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Autore: Justice Gundam    06/06/2013    3 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Best Wishes Reload-010

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scrtta da: Justice Gundam

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Capitolo 10 - Spighetto, l'intenditore di Pokemon

La giornata era cominciata presto per il gruppo di Ash - ora che anche Spighetto si era unito a loro, il quartetto si era svegliato alle prime luci dell'alba, esattamente il giorno dopo che Ash e Touko avevano vinto la Medaglia Trio. Era loro intenzione arrivare il prima possibile alla Nursery Home appena fuori dalla città di Levantopoli, dove li attendeva la professoressa Zania, in modo da consegnarle la nebbia dei sogni... e poi, ci sarebbe stata ancora la possibilità di cercare altri Pokemon, e allenare un po' quelli che già avevano. Dopo aver raccolto tutte le loro cose, aver salutato i fratelli di Spighetto ed aver verificato che fosse tutto a posto, Ash, Pikachu e i loro compagni si stavano incamminando lungo una larga strada asfaltata che si addentrava tra due file di alberi, e verso una grande piazza decorata da siepi finemente intagliate, resa ancora più maestosa da una fontana che creava dei semplici ma suggestivi giochi d'acqua. Tutt'attorno, dei fiori di vari colori contribuivano a rallegrare il paesaggio, e diffondevano nelle vicinanze un gradevole profumo che arrivava alle narici di Ash e dei suoi compagni.

"Wow... ragazzi, certo che voi di Unima ci sapete proprio fare, quando si tratta di decorare le vostre città!" affermò Misty trasognata, andando a dare un'occhiata da vicino alla fontana. Era talmente grande che in essa ci vivevano agevolmente dei Pokemon, per l'esattezza dei grossi pesci verdi simili a piranha, con delle pinne bianche sotto le quali si vedevano dei puntini neri. La schiena di quei Pokemon era solcata da una linea nera bordata di rosso, e anche gli occhi erano rossi, di grandi dimensioni e tradivano un'aria aggressiva ed irruenta. Le sue pinne bianche erano appuntite ed affilate, e si riuscivano a vedere dei dentini aguzzi spuntare dalle loro mascelle. "E... questi Pokemon d'Acqua? Che belli, non ne ho mai visti di simili!"

"Quelli sono dei Basculin, Misty." disse Spighetto, raggiungendo la ragazza dai capelli rossi accanto alla fontana, con tutta calma. Misty stava osservando quasi rapita quei pesci dall'aspetto minaccioso che si muovevano agilmente nella fontana, dando uno sguardo verso la superficie di quando in quando come se volessero stare attenti che qualche passante non gli desse del cibo. "Sono i Pokemon d'Acqua più comuni che si possano trovare ad Unima, e sono considerati dei validi Pokemon da allenare. Anche se questi non si possono catturare, visto che appartengono a Levantopoli. Comunque non ti preoccupare, più avanti avrai molte occasioni per catturarne uno."

"Bene! Vorrà dire che non me la lascerò sfuggire!" disse Misty con convinzione. Ash e Touko, incuriositi, tirarono fuori i loro Pokedex e diedero un'occhiata.

"Basculin, il Pokemon Irruenza." disse l'enciclopedia elettronica. "Pokemon di Tipo Acqua. E' un Pokemon impulsivo e violento, conosciuto per il fatto che appare in due varianti, distinte a seconda dei colori del dorso. Le due varianti non si sopportano a vicenda, e inizieranno subito a litigare se si incontreranno."

"Come potete vedere, in questo specchio d'acqua ci sono soltanto Basculin dello stesso tipo." spiegò Spighetto, indicando che tutti i Pokemon presenti nella fontana erano del tipo con la striscia rossa. "Non sappiamo esattamente da cosa dipenda la rivalità tra le due specie, ma fatto sta che non possono essere tenute assieme nella stessa zona. Comunque, se si esclude questo spiacevole difetto, i Basculin sono dei Pokemon molto validi... oserei dire che mischiano una fantasia di aromi in una miscela imprevedibile e sorprendente, se mi passate il paragone con l'arte della cucina."

"Tranquillo, Spighetto... dopotutto, immagino che per te, che hai lavorato in un ristorante per tanto tempo, sia un paragone che viene da solo!" affermò con tutta tranquillità Touko. "A proposito... non ti abbiamo neanche chiesto quanti anni hai."

"Io ho sedici anni, mademoiselle Touko... e lavoro nel ristorante di famiglia già da quando ne avevo quattordici." rispose Spighetto, senza mai perdere il suo sorriso affabile. "Anche se, nel mio tempo libero, mi diletto a coltivare vari hobby. Per esempio, per la decorazine di questa fontana, ho dato una mano anch'io con suggerimenti, perizie tecniche e pareri personali su come secondo me sarebbe stato meglio posizionare le statue, le decorazioni... e tutto il resto!" Concluse la frase con un elegante movimento della mano, mentre delle stelline luminose si accendevano elegantemente attorno a lui... e i suoi compagni si lasciavano sfuggire una gocciolona di sudore lungo la nuca!

"Ma cosa insegnano ai ristoratori di Unima? Fisica quantistica?" si chiese Ash con una certa incredulità.

"Pika pikachu..." fu la risposta di Pikachu, le cui orecchie guizzarono di lato come se avesse avuto un tic. "Pika, pika pi pikachu pika!"

"Beh... in effetti si può dire che l'effetto d'insieme è molto suggestivo, quindi... complimenti per il lavoro che hai svolto, Spighetto!" affermò Touko, in qualche modo intuendo quello che Pikachu voleva dire. Poi, la ragazzina dai capelli castani diede un'occhiata al suo orologio da polso, e vide che si stava avvicinando l'ora dell'appuntamento con Zania alla nursery home. "Credo però che ora faremo meglio a sbrigarci... non vorrei far attendere la signorina Zania! Spighetto, tu sai arrivare fino alla nursery home, vero?"

"Certamente, mademoiselle! Non dovete fare altro che seguirmi!" affermò Spighetto, indicando la strada che usciva da Levantopoli e si addentrava in un piccolo centro abitato composto da basse casette di legno e campi coltivati posti a scacchiera tra le case. "Seguendo questa strada, ci arriveremo in meno di mezz'ora!"

"Grazie, Spighetto! Non penso che potremmo chiedere una guida migliore!" rispose allegramente Ash. Il gruppetto riprese a seguire il giovanotto dai capelli verdi mentre quest'ultimo li guidava verso la loro meta, e Ash e Misty ne approfittarono per mettersi a camminare affiancati, ammirando il posto meraviglioso nel quale stavano viaggiando. A volte, sembrava loro ancora un sogno... stavano viaggiando in un luogo dall'altra parte del mondo, stavano conoscendo persone nuove, trovando nuovi Pokemon e vedendo luoghi incredibili... e in tutto questo, si stavano divertendo come non avrebbero mai creduto!

"Allora, Ash, che te ne pare?" Chiese Misty, arrossendo leggermente. "Penso che questo viaggio ad Unima si stia rivelando un'esperienza molto emozionante! Non... non pensi anche tu?"

Ash ridacchiò, a metà tra l'allegro e il nervoso, e afferrò gentilmente la mano di Misty. I due ragazzi, guidati dai loro sentimenti, si intrecciarono le dita a vicenda e si guardarono dolcemente... mentre Ash dava la sua risposta alla domanda di Misty. "Beh, certo! Su questo non c'erano dubbi!" affermò. "Però... non credo che me lo starei godendo altrettanto se non fosse per il fatto che ci siete anche tu e Pikachu!"

"Hehehee... sei un po' prevedibile, lo sai?" rispose Misty, divertita e un po' commossa al tempo stesso. "Però... sono contenta anch'io che tu sia qui con me. Certo, sono felice di vedere Unima... ma non sarebbe la stessa cosa senza di te!"

