Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Imyoursproudlyso    06/06/2013    1 recensioni
-“Niente, è che ti amo.”- sussurrò l’ispanica uscendo quasi dalla stanza per non disturbare Rachel ma si girò per un istante. –“Scrivi su quello che conosci, scrivi sulla tua vita, scrivi sulla tua situazione, scrivi di noi.”-.
#pezberry #ziam♥
Genere: Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Rachel/Santana
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Zayn aveva la testa appoggiata sul cuscino da ormai tutto il giorno, si era alzato solo per compiere le normali azioni mattutine come lavarsi o mangiare e poi si era ributtato a peso morto sul letto.
Si sentiva protetto, almeno lì, da tutte le cattiverie che il mondo gli riservava.
Ormai, non faceva altro che chiedersi perchè succedesse tutto a lui in quel periodo e perchè per una volta non poteva essere tutto semplicemente normale. Si diede la risposta: non se lo meritava.
Non si meritava un bel niente, felicità, dolcezza, amore, baci, niente. Non da Liam, perlomeno. Era già un miracolo che lui gli avesse proposto di andare al ballo insieme rinunciando a tanti ragazzi sicuramente più attraenti della scuola. No, almeno una cosa l'aveva. Aveva quella proposta, lì era lucido. Lì era Liam.
Ed eccolo, Zayn Malik, ancora una volta piegato in due dal dolore verso l'agonia di un amore che non potrà mai raggiungere. Si sentiva sottomesso da Liam, a pezzi perchè si era esposto tantissimo. Si era come spogliato davanti a Liam piangendo e non poteva far altro che ricordare, con tristezza, lo sguardo mentre lo vedeva scappare via.
Non aveva fatto un bel niente nemmeno per fermarlo e chiedere cosa fosse successo, il perchè del suo cambiamento così repentino. No, Liam non aveva nessun interesse e lui o se ne faceva una ragione o sarebbe morto di crepacuore.
Stanco di essere su quel materasso, convinto che da lì a poco avrebbe creato addirittura il solco per quanto ci era stato sopra, si alzò vagando per la casa.
Ovviamente, i suoi genitori erano a lavoro e lui poteva fare quello che voleva nel vero senso della parola.
Aprì il frigorifero e lo contemplò, non trovandoci niente di diverso rispetto un'ora prima.
Strisciando i piedi camminò ancora per la casa silenziosa che lo metteva ancora più a disagio e sotto pressione.
Tale silenzio fu rotto da un colpo secco del campanello che lo fece quasi saltare in aria.
Con un passo pacato, spalancò la porta e rimase stupefatto dalla persona che ci trovò dietro.
Liam. Liam Payne. Il ragazzo che gli piaceva era lì.
Zayn non sapeva nemmeno che Liam sapesse dove abitasse ma non ci pensò poi più di tanto, riflettè, piuttosto, sul suo modo di essere vestito e sulle sue condizioni. Indossava il pigiama nero largo e le sue pantofole bianche. Il suo aspetto, invece, non era per niente bello. Occhiaie, occhi rossi e capelli spettinati dove qualsiasi ciocca andava dove gli pareva. Ecco come era combinato in quel momento.
Non potè fare a meno di abbassare gli occhi, non parlando.
-”Ciao, Zayn.”-disse l'altro appoggiandosi alla porta convinto che Zayn gliela avrebbe chiusa in faccia.
-”Liam.”-rispose con un cenno del capo, volendo sembrare più distaccato possibile.
-”Posso entrare?”-chiese cercando di non sembrare invadente.
Il moro annuì e chiuse la porta alle loro spalle.
Nella sua testa giravano solo tante domande: perchè era lì? Perchè era andato addirittura a casa di Zayn? Cosa doveva dirgli? Perchè non la smettevano con quel giochetto idiota così lui sarebbe potuto tornare a letto?
Però, in cuor suo, era abbastanza contento di vedere quella testa bionda riccia vagare per la sua dimora perso per poi abbandonarsi sul divano e facendo con la mano segno all'altro di sedersi accanto a lui.
Zayn obbedì con il capo basso.
-”Santana mi ha detto.”-esordì Liam facendo saltare il cuore dell'altro in gola.
-”C...cosa? Cosa ti ha detto?”-balbettò diventando paonazzo in viso e volendo sembrare arrabbiato.
-”Mi ha detto che ti ho baciato e non ho fatto altro che pensare a questo, oggi...e ieri...”-.
Zayn deglutì. Voleva saltare per casa, Liam aveva pensato a lui per due giorni interi senza sosta. Liam aveva pensato a lui, non ad altri ragazzi o addirittura ragazze, a lui, Zayn. -”Ti ascolto.”-.
-”E... mi dispiace. Non sapevo, non potevo immaginare gli effetti dell'alcol su di me. Volevo davvero passare quella sera con te e starti accanto. Non era finto, te lo posso promettere. Eri lì perchè volevo che tu ci fossi...e anche tu lo volevi. E lo vuoi ancora ora, non fingere di non essere felice nel vedermi.”-.
-”Come dovrei reagire, Liam? Cerca di capirmi per favore. Non posso sopportare questo, è una cosa davvero grande per me. Mi sono sentito preso in giro.”-.
-”Perdonami, per favore. Ti dimostrerò che non sono poi così male.”-.
-”E' questo il problema, Liam. Io ti perdonerò sempre, qualunque cosa tu faccia. Ti perdonerò perchè penserò che è la cosa migliore anche se dentro mi uccide. E mi uccide davvero, mi uccide averti visto con Louis e mi uccide ancora ora vederti qui, accanto a me consapevole che tra noi non ci sarà mai niente a meno che tu non sia ubriaco.”-ammise con la gola improvvisamente secca.
Questa volta lo guardò dritto negli occhi e volle sembrare più duro del solito, forse era riuscito a prederlo in giro.
Silenzio.
Ora nella stanza c'era solo silenzio, prendeva tutto il salotto, la casa e anche i loro cuori.
Liam guardava fisso Zayn e viceversa. Non facevano altro che fissarsi e stare lì, senza dirsi niente. Come se avessero già detto abbastanza.
Poi, non sapeva perchè, Liam si avvicinò pericolosamente al viso del moro.
Ancora una volta il cuore gli arrivò quasi in gola. “Questa volta lo vomito”, pensò spaventato.
-”Ti piaccio così tanto?”-sussurrò Liam continuando ad avvicinarsi finchè i loro volti non furono a dieci centimetri di distanza.
Non rispose. Le mani tremavano ed erano immobilizzate sui braccioli del divano.
Notando che Zayn non avrebbe detto niente aggiunse pericolosamente. -”Questa volta, sono sobrio.”-disse baciandolo.
A Zayn venne un brivido enorme che non sapeva proprio descrivere. Quindi, ora, Liam era lucido e lo aveva baciato davvero? Quello era un vero e proprio bacio tra i due? Poteva alzarsi e ritornare felice? Davvero gli era permesso?
Continuarono a baciarsi per un paio di minuti, presi uno dall'altro e dal momento.
Zayn si disinteressò del mondo intero perchè, in quel momento, il suo mondo era davanti a lui e lo stava assaporando lentamente come mai aveva sognato.





