Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Chris Criss    05/06/2013    1 recensioni
In questa FanFiction io prendo una canzone dei One Direction di Up All Night o di Take Me Home e la trasformo in storia, trascrivo le loro canzoni come arrivano a me.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
bannerper@GleeCast_SaveMe My space.
Salve, allora questa storia è tratta dalla canzone dei One Direction I would, se vedete la traduzione contiene alcuni versi, ogni capitol in questa Fan Fiction sarà diversa, tratterà ognuno di diverse canzone dei One Directio…spero che vi piaccia ;)
Se mi viene in mente qualcosa la dirò più tardi ;)








Mi misi davanti all’albero  che era nel cortile della scuola,mi avvicinai il più possibile all’ombra di esso.
Non volevo farmi vedere, non potevo farmi vedere… da lei.
La guardai varcare i cncelli della  scuola, mano nella mano con lui, Josh.
Josh era piu grande di me e lei di tre anni, non ho mai capito di cosa ci fosse in lui di tanto speciale, ma evidentemente lei lo aveva capito.
Lei era Amber, la ragazza di cui ero  innamorato perdutamente dalla prima media; adesso sono al secondo liceo. Se la avessi dovuto descrivere in una sola parola direi… MERAVIGLIOSA.
Meravigliosa perchè: quell’ondata di capelli biondi sembrava illuminarle  il viso e incorniciarlo come se fosse un quadro che nessuno puo toccare perchè troppo prezioso. I suoi occhi, I suoi bellissimi occhi coloro cristillo rappresentavono la sua anima: pura, chiara, innocente.
Ultimamente mi era capitato molte volte di pensare e sognare lei, nei miei sogni io sono il suo ragazzo. Ma nella realtà io non potevo neache sfiorarla, nei miei sogni ci baciavamo e tutto andava bene, ma lui mi avrebbe ammazzato   se avesse saputo cosa mi passava per la testa.



I miei medesimi sogni su di lei vennero  interrotti da Matt, il mio migliore amico, mi diede una pacca sulla spalla e si mise a gurdare il mio stesso punto, fece un sospiro profondo e disse
“Pensi ancora a lei?” non ricevette risposta, come potevo distogliere lo sguardo da lei e rispondergli? Sarebbe stato uno spreco, l’unica cosa che potevo fare era guardarla da lontano, quindi non perdevo occasione di farlo.
“Dai che stasera c’e’ la festa di Ashley” non gli risposi neanche allora.
“Credo che venga anche lei” aggiunse con un sorriso malizioso.

In quel momento mi girai.
“Davvero ?” balbettai.
“Sì”.
Per un momento mi attraversò l’idea di prlarci per la prima volta, ma scomparse subito quando seniti la voce di Josh nelle vicinanze.
Ancora non riuscivo a capire, lui non la meritava, non avevo mai sentito dedicarle un TI AMO, accarezzarla, baciarla dolcemente…Qualche volta l’avevo anche visto picchiarla, ma io davanti a quelle scene non potevo fare niente, mi facevo schifo da solo, potevo proteggerla,  potevo impedirlo, ma avevo paura, una schifosissima paura. Io le avrei potuto dare molto di più, l’avrei baciata con dolcezza, l’avrei abbracciata nei momenti di tristezza, non avrei perso momento per dirle quanto la amavo, ma era con lui, avevo perso.



Matt passò davanti casa mia alle sette.
La BMW argentata  si fermò sul vialetto di casa mia.
“Louis muoviti !” urlò suonando anche il claxon.
Uscii di casa ed entrai nella macchina.
“Sei pronto ?” disse armeggiando con il volante.
“Avrei preferito starmene a casa, sono davvero stanco”.
Non mi definivo proprio uno sfigato, ma neanche tanto fico, cioè, avevo anche io la fila di ragazze davanti a me ma nessuna di loro era come Amber.
Amber, sorrisi pensando a lei, il suo bellissimo viso comparve nella mia mente, forse oggi avrei potuto guardarla più da vicino.
Però ero davvero stanco, io la desideravo più di ogni altra cosa al mondo, ma da quando si era messa con quell’idiota nessuno si era più avvicinato a lei.
C’era stato un tempo un cui non mi ero arreso, ma era più di un anno fà, l’unica cosa che ne ricavai fù il setto nasale rotto e feci rimediare a Amber anche uno schiaffo da parte di Josh perchè lei mi aveva difeso.
Per questo avevo paura di affrontarlo, per quanto riguardava me poteva anche uccidermi, ma non volevo che toccasse Amber, quindi con il tempo mi ero arreso all’idea che un giorno fosse stata mia, mi ero anche ripromesso che non l’avrei mai trattata come faceva lui.