"Pika pika!" esclamò Pikachu, sfregandosi il mento con espressione saccente. Era il caso di lasciarli un po' da soli, almeno per il momento. Dopotutto, con tutto il tempo che ci aveva messo Ash per accorgersi dei sentimenti che Misty provava per lui, a Pikachu non faceva una gran differenza passare per un po' in secondo piano nei pensieri del suo allenatore.

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La nursery home non era troppo lontana... e dopo una mezz'oretta di cammino, il gruppo arrivò ad una casetta modesta ma dignitosa ad un solo piano, circondata da un grande giardino recintato molto simile a quelli attorno al laboratorio del professor Oak a Biancavilla. Ash vide diversi Pokemon che scorrazzavano in giro, chiaramente godendosi la tranquillità di quel luogo, e capì subito che erano arrivati nel luogo dove li attendeva la professoressa Zania per il loro appuntamento. Beh, se non altro aveva scelto un luogo molto adatto... non c'era possibilità di sbagliarsi, ed era un poto tranquillo dove non c'era posssibilità che qualcuno cercasse di rovinare tutto.

A questo proposito, Ash non aveva più sentito parlare di quegli strani individui del Team Plasma da quando Touko e Belle li avevano affrontati al Cantiere dei Sogni. Sperabilmente, quella sarebbe stata l'ultima volta che li avrebbero incontrati, e quella storia si sarebbe risolta da sola in breve tempo. Tuttavia, la sua mente tornò per un attimo a quel ragazzo un po' strano ma simpatico che avevano incontrato a Quattroventi... quel ragazzo di nome N, che diceva di essere in grado di parlare con i Pokemon... e anche se la cosa sembrava incredibile, dopo averlo visto per un po', Ash non trovava la csa tanto difficile da credere. C'era qualcosa di unico in quel giovanotto... aveva senza dubbio una grande sensibilità, intelligenza e carisma... e tuttavia, per certi versi, Ash sentiva che c'era come un fossato a separarli. Avrebbe voluto sapere un po' di più su di lui, sapere da dove veniva, come faceva a capire i Pokemon così al volo... era un ragazzo chesicuramente nascondeva molte sorprese, e ad Ash non sarebbe dispiaciuto conoscerlo meglio. Eppure, al tempo stesso, era come se sentisse che qualcosa lo separava da lui... come se venissero da due mondi completamente diversi.

"Ash? Terra chiama Ash, ci sei?"

Ash si svegliò di colpo dai suoi pensieri quando vide che Touko gli stava agitando una mano davanti al viso, cercando di riportarlo alla realtà. Pikachu stesso si stava sporgendo dalla sua spalla e stava richiamando il suo allenatore, che sembrava essersi perso nel suo mondo. "Ah! Scu... scusate, mi ero messo a pensare tutt'a un tratto, e ho finito per perdermi!" affermò Ash.

Misty si mise una mano davanti alla bocca e sghignazzò ironicamente. "Oh, beh, allora non mi stupisco che tu ti sia perso, è un territorio che non conosci molto bene!" affermò, facendo storcere il naso ad Ash, e strappando una breve risatina a Pikachu e a Spighetto. Touko, invece, volle prendere le difese di Ash, pur capendo che Misty non lo aveva detto con cattiveria.

"Oh, andiamo, Ash non è poi così imbranato!" affermò la ragazza dai capelli castani. "Insomma, è stato lui ad insegnarmi un bel po' di cose sui Pokemon... anzi, lo devo ancora ringraziare come si deve per avermi fatto da guida quando avevo appena iniziato il mio viaggio!"

"Hehehee... grazie, Touko, ma Misty non lo diceva per farmi una critica!" rispose il ragazzo di Biancavilla. "E poi, diciamoci la verità... è vero che una volta mi buttavo a testa bassa senza stare tanto a riflettere. Ho imparato molto dai miei primi incontri, ma ho ancora molta strada da fare come allenatore di Pokemon, e questo è un argomento sul quale non si finisce mai di imparare. Anche Pikachu... siamo amici da cinque anni ormai, e abbiamo combattuto assieme tante di quelle battaglie che non riesco neanche a tenerne conto. Ma... anche su di lui imparo un sacco di cose ogni volta che vado in una nuova regione, e devo insegnargli delle nuove mosse per fare in modo che Pikachu impari nuove strategie... e la sua tecnica di lotta non diventi troppo prevedibile.""

"Pika pikachu!" affermò il topolino elettrico, facendo il segno dell'okay al suo allenatore. Touko annuì, impressionata dal discorso di Ash e da come aveva ammesso che anche lui aveva molto da imparare sui Pokemon e anche sul suo starter. E pensare che lei aveva pensato che allenare i Pokemon non fosse poi una cosa tanto difficile... e invece, adesso che sentiva l'opinione di un esperto, capiva che anche davanti a lei si estendeva una strada lunga e difficile...

"Beh, comunque non preoccuparti troppo, Touko." affermò Spighetto, mentre il gruppo raggiungeva la nursery home. "Le cose vanno prese con il ritmo giusto... e per adesso, mi sembra che tu stia facendo un gran bel lavoro, per essere alle prime armi! Insomma, sei pur riuscita a sconfiggere me e i miei fratelli. Questo per me significa che sai già come mischiare gli ingredienti nelle giuste dosi, e se continui così, avrai delle ottime possibilità di piazzarti bene nel campionato di Unima di quest'anno.

Misty sospirò, un po' malinconicamente. Doveva ammettere che era fortemente tentata di partecipare anche lei al campionato di Unima di quell'anno. Sarebbe stata un'ottima opportunità per mettersi alla prova e mostrare che la sua abilità come allenatrice di Pokemon d'Acqua non si era arrugginita... ma lei non andava in giro a sfidare le Palestre, e non collezionava Medaglie, quindi per lei non sarebbe stato possibile iscriversi. Se solo ci fosse stato un altro modo per iscriversi, magari ci avrebbe fatto un pensierino...

La nursery home era finalmente vicina, e Ash e i suoi compagni videro alcune figure vicine all'ingresso della casetta, che sembravano stare parlando da amici. Unadi queste era una giovane donna dai lunghi capelli blu notte vestita di un camice da laboratorio, che Ash e i suoi amici riconobbero subito come Zania... mentre le altre due sembravano più anziane, ed erano vestite in maniera conservativa ma comunque gradevole, dando l'impressione di due tranquilli coniugi di campagna. Touko immaginò che quei due fossero i proprietari della pensione Pokemon, e che loro e Zania si conoscessero da un po' di tempo, in quanto davano l'impressione di essere molto in confidenza.

"Signorina Zania!" la chiamò Touko, alzando una mano e salutando mentre si avvicinavano all'ingresso della pensione. Riconoscendo la voce, la giovane donna si voltò in quella direzione e salutò a sua volta, lieta di veder arrivare i suoi giovani amici in perfetto orario. "Buongiorno, signorina Zania! Speriamo di non essere arrivati in ritardo!"

"Ehilà, Touko! Ash, Misty... è un piacere rivedervi!" esclamò la giovane donna, aggiustandosi gli occhiali mentre il gruppetto le si avvicinava. "Tranquilli, siete perfettamente in orario! Oh, e vedo che si è unito qualcuno alla vostra compagnia! Tu sei uno dei tre Capipalestra di Levantopoli, se la memoria non mi inganna."

"Oui, mademoiselle!" disse Spighetto, mettendosi a distanza di cortesia da Zania, e poi inchinandosi con grazia ed eleganza che venivano da anni di pratica. "Il mio nome è Spighetto, e ho l'onore di gestire contemporaneamente il più importante punto di ristoro di Levantopoli, e la Palestra di quella città, assieme ai miei fratelli Chicco e Maisello. Sono molto onorato di fare la sua conoscenza, signorina... Zania, immagino."