Rachel tornò a casa distrutta da quella giornata scolastica, posò le chiavi nell'ingresso e buttò la cartella sul pavimento creando un tonfo. -”Sono a casa.”-urlò per farsi sentire dai suoi.
Dalla cucina spuntò uno dei suoi papà, Andrew, con i guantoni da forno e un grande sorriso stampato sul viso. -”Ciao tesoro.”-.
-”Novità?”-domandò distratta sedendosi sulla sedia e attendendo impazientemente il pranzo.
-”No, niente. Ah, prima che me ne dimentichi, c'è questo pacco per te.”-disse porgendole un pacco abbastanza grande e alto con un biglietto bianco e delle scritte colorate.
Rachel ringraziò e saltellò in camera per aprirlo e scoprire il contenuto.
Strappò la carta e aprì le alette in cartone, trovandoci una bambola.
La prese in mano e cominciò a sudare freddo notando che quella bambola in porcellana le assomigliava molto. Frangetta, castana, magra, piccola e gli occhi scuri. Doveva assolutamente essere lei. Ma non fu quello a spaventarla e a metterle agitazione, fu un piccolo coltello di plastica inficcato sul petto della bambola.
Prese il biglietto e lo lesse. “Non entrare in situazioni che potrebbero ferirti, nanetta.”, ecco cosa c'era scritto.
Rabbrividì e poi notò un ennesimo foglio in fondo alla scatola. “Sono tornata e questa volta non ti lascio stare.”, dettava.
Ripose tutto nella scatola e la buttò sotto il letto come se volesse dimenticare ciò che aveva visto e ciò che aveva letto.
Sapeva bene di chi fosse il biglietto e non poteva non essere spaventata di cosa le stava per capitare, se lo sentiva che sarebbe tornata. Se lo sentiva che non sarebbe stata in pace e che non l'avrebbe mai lasciata andare così facilmente. Lo sapeva che cambiare scuola o regione non avrebbe cambiato la situazione, sapeva che lei l'avrebbe trovata sempre.
Doveva affrontarla,ne era a conoscenza, ma non ci riusciva. I suoi genitori nemmeno sapevano delle lettere minatorie che riceveva prima di cambiare scuola, si era inventata di non trovarsi mai bene con il piano di studi mentre i veri problemi erano le persone all'interno.
O almeno, una in particolare. Una che la seguiva sempre, una che se Rachel cambiava scuola anche lei lo faceva.
La sua insegnante per tre anni nonché sua madre, l'aveva trovata ancora una volta e, da come era scritto nel biglietto, non l'avrebbe più lasciata andare.
Nella sua mente tornarono tutti i ricordi con quella donna, tornò tutto alla mente come un ricordo sbiadito ma intenso.
Non poteva certo dimenticare cosa le era accaduto un pomeriggio per un recupero, era sua madre no? Non poteva farle del male, no? E invece no. Era la prima che era lì per ferirla e per distruggerla. Era lì proprio per togliere la sua dignità e appropriarsene in modo violento e volgare.
Nello stomaco di Rachel cominciò tutto a scombussolarsi e le venne voglia di vomitare, al ricordo di tutto quello che le era capitato.
Ora se lo chiedeva davvero, perchè sua madre la stuprava?

 

 

-----------------------------------ANGOLO DELL'AUTRICE.

Tadaaaaan, colpo di scena. Ok, non uccidetemi ma volevo fare qualcosa di terribilmente inquietante çç e ci sono riuscita *w me*. Comunque dedico questo capitolo alla mia migliore amica, Sabrina, che tipo mi stava per uccidere dopo aver letto il penultimo capitolo e volendo taaaaanta Ziam. Ecco la Ziam che volevi, ti voglio bene e voglio bene anche a voi che mi considerate. BTW alla prossima♥

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Imyoursproudlyso