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Autore: MXI    06/06/2013    11 recensioni
Una storia con protagonisti un principe e un servitore...
Un grande dilemma: la magia è buona o malvagia?
Grandi amicizie e grandi amori sbocceranno nella corte di Konoha!
Dalla storia:
[...] "Quel principe viziato è proprio detestabile" esplose sbattendo la porta che lo avrebbe portato nello studio di Jiraya che lo riprese,
"Ti avevo detto di lasciarlo stare, perchè non dai mai ascolto agli altri?"
"Perchè faccio quello che è giusto! E non mi sembrava fosse giusto lasciargli torturare quel povero ragazzo!"
Il medico sospirò consapevole che non sarebbe mai riuscito a far cambiare idea a quel ragazzo, era proprio cocciuto come suo padre.
Data la tarda ora il biondo si diresse verso la sua camera e si addormentò pacificamente, nonostante le brutte esperienze trascorse in quello che probabilmente era stato il giorno peggiore della sua vita.
Ma durante la notte, quando solo la luna rischiarava il cielo, una voce dal suono roco e spaventoso lo destò dal suo sonno,
"Naruto"
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Servitore

-MAGIA-
(Stregoni & Principi)

-Demone-

[...] Ma durante la notte, quando solo la luna rischiarava il cielo, una voce dal suono roco e spaventoso lo destò dal suo sonno,

-Naruto- 

-Naruto-

Il biondo si guardò intorno allertato dal sentir pronunciare il suo nome da una voce sconosciuta,

-Naruto- velocemente si alzò ed uscì dallo studio di Jiraya cercando di raggiungere il possessore di quella voce[...]

Di notte Konoha era veramente spettrale, le vie, che durane il giorno erano colorate e decorate con vistose bancarelle, di notte non erano nient'altro che fiumi scuri di silenzio.

Il ragazzo si guardò intorno,

-Naruto- quella voce continuava a chiamarlo, confuso inspirò l'aria frizzante. Il vento gelido della notte gli muoveva dolcemente i capelli provocandogli dei brividi lungo la schiena,

-Naruto- proseguì cercando di seguire la voce roca e cupa,

-Naruto- lo condusse fino ad un antro  nascosto di una strana torre, le scale al suo interno non salivano... Scendevano.

-Naruto- scese velocemente le scale, la testa iniziava a dolergli profondamente. Al termina della rampa c'era un pianerottolo illuminato da numerose torce disposte formando un cerchio.

"Ma almeno si sa perchè bisogna stare in questo schifo di posto?" chiese un soldato seduto ad un tavolo prima di lanciare un paio di dadi,

"Non fare domande, segui gli ordini e basta" uno sbuffo seguì quell'affermazione. Naruto non sapeva cosa c'era dopo quel pianerottolo ma se il Re non voleva che qualcuno ci si recasse doveva avere le sue buone ragioni.

Si voltò deciso a tornare nella sua stanza, quando la voce tornò più potente di prima a rimbombargli nella testa,

-Naruto! Vieni da me- il biondo alzò gli occhi al cielo e con una mano si scompigliò maggiormente i capelli chiari come la luce del sole.

Come superare le guardie senza farsi vedere? 

La risposta gli parve chiara quando uno dei due uomini fece cadere per sbaglio i dadi, Naruto sorrise soddisfatto del piano.

Quando la guardia si alzò per recuperare il loro unico mezzo per svagarsi questi si spostarono nuovamente, poi rotolarono ripetutamente.

Si spostavano continuamente sotto lo sguardo divertito del biondo, i cui occhi erano diventati rossi.

Le guardie cercavano in tutti i modi di recuperare i cubi che parevano impazziti, quindi Naruto approfittò della loro distrazione e si defilò velocemente verso un varco nella roccia che aveva notato precedentemente.

La superficie su cui camminava era umida e scivolosa e le pareti si restringevano sempre di più rendendo difficoltoso il passaggio,

"Dannazione! Spero di non inciamp" non riuscì neanche a terminare la frase che il povero mago mise un piede in fallo e cadde. Non si sarebbe fatto niente se si fosse fermato lì, a causa però dello strato scivoloso da cui era formato il suolo iniziò a scivolare andando a sbattere ovunque.

