Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Soul of the Crow    05/06/2013    1 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Tenma aveva continuato a camminare nella foresta da chissà quanto tempo per cercare chi stesse cantando, ma non aveva avuto molta fortuna; non si era accorto nemmeno che Yuki lo aveva seguito da quando era uscito di casa, ma la ragazza non ne poteva più perché la Guardia Angelica le aveva fatto girare tutta la zona est. La cosa strana era che il Comandante dell’Est aveva trovato diverse trappole durante il cammino, probabilmente lasciate lì Mizu, ma la Guardia sembrava non accorgersene conto; tuttavia, la ragazza dai capelli blu doveva disinnescare le diverse trappole per evitare che succedesse qualcosa a Matsukaze, più che altro perché non voleva che qualcuno si mettesse in mezzo tra lei e la sua vendetta nei confronti del castano.
I due erano quasi arrivati in cima al Monte dell’Alba, e nonostante Tenma aveva deciso di incamminarsi verso l’altopiano roccioso, Yuki decise di nascondersi dietro ad una roccia per non farsi vedere; quando sbirciò dal nascondiglio per vedere cosa stesse succedendo, vide il suo nemico di fronte a Maria, ma c’era qualcosa di strano in lei: i suoi capelli erano diventati molto più scuri ed erano cresciuti fino a raggiungere le ginocchia, le ali erano diventate completamente nere, la voglia sul collo aveva assunto la forma di un tatuaggio a forma di rosa nera stilizzata e la carnagione era diventata molto pallida, ma non si notava molto perché le braccia presentavano diversi tatuaggi. Inoltre, la sua armatura da blu era diventata nera, ma la cosa strana era che Mika non indossava più il suo ciondolo a forma di stella e normalmente non se ne separava mai! Sembrava averlo sostituito con un medaglione con una pietra di quarzo rosso a forma di farfalla.
- Eri tu quella che ho sentito cantare? - la domanda del Comandante dell’Est ridestò la blu dai suoi pensieri, ma non ottenne risposta dalla Obscurity.
Matsukaze sembrò non offendersi, anzi sorrise:
- Se è così, ti faccio i miei complimenti. Sei davvero brava. - Maria lo ignorò ancora, continuando a cantare come se nulla fosse.
 
Your arms are my castle, your heart is my sky.
They wipe away tears that I cry.
The good and the bad times, we've been through them all.
You make me rise when I fall.

 
Tenma non sapeva cosa lo attendeva, ma la ragazza nascosta tra le rocce ne era cosciente:
- La voce di Mika ha effetti devastanti se combinata con quella canzone, ma sono fortunata: quel potere si attiva su una persona solo se questa ascolta la canzone e guarda Maria negli occhi. Rimarrò qui finché non smetterà. - pensò lei, e come aveva previsto, la Obscurity aprì gli occhi diventati rossi; pochi secondi dopo, la Guardia Angelica sentì la voglia di chiudere gli occhi senza sapere perché: si chiedeva se fosse un effetto collaterale degli incantesimi curativi che usava, o se la causa poteva essere la voce di quella ragazza. Non fece in tempo a trovare una risposta che si accasciò al suolo; solo allora Mika smise di cantare e osservò la sua vittima:
- è strano. La mia canzone avrebbe dovuto permettermi di prendere il controllo della sua mente, non doveva farlo dormire. Beh, poco male: me ne preoccuperò quando si sveglierà, senza contare che potrebbe essere l’esca perfetta per gli altri Comandanti. La mia Signora ne sarà molto contenta. - pensò soddisfatta Maria, mentre si caricava un braccio di Matsukaze sulle spalle per poi incamminarsi.
Aveva compiuto pochi passi quando sentì qualcosa di scivoloso sotto gli stivali; una volta abbassato lo sguardo, notò che c’era del ghiaccio sotto i suoi piedi, scivolandoci poco dopo: lei si ritrovò seduta a terra, mentre Tenma era caduto e si trovava a pochi metri di distanza da lei.
