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Autore: Jeliza Rose    07/06/2013    1 recensioni
Bianca come il latte e rossa come il sangue: questa è Rozen … una ragazza irlandese di 18 anni dai lunghi capelli rossi e la pelle candida …
Un incontro casuale o forse del destino la legherà al giovane Sorensen, un ragazzo diciannovenne chiuso e misterioso che per colpa di Rozen si ritroverà ad affrontare il suo passato tormentato e segreto…
Una foto scattata di nascosto, due occhi verdi sconosciuti, i caratteri incompatibili e un legame indissolubile saranno da sfondo a questa storia o… favola? un po’ particolare!
Dal prologo:
E lei era lì... i lunghi capelli rossi risplendevano alla luce dei raggi solari che filtravano dagli alberi e la sua pelle era bianca come il latte, leggermente arrossata dal sole.La sua risata rieccheggiava nel silenzio del bosco accompagnata dal rumore del vento e dello scorrere del fiume…
Quello che si presentava davanti a Sorensen in quel momento era un quadro surreale...non poteva essere vera...era come una piccola creatura del bosco...magica e meravigliosa con quei riccioli rossi che le incornciavano il bel viso e che danzavano ad ogni suo movimento...
Sembrava come uscita da un libro delle fiabe...
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Rozen
 

-Soren...che stai...che stai facendo qui fuori?Si gela...-
 
Le mie parole uscirono  quasi sussurrate...ero davvero perplessa.
Di certo non mi sarei mai aspettata di trovarlo  seduto sul portico di casa all'una di notte...era strano.
C'era qualcosa che non andava in lui.
Lo vidi alzarsi con fatica...alla luce dei lampioni sembrava molto pallido, ma non capivo se era per un gioco di luci o altro...e poi fu un secondo.
Sentii il suo corpo bollente avvolgermi e in un attimo mi ritrovai per terra sopra di lui...
 
Ma che diavolo era successo?!

-Soren ma che...Soren!-

Mi tirai su di scatto e mi accucciai vicino a lui, mi ci volle qualche secondo per capire che aveva perso conoscenza.
Lo chiamai scrollandolo preoccupata...
Dopo poco aprì gli occhi...era la prima volta che li vedevo così da vicino ed erano maledettamente verdi e bellissimi.
Sbatté un po' di volte le palpebre pesanti molto lentamente ancora intontito, gli misi una mano sulla fronte scostando i ricci cioccolato dal viso.
Era bollente, aveva di sicuro la febbre altissima.
Dopo avermi rivolto un adorabile sorriso sghembo lo sentii parlare con quella sue voce roca, resa ancora più bassa per via del suo stato...

-Piccolo elfo...credo di non sentirmi molto bene...-

Lo guardai  e in quel momento era di una tenerezza assurda...tutto rosso, gli occhi lucidi...un disastro!

-Sei davvero un idiota Soren!Ma che cavolo ti è venuto in mente di uscire ridotto in questo stato?Dio sei bollente!-

Mi guardò con quegli occhioni senza dire un parola...doveva stare davvero male perché non sembrava nemmeno lui.
Piano piano si tirò su a sedere e lo aiutai a mettersi in piedi...

-Forza Scimmione, hai bisogno di metterti al caldo, della tisana della nonna e di una pastiglia per farti abbassare la febbre...ci penso io su!-

-Cosa!?Uno dei tuoi soliti intrugli?...Io l' ho sempre detto che eri una specie di strega!-

-Sì certo...Nemmeno la febbre ti fa passare la voglia di dire stupidate vedo!

Entrammo in casa e il tepore caldo del salotto ci avvolse e sentii Soren sospirare di sollievo...
Lo accompagnai fino al divano dove si buttò a peso morto stremato.

-Aspettami qui...-

-No no dove vai...mi lasci solo?!-
I suoi occhi erano così preoccupati, come se davvero avesse paura che non tornassi più.

Ok ero sempre più perplessa...non poteva fare così.

