Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: muddler    05/06/2013    1 recensioni
"sarai la salvezza di quest'estate" sorrise Justin.
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Savannah, sedicenne ribelle, viene costretta dai genitori a passare i tre mesi estivi in un campo estivo parrocchiale.
Jusitn, diciannovenne ribelle, viene costretto dai genitori a passare i tre mesi estivi in un campo estivo parrocchiale.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Chaz , Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SCUSATE IL RITARDO MA NON AVEVO INTERNET, QUESTI PEZZI DI MERDA DELL'ALICE ERANO PARTITI PER LA VACANZA IN CULONIA, MA OKOK VVB♥
buona lettura-

Suor Maria ci aveva dato il foglio con le cose da fare tutto quel mese, le sapevo a memoria, erano uguali ogni anno ed era davvero snervante.
“Savannah, come ti trovi con i ragazzi?” ecco la voce dolce e pacata di S.Maria “oh, bene Suor Maria, anzi già abbiamo legato tantissimo” risposi tenendo il braccio di Justin e adocchiando Chaz e Ryan dietro di me, “e voi ragazzi?” chiese poi ai tre moschettieri “bene, Savannah è davvero simpatica” fece Justin e i due dietro annuirono. Era mezzogiorno, a quell’ ora c’era la preghiera, ed era una delle cose che non sopportavo, S.Maria ci porto nell’aula preghiera: una grande sala con delle sedie disposte a file.
In base all’età c’era una fila, nella mia fila, insieme ai ragazzi dell’ala destra del dormitorio, capitò michele. Mi fece un sorrisino per farmi capire che quell’ora prima del pranzo sarebbe stata tutt’altro che preghiera, risi poco in silenzio facendogli spazio sulla sedia affianco la mia, “Cosa dobbiamo fare di preciso?” mi chiese Jusitn a bassa voce all’orecchio, “Pregare” dissi per poi ridacchiare “Oh dio, io a stento so l’ave o maria e il padre nostro..” disse sempre a bassa voce ma con un pizzico di agitazione, “tranquillo dille che non le ricordi, te le chiede domani poi” risi “che figura di merda” disse sbattendosi la mano in testa, risi ancora “tranquillo, dovrai imparare tutte le preghiere perché ne chiede una ciascuno” mi guardò male “tranquillo?! Ma se devo impararle tutte..” si strofinò gli occhi dalla disperazione, “ti aiuto io stasera” gli diedi un pizzico sul braccio prima di girarmi verso Michele che mi chiamava “Suor Michela mentre venivamo è caduta” rise, trattenni una risata guardando suor Michela “cazzo immagino la scena” misi le mani in faccia guardando S.Maria che mi guardava, lo so, mi avrebbe chiamata.
“Savannah, dicci il credo, alzati coraggio” mi incitò, imprecai mentalmente incominciando a dire il credo, si la sapevo tutta. Fortunatamente a Justin venne chiesto il padre nostro, mentre a Chaz e Ryan vennero chieste due preghiere più difficili quindi saltarono il turno. Uscimmo dall’aula per correre alla mensa, io Justin e i ragazzi scegliemmo il tavolo vicino la vetrata che dava sul cortile, portando i nostri vassoi e stando attenti a non inciampare, adocchiai i due antonio, gli feci un cenno mimandogli ‘dopo vengo a salutarvi’, antonio il magro mi fece un ok con la mano, e andai a sedermi per mangiare.
“ma conosci tutti, oddio” fece Chaz, Justin rise mentre Ryan ci guardò solo per poi ritornare al suo pollo, che disperazione, “si ma è mia” fece Justin per avvolgermi poi un braccio attorno alle spalle,SONO SUA,SONO SUA,SONO SUA, HA DETTO CHE SONO SUA.. cercai di rimanere tranquilla, quindi sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia per poi finire il mio pollo. Mi alzai lentamente prendendo per mano Justin e avviandomi verso il tavolo delle pesti, c’erano i due Antonio e Michele e Giovanni con Maria e Miriam “salve nani” feci “lunga” fece antonio il cicciotto, era paffutello e troppo carino, antonio il magro mi diede il pugno e Maria e Miriam si alzarono per abbracciarmi, Michele invece era lì che aveva solo occhi per il suo piatto, risi per poi liquidarli “vado a fare una passeggiata col ragazzo qui presente, dopo ve lo presento fanciulli” mandai un bacio e uscii dalla mensa con Justin ancora per mano.
“destinazione?” chiese Justin, “cesso della mia camera per lavarmi i denti e sistemarmi, poi andiamo a fare una passeggiata, se vuoi, e poi alle tre abbiamo la messa” parlai velocemente cercando le chiavi della camera nella borsa della hollister, le portai alla luce alzandole come se fossero un premio, “vado a lavarmi i denti, appena hai finito ci ritroviamo qui fuori, sbrigati” fece Justin ridendo “SISSIGNORE!” urlai entrando.
Sospirai appoggiandomi alla posta, era bellissimo davvero e poi aveva una voce perfetta, e dio le labbra..
il mio blackberry vibrò riportandomi sul pianeta terra, lo sbloccai, un messaggio da: Micheleè il tuo tipo quello?possiamo ucciderlo se ti fa piangeredecisi di rispondergli dopo per non fare tardi e mi diedi una sistemata.
uscì solo dieci minuti dopo, e Justin era ancora lì fuori.
Chiusi la porta della stanza e lo presi per mano “ti porto a vedere una cosa” mi avvicinai a lui “cosa?” chiese curioso, “un posto” sorrisi.
Scendemmo veloce le scale e sentii la sua stretta farsi più forte sulla mia mano, gli accarezzai col pollice il dorso correndo nel vialetto di ciottoli finche non ci trovammo nella mia distesa di prato verde e mi precipitai per terra rotolando per tutta la bassa collinetta, Justin non aveva osato fare come avevo fatto io ed era rimasto su “Dai buttati, è fighissimo” urlai ridendo e con poco fiato, “se mi uccido mi terrai sulla coscienza” urlò prima di rotolarsi come avevo fatto io, per poi ritrovarmelo vicino ai piedi ad occhi chiusi,serrati.
“puoi aprirli, sei vivo” risi “io penso di no” fece ancora ad occhi chiusi “mi fa male qui” continuò senza mostrarmi dove aveva dolore “dove?” chiesi “quii” non mi mostrò ancora dove gli faceva male, stava giocando e decisi di stare al suo gioco “qui dove?” chiesi nuovamente sorridendo “qui” si indicò le labbra, tremai un poco, “come potrei aiutarti?” feci piano inginocchiandomi vicino a lui “il bacino della bua” restai immobile per due buoni minuti finquando non incomincio ad imitare i bimbi “aihaaa, mi fa male, il bacino sulla buaaa” incomincio a tirarmi il braccio, ok, voleva un bacio? Bene..
incominciò a battermi forte il cuore solo quando posai le mie labbra sulle sue, quasi sfiorandole e poi allontanarmi, ma proprio quando mi stavo allontanando, si alzo di poco per prendere le mie labbra tra le sue e farle muovere insieme. E fu in quel momento che mi sentii bene, ma bene davvero.
  
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