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Autore: ChevyDestiel67    06/06/2013    4 recensioni
Dean Winchester è il cantante dei "Demon Trap", una rock coverband. Castiel, disegnatore del fumetto di successo "Supernatural" ma poco appassionato di musica punk/rock, viene trascinato da suo fratello Gabriel al loro concerto, e da allora non ha che un desiderio: conquistare il cuore di Dean. A costo di spendere centinaia di dollari in dischi.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Note Here  I am! Allora, piaciuto il capitolo 8? :) Finalmente quei due si sono dati una mossa. Ora, non so quanto nell'andare avanti nella storia i "miei" Dean e Cas rimarranno fedeli a quelli "veri"; hanno preso il mio controllo ed ormai stanno facendo tutto loro. Spero che la storia continui a piacervi in ogni caso! E commentate, commentate, commentate! Io non mordo ;)



Erano passate quasi due settimane da quando Dean aveva preso la "Grande Decisione" (come la chiamava lui) del chiedere il numero di Cas. I due si erano visti praticamente ogni sera, quasi sempre a casa di Castiel che non finiva più di ringraziare Gabe ed il suo "trasferimento" temporaneo da Balthazar.
Dean e Cas passavano il tempo ascoltando i dischi della collezione di Dean, coccolandosi sul divano per poi farsi prendere dalla foga e finendo più volte sdraiati in terra boccheggiando, con tracce del loro seme sui loro corpi, rossi in viso, i capelli arruffati e gli occhi colmi di desiderio. Non avevano ancora fatto il grande passo; non che non ci fossero mai arrivati vicini, ma Castiel sembrava non ancora pronto per farlo con Dean. Era ancora troppo stordito dal fatto che lui fosse del suo "team", che lo avesse notato e desiderato quanto lui, e non voleva correre con i tempi. Gli bastava, al momento, stare tra le braccia di Dean, dicendosi che erano diventati una cosa sola.
Dean aveva scoperto che Castiel, oltre ad essere fantastico nel disegnare, sapeva anche cucinare divinamente. Più volte aveva preparato la cena sia per lui, ed un paio di sere aveva anche invitato Sam, Gabriel e Balthazar, contenti quasi più di loro due nel vederli così felici insieme.
Castiel aveva recuperato qualche ristampa di Supernatural da regalare a Dean, che divorò quasi letteralmente gli albi e divenne subito appassionato della storia. Si fece firmare i fumetti da Castiel pregandolo di fargli conoscere Chuck (incredibilmente Dean non se la prese quando Castiel gli confessò che Chuck era stato la sua prima vera cotta). Mentre uno si appassionava di fumetti, l'altro cominciava a farsi una cultura sul rock e sul punk in generale; i due stavano completando la vita dell'altro, e Castiel pensò che se quello era un sogno, non avrebbe mai voluto svegliarsi.
 
Era arrivata la sera del terzo concerto alla Roadhouse. I Demon Trap al completo erano andati prima come di consueto per sistemare il piccolo palco ed aiutare Ellen e Jo con gli ultimi preparativi. Castiel si presentò al pub subito dopo l'ora di cena, con i soliti Gabriel e Balthazar; quella sera inoltre si era unito anche Chuck, ansioso di vedere dal vivo colui che aveva fatto scalpitare il cuore del suo migliore amico... e Cas non vedeva l'ora di presentarlo a Dean. Probabilmente avrebbe voluto il suo autografo.
Il gruppo entrò al pub e trovò i Demon Trap seduti a bere e decidendo la scaletta della serata. Cas sorrise a Dean, sedendosi vicino a lui, stringendosi le mani sotto il tavolo per non farsi vedere soprattutto da Ash e Crowley che ancora non erano a conoscenza delle cose. Cas presentò Chuck a Dean che fu felice di avere di fronte a sè lo sceneggiatore di quello che ormai era il suo fumetto preferito,
Dopo un'oretta i ragazzi cominciarono a suonare e gli altri si spostarono vicino al palco per vederli meglio. Cas non era più in fondo come l'ultima volta: era quasi davanti al piccolo palco, giocando con la sua cravatta blu ("niente maglietta dei Clash stasera, Gabe"), in attesa di vedere brillare la sua stella. Il pubblico rispondeva bene alle canzoni, e Cas era contento per i Demon Trap, perché anche se suonavano perlopiù cover (ed ora era in grado di riconoscerle tutte), erano davvero bravi musicisti. Dean era splendido più del solito, anche se indossava un'anonima maglietta blu quella sera, niente marchi o loghi di band, e Castiel non riusciva a calmare il battito del suo cuore.
- Ok, la prossima canzone è di David Bowie... non l'abbiamo mai fatta dal vivo... ma questa è un'occasione speciale. E la dedico a qualcuno che stasera è qui presente.
Dean terminò la frase, e Sam gli passò una chitarra acustica. Dean la imbracciò e si sedette su un piccolo sgabello che aveva portato sul palco qualche minuto prima. Chiuse gli occhi e cominciò a cantare.
There's such a sad love deep in your eyes, a kind of pale jewel open and closed within your eyes
I'll place the sky within your eyes, there's such a fooled heart beating so fast in search of new dreams
A love that will last within your heart, I'll place the moon within your heart
As the pain sweeps through makes no sense for you, every thrill has gone wasn't too much fun at all
But I'll be there for you... as the world falls down, falling, falling down, falling in love.
Castiel restò immobile per tutto il tempo, dimenticandosi di respirare. Esisteva solo Dean, ed era lui a tenerlo in vita; era incredibile come una persona fosse entrata così di colpo nella sua vita.
 