"Sì, sono io! Piacere di conoscerti, Spighetto!" rispose la giovane donna, per poi rivolgersi ad Ash e al resto del suo gruppo. "Per quanto riguarda voi... vi devo ringraziare per esservi scomodati di andare fino al Cantiere dei Sogni, e aver recuperato la nebbia dei sogni! Ho sentito... che c'è stato qualche piccolo contrattempo, in effetti."

"Beh... a parte il fatto che Ash e Misty sono finiti nel mondo dei sogni grazie ad un Musharna un po' troppo zelante..." rispose Touko, mentre i due ragazzi di Kanto guardavano in giro con epressione imbarazzata. "Io e la mia amica Belle, che abbiamo incontrato per caso mentre eravamo lì, ci siamo imbattuti in due individui che facevano parte del Team Plasma, quel gruppo di strani tizi vestiti da cavalieri che si stanno facendo sentire in questi giorni."

La proprietaria della Pokemon Nursery, una vecchietta bassa e dall'aspetto simpatico, vestita di abiti rosati di cotone leggero, sembrò leggermente allarmata nel sentire quel nome. "Avete detto... Team Plasma, ragazzi?" chiese incuriosita. "Anche voi avete avuto a che fare con quei teppisti che pensano che i Pokemon e gli uomini dovrebbero vivere separati?"

"Pika..." rispose Pikachu, storcendo il naso mentre ripensava al discorso che il Saggio Ghecis aveva fatto a Quattroventi. Era un po' preoccupante che continuassero a sentir parlare di quel gruppo sempre di più man mano che il loro gruppo proseguiva il viaggio attraverso Unima, e il topolino elettrico poteva solo sperare che, una volta che si fosse sgonfiata l'eco delle loro gesta più eclatanti, il Team Plasma sarebbe stato solo un ricordo...

"Non possiamo dire di averli visti granchè..." rispose Ash. "Qualche giorno fa, abbiamo ascoltato un discorso che uno dei loro capi aveva fatto in una città che abbiamo visitato. Parlava del fatto che gli esseri umani e i Pokemon non dovrebbero vivere insieme, e che noi esseri umani costringiamo i Pokemon a fare quello che vogliamo noi... senza tenere in considerazione quello che pensano i nostri Pokemon. Io però non credo che sia così. Almeno... io cerco sempre di pensare a quello che è meglio per i miei Pokemon, e cerco sempre di tenere in considerazione anche la loro opinione. Altrimenti, che razza di allenatore sarei? Io penso che un buon allenatore si veda anche dal rapporto che riesce ad instaurare con i suoi Pokemon, dopotutto."

"Ci saranno sempre persone che vedono la propria posizione come l'unica giusta." disse l'anziano proprietario della pensione. "E il Team Plasma è composto da persone come queste. Si sono convinte che quello che fanno è la cosa giusta, e sono convinto che la maggior parte di loro lo facciano anche in buona fede. Ma non si rendono conto che i loro modi di fare non fanno altro che far inimicare loro l'opinione pubblica, Purtroppo, finchè queste persone non si convinceranno che anche i punti di vista degli altri meritano di essere presi in considerazione, non si potrà andare d'accordo tanto facilmente con loro. Io... penso che in fondo non sia tanto complicato: il mondo è una miscela di bianco e nero. A volte predomina l'uno, a volte predomina l'altro, in misure diverse a seconda dei casi... a volte, più raramente, sono presenti entrambi in egual misura... ma alla fine, è proprio perchè ci sono tante persone e tante opinioni diverse che il mondo è un posto così bello."

"Pika pikachu..." mormorò il topolino elettrico, impressionato dal discorso dell'anziano signore. Nella sua semplicità, i concetti che aveva espresso erano molto profondi... e il Pokemon Elettro si ritrovò a pensare che forse era anche quello il motivo per cui a lui e al suo allenatore piaceva così tanto viaggiare... non si poteva mai prevedere che tipo di persone ci si trovava davanti, e conoscere nuove persone con il loro carattere e le loro particolarità era interessante come scoprire nuovi luoghi e nuovi Pokemon.

"Sì, in effetti è vero... nel corso della mia carriera di studiosa ho incontrato molte persone che non la pensavano proprio come me, e con le quali ho anche avuto da discutere. Però, alla fine, ho avuto modo di scoprire che venendoci incontro, e considerando anche le idee dell'altro, abbiamo potuto ottenere risultati molto migliori che se ognuno fosse rimasto arroccato sulle proprie posizioni." affermò, ripensando alle sue esperienze come scienziata. "Hehehee... sono sicura che la mia amica Aralia direbbe più o meno la stessa cosa! Ne abbiamo avute di discussioni, quando studiavamo assieme all'università, ma alla fine sono tutte riuscite ad arricchirci come studentesse e a farci crescere!"

"E' una cosa molto interessante, devo ammetterlo." affermò Spighetto. "Come intenditore di Pokemon, anch'io ho ancora molto da imparare e credo che anch'io incontrerò un sacco di persone che non la penseranno come me sui miei metodi di giudizio dei Pokemon, ma questo non significa che uno di noi abbia torto e l'altro ragione. Anzi, credo che questo debba spronarmi ad imparare nuove cose, e a migliorarmi sempre di più."

"Intenditore di Pokemon? Questa è una cosa che non ho mai sentito prima d'ora..." affermò Ash, incuriosito da quel termine che gli giungeva completamente nuovo.

Spighetto annuì. "Sì... ma forse è meglio se adesso ci mettiamo un po' comodi e consegniamo alla professoressa Aralia la nebbia dei sogni. E' questo il motivo per cui vi dovevate incontrare qui, vero?" affermò, indicando con un cenno educato lo zaino in cui Touko teneva la preziosa sostanza. La ragazzina castana annuì, e dopo aver ricevuto il permesso di entrare in casa dai proprietari della Pokemon Nursery, il gruppo si accomodò e depose sul pavimento di legno levigato i loro zaini. All'interno, l'abitazione non si presentava molto diversa da come appariva all'esterno - si trattava di una casetta modesta ma molto carina, con mobili in legno che sembravano essere stati fatti artigianalmente, e qualche tendina alle finestre, a dare al tutto un aspetto più vivace. Non c'erano molte comodità tecnologiche, e anche le poche che c'erano, come una televisione posta su un comodino e una radio appoggiata su una mensola, davano l'impressione di avere i loro anni.

"Prego, prego... accomodatevi pure, ragazzi, se volete vi prepariamo un tè." si offrì la signora, lasciando che un grazioso Pidove si appoggiasse sulla sua spalla mentre il gruppetto si sedeva su degli sgabellini levigati disposti in cerchio al centro della sala principale, e Touko cominciava a cercare nel suo zaino il campione di nebbia dei sogni che erano riusciti a raccogliere per Zania.

"Grazie, signori, ma non scomodatevi troppo... non penso che vi disturberemo troppo a lungo!" affermò la ragazzina, pescando finalmente la provetta con la nebbiolina rosa prodotta da Munna e Musharna. "Ah, bene! Ecco dove l'avevo messa! Ecco la nebbia dei sogni, signorina Zania! Spero che vada bene!"

"Certo, cara! Così è perfetto!" affermò la donna con gli occhiali, ricevendo la provetta piena di vapore rosato dalle mani della giovane allenatrice. "E' esattamente la quantità che mi serviva per riprendere i miei studi... vi ringrazio molto, sarei stata davvero in difficoltà senza il vostro aiuto!"

"Oh, ma le pare! Nessun problema, per noi è stato un piacere!" affermò Ash, per poi prendere le sue Pokeball e deporle davanti a sè. "Beh... visto che questo posto sembra adatto, perchè non facciamo uscire un po' i nostri Pokemon? Così si sgranchiranno un po' le gambe, e potranno scaricare un po' di energia!"

