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Autore: xlarrjbeliever_    06/06/2013    1 recensioni
«Haz» – si è così che mi chiama – «è abbastanza duro questo pallone?»
Duro.. in questo momento di duro c'è solo qualcos'altro, ma tralasciamo.

[ contenuto estremamente Larry. Linguaggio moooolto esplicito. ] xx agnix.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Volleyball court.



Amo la pallavolo. Più che altro non dal punto di vista tecnico; è sicuramente un fantastico gioco di squadra, che se ti prende puó diventare un passatempo molto carino, riesce a farti socializzare meglio, e t'insegna anche che qualche volta nella vita sorgono ingiustizie, ma ammetto che non è per questo che mi sono cimentato in questo sport.
Sono gay dichiarato da sì e no, due anni? Due anni, esatto. Non me ne faccio un problema, anche perchè i compagni di squadra non ci danno peso più di tanto, sono comunque lo schiacciatore di prima linea centrale più forte di tutta Avalon School e dintorni.
Tuttavia mi accorgo solo ora di essere giusto un pó troppo gay. Insomma, chi arriverebbe a giocare a pallavolo solo per vedere culi sodi di avversari e non, o anche erezioni attaccate alla pelle moscia e sudata di un pantaloncino di tessuto lucido e color moccio? Io, Harry Styles. E ammetto anche che la cosa non mi dispiace affatto.
È normale per uno come me eccitarsi davanti a ragazzi di 2.00 m e passa d'altezza che sudano e gemono a causa delle caviglie, probabilmente, slogate.
E pure sono ben sette anni che gioco, e ne ho visti fin troppi di sederi grandi e sodi; bhe, mi credete? Sono ben sette fottutissimi anni che le uniche natiche che vorrei tanto stringere tra i polpastrelli sono quelle del mio migliore amico, Louis Tomlinson.
È un figo da far invidia al figlio di Afrodite.
È poco più basso di me, anche se ha tre anni più di me. Ha ventitrè anni, appunto, dei capelli lisci e castani chiari rialzati in un ciuffo, addominali scolpiti manco avesse fatto atletica per tutta la sua vita, due occhi azzuri che ti fanno ricordare un oceano enorme, e per finire.. un culo della madonna, che se lo vedi ti chiedi se è fatto d'aria o cosa.
Sono ben quindici anni che ho una cotta segreta per il mio migliore amico.
E, a dir la veritá, da quando Louis ha cominciato a fare pallavolo con me, questa cotta cresce sempre di più.
Comunque, non le do troppa corda, avvicinandomi a lui nel modo e nel momento appropriato. Ah, approposito, Lou non è gay come me, purtroppo.
Adesso, peró, devo fare una partita contro alcuni della Oto High School, e non me la sento di perdere contro la squadra il cui presunto capitano, Josh Devine, ha cercato di scoparsi il MIO boobear due anni fa al gioco della bottiglia.
Fortunatamente non c'è riuscito grazie a me e alla mia mano pesante.
Ergo dire che se perdo contro quel finocchio, sarà la fine dei miei giorni da capitano/leader che si rispetti.
Ma adesso vado, che c'è il riscaldamento. Anche se lo passeró a parlare con Louis, e a far rodere il culo a quella sottospecie di ornitorinco preistorico quale Josh.
Stiamo sempre in coppia insieme quando dobbiamo fare l'allenamento pre-partita, e durante esso parliamo del più e del meno, di cosa faremo dopo, se vogliamo fare quello questo, e io molto spesso devo fermarmi dal chiedergli se dopo la partita possiamo trombare.
Sarebbe una gran figura di merda, e onestamente non mi va proprio, ne ho già abbastanza per tutta la vita.
Non sono per niente preoccupato di questa partita, sono rilassatissimo. O almeno lo ero.
C'è Louis. Oddio, ma quanto cazzo è bello? Ma proprio oggi doveva mettersi la canotta bianca? E i pantaloncini stretti? Liam passami il defibbrillatore.
Ah, dimenticavo di dire che Liam, Niall e Zayn sono i membri della nostra comitiva, di cui Liam e Zayn gay come me. Niall invece è etero, e ama.. la pizza. O il cibo in generale.
Tornando alla figura di Louis che si avvicina a me per chiedermi se è il pallone giusto da usare, bhe, posso decretare che è dannatamente sexy.
«Haz» – si è così che mi chiama – «è abbastanza duro questo pallone?»