A concerto finito il gruppo smontò subito il palco, mentre gli altri erano andati a risedersi al tavolo già occupato in precedenza. Furono in seguito raggiunti dal gruppo ed il resto della serata passò tranquilla, sorseggiando birra e mangiando le due torte che Gabriel aveva portato dall'American Bakery. Jo si era unita alla tavolata dopo che molta gente aveva lasciato il locale, e notò che c'era un'aria strana tra Dean e Cas, che si guardavano e sorridevano più del dovuto. Balthazar diede delle dritte a Sam per il suo futuro di avvocato, dandogli la massima disponibilità per ogni eventuale richiesta di supporto per entrare in quel mondo; Chuck era a suo agio con tutte queste persone nuove, ed anzi convinse Ash a comprare tutti gli arretrati di "Supernatural", libri compresi; Crowley parlava dei locali che aveva trovato a New York che potevano andare bene per aprire una filiale dell'agenzia immobiliare... sembrava che nulla al mondo potesse andare storto a questo strambo e numeroso gruppo di persone.
- Ti va di andare un attimo fuori? - sussurò Dean a Castiel, che annuì all'istante.
 
Nonostante fosse tardi, l'estate che ormai era alle porte permetteva di starsene fuori senza preoccuparsi del freddo. Cas si voltò a guardare Dean ed il suo viso illuminato dalle stelle e dalla luna era ancora più bello. Non glielo nascose, e Dean ricambiò; gli occhi di Cas erano così luminosi che ogni stella sarebbe potuta scomparire: non sarebbe comunque diventato buio.
Dean prese Cas per la mano, e scariche elettriche percorsero i corpi dei ragazzi.
- Vieni - sussurrò Dean all'orecchio di Castiel.
Si avvicinarono al parcheggio e Dean controllò che non ci fosse nessuno; fece appoggiare con foga Cas alla sua Impala. Gli levò il respiro con un caldo e frenetico bacio, passando le sue mani sul collo di Cas, risalendo poi verso il viso ed infine tra i capelli, e scendendo ancora fino a raggiungere il petto, toccando poi la schiena, le scapole ed ogni piccolo lembo di pelle raggiungibile. Cas rispose a quei gesti con mugolii, voglioso di avere di più, giocando con le labbra di Dean ed il suo piercing. Le loro lingue si intrecciavano, si nascondevano e si ritrovavano.
- Dio, Cas - la voce di Dean era così bassa e calda che Cas pensò di svenire dai brividi che gli provocava - sei... fantastico. Non sai com'è dura resisterti...
- Dean... grazie per la dedica. La canzone è stupenda.
- I'll be there for you... as the world falls down... - canticchiò Dean. Castiel gli baciò le labbra mentre gli abbracciava la vita, e Dean come risposta cominciò a strusciarsi su di lui, spingendo la sua erezione contro quella di Cas.
- D-Dean...
- Sali. Dietro. - gli comandò lui, cercando le chiavi nella tasca dei jeans ed aprendo lo sportello della macchina.
 