Poi, finalmente, si fermò.

Capì di essere arrivato perchè non sentiva più le pareti comprimerlo e non era più colpito dalla corrente d'aria che caratterizzava il cunicolo.

Aprì gli occhi doloranti,

"Ma perchè sono così sfortunato" si lamentò, quindi si guardò intorno... O meglio, tentò di guardarsi intorno. Ovunque fosse capitato era un luogo molto scuro. Una risata attirò la sua attenzione, ma intorno non c'era nessuno.

"Naruto" questa volta il richiamo non era nella sua mente,

"Chi sei? Cosa vuoi?" si alzò in piedi e si guardò intorno con crescente agitazione. Poi, ad un tratto due occhi più rossi del sangue più luminosi della lava si aprirono,

"Mi aspettavo qualcuno di meglio, sei solo un ragazzino"  l'alito pesante e caldo investì in pieno il ragazzo che fissò i propri occhi azzurro cielo in quelli color rubino dello sconosciuto,

"Invece di criticare mostrati" rispose di rimando, una piccola scintilla comparve in aria ma non successe niente,

"Allora ci penserò da solo!" Naruto si concentrò fortemente, gli occhi gli divennero rossi e la papilla si allungò. Dopo qualche minuto una palla di fuoco si formò in aria, ma appena il biondo vide chi gli si trovava davanti rimase ammutolito e la concentrazione svanì... Così come l'unica fonte di luce,

"Ahahahah non mi dire che non hai mai visto un demone, potente mago" le ultime due parole vennero pronunciate ironicamente.

"Credevo foste morti"

"Morti! Fugaku li ha uccisi tutti! Io sono l'ultimo rimasto" al termine di quelle parole dei bagliori presero forma.

Sulla punta di ogni coda di quell'essere, Naruto ne contava nove, si erano accese delle fiamme che lo rendevano ancora minacciosi.

Il manto era di un arancione rossastro e gli occhi erano degli spicchi di odio che parevano riflettere i mali del mondo.

"Ma non gli serbo rancore" terminò,

"Certo, è come dire che un cervo ucciso non porta rancore al cacciatore" commentò ironicamente il biondo,

"Dannato ragazzino! Osi mettere in dubbio le mie parole?"

"Secondo me sei soltanto una vecchia volpaccia bugiarda e vendicativa"

"Credi di aver capito tutto di me?" chiese ironicamente il demone,

"Si" un sorriso si espanse sul volto di Naruto, la volpe non resistette e le code iniziarono a muoversi agitatamente,

"Ti ammazzo" ma appena la volpe fece un passo in avanti una serie di scintille bianche le pervasero il corpo e ansante si distese per terra.

Il ragazzo stupito domandò cosa fosse successo, la volpe aprì un occhio e lo fissò stancamente,

"Un sigillatore di demoni un giorno mi impose questo sigillo" alzò il muso mostrando una pergamena che era riposta esattamente al centro del suo collo,

"E mi fece rinchiudere qui per ordine di Fugaku Uchiha. Così il potente Re si potrà vantare di aver domato un demone" la volpe fece schioccare la lingua provocando un suono secco,

"Mi dispiace" disse profondamente rattristato dalla sua situazione,

"Ora che ho la tua compassione mi sento molto meglio moccioso"

"Senti, non sono stato io a chiamarmi da solo a notte fonda! Non sono stato io a condurmi da solo in questo posto. Quindi invece di fare battute di spirito ed auto commiserarti perchè non mi dici cosa vuoi?"

"Ti senti tanto più forte di me non è vero? Ma devi portarmi rispetto piccoletto, io sono il mitico Kyuubi"

"Allora chiedo umilmente scusa per l'intromissione onorevole Kyuubi" affermò fingendo un inchino,

"Tolgo immediatamente il disturbo" terminò per poi voltarsi ed avviarsi verso l'uscita.

Un ringhio sommesso ed uno spostamento d'aria lo fecero arrestare, ma non si voltò.

"Ti dirò solo una cosa, tu sei destinato a Sasuke come lui è destinato a te. Devi proteggerlo" Naruto rimase sbalordito da tali parole e si girò immediatamente fissando il demone con occhi sgranati,

"Scusa? Penso che quel teme spocchioso se la sappia cavare benissimo anche da solo!"

