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Autore: harryisfree_    06/06/2013    3 recensioni
Un'amicizia da tempo trascurata.
Ma può morire un sentimento così forte tra due persone, da un momento all'altro? Magari perchè alla fin fine, neanche loro sanno cosa vogliono.
Dalla storia :
"-Harry, ti prego vattene. - disse lei guardandomi negli occhi. Erano freddi. Non erano più quegli occhi dai quali potevo immediatamente capire cosa passasse per la testa alla mia amica. Erano spenti, e non percepivo nulla.
-Fliss, lasciami spiegare..- le asciugai una lacrima sulla guancia.
-Cosa c'è da spiegare? Sei diventato famoso, hai dimenticato tutto e tutti ed ora sei un pallone gonfiato."
Spero vi abbia invogliato a leggere.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                              Crediti banner: polynesia (EFP)
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Era una normale giornata a Holmes Chapel. Una normale, monotona giornata.
Da anni oramai il mio cuore soffriva, ed oggi il tempo lo sembrava rispecchiare al cento per cento, dato i grandi nuvoloni pieni d'acqua sopra la mia affascinante città. Ero affacciata alla finestra della mia stanza mentre cercavo di leggere un noioso libro, del quale avrei dovuto fare una stupida relazione scolastica. A scuola non ero tra le ragazze più popolari, ma non ero neanche una nerd che si trovava ai piedi dalla piramide sociale. 
L'unica cosa certa, era che da molto soffrivo della mancanza di qualcosa, o meglio, di qualcuno.
I miei pensieri furono interrotti dal vibrare del mio cellulare.
Lo afferrai contro voglia, e lessi sul display il nome della mia migliore amica, l'unica che poteva, o che almeno provava a, tirarmi su il morale.
"Ehi Fliss, adiamo a fare un giro? Forza, neanche le pioggia ci fermerà! Passo a casa tua tra un quarto d'ora:) .B". Si chiamava Britney, era fantastica.

 

Due bambini giocavano in giardino con la loro palla.
-Attenta Fliss, c'è un'ape che ti ronza vicino!- disse un ragazzino riccioluto avvertendo la biondina di fronte a lui.
-Un'ape? Oddio, no, ho paura! Lo sai che sono terrorizzata!- disse la bimba lasciando cadere la palla per poi avvicinarsi all'amico. Si nascose dietro la sua, s'eppur piccola, figura. Al riccio uscì una piccola risatina.
-Ahah, non ti preoccupare! Ci sono io con te- disse abbracciando teneramente la biondina.
-Ti faresti pungere da un'ape per me? - le chiese la bimba ancora con la testa nascosta con la maglia dell'amico.
-Certo - disse con innocenza e semplicità il riccio- tu sei la mia migliore amica. - disse quasi con una luce negli occhi.

 

Mi alzai pigramente dal letto, per poi avvicinarmi all'armadio. Presi un jeans stretto ed un maglioncino grigio, per poi mettere ai piedi le mie adorate converse bianche. Mi andai a specchiare. Lasciai i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle, e misi un filo di mascara sulle ciglia, così da valorizzare i miei occhi azzurri, ma dalle sfumature verdognole. Il mio era un look molto acqua e sapone. 
Presi il telefono e scesi al piano di sotto. A momenti sarebbe arrivata la mia amica. Infilai il giubbino e misi in testa la mia beanie grigia, pronta per andare. Mi affacciai alla finestra che c'era in cucina e notai una ragazza provvista di ombrello davanti casa mia. Era Brit.
Presi le chiavi di casa ed uscii.
Britney,un'alta ragazza dai capelli ondulati castano scuro. I suoi occhi pur essendo di un semplice marrone, erano bellissimi, perchè sempre vivaci.
In quel momento indossava anche lei un paio di converse nere, un jeans stretto grigio ed una semplice maglia larga nera. Aveva un trucco molto semplice: un po' di mascara ed una sottile linea di eye-liner.
-Fliss, un po' di vita!- mi disse notando che non avevo molta voglia di uscire- Forza andiamo a ripararci a calduccio in un bar, magari davanti ad un paio di cioccolate calde.
Mi prese per "braccetto" ed insieme, sotto la sua ombrella, andammo in uno dei nostri bar preferiti. Di certo io avrei preferito rimanere in casa, ma non me lo avrebbe mai permesso. Era per questo che era la mia migliore amica. Le volevo un' infinita di bene. Erano tre anni oramai che ci conoscevamo, e speravo vivamente che la nostra amicizia potesse durare per sempre. 
Non volevo altre delusioni.
Arrivò il cameriere con in mano le nostre cioccolate.
Iniziai a sorseggiare la mia. Brit parlava, ma non la stavo ascoltando. La mia attenzione era stata catturata da due ragazzine intente a chiacchierare.
X: Oddio, hai visto Liam quanto è carino in questa foto?!
Y: Perchè vogliamo parlare di Harry?! Voglio dire, lui è Harry Styles- disse infine la ragazzina, con un tono come a dire "io conosco tutto su di lui". 
Mi uscì un sorriso in volto: IO conoscevo tutto di quel ragazzo.

