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Autore: Silent_Warrior    06/06/2013    6 recensioni
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Una collezione di storie GaLe che offre scorci di questo amore così bizzarro e dolce, che sfida la comprensione.
"Senza qualcosa per cui vivere, sarebbe scomparso lentamente" (dal cap.13)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Un po' tutti
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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04. Il drago addormentato


 

NdT
Prima di cominciare qui ci vuole una piccola premessa:
Gajeel è in coma da 2 anni, senza un motivo preciso ma all'autrice piaceva l'idea.



 

A volte, leggeva per lui, solo il bip ritmico del suo cuore sul monitor a farle compagnia. Gli leggeva favole di principesse e cavalieri, di fluenti capelli d'oro che ondeggiavano nel vento.

Però i suoi occhi rimaneva chiusi, il suo respiro non cambiava e, in quelle notti, lei se ne andava con il viso bagnato, lacrime silenziose che le rigavano lentamente le guance.

 

Altre volte leggeva di dragoni ed eroi, di enormi tane sotterranee che straripavano di tesori dorati, ma alterava sempre la fine in modo che il drago vincesse il cuore della principessa e si mangiasse il cavaliere dalla lucente armatura. I suoi occhi rimanevano ancora chiusi, il respiro non cambiava e, ad ogni monotona alba e tramonto, lei perdeva sempre un poco di speranza.

 

Alla fine, un giorno Levy si siede affianco a Gajeel, una guancia appoggiata sul palmo della mano, gli occhi gonfi, rossi, pesanti, senza più lacrime da piangere. Si schiarisce la voce, speranzosa, e si rivolge direttamente a lui.

 

" Oggi voglio raccontarti una storia... la storia di uno scorbutico drago dalle scaglie d'acciaio e di una principessa che amava i libri, dei loro amici e nemici e del tempo che trascorsero insieme. "

 

Levy racconta la storia come fosse una favola e, forse, lo è davvero, con tutte le tribolazioni che avevano dovuto superare per potersi amare. La voce è cantilenante, triste mentre ci mette tutto il cuore.

 

Quella notte quando Levy se ne va, un dito si contrae nell'oscurità, unica prova del fatto che ci fosse ancora vita in lui.

 

La mattina dopo, Levy torna di nuovo, precisa come un orologio svizzero come nei trascorsi due anni.

Ma questa volta c'è un'aria di fatalità intorno a lei. Oggi è il giorno in cui lo porta indietro o... o nulla. Non ci sono alternative. E' stanca di aspettare.

 

Va nella stanza di Gajeel, chiude a chiave la porta e la barrica con tutto il mobilio della camera, lanciandosi con tutto il suo leggero peso contro la libreria per farla muovere sul pavimento di mattonelle bianche. Si arrotola, quindi, le maniche e si mette a lavoro.

Incomincia a parlare a manetta e quando quello non funziona, inizia gridare e strillare per svegliarlo, finché la gola non è infiammata, irritata e sfiancata.

Tira oggetti e rompe il vaso di fiori affianco al letto, pentendosene poi subito poiché non aveva fatto nulla per meritarselo. Il nervoso trambusto delle voci delle infermiere arriva da oltre la porta, ma Levy lo zittisce con un incantesimo di Solid Script per ritornare alla sua missione.

 

Cerca di persuaderlo, lo implora, lo minaccia per poi scusarsi, gli canta canzoni e gli racconta aneddoti e barzellette sconce, gli si butta sul petto e lo scuote rabbiosa, poi disperata, poi senza speranza.

Il sole sta cominciando a calare quando finalmente Levy si siede esausta al suo fianco e gli circonda il viso inerte con le mani. I capelli di Gajeel sono scompigliati e le lenzuola arrotolate, ma altre a quello gli occhi rimangono chiusi e il respiro non cambia e non c'è nessun indizio del fatto che Levy avesse speso dieci ore cercando di svegliarlo dalla sua sottospecie di morte. Il mento le trema, ma il viso di Levy è asciutto.

 

Si piega su Gajeel e pensa a tutte le insensate favole dove principesse vengono svegliate dal loro sonno profondo come la morte da un bacio del loro principe azzurro. Solo che lei non è un principe. Non è nemmeno una principessa e Gajeel è un drago e quante volte aveva baciato quelle labbra fredde nei due anni che avevano giaciuto dormienti, senza nessuna reazione?

 

Nonostante tutto, prende la sua mano floscia gentilmente nella propria, gli accarezza i bellissimi zigomi alti con il pollice e incomincia a parlare con voce sottile.

 

" Voglio... voglio raccontarti una storia di una ragazza che s'innamorò di un drago. Il drago la ricambiava e le loro vite erano complete. Poi, un giorno, il drago venne... venne ferito e cadde in un profondo, profondo sonno. La ragazza aspetto e aspettò, ma il drago dormiva un sonno più scuro della morte e lei non riusciva a chiamarlo indietro. Lei attese e le foglie crebbero sugli alberi, poi caddero, poi ricrebbero ancora e lei era pronta ad aspettare per sempre, ma all'improvviso un'idea la fulminò. "

 

Levy tira un sospiro singhiozzante, tremante e realizza con leggero stupore che sta piangendo.

