al posto del grigio.