-MAGIA-
(Stregoni & Principi)
[...] Ma durante la notte, quando solo la luna rischiarava il cielo, una voce dal suono roco e spaventoso lo destò dal suo sonno,
-Naruto-
-Naruto-
Il biondo si guardò intorno allertato dal sentir pronunciare il suo nome da una voce sconosciuta,
-Naruto- velocemente si alzò ed uscì dallo studio di Jiraya cercando di raggiungere il possessore di quella voce[...]
Di notte Konoha era veramente spettrale, le vie, che durane il
giorno erano colorate e decorate con vistose bancarelle, di notte non erano
nient'altro che fiumi scuri di silenzio.
Il ragazzo si guardò intorno,
-Naruto- quella voce continuava a chiamarlo, confuso inspirò
l'aria frizzante. Il vento gelido della notte gli muoveva dolcemente i capelli
provocandogli dei brividi lungo la schiena,
-Naruto- proseguì cercando di seguire la voce roca e cupa,
-Naruto- lo condusse fino ad un antro nascosto di una strana
torre, le scale al suo interno non salivano... Scendevano.
-Naruto- scese velocemente le scale, la testa iniziava a dolergli
profondamente. Al termina della rampa c'era un pianerottolo illuminato da
numerose torce disposte formando un cerchio.
"Ma almeno si sa perchè bisogna stare in questo schifo di
posto?" chiese un soldato seduto ad un tavolo prima di lanciare un paio di
dadi,
"Non fare domande, segui gli ordini e basta" uno sbuffo
seguì quell'affermazione. Naruto non sapeva cosa c'era dopo quel pianerottolo
ma se il Re non voleva che qualcuno ci si recasse doveva avere le sue buone
ragioni.
Si voltò deciso a tornare nella sua stanza, quando la voce tornò
più potente di prima a rimbombargli nella testa,
-Naruto! Vieni da me- il biondo alzò gli occhi al cielo e con una
mano si scompigliò maggiormente i capelli chiari come la luce del sole.
Come superare le guardie senza farsi vedere?
La risposta gli parve chiara quando uno dei due uomini fece cadere
per sbaglio i dadi, Naruto sorrise soddisfatto del piano.
Quando la guardia si alzò per recuperare il loro unico mezzo per
svagarsi questi si spostarono nuovamente, poi rotolarono ripetutamente.
Si spostavano continuamente sotto lo sguardo divertito del biondo,
i cui occhi erano diventati rossi.
Le guardie cercavano in tutti i modi di recuperare i cubi che
parevano impazziti, quindi Naruto approfittò della loro distrazione e si defilò
velocemente verso un varco nella roccia che aveva notato precedentemente.
La superficie su cui camminava era umida e scivolosa e le pareti
si restringevano sempre di più rendendo difficoltoso il passaggio,
"Dannazione! Spero di non inciamp" non riuscì neanche a
terminare la frase che il povero mago mise un piede in fallo e cadde. Non si
sarebbe fatto niente se si fosse fermato lì, a causa però dello strato
scivoloso da cui era formato il suolo iniziò a scivolare andando a sbattere
ovunque.
Poi, finalmente, si fermò.
Capì di essere arrivato perchè non sentiva più le pareti
comprimerlo e non era più colpito dalla corrente d'aria che caratterizzava il
cunicolo.
Aprì gli occhi doloranti,
"Ma perchè sono così sfortunato" si lamentò, quindi si
guardò intorno... O meglio, tentò di guardarsi intorno. Ovunque fosse capitato
era un luogo molto scuro. Una risata attirò la sua attenzione, ma intorno
non c'era nessuno.
"Naruto" questa volta il richiamo non era nella sua
mente,
"Chi sei? Cosa vuoi?" si alzò in piedi e si guardò
intorno con crescente agitazione. Poi, ad un tratto due occhi più rossi del
sangue più luminosi della lava si aprirono,
"Mi aspettavo qualcuno di meglio, sei solo un ragazzino"
l'alito pesante e caldo investì in pieno il ragazzo che fissò i propri
occhi azzurro cielo in quelli color rubino dello sconosciuto,
"Invece di criticare mostrati" rispose di rimando, una
piccola scintilla comparve in aria ma non successe niente,
"Allora ci penserò da solo!" Naruto si concentrò
fortemente, gli occhi gli divennero rossi e la papilla si allungò. Dopo qualche
minuto una palla di fuoco si formò in aria, ma appena il biondo vide chi gli si
trovava davanti rimase ammutolito e la concentrazione svanì... Così come
l'unica fonte di luce,
"Ahahahah non mi dire che non hai mai visto un demone,
potente mago" le ultime due parole vennero pronunciate ironicamente.
"Credevo foste morti"
"Morti! Fugaku li ha uccisi tutti! Io sono l'ultimo
rimasto" al termine di quelle parole dei bagliori presero forma.
Sulla punta di ogni coda di quell'essere, Naruto ne contava nove,
si erano accese delle fiamme che lo rendevano ancora minacciosi.
Il manto era di un arancione rossastro e gli occhi erano degli
spicchi di odio che parevano riflettere i mali del mondo.
"Ma non gli serbo rancore" terminò,
"Certo, è come dire che un cervo ucciso non porta rancore al
cacciatore" commentò ironicamente il biondo,
"Dannato ragazzino! Osi mettere in dubbio le mie
parole?"
"Secondo me sei soltanto una vecchia volpaccia bugiarda e
vendicativa"
"Credi di aver capito tutto di me?" chiese ironicamente
il demone,
"Si" un sorriso si espanse sul volto di Naruto, la volpe
non resistette e le code iniziarono a muoversi agitatamente,
"Ti ammazzo" ma appena la volpe fece un passo in avanti
una serie di scintille bianche le pervasero il corpo e ansante si distese per
terra.