"Sì, mi sembra una buona idea!" affermò Misty, prendendo le sue Pokeball. "Signori... scusate, non avete per caso uno specchio d'acqua? Io... ho solo Pokemon d'Acqua, e se potessero avere uno spazio dove nuotare un po'..."

La vecchietta ridacchiò gentilmente, per poi indicare i campi appena fuori dalla porta sul retro. "Certamente... prego, ragazzi, venite pure!" affermò. "Dopotutto, per noi che gestiamo un posto dove i Pokemon possono vivere in tranquillità, sarebbe assai poco professionale non avere uno spazio ampio in cui i Pokemon di tutti i tipi possano correre in libertà! Prego... venite pure!"

Detto questo, l'anziana e simpatica signora guidò il gruppetto oltre la porta, e davanti a loro si estese un'impressionante vista - davanti a loro si trovava un vasto campo di erba rada, punteggiato da alberi ben tenuti, e decorato da un grazioso laghetto limpido e pulito - un luogo dove piccoli Pokemon di tutti i tipi scorrazzavano allegramente, senza mostrare alcuna diffidenza nei confronti dell'uomo. Sicuramente si trattava per la maggior parte di Pokemon che erano stati affidati alle cure della pensione, e che stavano socializzando con gli altri ospiti della nursery, e godendosi la possibilità di correre liberi! "Allora, che ve ne pare? E' da una vita che io e mio marito gestiamo questo posto... e adesso, tutti i Pokemon che vivono qui, anche solo temporaneamente, occupano uno spazio speciale nei nostri cuori." continuò la signora. "Ecco... ora, se volete, potete farli uscire! E... se avete dei Pokemon d'Acqua, quel laghetto lì è tutto a vostra disposizione!"

"Grazie, signora! Per noi è un vero piacere! Forza, ragazzi, potete uscire!" esclamò Touko, aprendo una dopo l'altra le sue Pokeball, da cui uscirono entusiasti Tepig, Pidove e Petilil, che non persero tempo a ringraziare la loro allenatrice con un cenno della testa, e poi unirsi ai numerosi Pokemon che stavano giocando nel campo davanti a loro. Pikachu scese con un balzo dalla spalla del suo allenatore, che gli strizzò un occhio in segno di intesa e fece uscire a sua volta i Pokemon che aveva preso finora - ovvero, Oshawott, Deerling e Rufflet - mentre Misty raggiungeva il laghetto e faceva uscire i suoi quattro Pokemon d'Acqua: Gyarados, Cloyster, Seadra ed Alomomola si tuffarono nel lago, cogliendo di sorpresa tutti i Basculin lì presenti... e un attimo dopo, gli abitanti del laghetto, e molti dei Pokemon che si trovavano nelle vicinanze corsero verso i nuovi arrivati, curiosi di sapere di più di quei Pokemon che non avevano mai visto prima d'ora! Davanti a quell'assembramento di Pokemon, Gyarados e Cloyster spalancarono gli occhi confusi e guardarono spiazzati la folla che si riuniva attorno a loro, mentre Seadra ed Alomomola, un po' più abituati a trattare con gli altri, accoglievano i Pokemon che si facevano loro incontro con cortesia.

"Però... certo che la tua ragazza ha dei Pokemon molto particolari, ragazzo mio!" affermò il vecchio proprietario della pensione. "Venite da un altro continente, vero?"

"Ehm... si vede tanto che è la mia ragazza?" affermò Ash, sperando che il leggero rossore che aveva sulle guance non si vedesse troppo. "Comunque... sì, noi veniamo da Kanto, uno dei quattro continenti dell'Est. Io... ho cominciato ad allenare Pokemon cinque anni fa, quando avevo dieci anni. Dalle nostre parti, i ragazzi cominciano ad allenare Pokemon un po' prima rispetto a qui... e il mio Pikachu, quel Pokemon giallo che viaggia sempre con me fuori dalla Pokeball, è stato il mio starter, e ormai è diventato il mio migliore amico. Ho incontrato Misty proprio il giorno dell'inizio del mio viaggio, cercando di sfuggire ad un gruppo di Spearow inferociti... e da allora... hehehee... da allora ne sono successe tante, che se mi mettessi a raccontare credo che ci metterei tutta una vita! Comunque.. sì, anche Misty ha iniziato presto ad allenare Pokemon. Anzi, dirò di più, lei è una ex-Capopalestra, ed è stata la seconda Capopalestra che ho affrontato nella mia carriera!"

"Sembra che tu abbia vissuto una vita molto interessante, ragazzo mio. Nonostante la tua giovane età, hai fatto molte esperienze." disse la proprietaria della pensione, sorridendo caldamente al ragazzo. "Bene... credo che saranno tutte molto utili, sia a te che alla tua compagna qui presente!"

Touko ridacchiò divertita, mentre dava una carezza sulla testa alla sua Petilil mentre questa le passava vicino affettuosamente. "Beh, non mi dispiace certo viaggiare con un esperto di Pokemon come Ash! Mi sono resa conto di avere molto da imparare da lui e Pikachu... e io mi sdebito facendo loro da guida ad Unima!" affermò.

"Per noi è un piacere, Touko..." affermò Ash, per poi dare un'occhiata in direzione di Spighetto. "Ma... se possiamo riprendere il discorso di prima, Spighetto, non è che potresti spiegarci esattamente cosa sono gli intenditori di Pokemon? E' qualcosa che noi non abbiamo, a Kanto e negli altri continenti."

"Pika pika!" esclamò Pikachu, mettendosi ad ascoltare con attenzione. Spighetto si schiarì la voce e raccolse per un attimo i pensieri, in modo da organizzare bene il discorso.

"Beh... in effetti ci sarebbe molto da dire sugli intenditori di Pokemon, per chi non li conosce." iniziò a spiegare, con un tono professionale che faceva subito capire che era un vero esperto in materia. "Per dirla in breve, possiamo immaginare gli intenditori di Pokemon come degli esperti nell'arte di giudicare la compatibilità tra i Pokemon e i loro allenatori. Noi intenditori utilizziamo la nostra conoscenza dei Pokemon e la nostra esperienza in prima persona per capire che tipo di legame c'è tra Pokemon e allenatori. E a partire dalle nostre osservazioni, cerchiamo di dare dei consigli su come fortificare tale legame. Inoltre, aiutiamo gli allenatori alle prime armi a scegliere quali Pokemon potrebbero essere più compatibili con il loro stile di allenamento. Esiste un sistema di valutazione per noi intenditori di Pokemon, a seconda della nostra esperienza, ed è suddiviso in quattro classi distinte: classe C per i principianti, poi classe B, classe A... e infine la classe S, che è riservata solo per i più esperti in assoluto. Io ho l'onore di appartenere alla classe A, ma mi ci sono voluti molti anni di studio e pratica per arrivare a questo punto."

"Wow!" esclamò Touko, impressionata. Aveva già capito che Spighetto non era uno sciocco, ma non immaginava che fosse un tale esperto. "Sei veramente un tipo in gamba, Spighetto! E... dimmi, quand'è che hai iniziato a studiare per diventare un intenditore di Pokemon? Se non sono troppo curiosa, si intende..."

Spighetto strizzò un occhio, e delle comiche scintille dorate iniziarono a splendere attorno a lui! "Tout va bien, mademoiselle!" affermò. "Per rispondere alla tua domanda... ho cominciato a studiare quando avevo nove anni, e l'anno dopo ho ricevuto il mio diploma di intenditore di classe C. So che è un po' presto per incominciare, ma essere un intenditore è sempre stato il mio sogno, e se voglio realizzarlo e raggiungere la classe S, devo darmi molto da fare!"