Era più facile tenerlo a distanza  quando litigavamo, quando non perdeva tempo ad infastidirmi...era più facile gestire l'attrazione che avevo per lui e quel legame strano che sentivo nei suoi confronti quando era lo stupido Scimmione a cui ero abituata!
A questo non ero minimamente preparata, ero un aspetto di lui che non credevo nemmeno esistesse!

- Soren...io...io non me ne vado ok?Vado solo a prenderti una coperta e una felpa  per non farti prendere freddo ...e dopo ti preparo la tisana...va bene?-
Mi rivolsi a lui con dolcezza cercando di fargli capire che andava tutto bene.

-OK...ti aspetto allora, non metterci troppo piccolo elfo!-

Alzai gli occhi sentendo il solito stupido nomignolo con cui mi chiamava...anche se a differenza delle altre volte il tono era molto dolce...e questo mi turbò ancora di più.
Corsi su di sopra e mi cambiai velocemente, dopo andai nella sua camera e presi la prima felpa buttata sul letto e recuperai una coperta in modo che stesse al caldo mentre gli misuravo la febbre e prendesse la medicina...andai in bagno e presi il termometro.

Peggio dei bambini...

Scesi in salotto e lo ritrovai rannicchiato in posizione fetale sul divano con la testa appoggiata sul bracciolo e gli occhi chiusi...
E in quel momento compresi quanto in realtà Soren fosse fragile, era così....non lo so... innocente, al contrario di come era di solito con quel suo modo scontroso e impertubabile.

La sua era solo una maschera, ma quello lo avevo già capito il giorno del concerto, dove per 5 minuti aveva abbattutto tutti i suoi muri e mi aveva fatto entrare anche se non di sua spontanea volontà.

Mi sedetti vicino a lui e lo coprii ...per la prima volta sentii che davvero aveva bisogno di me e questo in un certo senso mi faceva stare bene...e notando la mia presenza aprì lentamente gli occhi.
Lo osservai un attimo: i ricci color cioccolato spettinati e sconvolti gli incorniciavano il viso, gli occhi di quel verde bellissimo mi guardavano assonnati e le labbra carnose e screpolate erano piegate in un broncio adorabile...
Sorensen era davvero bellissimo ed io non sapevo proprio come fare a combattere tutto quello...non quando si dimostrava così dolce e tranquillo.
Fino a poco prima ero stata in compagnia di  Lip e anche se eravamo solo amici , pensavo a quanto fossi fortunata che un ragazzo così carino e gentile s'interessasse a me e che mi sarebbe piaciuto frequentarlo...ma quello che provavo adesso vicino a Soren, non era minimamente paragonabile.

Questo era qualcosa di così inspegabile che davvero mi faceva paura, perché mi sembrava giusto e sbagliato allo stesso tempo.

Non riuscii a resistere e gli accarezzai i capelli, erano così soffici... e lui fece un verso di approvazione beandosi del mio tocco, sembrava che davvero volesse essere coccolato ed il mio cuore sembrava voler uscire dal  petto, perché davvero non sapevo cosa stessi facendo.
 
-Mmmm sei tornata...-

-S-sì te l' ho detto che non ti avrei lasciato solo- 

-Grazie...-

La sua voce era bassa, calda, così sensuale e dolce allo stesso tempo che mi fece venire i brividi.

-Senti ora...ora devi misurarti la febbre ok?Nel frattempo metto su la tisana così puoi prendere la medicina-

-Ve bene...però fai presto...-
 
Presi un bel respiro, non sapevo come gestire la situazione...insomma da quando era così adorabile?!

-Dai tieni il termometro... mettilo sotto la lingua!-

-Cosa?!No!No non mi metterò quella cosa in bocca!- protestò debolmente.

-Soren...smettila di fare il bambino e fai come ti dico su!-

Sbuffò sonoramente ...era davvero ridicolo.
Tirai su la coperta per coprirlo bene...e dopo avergli passato di nuovo la mano tra i ricci morbidi un'ultima volta, mi alzai per andare in cucina...non senza un suono di protesta da parte sua.

