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Autore: _Cthylla_    06/06/2013    3 recensioni
[ SOSPESA ]
Non tutti i cybertroniani si sono schierati con l'una o l'altra fazione nella guerra che ha distrutto il loro pianeta natio. Alcuni di loro, finita la scuola base che fornisce la preparazione generica che tutti i cybertroniani devono avere, se ne sono andati in giro per l'Universo ancor prima che la guerra scoppiasse.
Questo è il caso del Deviant Team.
Deathstar. Zoira. Mintaka. Stylequeen. Pkangu.
Ma cosa accadrebbe se, per problemi energetici, dovessero fare rotta verso la Terra...?
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Deviant Team: Madness is Everywhere!'
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- tu adesso mi devi di’ che diavlo abbiamo fatto di bene!!!

Mintaka la guardò con aria interrogativa, mentre lei e Deathstar avanzavano lungo i corridoi della Nemesis. - “di bene”?

- quel che ho fatto di male lo so - ribatté la seeker - è un labirinto ed è pure deserto ‘sto posto…meglio eh, tanto in una roba del genere non sta di casa niente di buono.

- ah, questo è sicuro. Deathstar! - le afferrò un braccio - …e se fossimo finite nella Nemesis o come si chiama?!

- ah guarda tutto può essere ma se così fosse vuol dire che abbiamo una sfiga che non ha più fine cocca mia.

Deathstar e Mintaka erano due componenti del cosiddetto Deviant Team, arrivato da pochissimo sul pianeta Terra. Non erano autobots, non erano decepticon: erano un gruppo a parte che non aveva nemmeno partecipato a quella guerra assurda.

Deathstar, Mintaka, Stylequeen, Pkangu e Zoira avevano abbandonato il pianeta poco prima che la guerra scoppiasse. C’era già tensione ma loro avevano appena finito gli studi, e avendo la prospettiva di un periodo di pausa simile all' anno sabbatico terrestre davanti e non avevano voluto rinunciarvi.

Così, da raminghi per modo di dire e solo per un breve periodo che avrebbero dovuto essere, si erano trovati ad diventarlo per davvero e in pianta stabile. Prendere parte a una guerra scoppiata in un periodo in cui loro non erano nemmeno presenti? Anche no. Questo avevano pensato… fino a poco tempo prima.

I membri del Deviant Team avevano sentito che la guerra si era spostata in un piccolo pianeta strapieno di energon dal quale la loro astronave non era troppo distante, e le loro scorte scarseggiavano. Principalmente per questo motivo alla fine avevano deciso di andare sulla Terra, pur cercando di farsi coinvolgere il meno possibile nella lotta tra fazioni.

Dalle ricognizioni di Zoira però era saltato fuori che tutti i giacimenti di energon erano stati trasformati in miniere.

“Miniere, presumibilmente decepticon” aveva detto la bella seeker blu “ se vogliamo prendere dell’energon da queste dobbiamo stare bene attenti. Serve un piano preciso. Niente mosse avventate”.

Zoira aveva ragione. Quando si trattava di certe cose a dirla tutta ce l’aveva quasi sempre.

Ma Deathstar e Mintaka le avevano dato retta?

No.

Non solo erano sgattaiolate via dall’astronave (nascosta in un bosco) per andare in una miniera con l’intento di vedere se c’era dell’energon ed eventualmente rubarlo, ma pur avendo avuto l’immensa fortuna di trovarla deserta, e con i cubi pronti per essere caricati, invece di prenderseli e portarli via si erano messe a berne a più non posso.

Tanto che alla fine, satolle, erano state prese da un colpo di sonno e non si erano nemmeno accorte di quando erano state caricate automaticamente nella Nemesis da un elevatore insieme all’energon rimasto. Le due cybertroniane dunque si erano risvegliate attonite nei magazzini dell’incrociatore decepticon, ed ora camminavano senza avere la minima idea di dove fossero e dove dovessero andare.

- credo che stiamo girando a vuoto - a Mintaka i corridoi sembravano tutti uguali, come quelli nel labirinto degli specchi dei luna park in cui andava da piccola e che, per la cronaca, aveva sempre odiato. Si lasciava convincere ad andarci solo perché a suo padre invece piacevano.

"Papà. Mamma”.

Come tutti i cybertroniani presenti sulla Terra, purtroppo, anche Mintaka era rimasta sola al mondo a causa della guerra. Adesso, come per i suoi compagni, era il Deviant Team la sua famiglia.

- non è colpa nostra se qui è tutto uguale…certo che un paio di cartelli no, per carità, troppa fatica a metterli - borbottò Deathstar - manco le frecce per le uscite di sicurezza.

Mintaka trattenne una risata. - di certo gli occupanti sanno a memoria quale è la posizione.

- io no però! - protestò Deathstar - ma gli ospiti come fanno?... vabbè che se siamo davvero nella Nemesis questi pochi ospiti hanno.

- Direi…- convenne Mintaka, guardandosi attorno - ascolta, riproviamo a chiamare gli altri. Magari prima non c’era campo.

Le due ragazze tentarono di nuovo di stabilire un contatto con il resto del Deviant Team, senza riuscirci.

- Non è una questione di campo mi sa - commentò Deathstar - oh via, uno al limite continua a camminare dritto…cammina cammina l’uscita la troviamo, ‘sto posto non sarà infinito.

- eh…non possiamo camminare sempre dritte. Finiremmo contro un muro.

Le loro risate, e soprattutto quella estremamente sonora di Deathstar, risuonarono in tutto il settore dell’astronave. In un certo senso quelle due erano incredibili, perché se ridevano come fossero state in un’allegra passeggiata domenicale quando invece erano in potenziale pericolo di vita.

- dettagli, dettagli! E tanto io e te siamo due che lasciano il segno, quindi lasciare l’impronta sul muro…tutto regolare! - improvvisamente Deathstar diede una manata più forte che poteva contro la parete, lasciando impresso il segno della propria mano. Nel farlo non si curò del gran rumore che avrebbe provocato, com’era prevedibile - olléllé!!!

- Deathstar direi che non è il caso…- avviò a dire Mintaka. Ma quando i loro sguardi si incontrarono sentì la mano destra partire quasi da sola, ed aggiungere la propria impronta accanto a quella di Deathstar facendo di nuovo un gran fracasso.

- olléllé!!! - rise nuovamente la seeker vedendo che Mintaka l’aveva imitata - lasciamo il segno! Evvaiii…adesso però andiamo via va’ - disse Deathstar, incamminandosi lungo un corridoio adiacente a grandi passi, seguita da Mintaka.

Checché ne dicessero, le due troublemakers avevano avuto decisamente fortuna. Non solo infatti nessun vehicon era nelle vicinanze, ma anche colui che era definito “gli occhi e le orecchie dei decepticon” si stava concedendo un meritatissimo tempo di ricarica.

Per stacanovista che fosse anche Soundwave aveva i suoi limiti e non poteva sapere che, per andare in ricarica, aveva scelto un momentaccio. Soprattutto perché le poche volte che lo faceva nemmeno una battaglia tra insecticon a due metri da lui l’avrebbe svegliato…

- oh, una stanza diversa! Toh!

…e quindi tantomeno l’avrebbe fatto l’arrivo delle due deviate del Deviant Team.

- serio?! Beeella. Che roba c’è dentro? - Deathstar si affacciò sull’uscio per poi entrare, seguendo Mintaka.

- computer, prototipi di armi di vario tipo…- osservò Mintaka - e quest’affare.

- ma che diavlo è?!

- sembrerebbe un drone - osservò - presumibilmente usato per lo spionaggio, se si considera la forma. Ha anche delle armi a bordo a scopo difensivo od offensivo…

L’ “affare” in questione ovviamente era Laserbeak, eccezionalmente staccato dal petto del proprio padrone, e l’analisi di Mintaka era corretta. Deathstar annuì, osservandolo con scarso interesse.

- ah ok…- sgranò gli occhi - Mintaka…- le diede una gomitata - ma quello chi diavlo è?

Solo in quel momento le due donne videro Soundwave, sciaguratamente per lui ancora in ricarica. Gli si avvicinarono con circospezione.

- no serio, ma chi è?

- non lo so…- rifletté Mintaka - …senza volto. Io mi ricordo di avere sentito qualcosa riguardo ad uno senza volto, ma non mi ricordo riguardo a cosa, e tantomeno mi ricordo il nome.

- ah, per me è un fantoccio - sentenziò Deathstar - un fantoccio senza faccia… Stylequeen direbbe che è osceno… comunque per essere una bambola non è malaccio. Ho visto mech più brutti di questa roba qui… aspè! - fece un largo sorriso mentre seguendo un’ispirazione improvvisa tirava fuori da uno scomparto l’equivalente di una dozzina di pennarelli indelebili terrestri di diversi colori.

- che vuoi fare?- le domandò Mintaka, anche se purtroppo aveva già capito. Deathstar disegnò rapidamente un paio di grosse labbra carnose sullo schermo visivo del tecnico.

- gli disegno la faccia, così è ancora più bellino.

- ma le labbra in quel modo sono da donna.

- allora “bellina”. Tanto è una bambola, chissenefrega…cioè, se fosse stato un mech vero gli avrei fatto una faccia come si deve ma così mi sbizzarrisco - disse, disegnando due grandi occhi verdi con tanto di ciglia - alé! Fatto.

- io direi di guardare se in quei computer c’è una mappa di questo posto - disse Mintaka, occupando la postazione che solitamente era di Soundwave.

- direi anche di cercare di capire che posto è - commentò Deathstar, sedendosi.

Una sirena fortissima partì nello stesso istante in cui la seeker mise il sedere proprio sul pulsante d’allarme.

- ma che cazz…?!!!

Soundwave sentendo quel baccano si riscosse immediatamente dal suo sonno, alzandosi dalla cuccetta pronto all’azione.

- NON È UNA BAMBOLA!!! - gridò Deathstar, osservandolo allibita, senza poter capire che Soundwave era allibito quanto loro nell’osservarle. Oltre alla sirena si sentirono centinaia di rumori di passi di corsa, quell’allarme richiedeva un’immediata procedura di evacuazione.

- Soundwave - boccheggiò Mintaka stringendo il polso alla seeker.

- chi?

- Soundwave!!! Mi sono ricordata del tizio senza volto! Si chiama Soundwave ed è un decepticon! - esclamò. Deathstar fece passare lo sguardo da lei a lui, e viceversa.

- e tu adesso ti ricordi! Ma Solus Prime velenosa allora…- fu la prima cosa che disse - …’sta volgare. Eeeh…mi chiamo Deathstar. Piacere, cocco! - con un sorriso che sembrava più che altro una paralisi facciale Deathstar, mani in alto, si avvicinò a Soundwave che era a dir poco perplesso.

Non aveva immagini di quelle due nel database, e non avevano simboli di sorta addosso ad identificarle come appartenenti all’una o all’altra fazione. L’unico indizio erano gli occhi rossi di entrambe, ma poteva anche non significare nulla.

Non capiva nemmeno lui come si stesse sentendo riguardo a quell’intrusione. Teoricamente avrebbe dovuto essere seccato, o furioso (e magari vedendo il proprio riflesso lo sarebbe stato). Non allarmato; Soundwave non lo era mai. Ma arrivati a questo punto avrebbe già dovuto catturarle, sbatterle nelle prigioni della nave e sentire se Megatron pensava che valesse la pena interrogarle.

Invece…

- senti, noi qui non ci dovevamo essere. Ci siamo finite per caso. Eravamo in un posto, ci siamo addormentate e quando ci siamo svegliate eravamo qui! Eheh. Come cosa sarebbe pure divertente no? - lo sguardo della seeker divenne decisamente preoccupato - no eh?...comunque è davvero come ho detto, non sapevamo neanche dove eravamo fino a che lei non ti ha riconosciuto e abbiamo capito di stare nella Nemesis! - ancora una volta nessuna reazione, ma Deathstar non intendeva demordere. Mintaka, anche lei con le braccia alzate, si era avvicinata a sua volta rimanendo però più in prossimità di Laserbeak.

- capito, noi ci siamo trovate qui e poi lei “uh è Soundwave quindi siamo nella Nemesis”…io ti avevo giusto sentito nominare, non sapevo che faccia c’avev…- si interruppe - eh. Chiedo venia, tu non hai la faccia. Non proprio - mormorò, pregando che non ci fossero superfici riflettenti in giro - ecco, detto questo…l’uscita… dove diavlo è?

All’ex gladiatore stava venendo un dubbio: “ma questa c’è o ci fa”?

- Mintaka.

- eh.

- ma tu dici che questo l’ha capita una parola di quel che ho detto? - le domandò la seeker togliendo a Soundwave ogni attenzione - non ha detto né fatto niente.

- da quel che mi ricordo Soundwave non parla.

- aaah, ecco!

“ che faccio, le catturo o le butto fuori?” si chiese Soundwave. Da un lato per colpa loro l’intero esercito nella Nemesis stava lasciando l’astronave senza motivo, ma dall’altro...a che poteva servire catturare due sceme del genere, che non erano neppure schierate? Anche il motivo per cui erano sulla Terra poteva essere solo uno, l’energon.

O beh, forse avrebbe lasciato decidere a Lord Megatron cosa fare di quelle due. Presumibilmente, dato che brutte non erano e non sembravano avere chissà che capacità, le avrebbe tenute come concubine. Osservandole bene, Deathstar in particolare in quanto seeker, pensò che anche lui un giro l’avrebbe fatto volentieri. Di certo il suo vecchio amico non gliel’avrebbe impedito.

Senza troppa fretta afferrò la sua pistola ad onde sonore.

- ma che diavlo è?! - esclamò Deathstar facendogliela saltare via dalle mani, afferrandola a sua volta premendo bottoni e azionando levette a caso.

La pistola iniziò ad emettere una vasta sequenza di potenti onde sonore senza alcun controllo, mentre la seeker rosso nera faticava a tenerla in mano ed imprecava. Soundwave finì sbattuto contro il muro, mentre la stanza veniva devastata.