Touko sospirò e fece un piccolo sorriso, pensando che fosse molto bello che Spighetto avesse già deciso quale fosse la sua strada. "Mi fa molto piacere... io, invece, non saprei dire esattamente quale sia il mio sogno, il mio scopo nella vita. Voglio dire... io non particolari abilità, non sono portata per qualcosa in particolare... ho cominciato ad allenare Pokemon perchè è quello che fanno tutti, di questi tempi, e pensavo che sarebbe stato un buon modo di diventare conosciuta. Certo, adesso sto cercando di diventare una campionessa, e di allenare la mia squadra di Pokemon meglio che posso. Ma... non credo di avere un vero e proprio obiettivo, almeno per adesso. Questo... fa di me una ragazza superficiale, per caso?"

Ash, Misty, Spighetto e Zania si guardarono, un po' indecisi su cosa dire alla loro compagna di viaggio... e alla fine Zania sorrise amichevolmente e strizzò un occhio a Touko in segno di intesa. "Beh, no, non essere così dura con te stessa." affermò. "Significa solamente che non hai ancora trovato la tua strada, e che devi ancora prendere una decisione in questo senso. Sai... anche viaggiare così, assieme ai tuoi compagni, può aiutarti a decidere quello che vuoi fare. Cerca solo di non avere fretta e di non bruciare le tappe... e sono sicura che alla fine anche tu troverai qualcosa che vuoi veramente fare! Non sorprenderti... se saranno anche i tuoi Pokemon a darti l'idea vincente!"

"Del resto, neanche una mia amica sapeva veramente cosa voleva fare, quando ha iniziato ad allenare Pokemon..." continuò Ash, riferendosi chiaramente a Vera, che quando aveva ricevuto il suo Torchic non aveva neanche la passione per i Pokemon. "E' stato solo con il tempo che ha trovato la sua vera vocazione... quindi non ti preoccupare troppo, e vedrai che le cose verranno!"

"Grazie, Ash... lo spero davvero!" affermò la ragazzina castana, per poi abbassare lo sguardo e vedere che il suo Tepig stava strofinando il musetto sulla sua caviglia, invogliandola a venire con lui e divertirsi un po' a correre all'aria aperta. "Hm? Che c'è, Tepig? Vuoi fare una corsetta con me?"

"Te pig, pig!" esclamò il maialino di fuoco, annuendo entusiasta.

Touko strizzò un occhio e cominciò a seguire di corsa il suo starter mentre quest'ultimo si avviava verso il prato aperto, sotto lo sguardo approvante del resto del gruppo. "Va bene! Eccomi, sto arrivando!"

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"Hmm... vediamo un po' voi due..." disse Spighetto, dando un'occhiata ad Ash e al suo Rufflet, che ora si trovavano fianco a fianco vicino ad una panchina posta vicino al laghetto. Il Pokemon aquilotto teneva le braccia-ali conserte sul petto, in tono fiero, mentre Ash restava in piedi vicino a lui cercando di sembrare più naturale possibile. Il giovanotto dai capelli verdi rimase per un po' ad osservare l'allenatore e il suo Pokemon, cercando di farsi un'idea della loro situazione... e poi, una volta che ebbe preso tutti gli elementi che gli sembravano utili, pronunciò il suo giudizio.

"Hmm... non mi sembra niente male, il tuo Rufflet. Devo dire che il rapporto che si sta instaurando tra di voi ha qualcosa di particolare... come un piatto dal gusto imprevedibile, con un retrogusto pepato che lo rende interessante. Credo che sarà alquanto intrigante vedere come si svilupperà il vostro rapporto, dal momento che è chiaro che ora siete solo agli inizi." commentò Spighetto, mentre Rufflet continuava a restare in quella che Ash avrebbe definito una posa regale.

"In effetti, devo ammettere che adesso come adesso... beh, io e Rufflet siamo abbastanza amici, ma abbiamo avuto motivo di dissentire, in certi casi." affermò il ragazzo, ricordando i modi bruschi, anche se fondamentalmente ben intenzionati, con cui Rufflet aveva biasimato Oshawott per il fatto che si affidava troppo alla sua conchiglia per combattere. "Comunque c'è da dire che è davvero sorprendente come riesci a capire certe cose del rapporto tra un allenatore e i suoi Pokemon così, semplicemente a guardarli."

Spighetto si schiarì la voce. "Beh... non posso dire di capire tutto così, semplicemente guardando voi due." affermò con modestia. "A partire da alcuni particolari, da come un Pokemon si pone nei confronti del suo allenatore, e da come si comporta in battaglia, posso intuire certe caratteristiche del loro rapporto, e magari dare anche qualche consiglio su come migliorarlo. Tuttavia, è bene ricordarlo, l'opinione di un intenditore di Pokemon, anche di uno di classe S, non è da prendere come oro colato. E' pur sempre un consiglio, che un allenatore deve sentirsi libero di seguire o meno. Dopotutto, nessuno conosce i propri Pokemon meglio di chi li allena, giusto?"

"Beh, comunque i tuoi consigli mi sembrano molto sensati." affermò Misty, avvicinandosi al suo Gyarados che era arrivati fino a riva e stava avvicinando delicatamente il muso feroce lla sua allenatrice. "A proposito, Spighetto... tu che cosa mi dici del rapporto che c'è tra me e il mio Gyarados? Sarei curiosa di sapere cosa ne pensi..."

"Hmm... un Pokemon che viene da un altro continente, e a quanto mi hai detto, era anche un tipo di Pokemon di cui avevi paura. Questa sì che è una bella sfida anche per un intenditore di alto livello." disse Spighetto, apparentemente stimolato alla prospettiva di dare un giudizio su un Pokemon che non aveva mai visto prima d'ora. "Misty, puoi metterti accanto al tuo Gyarados, così riesco a farmi un'idea migliore del rapporto che c'è tra voi due?"

"Va bene..." rispose la rossa ex-Capopalestra di Celestopoli, un po' dubbiosa sull'utilità che potesse avere la vicinanza fisica al proprio Pokemon ai fini dell'esame. Tuttavia, immaginando che Spighetto ne sapesse più di lei su queste cose, fece come l'intenditore di Pokemon le aveva chiesto, e si piazzò vicino al bordo del laghetto, appoggiando una mano sulla schiena del suo Pokemon. Gyaradosemise un breve, sommesso ruggito e si mise a sua volta in posa, attendendo che il ragazzo dai capelli verdi emettesse il suo giudizio... che ci mise un po' per arrivare. Evidentemente, pensò Misty, il fatto di avere di fronte un Pokemon che non aveva mai visto prima voleva dire che spighetto doveva dare un'occhiata più attenta e cercare di considerare anche particolari che a Misty, e ad osservatori meno attenti, sarebbe sfuggito.

"Hmm... questo sì che è interessante." disse infine Spighetto, anche se si vedeva che per lui era stato un po' difficile capire come stessero le cose. "Allora... mi sembra di capire che ci sono state un po' di frizioni tra te e quel Pokemon. O meglio, con questa particolare specie di Pokemon... ma adesso tu e lui vi fidate gli uni degli altri, eh? Credo che posso paragonare il vostro rapporto ad un dolce dal sapore un po' particolare, che richiede un po' di tempo per abituarsi ad esso, ma che alla fine dà un sacco di soddisfazioni. Che ne dici, Misty? Credi che la mia analisi, per quanto superficiale, sia stata abbastanza accurata?"

"Beh... " Misty si grattò uno zigomo, abbastanza impressionata dal modo in cui Spighetto aveva accuratamente riassunto il rapporto che c'era stato tra lei e il suo enorme serpente di mare. "In effetti, non è stato molto facile per me imparare a fidarmi dei Gyarados... complice un piccolo incidente che mi era capitato da piccola... però adesso credo di esserci passata sopra, e Gyarados è uno dei membri più fidati della mia squadra! Comunque... complimenti, Spighetto, vedo che sei molto bravo a capire certe cose!"

