Capitolo 1: "Voglio lui."
 
La signora Styles si diresse verso il bancone dell'orfanotrofio.
"Salve, sono qui perchè ho trovato questo annuncio sulla mia porta di casa. Vorrei sapere di più se non le dispiace."
La signora dietro il bancone le sorrise e la incitò per farsi dare il volantino arancione. Lo lesse.
                                   
                       Orfanotrofio: Giacomo Frankie.
 Sono arrivati venti bambini dai otto ai sedici anni. Vogliono una famiglia, che li vuole bene e che li ama. Per favore aiutateli a vivere in serenità. Per maggiori informazioni telefonare i numeri scritti sotto:
  ********** oppure venite in via Giacomo Frankie numero 45.
 
Un po' banale come annuncio ma già sono stati adottati tre bambini. Un grande evento no?
La donna sorrise ed iniziò a spiegare.
"Allora abbiamo trovato venti bambini senza una famiglia e ora, visto che l'orfanotrofio può ospitare solo venticinque bambini, non ci sono i posti necessari per vivere. Stiamo facendo l'impossibile per dare la felicità a questi bambini, ma per ora sono arrivate solo due famiglie dove hanno adottato un bambino di cinque anni e due gemelle di otto."
"Posso vedere i bambini?" domandò speranzosa la donna.
La signora dietro il bancone si alzò e lasciò il posto libero alla sua supplente che subito si mise a scrivere al computer. La donna la seguì fino al piano superiore dove stavano le stanze da letto. La signora Styles sorrise nel vedere dei bambini dormire sui divani, visto che non c'erano posti. Anne, vorrebbe adottarli tutti.
" Da che età volete vedere?" domandò la donna aprendo un registro.
"Dai otto anni in su."Anne si aggiustò la borsa di Luis Vuitton sulle spalle e seguì la donna che aprì un'altra porta, dove c'erano cinque porte di legno.
"Vi faccio vedere prima il ragazzo più grande in questa casa. E' arrivato anche lui insieme agli altri bambini. Ha sedici anni."
Anne annuì e la donna busso prima di entrare. La stanza era buia illuminata solo dalla luce fioca del sole che entrava dalle finestre chiuse a causa del vento. Il ragazzo era girato di spalle, le cuffie nelle orecchie e il cellulare in mano. Guardava la finestra in silenzio beandosi della canzone di Michael Bublè nelle orecchie. "Lui è Louis Tomlinson. Ha sedici anni e viene da Doncaster. E' un ragazzo strano, se ne sta zitto, con la musica nelle orecchie e piangendo di tanto in tanto. La notte urla, piange e si dispera e noi ogni notte dobbiamo venire qui e calmarlo con i tranquillanti. Ha avuto una brutta infanzia che dopo vi spiegherò se volete adottarlo."
Ad Anne gli mancò il respiro vedendo il ragazzo girarsi lentamente verso di loro. Gli occhi erano lucidi, il sopracciglio era spaccato ed usciva un po' di sangue e il labbro era gonfio. La mano era ricoperta da una benda bianca e il piede ingessato.
Il ragazzo, abbozzò un sorriso, si rimise le cuffiette e si girò continuando a fissare la finestra.
Anne lo voleva amare.
Anne volevalui.
"Voglio lui." disse la donna girandosi verso la signora del bancone.
La donna sbarrò gli occhi. Come voleva una donna come lei ad avere un figlio come lui? 
"Cosa?"la voce della donna più anziana venne graffiata accompagnata da un colpo di tosse.
Non riusciva a pensare che una donna di classe come lei, voleva un ragazzo come Louis. Con mille problemi, misterioso, strano e pazzo.
" Voglio lui." ripetè Anne con più convinzione.
E Louis sentiva. Sentiva quello che stavano dicendo le due donne e sorrise pensando che ora aveva una nuova famiglia.
 
Salve c:
Si lo so, non ho neanche finito di scrivere le prima storia che inizio con quest'altra ma capitemi. Mi è venuta l'ispirazione mentre stavo leggendo un'altra Fan Fiction e subito mi sono messa a scrivere.
Non so perchè ma la mia vittima è sempre Lou lol
Comunque spero che vi piaccia e alla prossima c:
PS: Aggiornerò ogni Giovedì così non mi imbroglio con quell'altra.
 
-Grazia c: