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Autore: Shainareth    06/06/2013    5 recensioni
Era un emerito imbecille. Okay, Sanji glielo ripeteva di continuo e a volte, per non dire spesso, anche gli altri calcavano la mano, Nami soprattutto. Eh, Nami… Se avesse saputo, lo avrebbe come minimo ridotto ad un ammasso sanguinolento di carne tumefatta. Lui stesso, in effetti, si sarebbe preso volentieri a ceffoni.
*** Fanfiction partecipante alla settimana ZoNami indetta dal Midori Mikan ***
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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EMERITO IMBECILLE




Era un emerito imbecille. Okay, Sanji glielo ripeteva di continuo e a volte, per non dire spesso, anche gli altri calcavano la mano, Nami soprattutto. Eh, Nami… Se avesse saputo, lo avrebbe come minimo ridotto ad un ammasso sanguinolento di carne tumefatta. Lui stesso, in effetti, si sarebbe preso volentieri a ceffoni.
   Colpa di un sogno. Anzi no, colpa di Brook. E di Sanji. E di Trafalgar Law. Oh, e anche di Nami che s’era comportata come la solita despota, obbligandolo a seguire quei due. Evidentemente quell’episodio era rimasto impresso nel suo inconscio e lui lo aveva rielaborato nottetempo. A modo suo. Che strazio.
   Seduto sul ponte, sotto ai tiepidi raggi del sole, Zoro sospirò, portandosi una mano al capo con fare sconsolato, cercando di scacciare dalla mente le immagini che lo avevano assalito poco prima, mentre dormiva. Spostò lo sguardo verso la fonte del suo cruccio, sbirciando attraverso le dita della mano: Nami se ne stava affacciata al parapetto della Sunny, la fronte all’oceano, l’aggraziato corpo fasciato di un sottile vestitino colorato che ondeggiava alla brezza del mare, così come i suoi lunghi e fluenti capelli rossicci. Chiacchierava allegra e spensierata con Robin e la sua voce, a differenza di quella più calma e sommessa dell’archeologa, giungeva vivace come al solito fino alle sue orecchie. Probabilmente era stato anche a causa di quel sottofondo che, nel sonno, Zoro aveva pensato a lei e aveva poi rielaborato quell’incidente che Brook aveva trovato… romantico, forse? Non lo ricordava neanche più, aveva preferito rimuovere il tutto dalla memoria per autodifesa e per orgoglio virile, visto che in quel momento Nami non era Nami; ma Sanji. Bleah.
   Evidentemente, però, la sua memoria non aveva cancellato un bel niente. E non per merito di Sanji, poco ma sicuro, anche perché di lui, nel sogno, non c’era traccia. Grazie al cielo. Ecco perché Zoro non aveva ancora fatto harakiri. Beh, sì, non lo aveva fatto anche perché aveva una promessa da mantenere, certo. Ma non era questo il punto. Il punto era che, a quanto pareva, senza che se ne accorgesse, aveva sviluppato un istinto protettivo nei confronti di Nami. Lo aveva anche verso tutti gli altri membri della ciurma, lo riconosceva; doveva ammettere, però, che quello per Nami era molto più forte. Forse perché lei era la più vulnerabile da un punto di vista fisico?
   Zoro corrucciò le sopracciglia, distogliendo gli occhi dalla navigatrice e fissandoli sul palmo nella propria mano, la stessa con cui quella volta aveva salvato il suo corpo da una brutta caduta. Adesso che ci faceva caso, l’aveva salvata davvero tante volte. Non sempre nei modi più gentili che possano esistere, a onor del vero, ma non era colpa sua se era rude e poco incline alle delicatezze. Non ci era abituato, anche se Nami aveva iniziato a far sviluppare in lui anche quel tipo di accortezze. Era logico, le voleva bene. Come voleva bene anche agli altri. Con la differenza che non ci avrebbe pensato due volte a salvare Sanji con un calcio nei denti o Rufy con un pugno in faccia.
   Sempre più turbato da questi pensieri, Zoro si passò l’altra mano sulla bocca, sfregandosi labbra e mento. In effetti, si ritrovò a riflettere, anche con Robin aveva iniziato ad essere più delicato. Solo che, per lui, Robin non era così indifesa come Nami. O meglio, non che Nami fosse per davvero indifesa, ma era un normale essere umano, una persona che non poteva contare sui portentosi poteri del Frutto del Diavolo. Come anche Usop, che però, pensava lo spadaccino, non era poi così meritevole di tutte le sue attenzioni.
   «Nami-san, Robin-san!» La voce melensa di Sanji lo risvegliò da quell’assurda matassa di inutili pensieri. Zoro assunse un’espressione disgustata nel vederlo fluttuare letteralmente verso le due donne, lasciando dietro di sé una scia di cuoricini rosa. Sì, si disse: quella volta, quando aveva visto Nami – che non era Nami – scivolare per colpa della neve, l’aveva afferrata per una mano, impedendole una brutta caduta, soltanto perché, appunto, l’istinto protettivo che aveva nei suoi confronti aveva avuto la meglio come ogni santa volta. Sanji, per quel che gli importava, poteva pure rompersi l’osso del collo.
   Di nuovo, lo spadaccino fu assalito da un dubbio atroce: cos’era quel sentimento astioso nei confronti del compagno?
   Dannatissimo Brook! Lui e i suoi commenti cretini e fuori luogo! Fu questo che pensò Zoro, imprecando fra i denti e rimettendosi nervosamente in piedi, pronto a cambiare aria per un po’, almeno fino a che non avesse scacciato definitivamente quelle sciocche riflessioni dalla propria mente, sicuramente ancora obnubilata dalla sonnolenza.
   Allontanandosi, fu comunque vinto dalla curiosità e occhieggiò nuovamente in direzione degli altri: Sanji continuava a sommergere le povere compagne di cuoricini e paroline gocciolanti miele ogni volta che le vedeva sorridere.
   Grugnendo, Zoro si ripromise soltanto che, qualunque fosse il motivo del proprio turbamento interiore, mai e poi mai sarebbe arrivato a comportarsi come un emerito imbecille.













Non so che tipo di sogno abbia fatto Zoro, ma credo qualcosa di romantico e delicato, ricollegabile all'episodio della saga di Punk Hazard, dove Nami/Sanji scivola sulla neve e lui, d'istinto, allunga la mano e l'afferra per salvarla/o. Solo dopo, quando Brook commenta la scena con fare melenso, Zoro torna in sé, ricordandosi che quella/o che tiene per mano non è Nami (ma Sanji), e la/o scaraventa a terra.
Insomma, nulla di particolare, ma avendo avuto questa breve ispirazione, ho pensato bene di metterla per iscritto per poter festeggiare la settimana ZoNami. :P
Shainareth





Quella che hai appena letto è una delle tante fanfiction ZoNami che in questa settimana invaderanno EFP. Questa e altre fanfiction si possono trovare sul forum Midori Mikan.
Cos’è il Midori Mikan?
Beh, non è un elettrodomestico, non è una parolaccia in giapponese, non è una formula magica per far ammalare la prof. di matematica, né tanto meno un modo di dire (“in bocca al Midori Mikan” o “chi fa al Midori Mikan fa per tre”).
È il primo forum italiano dedicato esclusivamente alla coppia Zoro/Nami, dove ogni zonamista si può sentire a casa, condividere con altri fan le sue passioni in verde e arancione, e trovare materiale e informazioni sul suo pairing preferito.
E allora?! Sei ancora lì?! Va' a darci un’occhiata, dai!








  
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