"Oh, è semplicemente il mio lavoro come intenditore di Pokemon!" disse Spighetto schermendosi un po'. "Piuttosto, io credo che adesso sarebbe il caso di... huh?"

I ragazzi, Touko compresa, restarono per un attimo sorpresi quando i Pokemon che scorrazzavano nell'ampio cortile iniziarono a scappare verso la parte più interna, come se stesse arrivando qualcosa che li spaventava dall'esterno. Pikachu e Rufflet, i più vicini alla casa dei proprietari della Pokemon Nursery, guardarono in quella direzione allarmati, vedendo per primi che Zania e i due anziani signori erano in piedi all'ingresso del cortile... e stavano discutendo con un gruppo di individui che sembravano porsi davanti a loro con tono minaccioso! Era chiaro in ogni caso che non era una conversazione a cuor leggero...

"Guardate... ho come l'impressione che quella gente stia cercando di minacciare la signorina Zania e i due signori!" esclamò Touko, guardando meglio in quella direzione proprio nel momento in cui uno dei nuovi arrivati si stava muovendo nel suo campo visivo. La ragazzina castana soffocò un'imprecazione quando vide che si trattava di una donna vestita con ua cotta di maglia in stile medievale, e un drappo di seta bianca con un simbolo ormai familiare disegnato sul petto...

"Cosa? Maledizione, non ditemi che..." mormorò Touko, mentre anche Ash, Misty e Spighetto guardavano in quella direzione. Pikachu sospirò irritato, riconoscendo quegli strani individui da quando li aveva visti a Quattroventi. Erano senza dubbio uomini del Team Plasma... e adesso erano lì per chissà quale motivo!

"E quelli chi sono? Da dove vengono?" chiese dubbioso Spighetto. "Indossano degli abiti molto strani... e non mi sembrano molto amichevoli!"

"Quelli... sono gli uomini del Team Plasma, Spighetto!" affermò Touko, corrugando la fronte. "Sono vestiti in maniera assurda, sono d'accordo... ma se sono qui, non è certo per fare conversazione amichevole con i signori della nursery! Andiamo a dare un'occhiata!"

Gyarados fece un cenno di assenso alla sua allenatrice, che lo richiamò temporaneamente nella sua Pokeball e, accompagnata dal suo Alomomola, seguì Ash e il resto del gruppo verso gli uomini del Team Plasma, che ora sembravano stare venendo a metodi un po' meno civili di discutere con Zania e i due anziani signori...

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"Quante volte ve lo dobbiamo ancora ripetere?" stava dicendo in quel momento il proprietario alla ragazza del Team Plasma, cercando senza troppo successo di farla desistere con le parole. "Noi non facciamo niente di male a questi Pokemon. A loro piace vivere qui, e noi ci prendiamo cura di loro e li accudiamo finchè i loro allenatori non tornano a prenderseli. Come potete adesso, voi, venire qui ed imporci di farli andare tutti via? Questo è il lavoro che facciamo da tutta una vita, e non smetteremo soltanto perchè lo volete voi!"

"Questa è la prova che non amate i Pokemon tanto quanto dite." ribattè senza esitazione la donna, sospirando quasi stancamente. "Sinceramente, non capisco come facciate a non afferrare una cosa così ovvia. I Pokemon non sono stati creati per il piacere e il tornaconto di noi esseri umani. Non abbiamo alcun diritto di intaccare la loro purezza e costringerli a vivere come vogliamo noi. E invece voi, continuando a lavorare per degli allenatori a cui non importa nulla dei loro Pokemon, non state facendo altro che favorire questo modo sbagliato di fare le cose. I Pokemon sono esseri liberi e meravigliosi che non dovrebbero avere alcun contatto con l'uomo. Quindi, siamo venuti qui per chiedervi di liberare tutti i Pokemon che avete nella vostra riserva... o, se vi rifiuterete di farlo, per liberarli noi stessi."

"Queste richieste sono davvero assurde." replicò Zania. Fino a quel momento, Ash e i suoi compagni l'avevano vista come una giovane donna allegra ed apparentemente un po' assente... quindi, in quel momento, faceva uno strano effetto vederla così seria. "Se fosse davvero come dite voi, se esseri umani e Pokemon fossero fatti per vivere gli uni lontani dagli altri, allora perchè saremmo riusciti a convivere assieme per tanto tempo? Non esisterebbero nè allenatori, nè Palestre, nè tantomeno Leghe Pokemon... quindi, da dove vi viene questa convinzione? Me lo spiegate?"

"Noi non siamo in dovere di spiegare nulla a nessuno." disse bruscamente un'altra recluta, questa volta un uomo che sembrava abbastanza giovane. "Le cose stanno così e basta. Il contatto con l'uomo modifica la natura di questi esseri meravigliosi che dovrebbero essere lasciati dove sono."

"Qual è il problema?" chiese educatamente Spighetto, raggiungendo per primo il gruppetto che stava discutendo. "Mi sembra che questi signori stiano sollevando alcune polemiche circa il fatto che questo grazioso posto abbia il diritto o meno di ospitare dei Pokemon."

"Oh, sei tu, ragazzo... e ci siete anche voi!" disse l'anziana proprietaria, con un certo sollievo.

Gli uomini del Team Plasma, quattro in tutto, rivolsero ad Ash e ai suoi compagni uno sguardo poco rassicurante, e la donna che sembrava essere a capo del gruppetto mosse un passo verso di loro, con una Pokeball già in mano. "Voi siete degli allenatori, vero? E... se non ricordo male, tu sei uno dei Capipalestra di Levantopoli. Spighetto, immagino. Bene... allora vorremmo gentilmente pregarvi di liberare anche voi i vostri Pokemon e permettere loro di proseguire la loro vita liberi e senza più alcun vincolo con l'umanità. Dovreste convenire anche voi che è la cosa giusta da fare nei loro confronti."

"Pika!" esclamò Pikachu con decisione. restando vicino ad Ash. A loro volta, il Gyarados di Misty fissò con ostilità gli uomini del Team Plasma e scosse la testa, mentre il Tepig di Touko si teneva timidamente accanto alla sua allenatrice. Questo netto rifiuto, opposto da coloro a cui pensavano di stare facendo un favore, colse di sorpresa gli uomini del Team Plasma, che sbatterono gli occhi confusi prima che uno degli uomini del gruppo reiterasse l'invito.

"Sì, capisco... questi Pokemon ormai sono stati così condizionati dalla vicinanza con gli esseri umani, che si sono autoconvinti che non possono vivere senza di loro." commentò. "Tutto grazie alla Pokeball, quello strumento infame che gli allenatori usano per privare i Pokemon della loro libertà."

"Non vorrei sembrare sfacciato, signori." ribattè prontamente Spighetto, con calma ed educazione, ma senza farsi mettere i piedi in testa. "Tuttavia, vorrei farvi notare che non siete esattamente nella posizione ideale per fare a noi questo appunto. Anche voi utilizzate delle Pokeball, da quanto mi è dato di vedere."

"Appunto!" esclamò Misty. "Quindi perchè ci biasimate per il fatto che le usiamo anche noi? Mi sembra un po' ipocrita, la cosa!"

"Beh..." cercò di ribattere un'altra recluta. Ma si bloccò quasi subito quando si rese conto, con suo grande disappunto, di non poter rispondere in maniera convincente. Le parole di Spighetto avevano toccato un tasto sensibile.

La donna a capo del gruppo rimase in silenzio per un attimo, e guardò in silenzio la sfera che teneva in una mano. "Sì... posso capire quello che dite, e in effetti c'è del vero nelle vostre parole." ammise, senza cercare di nascondersi dietro un dito. "Ma... purtroppo in questo caso è un male necessario per difendere la nostra causa e convincere gli allenatori più recalcitranti a separarsi dai loro Pokemon. Lo facciamo per il bene di tutti."