- Mi hai fatto un grande favore addormentandolo, ma è la mia preda quindi vedi di non metterti in mezzo ancora. - la ammonì una voce femminile, e quando Mika alzò lo sguardo per vedere chi avesse parlato, vide Yuki che la guardava con un sorriso divertito:
- Normalmente non m’interesserebbe… - cominciò la blu, camminando sul ghiaccio senza scivolare: - Ma come mai volevi portarlo con te? È un ordine del capo? - le domandò infine con una punta di curiosità nella voce.
La Obscurity cercò di rialzarsi, aiutandosi con una delle sue spade per non scivolare ancora:
- No, non è stata Ayla ad ordinarmelo e comunque non voglio più sentire il nome di quella ragazza. Non ho più intenzione di seguire i suoi ordini come un cagnolino bastonato. - le rispose acida Mika.
Ecco un altro particolare strano: Maria non aveva mai pensato cose del genere sulla Moon, anche perché quest’ultima, seppure potesse sembrare insopportabile in diversi casi, era una persona che trattava con rispetto i suoi compagni.
- Da quando pensi certe cose? - le chiese Yuki.
- Come hai detto tu poco fa, certe cose non ti dovrebbero interessare. Giusto mia cara Yukiko? -
La blu strinse la presa sulla spada, ancora contenuta nella sua custodia appesa alla cintura:
- Per come la vedo io, Yukiko ha smesso di esistere tempo fa. - le rispose Yuki con voce atona e fredda, ma la collega non aveva ancora finito:
- In ogni caso, ti risponderò: qualcuno mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto capire che avevo un grande potenziale e che non dovevo continuare a seguire quella perdente. Se la vedi, informala che d’ora in poi farò le cose a modo mio. - prima che finisse il discorso, davanti a lei comparve la sua keshin Regina Valchiria Oscura:
- Che cosa vuoi? - le domandò la sua padrona.
- Sai bene che non hai intenzione di fare di testa tua. Qualcuno ti sta controllando e ti sta facendo agire contro la tua volontà. - le rispose l’avatar.
- Per il momento, è meglio se torni ad essere uno spettro. Sai cosa sono in grado di fare. - la provocò la Obscurity.
La keshin non si fece intimorire, anzi, si avvicinò alla sua padrona con una velocità incredibile e le prese la seconda spada, per poi avvolgerla d’energia oscura:
- Spada della Regina Valchiria! - dopo che la spada ebbe acquisito una tonalità rossastra, la Valchiria scagliò un fendente d’energia magica contro Maria, la quale lo schivò saltando e riatterrando perfettamente in equilibrio sopra un masso.
Continuarono a lottare così per diversi minuti, l’avatar cercava di colpire la sua padrona, mentre Mika li schivava o li bloccava con la sua spada.
Mentre le due combattevano, Yuki aveva raggiunto il Comandante dell’Est ancora svenuto e la Regina Valchiria, cosciente di ciò che la sua padrona voleva fare col ragazzo, disse alla blu:
- Prendi quel ragazzo e portalo in un posto sicuro. Maria non lo deve trovare per nessun motivo. -
- La mia idea era farlo fuori adesso. Perché dovrei… - prima che finisse la frase, la keshin scagliò un fendente contro Yuki, ma il colpo non la ferì, si limitò a teletrasportarla lontano da quel posto.
- Se pensi che non riuscirò a riprendermelo, ti stai solo illudendo. - le disse la Obscurity, ma l’avversaria non era dello stesso parere:
- Quella canzone ti permette di bloccare il corso del tempo e di conquistare l’anima e la mente di una persona. Costringerai quel ragazzo a diventare tuo schiavo, imprigionandolo nelle stesse catene che impediscono anche a te di essere libera. È questo quello che vuoi? -
- Non m’importa di quello che pensi e forse dovrò ringraziare quella persona che mi ha aperto gli occhi: questo nuovo potere mi ha reso più potente di te, e siccome sai di non potermi battere, mi accusi. Non ti credevo capace di tradirmi, ma evidentemente mi sbagliavo. - constatò la ragazza, mentre la sua collana s’illuminava:
- Anche se fosse così, non m’importa: ora ho un’altra compagna.