-Mi-mi piace quando mi accarezzi i capelli...torna presto...-

La sua voce era quasi un sussurro e il mio cuore ormai aveva perso un battito, le mie guance di nuovo in fiamme.

-Ehm sì..ok...io torno...-
 
Va tutto bene Rozen...è tutto regolare...respira...respira...ignoralo.
 
Insomma potevo gestirlo, d'altronde era la febbre alta che lo faceva parlare così.

 Quante volte mi ero occupata di Kieran quando aveva la febbre? Mio fratello era anche peggio e pretendeva attenzioni ogni secondo...
 
Ok non era proprio la stessa cosa però...
 
Andai in cucina e preparai la tisana come mi aveva insegnato Nonna Neev: mischiai i fiori di tiglio e di sambuco con l'erba di timo e i fiori  di filipendula, poi aggiunsi quelli di rosa canina nelle dosi che conoscevo ormai a memoria.
Lasciai riposare il tutto  nell'acqua bollente dentro una tazza coperta per qualche minuto.
Questo infuso lo avrebbe aiutato a far scendere la temperatura insieme alla pastiglia di paracectomolo.
L'odore famigliare che proveniva dalla tisana mi ricordava la mia infanzia...
Provai una sensazione di nostalgia perché era inutile, mia nonna mi mancava molto.
Dopo aver finito andai in salotto e mi sorpresi di trovarlo seduto avvolto come un kebab dentro la coperta e un'espressione da cucciolo indifeso...

-Perché c'hai messo così tanto?La testa mi fa tanto male ed è pesantissima e mi fa male dappertutto...prima sembrava che la stanza girasse...questa è una tortura!E mi hai lasciato solo!Se muoio mi avrai sulla coscienza sappilo!!-

Alzai gli occhi e sorrisi divertita...

-La smetti di fare il bambino capriccioso grande e grosso come sei!? Dai Scimmione, bevi questa e vedrai che domattina starai meglio...fa vedere quanto hai di febbre...-

Soren mi porse il termometro con sguardo grave e solenne...

-Cazzo Parker!Hai 39.7!E' altissima...sei veramente un idiota!-

Mi guardò con la fronte corrucciata...

-Ma non è colpa mia!-

-Ah no?!Uscire mezzo nudo con 10 gradi di notte non è da idioti?Così impari a fare il Don Giovanni e a farti fare succhiotti in giro!-

Appena mi resi conto delle parole che avevo sputato fuori senza nemmeno ragionare, spalancai gli occhi e mi misi una mano sulla bocca!

Oddio e questo che centrava?!Mi era uscita così, era stato più forte di me!Era da quella mattina che avevo in testa quel livido disgustoso sul suo collo anche se non volevo ammettere che mi aveva davvero infastidita e non sapevo perché.

Mi guardò sorpreso e poi disse a bassa voce e lentamente...

-Non è come pensi...-

-Co-come scusa?-

Alzò il tono...

-Voglio dire...non ho...non ho fatto sesso con quella ragazza, non è successo niente...-

Dio quella conversazione non aveva un senso...si stava giustificando senza motivo...non mi aveva risposto a tono con una delle solite battute arroganti...si era giustificato...ma perché?!

Doveva essere la febbre a farlo parlare così...per forza...

Era una conversazione davvero imbarazzante e il mio viso era di sicuro rosso come un pomodoro!

-No...bé...insomma ti stavo solo prendendo in giro, non sono affari miei comunque...davvero è la tua vita...io...-

-Oh!Giusto...infatti...-

Cambiai subito discorso, non potevo reggere una conversazione simile!
 
-Sì ecco...dai bevi e prendi questa!-
 
Storse il naso scettico mentre stringeva con tutte e due le mani la tazza...aveva un modo singolare di tenerla.