Duro.. in questo momento di duro c'è solo qualcos'altro, ma tralasciamo.
Testo il pallone con le mani, stringendolo e accarezzandolo immaginando che fosse Louis. Alla fine, lo butto a terra e affermo che sì, è un buon pallone.
«Perfetto Hazz, allora, sei pronto?»
«Boo, sono nato pronto.»
Stiamo così per almeno una buona mezz'ora: prima esercizi di riscaldamento come lancio del pallone, e dopo le cose si complicano un pó di più è cominciamo a fare attacco e ricezione. Louis è bravissimo.
Mi sono scordato di aggiungere che lui fa l'alzatore, essendo un pó bassino per la sua età, e da tale, è il più forte di tutti.
Cominciamo quindi a sudare, e impegnarci seriamente, quando il fischio dei dieci minuti ci fa risvegliare da una concentrazione mai vista prima, e quindi ci stacchiamo. Lui va nella sua postazione d'alzatore, insieme a Nick, quello in secoda; io mi posiziono posto quattro per cominciare a schiacciare.
Sono il primo, e quasi fulmineo, noto che Louis si fionda sotto rete per alzarmi la palla, sussurrando qualcosa a Nick come: “A Harry la alzo io la palla, fatti da parte.”
C'era un non so che di minaccioso in quell'affermazione, ma evito di pensarci e gli passo la palla.
Palleggio, piccola schiacciata, il libero riceve, Louis alza e io schiaccio.
La palla forma una diagonale perfetta sul pavimento, dove va a schiantarsi in modo brusco e potente lasciando udire uno schiocco. Come se la palla avesse bucato il terreno.
Vado da Lou per dargli il cinque e fargli i complimenti, come sempre, ma quando mi giro per recuperare la palla, sento come una mano poggiarsi sul mio sedere.
Mi giro all'improvviso, ma trovo solo un Nick pronto all'alzata, affiancato da un Louis pronto per partire.
Harry, stai leggermente sclerando.
Questi dieci minuti passano in fretta, e, al fischio dei due minuti, mi dirigo in posto uno per battere.
La mia battuta è potente, cattiva, tesa e veloce. Oggi sembro non arrestarmi più, e dopo tre quattro battute perfette di fila, sento Louis che mi abbraccia da dietro.
«Cos'è, Hazz è un pó arrabbiato oggi?» mi sussurra.
«In realtà sto solo dando un avvertimento a Josh».
Mi solleticó il naso con il collo, e poi se ne andó.
Dio mio, Tomlinson, ma che diamine!
Oggi era particolarmente strano. Cioè, molto spesso mi diceva che era solo mio, che io ero solo suo e cose simili: io ovviamente le interpretavo.. e le interpreto come gesti d'amicizia.
Ma oggi lo vedo particolarmente eccitato. Prima la frase con Nick, poi questo.
Mi sto seriamente cominciando a chiedere se Louis abbia il ciclo.
E adesso com'è possibile che vedo Liam e Zayn fare occhiolini e e 'ok' con le mani mentre guardano Louis? Sto impazzendo, non c'è ombra di dubbio.
O più precisamente, lui mi sta facendo impazzire.
Poi il fischio d'inizio. È ora del saluto.
Sento il signor Tomlinson mettersi tra me e Nick e aggrapparsi al mio braccio come un panda.
«Voglio 'tare io vicino a te». dice a mo' di cucciolo.
Ecco, ancora più sexy.
Lo avvicino ancora più a me, ma quando c'è il fischio d'inizio, sono costretto a staccarmi da lui per applaudire.
Arriviamo a metà campo: noi torniamo in dietro e loro vanno avanti, secondo una regola che non ho mai capito e penso mai capiró.
Ci stringiamo la mano sotto rete, e sento che la stretta di Josh è molto forte e potente, ma non mi scoraggio per questo, e passo avanti, evitando di incrociare lo sguardo con quest'ultimo.
Tutta la mia squadra sbraita e urla, così come il nostro pubblico che, giocando in casa, tifa per noi.
Io comincio a giocare posto cinque, strategia che usa sempre il nostro coach contro le squadre poco potenti. Louis invece è già in prima linea, e sembra triste.
Prima di iniziare mi abbraccia forte, mi cinge la vita e mi soffia contro il collo.
«Tranquillo Hazz, troveró il modo di essere il tuo alzatore». mi dice in modo sensuale.
Mi risveglio come da un sogno, e metto a fuoco che effettivamente, essendo in seconda linea per il momento, Lou non sarà il mio alzatore.
Sono contento peró che sia così possessivo. E mi è piaciuto particolarmente il modo in cui ha sottolineato la parola 'tuo'.