Appari protettrice dell’Inferno e degli spiriti demoniaci. Vieni a me Farfalla Protettrice della Morte! - dopo quella frase, una donna in armatura e dalle grandi ali di farfalla viola, rosse e rosacee si materializzò tra la Valchiria e la sua padrona.
La nuova arrivata si tramutò subito in centinaia di farfalle violacee, mentre Maria caricava la sua spada d’energia rosacea:
- Preparati ad affrontare le conseguenze del tuo tradimento! Incubo delle Farfalle della Morte! - gridò Mika, colpendo le farfalle violacee, le quali esplosero tramutandosi in raggi di luce rossi e viola che si diressero verso la Valchiria:
- Bufera di ghiaccio e fulmini! - la risposta dell’avversaria non tardò a farsi sentire, poiché materializzò una barriera da cui si generarono fulmini e raggi congelanti che respinsero quelli del colpo della sua ormai ex padrona.
La Valchiria non si accorse che alcune delle farfalle si erano posizionate dietro di lei, formando nuovamente l’avatar Protettrice della Morte, la quale sottrasse la spada alla Regina Valchiria e la usò per colpirla al collo, cioè lo stesso punto in cui prima si trovava la voglia a forma di stella di Mika, e anche il suo unico punto debole; la Valchiria s’inginocchiò, e nonostante il dolore causato da quello che le aveva detto e fatto Maria, le sorrise tristemente e le disse;
- Forse non sarò riuscita a fermarti, ma so che esiste qualcuno in grado di farti tornare normale. Ti osserverò e aspetterò che quel momento accada. -
- Addio anche a te sorella mia. Se avrai la possibilità di risvegliarti dal sonno eterno come ho fatto io, ti prego di rimanere accanto a Mika e proteggerla come io non ho saputo fare. - aggiunse poi, con lo sguardo rivolto al cielo, prima di dissolversi in particelle di luce bianche.
Quelle parole non fecero né caldo né freddo alla Obscurity, anzi, la ragazza si mise sulle tracce dei fuggitivi.
 
 
Intanto… nella foresta della zona est… nel rifugio di Yuki…
 
Yuki era finita nel suo rifugio, e dopo aver fatto stendere Matsukaze sul suo letto e aver evocato la sua keshin perché controllasse che nessuno la disturbasse, si era messa ad affilare la sua spada e i suoi coltelli; terminò il lavoro dopo diversi minuti, quando dalla borsa che portava sempre con sé la sua bambola di pezza bianca e il vestito fatto di stoffa viola s’illuminò di una luce blu e fluttuò verso Tenma.
L’Angelo della Notte si diresse verso il nemico, e notò che la sua bambola continuava a fluttuare sopra il ragazzo insieme ad un altro pupazzo: era una bambola simile alla sua, fatta di pezza bianca e aveva due sfere azzurre come occhi, ma aveva una maglietta fatta di pezzi di stoffa color verde chiaro e pantaloni di stoffa color smeraldo.
- L’ha tenuta per tutto questo tempo… - sussurrò la ragazza, ma fu interrotta dall’ingresso nel rifugio della sua avatar, ma questa non aveva con sé il suo bastone di ghiaccio e cristalli di zaffiro e aveva le mani nascoste dietro la schiena. Si chiamava Regina delle Nevi Kori, era una donna dai capelli castani lisci e lunghi fino alle ginocchia, aveva gli occhi color perla e la carnagione lievemente abbronzata. Indossava una tunica a maniche lunghe bianca con alcune rifiniture blu cobalto, una fascia color notte che le cingeva la vita, una lunga gonna bianca e azzurra, delle scarpe da ballerina blu e un diadema fatto di cristalli di ghiaccio con un grosso zaffiro.