Da dove arrivano quelle lacrime? Pensava di aver perso la capacità di piangere dopo aver disperato e atteso così a lungo. Comunque continua, le lacrime che le scendono lungo il viso per atterrare in morbidi plic sulla pelle inerme di Gajeel.

 

" Um. L'idea che le venne fu che... che nonostante lui non fosse un principe armato di spada su un destriero bianco e lei non fosse una principessa dal lucente crine dorato " Levy ghignò nostalgica al pensiero dello sguardo di assoluto, irreprensibile disgusto sul viso di lui se l'avesse potuta sentire " Che forse un bacio magico sarebbe potuto esser capace di svegliarlo. "

Perché per quale altro motivo viveva in un mondo pieno di magia, se non le poteva esser garantito un piccolo miracolo come quello?

 

Levy guarda il viso di Gajeel, fiacco e senza vita sotto le sue dita e si dispera, ma va avanti coraggiosamente.

Non sa che, se all'inizio della sua sfuriata impazzita non avesse buttato giù il monitor e staccato le spine attaccategli, sarebbe stata in grado di vedere il cuore di lui che gli aveva iniziato a battere nel petto come una piccola dinamo, avrebbe notato le onde celebrali passare lentamente dalla morte alla coscienza, ma gli occhi sono offuscati dalle sue stesse lacrime e non ci riesce a vedere attraverso.

 

Levy gli circonda il viso con entrambe le mani, sussurrando qualcosa di incomprensibile, un addio o una rotta confessione d'amore, e preme le sue labbra su quelle del ragazzo, chiudendo gli occhi mentre due lacrime corrono lungo la solita via sulle guance.

Pensa di essere impazzita quando sente Gajeel ansimare nella sua bocca come un uomo che sta affogando e quasi strilla quando le mani di lui si allungano verso i suoi fianchi, ma poi Gajeel mormora il suo nome contro le sue labbra socchiuse mentre inizia a ricambiare il bacio e nient'altro le importa, perché lui è sveglio e Levy non dubiterà mai più del potere delle favole.

 

Quando alla fine si tira indietro, Levy sta singhiozzando e ridendo contemporaneamente, le lacrime che cadevano su Gajeel in un gocciolare cadenzato e lui alza lo sguardo offuscato verso di lei, gli occhi non abituati nemmeno alla mezza luce della sera, dopo così tanto tempo nell'oscurità. La voce è roca e rotta dal prolungato silenzio, i muscoli delle braccia di cui andava tanto fiero atrofizzati dalla lunga immobilità, ma il suo ghigno è lo stesso sorriso affilato e ora ha occhi solo per lei.

 

" Hey, nanetta. Ti sono mancato? " chiede e ghigna come se avesse detto la cosa più intelligente del mondo.

 

Levy singhiozza e lo attira in un abbraccio infinito, seppellendogli il viso selvaggiamente negli spessi capelli (non ci fare troppo caso, hanno solo bisogno di una bella lavata) e non lo lascerà mai andare. Gajeel ridacchia, sussultando  mentre le dure ginocchia di lei, i gomiti troppo entusiasti e il mento sembrano  ferirlo solo toccandolo, ma col cazzo che le avrebbe chiesto di smettere.

Invece se la strinse vicina il più possibile, quanto quelle braccia rovinate potevano fare, tremando per lo sforzo quando lei si asciuga le lacrime sul suo collo, e le sussurra la fine della storia.

 

" E poi la principessa baciò il drago e il drago si risvegliò con un ruggito, poiché quella era la donna che amava, l'idiota aveva promesso di non lasciarla mai più e non poteva farla aspettare in quel modo, che diamine! "

 

Levy singhiozza con una risata e si tira la faccia di Gajeel verso la propria, amandolo con tutta se stessa.

 

" Ti sei sbagliato " dice, la voce tremante " Non sono una principessa. "

 

Gajeel la bacia in silenzio, le lacrime di lei che gli inumidiscono il viso e quando si allontana entrambi i loro volti sono bagnati e lui non sa se sono le lacrime di Levy o le proprie.

 

" Potresti benissimo esserlo " sussurra, la vece rotta " Mi hai salvato. "

 

Levy singhiozza di nuovo e se lo tira ancora addosso. Gajeel sorride e la stringe stretta, pensando che è in una bizzarra e contorta favola che loro vivono, dove la principessa deve baciare il drago per salvarlo, ma hey, il drago si tiene la ragazza alla fine e questo gli va più che bene.














Angolo della Traduttrice
Oh oh oh (Tanaka Style), come sono stata veloce :D. Beh ovviamente prechè mi sono impegnata e ho preso il tutto molto seriamente dopo il ritardo del capitolo precedente... no scherzavo, a scuola non facciamo altro che tornei di Poker o Scala Quaranta da due giorni ormai e io mi ero scocciata.
Ma alla fine il risultato è lo stesso, no?
Spero che il capitolo vi ricompensi dell'attesa e spero che vi piaccia :D
Come al solito vi lascio sotto il link dell'originale:)
Alla prossima, grazie per leggere e RECENSITE!


link: http://www.fanfiction.net/s/6634252/4/Ironbound-Paperbacks

  
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