Il ragazzo stupito domandò cosa fosse successo, la volpe aprì un
occhio e lo fissò stancamente,
"Un sigillatore di demoni un giorno mi impose questo
sigillo" alzò il muso mostrando una pergamena che era riposta esattamente
al centro del suo collo,
"E mi fece rinchiudere qui per ordine di Fugaku Uchiha. Così
il potente Re si potrà vantare di aver domato un demone" la volpe fece
schioccare la lingua provocando un suono secco,
"Mi dispiace" disse profondamente rattristato dalla sua
situazione,
"Ora che ho la tua compassione mi sento molto meglio
moccioso"
"Senti, non sono stato io a chiamarmi da solo a notte fonda!
Non sono stato io a condurmi da solo in questo posto. Quindi invece di fare
battute di spirito ed auto commiserarti perchè non mi dici cosa vuoi?"
"Ti senti tanto più forte di me non è vero? Ma devi portarmi
rispetto piccoletto, io sono il mitico Kyuubi"
"Allora chiedo umilmente scusa per l'intromissione onorevole
Kyuubi" affermò fingendo un inchino,
"Tolgo immediatamente il disturbo" terminò per poi
voltarsi ed avviarsi verso l'uscita.
Un ringhio sommesso ed uno spostamento d'aria lo fecero arrestare,
ma non si voltò.
"Ti dirò solo una cosa, tu sei destinato a Sasuke come lui è
destinato a te. Devi proteggerlo" Naruto rimase sbalordito da tali parole
e si girò immediatamente fissando il demone con occhi sgranati,
"Scusa? Penso che quel teme spocchioso se la sappia cavare
benissimo anche da solo!"
"Ben presto scoprirà che non è così e avrà bisogno di
te"
"Non credo proprio. Non donerei neanche un minuto delle mie giornate
a quello spocchioso, viziato, superficiale, egoista..."
"Ne hai ancora per molto?"
"...egocentrico e spocchioso"
"Tu e lui siete le due facce della stessa medaglia, non puoi
impedire che il tuo destino si avveri. E' già scritto"
"Allora lo cancellerò e lo riscriverò. Quel teme reale non ha
di certo bisogno di una mano" quindi fece per andarsene,
"E poi non capisco cosa importi a te del destino di quel
bastardo violento. D'altronde è il figlio dell'uomo che ha eliminato tutti i
tuoi simili"
Se ne andò velocemente senza lasciare il tempo a Kyuubi di
fermarlo, senza dargli il tempo di avanzare qualche pretesto con cui
convincerlo.
Risalì velocemente la strettoia e poteva giurare che la salire era
tremendamente più difficile che scendere.
Quando arrivò al pianerottolo si accorse che le due vigili guardie
stavano dormendo appoggiai sul tavolino, una di loro aveva in mano una
bottiglia,
"Effettivamente se è questo il livello delle guardie il teme
potrebbe aver bisogno di un aiuto" bisbigliò sorridendo e cercando di
raggiungere in fretta l'appartamento di Jiraya,
-Tornerai giovane mago- la voce risuonò nella sua testa
nuovamente,
-Ti aspetterò quando capirai che siete le due facce della stessa
medaglia- Naruto corse e raggiunse la sua camera.
Non aveva nessuna intenzione di dare retta a quello stupido
demone. Cosa sarebbe potuto succedere all'erede al trono? Era circondato da un
numero smisurato di soldati e i cavalieri lo veneravano come un Dio.
Si sdraiò nell'agognato letto e chiuse gli occhi desiderando di
svegliarsi la mattina senza alcun ricordo di quella notte.
Non fu una nottata tranquilla, i suoi sogni furono popolati da
demoni e da un certo teme reale che lo derideva. In sostanza si poteva
affermare che per il biondo fu come dormire solo qualche minuto.
La luce del sole lo colpì direttamente sul volto quel giorno,
l'abbraccio del sole lo svegliò e questo non contribuì a migliorare il suo
umore.
Si alzò seccato e sbadigliò sonoramente stiracchiandosi.
Si sistemò sulle spalle il gilet di pelle e si attorcigliò intorno
al collo il suo fido fazzoletto arancione.
Quell'oggetto era un portafortuna e lo tirava sempre su di morale,
ora più che mai ne aveva bisogno.
Scese le scale e raggiunse il suo tutore,
"Non hai dormito bene Naruto?" chiese l'adulto notando
delle vistose occhiaie,
"Il teme non mi ha lasciato neppure dormire" Naruto
pensò che fosse meglio non dire all'uomo dell'incontro di quella notte.
Lo stesso uomo che scoppio in una fragorosa risata appena recepì
quelle parole,
"Ti ha proprio scandalizzato"
"Ehi ero-sennin non c'è niente da ridere! Perchè non vai a
leggere quelle tue riviste e mi lasci in pace?"
"Moccioso portami rispetto, sono una persona saggia ed
anziana" era già il secondo che gli chiedeva il rispetto, stava diventando
un'abitudine,
"Te e saggio non state bene neppure nella stessa frase"
i due non riuscirono a mantenere il viso truce per molto. Tempo qualche secondo
e scoppiarono tutti e due a ridere.
A Naruto non dispiaceva quell'atmosfera, avere qualcuno con cui
parlare liberamente che non ti giudica solo per l'aspetto era una cosa
spettacolare,
"Forza moccioso oggi devi fare tutte le consegne più quelle
che non sei riuscito a fare ieri"
Ripensandoci l'opzione di tornare al proprio villaggio non era
male.
E questa è tutta dedicata lla nostra volpetta XD
Che ne pensate?