Yuki spostò subito lo sguardo: non le era mai piaciuta la sua keshin a causa del suo aspetto. Il motivo? A parte qualche differenza, somigliava a Matsukaze e l’Angelo della Notte non era mai riuscita a spiegarselo.
- Non riesci a guardarmi senza pensare al perché ho quest’aspetto. Non so se la cosa ti può consolare, ma il motivo non lo conosco nemmeno io. - le disse la donna, ma la sua padrona sembrava non sentirla: aveva preso tra le mani le due bambole gemelle e le stava stringendo.
- Gliene avevi data una sperando che si sarebbe ricordato di te nonostante la lontananza e che un giorno vi sareste rivisti.
Non ti piacerà quello che ti sto per dire, ma ti stai comportando stupidamente: quell’incidente non è stata colpa sua, non poteva prevedere che accadesse e ora tu lo vuoi togliere di mezzo solo per aver rotto una promessa. Mi sembra una cosa sciocca. - le sue parole furono interrotte da un lamento proveniente da dietro di lei:
- A te sembrerà una cosa sciocca, ma immagino che uno spettro non possa capire certe cose. E ora dimmi cosa stai nascondendo. - le ordinò l’Angelo della Notte.
Subito dopo, Kori mostrò una Guardia Angelica dai capelli blu, la carnagione pallida e gli occhi arancioni, imbavagliato e legato con una fune di cristalli di ghiaccio rinforzati con aura azzurra.
Yuki lo riconobbe subito: dalle informazioni che aveva raccolto da quando era arrivata nella zona est, si trattava di Tsurugi Kyousuke, il secondo in comando delle Guardie dell’Est.
La ragazza gli tolse il fazzoletto che gli impediva di parlare, senza però slegargli le mani e i piedi, per poi decidersi a parlargli:
- Non so come hai fatto a scoprirmi e non m’interessa, ma non ti restituirò il Comandante. E ora sparisci se non vuoi farti male. -
- E tu credi che io me ne vada così? Oltre a portarlo con me, ti sconfiggerò e tu mi dovrai dire dove nascondi il bulbo. - pretese la Guardia Angelica.
- Quanta fretta… Tsurugi Kyousuke, io so chi sei e cosa sei in grado di fare, ma non credo che tu possa dire lo stesso di me: il mio nome è Yuki, sono la protettrice delle nevi e dei ghiacci eterni. - si presentò l’Angelo della Notte, per poi guardare la sua avatar:
- Lei invece è la mia keshin, si chiama Regina delle Nevi Kori.
Tornando a noi, non penso proprio che riuscirai a sconfiggermi e anche se ti dicessi dove si trova il bulbo, come pensi di eliminarlo? -
La Guardia strinse il pugno: per quanto detestasse ammetterlo, quella ragazza aveva ragione.
- Facciamo così: ti propongo una sfida e se vincerai, lascerò libero il tuo amico, ma se perderai, dovrai cedermi i tuoi poteri. Che te ne pare? -
Tsurugi ci rifletté per qualche minuto, per poi rispondere:
- Va bene e spero per te che tu mantenga la parola. - dopo quella frase, i due Angeli e l’avatar uscirono dal rifugio, senza accorgersi che Tenma aveva appena schiuso gli occhi, ma questi erano diventati del colore del sangue.
 
 
Angolo di Emy
Non nascondo che è stato complicato scriverlo, forse perché mi ero abituata ad uno schema preciso per la descrizione degli scontri, ma ho fatto del mio meglio.
Il nome della keshin di Yuki è “Kori” che in giapponese significa “ghiaccio”. Non ho scelto il nome di una Divinità stavolta, ma il motivo lo scopriremo più avanti.
La canzone presente era ancora un pezzo di “Everytime we touch” di Cascada.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Soul of the Crow