- Mintaka aiutami a tenere ‘sta cosa!!!

- arrivo arrivo!

- Soundwave, perché hai attivato l’allarme?! - proprio in quel momento Lord Megatron irruppe nella stanza, deciso a scoprire quale fosse la causa di tale misura di emergenza.

- quello è Meggy!!! Lo riconosco pure io!!! - strillò Deathstar puntando l’arma verso di lui, aiutata da un’urlante Mintaka. Anche il Lord dei decepticon finì al tappeto prima di capire cosa accidenti stesse succedendo, mentre le due donne scappavano verso la porta con la pistola ad onde soniche ancora stretta nelle loro mani.

- corriamo, via, via!!!

- e dove?

- ma che diavlo ne so, noi sfondiamo tutto con ‘sta cosa e via! - esclamò Deathstar, decidendo di sfruttare la potenza della pistola per aprire varchi nelle pareti. Sarebbero finite fuori, prima o poi!

Sfondamento dopo sfondamento infatti le due cybertroniane aprirono un varco che portava all’esterno della Nemesis. Dovevano fuggire assolutamente, col casino che avevano fatto ormai di certo tutti i decepticon sapevano che c’erano delle intruse!

- e adesso che facciamo? - si preoccupò Deathstar.

Lì per lì non ci avevano pensato, ma quel varco era inutile dato che nessuna delle due volava. Essere una seeker con la paura dell’altezza era un’enorme fregatura, in molti casi.

- tu a volare non ce la fai proprio eh? - Mintaka si voltò, vide una miriade di vehicons, Megatron, Soundwave, un robot rosso ed un altro jet che stavano correndo verso di loro presumibilmente con l’intento di linciarle - chiama Zoira!!! Chiama Pkangu!!!

- non c’è tempo! - esclamò Deathstar, che chiudendo gli occhi per non vedere quanto era in alto saltò giù, trascinando Mintaka con sé afferrandole il polso.

- ma che cavolo fai?! ‘Staaaaaaar!!! - urlò Mintaka, col terrore di schiantarsi. Ma che le era saltato in testa di buttarsi giù così ad occhi chiusi?!

- nonvoglioguardarenonvoglioguardarenonvoglioguardarAH! - esclamò quando lei e Mintaka finirono addosso a due vehicons alati che si trovarono costretti ad avviare le manovre di atterraggio.

- il potere della botta di culo!!! - esclamò ridendo Deathstar, con gli occhi ancora chiusi.

I decepticon dalla Nemesis avevano osservato la scena esterrefatti finché le due cybertroniane non erano sparite sotto le nuvole, senza nemmeno riuscire a pensare di inseguirle. Era stato tutto troppo veloce ed altrettanto assurdo.

Megatron era sconcertato. Primo, chi erano quelle? Secondo, perché la seeker non aveva volato? Terzo, era possibile avere una fortuna così sfacciata?!

E quarto…

- Soundwave, perché ti sei dipinto una faccia?

Il tecnico, sorpreso, si passò una mano sul volto sporcandola di rosso e verde.

Come avevano osato?!!...

- qualcuno ha delle informazioni su quelle due? voi! - fece un cenno a dei vehicons alati - trovatele!!!

I soldati partirono immediatamente.

- no, Lord Megatron - Knock Out scosse la testa - non le ho mai viste prima d’ora. Dreadwing?

Il jet cybertroniano scosse la testa. - no.

- …crrr ma Solus Prime velenosa allora…- ripeté Soundwave, con la voce di Deathstar - …’sta volgare. Eeeh…mi chiamo Deathstar - sul suo schermo visivo comparve brevemente l’immagine della seeker rosso nera. Megatron annuì. - crrrMintaka aiutami…arrivo,arrivo! - durante la parte finale della registrazione invece mostrò l’immagine della moto nera con dettagli blu.

- Deathstar e Mintaka - disse Megatron - voi due - guardò Knock Out e Dreadwing - coordinate le riparazioni della Nemesis. Soundwave, cerca nel database di Iacon…ci sono i dati di tutti i cybertroniani nati prima della caduta di Cybertron. Voglio sapere chi sono quelle due e cosa vogliono!

Detto questo se ne andò.

Soundwave pensò che comunque quel lavoro l’avrebbe fatto anche se Megatron non gliel’avesse chiesto. Se n’erano andate con la sua pistola! Non era una cosa che gli avrebbe perdonato facilmente, anche se pensando alla faccia di bronzo di Deathstar, beh…

Se non avessero fatto tutti quei danni ci sarebbe stato quasi da ridere. Magari le avrebbe riviste, prima o poi.

E sapeva già da quale delle due donne avrebbe preteso un risarcimento.
Soundwave, per le seekers, aveva sempre avuto una particolare predilezione...
   
 
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