-Ma questo non è il té che sa di Natale!Questo è un altro dei tuoi miscugli! Sei sicura che non mi stai avvelenando?
Potrebbe essere la tua occasione visto quanto sono indifeso e debole!-

Mi guardò con un broncio irresistibile, ma in quelle parole rividi un po'del vecchio Soren e questo un po' mi sollevò...forse un po' di lucidità gli era rimasta!

Gli lanciai un'occhiata divertita e poi obbediente bevve un sorso buttando giù la pastiglia...
Stemmo per qualche minuto in silenzio mentre sorseggiava la tisana...io mi sedetti nella poltrona di fronte vicino al divano mentre aspettavo che finisse.
Alzò gli occhi dalla tazza e poi mi stupì con le sue parole...

-Rozen?-

-Sì?- gli risposi distratta mentre sfogliavo le pagine del libro che stavo leggendo in quei giorni...

-Verresti qui vicino a me?Mi accarezzi i capelli come facevi prima?Per favore...e poi ho freddo e ho i brividi...per favore...-

Alzai di scatto la testa...Oddio...e ora?Non potevo dirgli di no...si vedeva che stava male, probabilmente non si rendeva conto di quello che stava dicendo o facendo perché da lucido piuttosto che avermi tra i piedi o chiedermi aiuto sarebbe morto!

Mi alzai lentamente e mi avvicinai a lui titubante...

-Ok...solo perché stai male...domani ti prenderò in giro tutto il tempo lo sai vero?-

Ma invece di rispondermi a tono come mi aspettavo, mi fissò con uno strano sguardo in quegli occhi verdi illuminati dalla luce tenue della lampada.

Sembrava un gatto...ecco se avessi dovuto paragonare Soren ad un animale sarebbe stato di sicuro un gatto...
 
E i gatti si sà sono imprevedibili...
 
Alzò la coperta per farmi accomodare vicino a lui ed io cercai di non andare in agitazione...quella situazione era davvero assurda...
Posò la tazza sul tavolino  e poi con delicatezza appoggiò  la testa sulla mia spalla sospirando, solleticandomi il collo con i ricci...aveva un profumo così buono, dolce e virile allo stesso tempo ed i suoi capelli erano così morbidi e il mio cuore batteva martellante nel petto...
Ma era una sensazione così piacevole e istintivamente iniziai di nuovo ad accarezzagli la testa con dolcezza...lo sentii rilassarsi al mio tocco...

-Era da tanto che nessuno si prendeva cura di me...-

A quelle parole sentii il mio cuore spezzarsi, mi sentii triste per lui...perché non era giusto che avesse sofferto così tanto...e il bello era che non sapevo nemmeno tutta la verità, perché ero sicura che nella vita di Soren dovevano essere capitate tante cose brutte.
E così senza nemmeno pensarci gli diedi un bacio affettuoso sulla testa e poi lo sentii avvicinarsi al mio collo strofinando i ricci provocandomi dei brividi...
Il suo alito era caldo sulla mia pelle, il suo corpo era bollente, le sue braccia mi avvolgevano ed io non mi ero resa nemmeno conto in tutto quell'arco di tempo che mi stesse abbracciando...

-...Hai...hai un profumo buonissimo...- mi disse quelle parole sussurrandole, la voce bassa e roca...il suo naso e la sua bocca morbida che sfioravano il mio collo...
Ormai avevo perso anch'io la lucidità perché non feci niente per scostarmi da lui o per respingerlo...non riuscivo a muovermi persa nel suo profumo e con le mani intrecciate nei suoi capelli...
Alzò lentamente la testa e mi fissò per un attimo sbattendo lentamente le palpebre, aveva uno sguardo languido diverso dal solito, gli occhi lucidi velati dal...desiderio?
Non lo so cosa fosse ma in quel momento non respirai più...e si avvicinò ancora  ed ora eravamo fronte contro fronte e i nostri respiri si mescolavano...le sue mani sul mio viso e i pollici che sfioravano le mie guance...il suo sguardo scorreva dai miei occhi alle mie labbra e in quel momento pensai che mi avrebbe baciato ed io non avrei avuto la forza di fermarlo.
Ma poi chiuse gli occhi prendendo un bel respiro scuotendo la testa forse riacquistando  un briciolo di lucidità ormai offuscata dalla febbre, e riluttante si allontanò...