 

-Ehi stasera dormi da me? - chiese una quattordicenne al suo amico riccioluto. I ragazzi si trovavano dentro una casetta sull'albero: la LORO casetta. Erano stesi sopra due asciugamani, ed il ragazzo aveva la testa appoggiata sopra la pancia della ragazza.
-Certo- le rispose il ragazzo. Dopo pochi istanti si mise seduto, e lo stesso fece la ragazza, non conoscendo le intenzioni dell'amico. Rimasero uno di fronte all'altro, mentre si guardavano dritto negli occhi. Fu lui a fare la prima mossa. Circondò la esile figura della ragazza con le sue braccia, abbracciandola molto forte. Era stato un gesto spontaneo.
-Ti voglio bene Harry, non immagini nemmeno quanto. - le disse lei.
-Anche io Fliss. - rispose infine lui, lasciandole un tenero bacio sulla fronte.

 

-Fliss, mi stai ascoltando?
La voce di Brit mi riportò alla realtà. Appoggiò la mano sopra la mia per poi incominciare a parlare.
-Lo so a cosa pensi, ma cavolo, tra pochi giorni sarà il tuo diciottesimo compleanno! Non sei felice?
-Certo, significa avere più responsabilità, ed allo stesso tempo libertà, ma..
-Ma cosa? 
-Ma forse dimentichi chi compie gli anni quattro giorni prima di me..- dissi abbassando lo sguardo. Lei lo sapeva benissimo.
-Sei tu invece che ci pensi troppo, domani sarà il primo di febbraio, un giorno come tutti gli altri. E poi altri quattro giorni e sarà il tuo compleanno, per cui ora andiamo a trovare un bel vestito per la festa. Sanno tutti che adori lo shopping. Che ne dici? - disse Brit.
-Facciamo domani, così è sicuro che avrò qualcosa con cui distrarmi. Ora andiamo a casa. 
Salutai Brit e salii in camera. In casa vivevo con i miei genitori, che però molto spesso erano assenti, come in quel caso. Chiusi la porta e presi la mia chitarra, nascosta in un angolo. La musica. La musica era uno delle poche cose che riusciva a distrarmi. Mi sedetti a terra, appoggiando la schiena alla fine del letto. Incominciai a strimpellare i primi accordi della canzone.

I know you've never loved 
the sound of your voice on tape 
You never want to know how much you weigh 
You still have to squeeze into your jeans 
But you're perfect to me...

I won't let these little things 
slip out of my mouth 
but if it's true It's you, It's you 
They add up to, I'm in love with you 
And all these little things

You'll never love yourself 
half as much as I love you 
You'll never treat yourself 
right darlin' but I want you to 
If I let you know I'm here for you 
Maybe you'll love yourself 
like I love you, oh

I've just let these little things 
slip out of my mouth 
because It's you, oh It's you, It's you 
They add up to and I'm in love with you 
And all these little things

I won't let these little things 
slip out of my mouth 
but if it's true, It's you, It's you 
They add up to, I'm in love with you 
And all your little Things.

Tutto il mio dolore era a causa sua, ma la cosa buffa era che la musica di lui e della sua band, mi aiutava a farmi sentire bene.






Bene, questa è la mia prima storia:)
Vorrei solo sapere cosa ne pensate:)
Al prossimo capitolo
.Alle xxx

 

  
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