Arrivammo al festa, la casa rimbombava di luci e colori, ma soprattutto  di musica.
Entrammo, il tempo di salutare qualche gruppo di amici e la vidi, era bellissima, come al solito. I capelli biondi erano delicatamente appoggiati sulla spalla destra raccolti in una treccia, aveva un maglietta attillata che scendeva fino alle cosce, delle calze nere gli stivali, ogni stava benissimo su di lei, vidi il suo sorriso farsi spazio sul suo viso.
Per un attimo mi guardò, io le sorrisi, ci fissammo, non potevo crederci.
Josh si piazza davanti a me con le braccia incrociate e disse a denti stretti
“Tomlinson, stai guardando la mia ragazza ?”.
Seriamente, non ce la facevo più a nascondermi sotto una campana, non volevo più vederla soffrire.
“Sì, allora ?”.
Vidi Amber al dilà delle spalle di Josh, le feci l’occhiolino e un leggero rossore colorò le sue guancie.
Josh non ci vide più, mi venne incontrò e mi spinse con violenza contro il muro.
“Prova a rifarlo di nuovo e ti guiro che ti uccido”.
Cercai di togliermelo di dosso, Amber si avvicinò a noi e le sussurrò all’orecchio
“Lascia stare, ti prego” Josh mi guardò per un’ultima volta, mi diede le spalle e poi prese Amber per i capelli, un gemito uscì dalla sua bocca in modo soffocato, cercò di divincolarsi ma senza successo.
“Avvicinati di nuovo ad un ragazzo e uccido anche te !” le disse.
“LASCIAMI !” urlò, ormai tutti gli fissavano e io ero ancora appoggiato al muro.
Amber riuscì ad uscire dalla porta della casa, finendo sul vialetto, Josh la seguì.
Tutti tornarono a fare quello che facevano prima, io invece cominciai a fare lo slalom tra le persone.
Uscii dalla porta della casa a li vidi.
“Cosa pensi di me ? Cosa ami di me ?” disse Amber a grande distanza da Josh.
“Io bè…Io, il tuo cu…”.
“Scusa non ti ho sentito ? La devi smettere di fare lo stronzo con tutti” lui di avvicinò a lei e le diede uno schiaffo.
Lei si sfiorò la guancia che stava raggiungendo un colore rosso intense.
“Basta, è finite” disse con gli occhi lucidi.
“TU NON MI LASCI !” le urlò dandole un altro schiaffo.
Come potevo rimanere immobile davanti a quella scena ?
Comincia a correre verso Josh, lo buttai a terra e cominciai a tirare pugni a destra e manca, non avevo buona mira ma di certo avevo forza, una scarica d’adrenalina percorse la mia schiena quando vidi sgorgare il sangue dal suo naso.
Quando smisi Josh si alzò barcollando.
“Ma sì, vai pure con quella puttana, io posso avere tutte le ragazze che voglio !” disse, poi se ne andò.


Rimanemmo solo io e Amber lì fuori, la guardai e le feci un piccolo sorriso.
Lei ricambiò, e trà un singhiozzo e un altro disse un semplice
“Grazie”.
Si sedette sul bordo del marciapiede mettendo la testa fra le ginocchia.
Mi misi vicino a lei, le accarezzai la schiena.
“Volevo farlo da tempo”.
Alzò il suo sguardo per dedicarlo completamente a me.
“Anche io sai Louis”.
Rimasi impietrito da quelle parole.
“Sò il tuo nome sì”.
Fù come se mi avesse letto nella mente.
“Posso  dirti una cosa ?” le chiesi, presi tutto il coraggio che avevo in me.
“Io bè…sai tutte le volte che lui non ti ha mati detto ti amo, io lo avrei fatto. Tutte le volte che non ti ha consolato, io lo avrei fatto, tutte le volte che…” non finii in tempo la frase che le sue labbra premettero con forza contro  le mie.
Affondò le mani nei miei capelli, la presi per i fianchi prendendola in braccio, le sue gambe si allacciarono intorno al mio bacino, ci staccammo e lei mi guardò, in tutto quel tempo non avevo mai visto uno sguardo più sincere di quello.
“Louis, ti devo dire una cosa, anche se ti sembrerà sciocca”.


Eravamo arrivati davanti a una Ceffetteria notturna, ci sedemmo ad un davolo e lei mi disse
“Tutte le volte che mi guardavo intorno ti vedevo, sorridevo, mi sentivo protetta semplicemente dal tuo sguarda, ti considero….” la guardai come per incitarla e lei continuo.
“Ti considero il mio angelo custode…Ho letto un libro non molto tempo fà, dove c’era la protagonist che s’innamorava del suo angelo custode…Io potrei essere lei, e tu il mio angelo”.
Mi stave dicendo con diversi giri di parole che anche lei ricambiava i miei sentimenti.
“Louis, io ti amo”.


My space
Di nuovo salve ! Spero seriamente che vi sia piaciuta la storia, mi scuso in anticipo per gli errori, l’ho controllata diverse volte ma sono sicura di aver tralasciato qualcosa. Ditemi cosa ne pensate mi raccomando ;)
-crediti banner @onedemiswords (twitter)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Chris Criss