"Ben presto scoprirà che non è così e avrà bisogno di te"

"Non credo proprio. Non donerei neanche un minuto delle mie giornate a quello spocchioso, viziato, superficiale, egoista..."

"Ne hai ancora per molto?"

"...egocentrico e spocchioso"

"Tu e lui siete le due facce della stessa medaglia, non puoi impedire che il tuo destino si avveri. E' già scritto"

"Allora lo cancellerò e lo riscriverò. Quel teme reale non ha di certo bisogno di una mano" quindi fece per andarsene,

"E poi non capisco cosa importi a te del destino di quel bastardo violento. D'altronde è il figlio dell'uomo che ha eliminato tutti i tuoi simili" 

Se ne andò velocemente senza lasciare il tempo a Kyuubi di fermarlo, senza dargli il tempo di avanzare qualche pretesto con cui convincerlo.

Risalì velocemente la strettoia e poteva giurare che la salire era tremendamente più difficile che scendere.

Quando arrivò al pianerottolo si accorse che le due vigili guardie stavano dormendo appoggiai sul tavolino, una di loro aveva in mano una bottiglia,

"Effettivamente se è questo il livello delle guardie il teme potrebbe aver bisogno di un aiuto" bisbigliò sorridendo e cercando di raggiungere in fretta l'appartamento di Jiraya,

-Tornerai giovane mago- la voce risuonò nella sua testa nuovamente,

-Ti aspetterò quando capirai che siete le due facce della stessa medaglia- Naruto corse e raggiunse la sua camera.

Non aveva nessuna intenzione di dare retta a quello stupido demone. Cosa sarebbe potuto succedere all'erede al trono? Era circondato da un numero smisurato di soldati e i cavalieri lo veneravano come un Dio.

Si sdraiò nell'agognato letto e chiuse gli occhi desiderando di svegliarsi la mattina senza alcun ricordo di quella notte.

Non fu una nottata tranquilla, i suoi sogni furono popolati da demoni e da un certo teme reale che lo derideva. In sostanza si poteva affermare che per il biondo fu come dormire solo qualche minuto.

La luce del sole lo colpì direttamente sul volto quel giorno, l'abbraccio del sole lo svegliò e questo non contribuì a migliorare il suo umore.

Si alzò seccato e sbadigliò sonoramente stiracchiandosi.

Si sistemò sulle spalle il gilet di pelle e si attorcigliò intorno al collo il suo fido fazzoletto arancione.

Quell'oggetto era un portafortuna e lo tirava sempre su di morale, ora più che mai ne aveva bisogno.

Scese le scale e raggiunse il suo tutore,

"Non hai dormito bene Naruto?" chiese l'adulto notando delle vistose occhiaie,

"Il teme non mi ha lasciato neppure dormire" Naruto pensò che fosse meglio non dire all'uomo dell'incontro di quella notte.

Lo stesso uomo che scoppio in una fragorosa risata appena recepì quelle parole,

"Ti ha proprio scandalizzato"

"Ehi ero-sennin non c'è niente da ridere! Perchè non vai a leggere quelle tue riviste e mi lasci in pace?"

"Moccioso portami rispetto, sono una persona saggia ed anziana" era già il secondo che gli chiedeva il rispetto, stava diventando un'abitudine,

"Te e saggio non state bene neppure nella stessa frase" i due non riuscirono a mantenere il viso truce per molto. Tempo qualche secondo e scoppiarono tutti e due a ridere.

A Naruto non dispiaceva quell'atmosfera, avere qualcuno con cui parlare liberamente che non ti giudica solo per l'aspetto era una cosa spettacolare,

"Forza moccioso oggi devi fare tutte le consegne più quelle che non sei riuscito a fare ieri"

Ripensandoci l'opzione di tornare al proprio villaggio non era male.

Ecco l'aggiornamento!! Spero che il capitolo vi piaccia ^^ Avevo in progetto di farlo più lungo ma poi ho pensato che fosse meglio dividerlo u.u Non per pigrizia, non pensate male! Solo perchè preferisco dividere la storia in tappe :)
E questa è tutta dedicata lla nostra volpetta XD
Che ne pensate?
  
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