"Convincere gli allenatori, voi dite." replicò Spighetto. "Certo... potrei anche credere che le vostre intenzioni sono buone, ma temo che non bastino a fare della vostra una buona causa. Da quanto mi è dato di sapere, voi del Team Plasma rubate i Pokemon degli altri allenatori e li liberate. Senza chiedervi cosa ne pensino i Pokemon stessi, e tantomeno gli allenatori. Se devo essere sincero, non mi sembra il modo più corretto per difendere la libertà dei Pokemon. Voi non state facendo altro che imporre la vostra volontà su di essi, il che non mi sembra molto diverso da quello che voi accusate gli allenatori di fare."

Ancora una volta, le parole di Spighetto andarono un po' troppo vicine alla verità per alcuni degli scagnozzi del Team Plasma, che rimasero di sasso e si guardarono come se non sapessero cosa rispondere. Due di loro indietraggiarono indecisi, quasi volessero lasciar perdere e andarsene... ma gli altri due, tra cui la donna, sembravano testardamente decisi a resistere fino all'ultimo, anche a costo di usare metodi sgradevoli se necessario.

"Hmph... sai parlare bene, ragazzino, ma le tue sono parole a vuoto." affermò la donna. "Un fine nobile a volte richiede mezzi sgradevoli, e se è per la liberazione dei Pokemon, noi del Team Plasma siamo pronti anche a sporcarci le mani. Esci, Trubbish!"

"Bissssh!" sibilò il Pokemon che apparve un istante dopo: era una piccola, e un po' rivoltante, creatura che ricordava un sacchetto dell'immondizia verde, annodato sulla parte superiore in modo che i due lembi sembrassero due lunghe orecchie. Aveva gli occhi di forma ovale, e una bocca appena accennata dalla quale spuntavano tre dentini appuntiti. Le sue corte braccia erano formate da rifiuti incollati assieme che fuoriuscivano da due strappi sui lati del sacchetto, e si muoveva su due gambe piccole e tozze. Un odore pestilenziale si diffuse nell'aria tutt'attorno allo strano Pokemon, costringendo Spighetto e gli altri ad indietreggiare e a turarsi il naso.

"Uuuuugh! Ma che razza di Pokemon è quello?" esclamò Misty, mentre Ash cercava a tentoni il suo Pokedex e lo consultava, tenendosi una mano davanti al viso.

"Trubbish, il Pokemon Spazzatura. Tipo Veleno." disse il Pokedex. "Preferisce vivere in posti sudici come discariche di rifiuti. Si dice chesia nato da una reazione chimica, quando dei sacchi di rifiuti sono entrati in contatto con scarichi tossici industriali."

"Beh... certo non è il Pokemon più pulito che io abbia mai visto. E ho pure un Muk in riserva..." commentò Ash, mentre Pikachu cercava di resistere al tanfo terrificante e si preparava a combattere. Vedendo che il suo starter era pronto a combattere, Ash decise che in questo caso era giusto fargli sgranchire un po' i muscoli, e gli fece cenno di tenersi pronto, mentre l'altro scagnozzo del Team Plasma faceva uscire due Pokemon: uno di essi era un Roggenrola dall'aspetto alquanto minaccioso, mentre l'altro... era un altro Pokemon molto strano che ricordava una sorta di cellula stilizzata: aveva una forma tonda con un piccolo solco al centro, e un corpo principale di colore verde chiaro, con gli occhi neri e una buffa bocca a forma di rombo. Aveva una sorta di ricciolo giallo sul lato sinistro del corpo, ed era completamente avvolto in una bolla di uno strano fluido di colore verde scuro. Si muoveva fluttuando in aria, pulsando lentamente e riflettando la luce del sole.

"Anche quei due non li ho mai visti..." affermò Touko, decidendo che era il caso di dare un'occhiata a quei due Pokemon. Tirando fuori il suo Pokedex, lo puntò prima contro Roggenrola, e poi contro il Pokemon fluttuante.

"Roggenrola, il Pokemon Placca. Tipo Roccia. La struttura esagonale al centro del suo corpo, simile ad un occhio, è in realtà un orecchio sensibilissimo che gli serve per orientarsi sottoterra. A causa delle pressioni presenti nei luoghi in cui può vivere, il suo corpo è duro come l'acciaio."

"Solosis, il Pokemon Cellula. Tipo Psico. Una membrana amniotica piena di fluidi nutritivi protegge il suo corpo, permettendogli di vivere in qualunque luogo. Usa la telepatia per comunicare con i suoi simili, e i suoi poteri psichici per sconfiggere gli avversari."

"Decisamente molto diversi dai Pokemon che si vedono di solito..." commentò con una certa incredulià Misty, mentre il suo Gyarados si teneva pronto a combattere. Tuttavia, Ash le fece cenno di restare tranquilla e godersi lo spettacolo.

"Aspetta, Misty... adesso credo che sia il caso che Pikachu faccia un po' di moto! Anzi... credo che anche Deerling dovrebbe fare un po' di pratica, non credi? Okay... vai, Deerling, tocca a te!" affermò il ragazzo, facendo uscire il Pokemon cerbiatto dalla sfera. Deerling si impennò sulle zampe posteriori e sferrò un paio di calci in aria con le zampette anteriori, per poi fare un occhiolino di ringraziamento ad Ash e prepararsi ad affrontare il Roggenrola nemico. Pikachu fece il segno dell'okay al simpatico Pokemon Normale / Erba, e si preparò a combattere a sua volta...

Anche Touko si stava preparando a combattere... ma anche a lei, Spighetto fece cenno che non era il caso di farsi coinvolgere e che ci avrebbe pensato lui. "Perdona il mio ardire, Touko... ma vorrei affrontare io questa signorina." affermò. "Un gentiluomo deve cercare di dirimere le questioni con le parole piuttosto che con la forza. Ma se la ragione fallisce, deve essere pronto a sostenere la propria posizione comunque sia necessario. Pansage... puoi darmi una mano, s'il vous plait?"

Con un gesto elegante, Spighetto lanciò la sua Pokeball e ne fece uscire la simpatica scimmietta verde, che saltellò a destra e a sinistra per un attimo, poi si mise in posizione di guardia davanti a Trubbish, mentre la donna del Team Plasma corrugava la fronte con disapprovazione.

"Un Pansage, eh? Bene... vediamo come se la cava contro un Pokemon avvantaggiato." affermò. "Avanti, Trubbish... usa Acidobomba contro di lui!"

Il Pokemon simile ad un sacchetto della spazzatura agitò le orecchie, e scagliò una sfera di liquido viola grande come il pugno di un uomo contro Pansage, che saltò via all'ultimo momento, e fece una capriola all'indietro per evitare l'attacco. Il colpo atterrò sull'erba davanti a Pansage e creò una pozzanghera di acido dal quale si levavano pungenti vapori bianchi... e un attimo dopo, Pansage ghignò e fissò Trubbish con decisione.

"Pansage, rispondi con Fulmisguardo." ordinò Spighetto. Un bagliore inquietante balenò negli occhi altrimenti tranquilli della scimmietta di tipo Erba, che bloccò Trubbish prima che quest'ultimo potesse avanzare, e lo fece esitare, facendogli abbassare la guardia per un attimo. Senza perdere tempo, la donna del Team Plasma diede un nuovo ordine.

"Trubbish... Doppiasberla!" esclamò, e un attimo dopo, il Pokemon simile ad un sacchetto della spazzatura chiuse le distanze e colpì Pansage con un manrovescio sferrato con le "orecchie", per poi continuare con due sberle, una di sinistro e una di destro, che fecero barcollare il Pokemon scimmia... ma quest'ultimo, senza scomporsi, afferrò al volo le orecchie di Trubbish e lo tirò verso di sè, interrompendo l'attacco del Pokemon Veleno, e poi iniziando un attacco suo!

