05/06/2013
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Diverse scelte. Diversi interessi. Diversi percorsi.
Questa è la cultura giovanile. Una cultura dominata dalla trasgressione, dal piacere, dalle droghe, dal rischio, dalla fuga dalla realtà.
Una cultura che guarda verso il futuro, proponendo qualcosa di nuovo.
Una cultura dominata da tutto quello che la circonda.
Radio, turismo, dischi, cassette, università e moda sono stati i principali mezzi che hanno caratterizzato una cultura giovanile come quella di oggi.
È proprio la realtà intorno a noi che ci ha spinto fino a questo punto: giornali, telegiornali, televisione, internet, social network e tutti gli altri media hanno influenzato fortemente questa società.
Una società diversa da quella del passata, che era invece caratterizzata dalla ricerca della libertà e dell' indipendenza.
La stessa Mary Quant, con l'invenzione della mini gonna, ha dato il via all'emancipazione femminile.
Per poi parlare dei movimenti dei pacifisti o come quello di Parigi del 1698. O icone come James Dean o Elvis Presley. Si passa poi ad un periodo di trasgressione con i Paninari e la diffusione del Punk, fino ad arrivare ad oggi con i Rave Party ed una totale dipendenza da Facebook.
Oggi il termine cultura giovanile non ha più il significato del passato, non indica ribellione, astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare l'intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all'interno della società della quale sono parte.
Ritagliare uno spazio nella realtà.
Questo è ciò di cui hanno bisogno i giovani di oggi, guardando al futuro, proponendo qualcosa di nuovo, fino arrendere migliore la propria vita.
Questo aveva scritto Blake nella verifica di italiano. La professoressa Smith aveva dato come argomento la cultura giovanile e aveva detto di sbizzarrirsi. Ma lei era una ragazza molto materialista, che credeva solo in ciò che vedeva. Aveva sempre un proprio pensiero su tutto e cambiava difficilmente idea. Di solito se ne usciva con delle frasi apparentemente complicate, ma riflettendoci qualche minuto ci si rendeva conto che erano totalmente vere. Sembravano quasi insegnamenti di vita.
Ma nessuno la calcolava mai. Era considerata una squilibrata da cui bisognava stare alla larga. E a lei andava bene così. In fondo non volevo vicino delle persone che la odiavano o che la criticavano sempre, ma preferiva starsene per se.
Nessuno di loro, nemmeno James Sullivan, Ashton Humes, Lucy Sendford, Amanda King, Rob Jenner, Luke Clifford, Samantha Tisdale, Vanessa Green, Nikki Stewart, Harry Jemson, Camila Middleton, Ed Meester e tutti gli altri compagni, nemmeno Nick Reed il suo primo bacio o Josh Irwin il suo primo vero amore avrebbero mai pensato che lei potesse arrivare fino a questo punto.
Si, perché ora Blake era una giornalista importantissima che lavorava per la rivista Vogue, con sede nel cuore di Londra. Aveva una rubrica, dove le persone le chiedevano aiuto, di alcun genere, e lei rispondeva cercando di essere imparziale, esprimendo le sue opinione, che per la prima volta venivano seriamente apprezzate da qualcuno.
Ogni settimana riceveva moltissime lettere dalle persone, che la ringraziavano per i suoi consigli e le sue perle di saggezza. Blake non faceva fatica, diceva semplicemente ciò che pensava ed ogni suo consiglio aveva un pieno riscontro con la realtà, proprio perché si ispirava alla sua vita, ai suoi eventi personali, belli o brutti che siano. Proprio come aveva scritto in quel tema nel febbraio del 2005, ciò che ci circonda ci influenza fortemente e bisogna assolutamente ritagliarsi un posto nella realtà, proprio come lei aveva fatto.
Ed ora era qui, ospite in un talk show a rispondere alle continue domande che le venivano poste dall'intervistatrice.
"nome?" "Blake Crawford"
"anni?" "23"
"colore preferito?" "Rosso"
"giorno o notte?" "giorno"
"sopra o sotto?" "sopra"
"destra o sinistra?" "sinistra"
"America o Europa?" "Europa"
"Brad Pitt o Tom Cruise.?" "Brad Pitt"
"Johnny Depp o Hugh Jackman?" "Johnny Depp"
"Angelina Jolie o Jennifer Aniston?" "Jennifer Aniston"
"Pensi di essere una buona persona?" "solo i 2/3 di me stessa"
"La tua più grande paura?" "la solitudine"
"credi nel destino?" "neanche un po', credo solo in noi stessi"
”Passato, presente o futuro?" "assolutamente presente"
"la tua canzone preferita?" "troppo difficile sceglierne una!"
"età migliore per sposarsi?" "quando si è innamorati"
"se potessi suonare uno strumento, quale sarebbe?" "probabilmente la batteria"
"cosa mangi per colazione?" "brioche e cappuccino"
"credi che le persone siano di natura buone o cattive?" "le persone sono per lo più buone, ma ognuno di noi ha una parte cattiva che può essere in evidenza e nella più lontana profondità"
"la più grande decisione che tu abbia mai preso?" "il mio futuro"
"se potessi viaggiare nel tempo andresti nel passato o nel futuro?" "decisamente nel futuro. Abbiamo una vaga idea di come fosse i, passato ma sappiamo storicamente cosa è successo. Il futuro invece è completamente ignoto e questo mi attira."
"dovremmo legger più libri?" "probabilmente ma solo ed unicamente se ci piace"
"se potessi avere le ali, dove andresti?" "non importa il posto, semplicemente lontano da qui"
"ora concludiamo con le ultime due domande: qual è la parte migliore di essere una donna?" "potresti fraintendermi, ma ragionandoci su è proprio ESSERE DONNA!"
"Ed infine, un consiglio per i nostri ascoltatori?" "Siate felici, siate liberi, ma soprattutto siate voi stessi...SEMPRE!"
Ora era li, quella donna, a parlare di se, a farsi conoscere per come è realmente, esprimendo i suoi pensieri, oramai ritenuti perle di saggezza e non più scemenze come quando era scuola.
Essere felici, essere liberi ed essere se stessi, probabilmente la cosa più vera che Blake Crawford abbia mai detto!