05/06/2013
2 recensioni32 anni dopo la guerra.
In quel bagno non entrava qualcuno da decenni. Il cartello con scritto 'guasto' ormai quasi non si leggeva più.Gazza, il quale anche se ormai prossimo alla morte continuava imperterrito a vagare per il castello con la sua fedele gatta e l'altrettando fedele scopa, ripeteva sempre mugugnando che avrebbe dovuto riscrivere quel cartello e magari aggiustare un po' la porta. Ma non lo faceva mai: avrebbe dovuto dare dimostrazione a chiunque passasse di lì che era un magonò e la cosa non era proprio fattibile.
Anche se gli studenti che passavano di lì erano davvero pochi: i lamenti provenienti dalle tubature spaventavano quasi quanto l'acqua che ogni tanto invadeva il corridoio. Tutti sapevano della camera dei segreti, del mostro che Harry Potter aveva anni prima sconfitto e dell'entrata situata proprio in quel bagno e questo alimentava la paura e la diffidenza degli studenti in merito a quel tratto di corridoio.
Ma un giorno, finalmente, la porta cigolò e Mirtilla Malcontenta interruppe i suoi lamenti giornalieri per rimanere celata in uno dei gabinetti ad origliare: chi poteva essere? Harry no di certo, lui non era più tornato a trovarla e non l'avrebbe fatto. Quella smorfiosa di Hermione e l'arrogante amico rosso neanche a parlarne. Un altro fantasma non sarebbe passato per la porta, e poi nessun fantasma si sarebbe mai sognato di farle visita.
Sentì dei singhiozzi e, vinta dalla curiosità, trapassò la porta ritrovandosi davanti una ragazzina con la divisa di Serpeverde, magrolina e alta, dal viso squadrato con lineamenti delicati, penetranti ed umidi occhi color ghiaccio e splendenti capelli biondi liscissimi che le arrivavano alla vita.
Erano così biondi che in controluce potevano sembrare trasparenti. Li aveva visti solo una volta in vita sua, molti anni prima. Appartenevano ad un ragazzo di Serpeverde che aveva trovato in lei una confidente e una spalla su cui piangere, qualcuno a cui rivelare paure che non poteva rivelare a nessuno, segreti oscuri e agghiaccianti. Le mancava, molto più di Harry. Perché Harry non gli aveva regalato pezzi della sua anima, lui sì.
Se fosse stata ancora umana il cuore, al solo ricordo di quel biondino disperato, le sarebbe saltato fuori dal petto.
Si chiamava Draco, Draco Malfoy.
"Come ti chiami?" chiese bruscamente alla biondina.
La ragazzina alzò tremante lo sguardo e tirò su col naso, per poi rispondere con un filo di voce "Mirtilla. Mirtilla Malfoy".
E in quel momento Mirtilla Malcontenta seppe che, se fosse stato possibile morire due volte, lei l'avrebbe fatto.
Ma se la prima volta era morta per cause brutali, la seconda l'unica causa sarebbe stata la troppa felicità.
HermLOL dice:
Beh, buon compleanno Draco.
Auguri a te, che hai fatto scelte sbagliate.
Che non hai avuto scelta.
Che ti sei sentito solo.
Che sei andato avanti comunque.
Che hai stretto i denti continuando da solo.
Che hai dimostrato di essere umano più di chiunque altro, provando invidia, rabbia, paura.
Ingannando, provocando dolore ed essendo codardo.
Auguri, schifoso lurido scarafaggio!
Dedicata con tanto affetto al miglior Draco che io conosca: Ambher