"Perfetto, Pansage! Ora usa Fossa!" disse Spighetto. Pansage sorrise e iniziò a scavare per terra con la mano libera, inabissandosi per un breve tratto... e poi scagliandosi verso l'alto come un proiettile, colpendo in pieno l'avversario e facendolo volare in aria come un fuscello! Trubbish atterrò pesantemente vicino alla sua allenatrice, che strinse i denti per la rabbia e diede un'occhiata ai Pokemon del suo compagno, che non se la stavano cavando molto meglio contro Pikachu e Deerling: il Pokemon Elettro aveva schivato un potente attacco Psico-onda, che Solosis aveva scagliato sotto forma di un raggio multicolore di onde concentriche... e ora, con rapidità e potenza, stava colpendo Solosis con una Codacciaio seguita da un Tuonoshock. La combinazione mise a terra l'avversario, mentre Deerling parava come meglio poteva un attacco Bottintesta di Roggenrola, e rispondeva con un Doppiocalcio rapido e preciso, facendo barcollare il Pokemon Roccia. Ormai, il Team Plasma aveva capito che si stava mettendo male per loro... e stavano cominciando a richiamare i loro Pokemon, rinunciando al loro proposito.

"Hm. Non molto bene, temo." affermò Spighetto. "Il vostro rapporto con i Pokemon è... insipido. Ci vorrebbe un po' più di sapidità."

"Ugh... e va bene, abbiamo capito! E' il vostro giorno fortunato, vi sono capitati questi allenatori fortissimi..." mormorò la donna del Team Plasma. "Ma questo non significa che la nostra crociata si fermerà qui... noi continueremo a batterci per i diritti dei Pokemon, e finchè le lotte in palestra e tutti i vostri barbari metodi di sottrarre la libertà ai Pokemon continueranno, noi non smetteremo! Ritirata, Team Plasma!"

"PLASMAAAA!" esclamarono gli altri tre, anche se due di loro non sembravano per niente convinti... e ben presto, il quartetto di uomini del Team Plasma si dileguò, lasciando in pace i due proprietari della pensione. Pikachu, Deerling e Pansage si guardarono negli occhi, scambiandosi dei cenni di assenso e amicizia, mentre Ash e spighetto si congratulavano a vicenda per la splendida vittoria.

"Complimenti, Ash! Una battaglia davvero spettacolare!" affermò il giovane intenditore di Pokemon. "Davvero... non immaginavo che il tuo Pikachu fosse così forte! Immagino che tu non l'abbia usato conro di noi, in palestra, perchè altrimenti sarebbe stato troppo facile, giusto?"

Ash e Pikachu si guardarono sorridendo, e il ragazzo dai capelli neri annuì a Spighetto. "Beh... non per essere presuntuoso, ma pensavo di sì. A me piace la sfida, e se usassi solo Pikachu, non avrei modo di fare esperienza con altri Pokemon." spiegò. "Comunque, anche il tuo Pansage è ben allenato! Non a caso mi hai dato un bel po' di filo da torcere!"

"Sage!" esclamò la scimmietta, alzando un pugno in aria.

Zania annuì con approvazione, mentre l'anziana proprietaria della nursery si avvicinava portando con sè un uovo azzurro a screziature bianche, e i Pokemon ospiti del centro andavano ad esultare per la vittoria dei due ragazzi. "Grazie, ragazzi... non sappiamo come ringraziarvi, quei teppisti ci stavano rendendo il lavoro impossibile!" affermò la vecchietta. "Vorremmo sdebitarci in qualche modo... e credo che regalarvi questo uovo che uno dei nostri Pokemon ha fatto di recente potrebbe essere un buon modo! E' un Pokemon d'Acqua, potrebbe esservi di grande aiuto!"

Ash accettò l'uovo con un inchino, e si voltò verso la sua fidanzata. "Grazie mille, signora... ma penso che se si tratta di un Pokemon d'Acqua, andrà molto meglio per la mia ragazza!" affermò, per poi dare alla sorpresa ma lusingata Misty il prezioso regalo. "Comunque... è un pensiero molto gentile da parte vostra, e sono sicuro che Misty saprà prendersi cura di questo Pokemon meglio di me!"

"Ash... ne sei proprio sicuro?" chiese Misty, non riuscendo a nascondere la sua emozione. L'ultima volta che aveva accudito un uovo di Pokemon era stato per Togepi... e ora, la situazione le riportava alla mente dei ricordi dolci e tristi al tempo stesso. Quando Ash le sorrise e annuì, Misty fece un bellissimo sorriso e ringraziò dando al suo ragazzo un bacetto sulle labbra. "Grazie, Ash, per me vuol dire molto! E grazie anche a voi, signori! Non dimenticherò la vostra gentilezza!"

"E noi non dimenticheremo quello che avete fatto per noi, ragazza mia!" affermò il marito dell'allevatrice. "Grazie a voi, potremo continuare il nostro lavoro senza problemi, e la signorina Zania potrà proseguire il suo!"

"E' vero." riprese Zania. "Grazie alla nebbia dei sogni che mi avete portato, la mia ricerca potrà andare avanti. E chissà, forse svelerà qualcosa di più sui misteriosi Munna e Musharna!"

"Ci fa molto piacere!" iniziò a rispondere Spighetto... per poi sentire qualcosa di morbido che si strusciava sulla sua gamba, e immobilizzarsi di colpo, con una buffa espressione di paura dipinta sul volto! Con esitazione, il giovane intenditore di Pokemon abbassò lo sguardo... e vide che si trattava di un morbido, tenero e graziosissimo Purrloin che si stava accoccolando su di lui!

"Loin!" miagolò leziosamente il gattino nero.

Immediatamente, delle righine blu di paura e un sorrisetto nervoso si dipinsero sul volto di Spighetto, e delle goccioline di sudore iniziarono a scendere dalla sua testa, cogliendo tutti di sorprese e facendo tirare un sospiro rassegnato a Pansage. Pikachu e Deerling, incuriositi, chiesero al Pokemon scimmia cosa significasse tutto questo...

"Deer deer, ling?" chiese il cerbiatto, al che Pansage scosse la testa e alzò le spalle.

"Pansaaage..." affermò. Pikachu, Deerling e persino il Gyarados di MIsty restarono allibiti per un istante... poi, i due Pokemon più piccoli scoppiarono a ridere, mentre il serpente di mare grugniva e scuoteva la testa con fare esasperato.

"Ehm... mi sembra di capire che Spighetto ha qualche problema con i Purrloin..." disse Ash, con un grosso gocciolone di sudore che gli scendeva dalla nuca. Misty, Touko e gli altri, anche loro sorpresi, restarono in silenzio per qualche secondo... poi Touko fece una breve risatina e andò ad accarezzare Purrloin, prendendo amichevolmente in giro Spighetto!

"Oh, ma dai, Spighetto, non mi dirai che un intenditore come te ha paura di questi teneri e graziosi animaletti!" affermò la ragazzina castana, tenendo in braccio il grazioso gattino, che mosse languidamente la coda verso il malcapitato ragazzo dai capelli verdi!

Spighetto non potè fare altro che ridere nervosamente. "Hehehehee... je regrette beaucoup... quello... è un sapore che non sono mai riuscito a digerire!" affermò, tra le bonarie risate di tutti coloro che gli stavano attorno!

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CONTINUA...

Note dell'autore: Mi scuso se le ragazze non hanno avuto un ruolo molto importante in questo capitolo: Ash e Spighetto hanno fatto praticamente tutto. Ma vi prometto che già con il prossimo capitolo, tutto dedicato al girl power, si rifaranno ampiamente! A presto!

  
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