Cas ubbidì, salì in macchina e si mise comodo sul sedile posteriore, sentendo già la mancanza del corpo caldo di Dean. Lo vide recuperare qualcosa dal vano portaoggetti, per poi raggiungerlo dietro. Si baciarono per un tempo infinito, strusciandosi e facendo mugolii uno nella gola dell'altro, boccheggiando e sospirando i loro nomi. Dean prese Cas e lo fece sedere su di lui. Non era una posizione comodissima, ma in una lista di cose a cui potevano pensare in quel momento, la comodità sarebbe stata in fondo. Dean prese Cas per la cravatta, attirandolo a sè.
- Dio, Cas, voglio scoparti - gli sussurrò all'orecchio.
La voce di Dean era così armoniosa e sensuale, nonostante la volgarità del termine, che Castiel quasi venne nei boxer. Non ci volle molto a convincerlo.
Castiel passò le mani sotto la maglia di Dean fino a che ques'ultimo non se la tolse. Levò la cravatta a Cas, e quasi strappò i bottoni della camicia, preso com'era dalla foga. In qualche modo riuscirono a togliersi i pantaloni per poi tornare a baciarsi; Cas strofinava il suo corpo su quello di Dean, chiudendo gli occhi e facendo piccoli mugolii dovuti al piacere del sentire l'erezione di Dean contro la sua.
- Adesso, Dean... non... riesco più a... aspettare...
Dean scivolò più a fondo sul sedile; allungò la mano per prendere il lubrificante tolto prima dal vano portaoggetti (“preso qualche giorno dopo la nostra prima uscita” precisò Dean, vedendo Castiel socchiudere gli occhi con un pizzico di gelosia), preparandosi, per poi fissare ancora Castiel, che a sua volta gli stava dirovando il viso con gli occhi.
- Cas, ti voglio così tanto... - disse Dean, umettandosi le labbra. Cas si lasciò prendere dal compagno, ardente di desiderio come non lo era mai stato mai finora; gemette di piacere e dolore contemporaneamente, quando sentì l'erezione di Dean dentro di sé, sospirando il suo nome, gli occhi chiusi, le mani sulle spalle di Dean.
- Oh, dio, Cas, dio... - Dean perdette l'uso della parola mentre dava lievi spinte verso l'alto; temeva di far del male a Castiel, sebbene sapesse non fosse la sua prima volta, ma una parte di sé avrebbe voluto spingere subito fino in fondo fino a fargli perdere i sensi.
- Dean, uh, più forte... - gli disse Castiel, quasi leggendogli nella mente, con il piacere che prendeva completamente il controllo del suo corpo, abbandonando il dolore. Andò incontro ai movimenti di Dean con i propri; tra un mugolio e l'altro ripeteva il nome di Dean, e quest'ultimo chiuse gli occhi, con la testa buttata all'indietro, mentre le sue mani cercavano freneticamente il corpo sudato di Cas.
- Cas... - riuscì a pronunciare a fatica, mentre quest'ultimo si avvicinava per baciargli le labbra.
- Prendimi – gli ordinò Cas, e quasi venne quando Dean riaprì gli occhi ed allungò la mano destra per poi cercare di unire il ritmo del suo bacino con quello del pugno stretto intorno alla sua erezione.
Il mondo scomparve tra gemiti e respiri affannosi, i loro occhi pieni di desiderio ed amore. Esistevano solo loro due, i loro corpi e le loro menti unite, due anime smarrite ed unite da una forza che poteva essere chiamato destino. Non si erano resi conto di quanto poco tempo fosse passato dal giorno che si erano conosciuti, ed ancora meno di quello da cui si erano baciati la prima volta, complice un vinile, complice un'uscita tranquilla, complice un numero di telefono chiesto tra un morso di torta ed un altro.
Cas venne nella mano di Dean gemendo il suo nome; fu l'orgasmo più intenso da quel che poteva ricordare, e sorrise con le labbra e gli occhi quando notò che Dean lo stava fissando con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta cercando aria. Ci vollero ancora poche spinte ed affondi prima che il seme di Dean si fece strada in Cas, che non aveva nessuna intenzione di staccarsi dal corpo dell'altro. Dovette cedere infine, scivolando via da Dean e sdraiandosi di fianco a lui, posandogli una mano sul petto mentre l'altro gli cingeva le spalle. Rimasero così per qualche minuto, senza dire una parola, riprendendo fiato.
 
- Dean?
- Mh?
- Io... niente.
- Niente? Niente cosa, Cas?
- Mh. Niente. Rientriamo? Gli altri si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto.
- Cas?
- Sì?
- Sei un angelo. 
- Dean...
Si scambiarono un appassionato bacio, occhi chiusi, mani giunte; il battito dei loro cuori riempiva l'Impala, ed a Cas non importava se non era riuscito a finire la frase. Aveva Dean tra le braccia, ed al momento non aveva bisogno di altro.
 
In qualche modo riuscirono a pulirsi ed a vestirsi come meglio potevano.
Si stavano incamminando verso il pub quando Dean sorrise verso Cas che cercava di porre fine alla guerra che aveva al posto dei capelli. Dean gli tolse la mano.
- Sono bellissimi i tuoi capelli post-sesso.
- Dean... non voglio entrare al pub con un neon in testa con su scritto “ho appena fatto sesso con Dean Winchester”.
- Io voglio che si sappia che ho fatto sesso con Castiel Novak. Dio, vorrei averlo scritto sulla maglia, un bel messaggio per tuo fratello Gabriel. 
Castiel scoppiò a ridere, mentre si liberava dalla stretta di Dean.
- A me la mano, Novak – continuò Dean, prendendo Cas per la mano entrando al pub. Non notò il suo sguardo terrorizzato.
 
- Dio mio era ora! Dove diav...-
Gabriel non completò la frase che aveva praticamente urlato dopo aver visto che Dean e suo fratello stavano entrando al Roadhouse.
Sam si voltò a guardare verso l'ingresso. Si voltò anche Chuck. Si voltarono tutti.
- Che cazzo...? - sbiascicò Ash, ubriaco.
  
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