Come previsto, i tre set durano meno che un'oretta e mezza.
Louis ha fatto in modo che fosse lui ad alzarmi la palla; stavamo giocando al pieno delle nostre capacità.
La seconda linea e il libero stavano facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda la ricezione, il mio alzatore, come sempre, stava alzando bene le palle facili e pallonettando quelle difficili, mentre noi prima linea stavamo attaccando perfettamente.
Tuttavia, come ogni giocatore di B1, piccoli errori e stronzate ci sono stati. Ma per il resto, un ottimo 3-0 con tanto di smorfia famelica da parte del Devine.
Rifacciamo il saluto, e vedo sul volto di Louis un sorriso raggiante rivolto alla nostra comitiva, che annuisce e incita Lou dicendogli: "Vai, vai, vai!".
Appena, peró, si accorgono chei sto fissando, si girano di scatto dall'altra parte.
Alla fine fine fine della partita, sono un pó curioso del perchè di questo atteggiamento, di questi sguardi, ma non ci penso tanto dopo che Louis mi si butta con le braccia al collo e mi sussurà: «Hazz, aspetta ad andartene. Fatti la doccia e aspettami nel corridoio prima dell'entrata principale, ok?»
«Va bene Lou, come vuoi».
Ecco, del tipo che questo non me l'aspettavo.
Mi direggo verso la doccia, la squadra di Josh se ne andata, quindi non posso nemmeno stuzzicarlo un pó. Che palle.
Vedo quindi tutti i miei amici e compagni di squadra assalirmi negli spogliatoi: chi con un'asciugamano sul cazzo per comprirlo, chi tutto bagnato fradicio di acqua, chi di sudore.
Davvero davvero davvero uno spettacolo interessante.
Resterei qui a vedere questi dieci coglioni farmi i complimenti per qualcosa che alla fine non ho fatto, visto che abbiamo vinto tutti insieme, ma ho di meglio da fare; del tipo farmi sexy che tra due minuti il dio della bellezza mi aspetta nel corridoio principale.
Mi faccio la doccia velocemente, rialzandomi il ciuffo nell'asciugarmi i capelli, mi misi una canotta e dei jeans attillati neri, e come mio solito delle scarpe nere che tutti definivano 'da vecchio'.
Uscii fuori con il mio borsone, e trovai un Louis in canotta e jeans che mi aspettava sorridente.
Che cazzo di buon profumo che aveva. Io non so se ne mette una boccetta intera o sono io che lo sento particolarmente profumato tutte le volte.
«Allora Boo, cosa volevi dirmi?»
Non rispose alla mia domanda. Si limitó a fare pressione sulle mie natiche con le mani, avvicinando le labbra alle mie e leccandole, per poi farle unire definitivamente.
Risposi istintivamente a quel bacio, sbattendolo sul muro e approfondendo il contatto.
Le nostre lingue erano come in un vortice di passione che nessuno dei due si era mai potuto spiegare.
Quel contatto duró per alemeno cinque minuti.
«Sai Hazz, ammetto che mi sei sempre piaciuto. Non volevo ammettere di essere gay solo per non essere giudicato. Insomma, tu sei il leader, nessuno t'avrebbe fatto niente, appunto. Ma io sono un semplice ragazzo e quindi. Comunque so, grazie ai nostri fidati amici» – quegli stronzoni – «che anche tu sei pazzo di me, quindi ora: preferisci restare qui a guardarmi, o mi dici 'ti amo' andiamo a casa e scopiamo? Ho fatto anche rima, visto!»
Ammetto che non mi passó nenache per un secondo in testa cosa dover fare, lo baciai instintivamente.
«Ti amo Boo».
«Anche io, Hazz».
E così, io e il mio Boo ci chiediamo sempre come si faccia far nascere un amore, in un campo.. un campo da pallavolo.





tadaaa! una larry appena sfornata. è la prima che faccio, e ho preso inspirazione da una partita di B1 vista ieri. spero vi sia piaciuta, e se lasciate una piccola recensione (anche una critica costruttiva) ne sono ben felice! c:
xx agnix.

  
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