Ormai avevo rinunciato a respirare.

Prese delicatamente una ciocca dei miei capelli rossi, l'attorcigliò tra le sue dita sospirando e poi con dolcezza come se fossi fatta di porcellana, scostò la mia treccia dietro la schiena lasciando del tutto scoperte le mie spalle e il collo...
Durante quei gesti così sensuali e dolci allo stesso tempo, non riuscii a  dire una sola parola, i miei occhi fissi su di lui, vedevo solo verde ormai...
Sfiorò delicatamente la mia pelle con dita tremanti e il suo respiro si fece ancora più pesante e anche il mio...sapevo che era sbagliato, sapevo che dovevo fermarlo, perché stavamo finendo in un buco nero, perché sarebbe stato un gran casino...ma in quel momento ero talmente persa in lui, ero completamente in balia di Soren e del suo tocco.
Si avvicinò lentamente al mio orecchio sussurrando -sì...hai davvero un buon profumo Rozen...posso assaggiarti? Voglio sapere se anche la tua pelle sa di rose e caramello...-
E a quelle parole persi completamente il lume della ragione perché chiusi gli occhi abbandonando la testa sul cuscino del divano aggrappandomi ancora ai suoi capellii morbidi  avvicinandolo di più...
Le sue mani si insinuarono delicatamente sotto la maglietta accarezzandomi il ventre sfiorandolo con le dita, un tocco leggero e innocente, ma che mi aveva mandato in tilt il cervello...
Sentii le sue labbra dare leggeri baci proprio sotto l'orecchio sulla mia pelle ormai bollente, li sentivo bruciare e scendere piano piano in maniera disarmante fino alla base del mio collo nel punto in cui si congiungeva con la spalla...
E il mio cuore ormai si era fermato, e non sapevo se tutto questo era reale perché tutto era sfuocato...
 
E proprio in quel punto mi morse delicatamente lasciandomi un bacio umido, caldo e sensuale...

-Mmmm sì...sai propro di rose e caramello...buono....dolce...-

E poi mi abbracciò stretto accarezzandomi i capelli ...si abbandonò a me col respiro pesante, la sua testa affondata nel mio collo probabilmente nel tentativo di calmarsi...

-Tu...tu non hai idea di quello che mi fai Rozen...-

Soffocò queste parole nell'incavo del mio collo, sentii il suo alito caldo e le sue labbra sulla mia pelle...

Era serio?!

Forse...forse avevo capito male, non poteva aver detto quello che pensavo, insomma era fuori di sé, probabilmente non ragionava...anzi ne ero sicura.
Ma questo non impedì al mio cuore di andare ancora più veloce e di sentire le mie gambre tremare, e ringraziai il cielo di essere sul quel divano perché non sapevo se avrebbero retto!

Aggrappata ancora a lui cercai di calmare il mio cuore e di riprendere il controllo...Soren era bollente in preda ai deliri della febbre ed io invece di fermarlo lo stavo assecondando!
Lo sentii tremare e quello mi aiutò a riacquistare un po' della mia lucidità...la tisana e la pastiglia stavano facendo effetto ed io dovevo assolutamente allontanarmi da lui!

-Soren...- la mia voce era un sussurro così debole che se non fossimo stati tanto vicini non mi avrebbe nemmeno sentito...

-Mmmm...freddo...ho freddo Rozen...dove siamo?Mi gira tutto...-

-OK tranquillo...ora ti accompagno in camera tua, ti metti sotto le coperte e vedrai che domattina starai meglio...-

La mia voce tremava, ero ancora in preda a tutte quelle sensazioni così intense, ero sconvolta...ma più che da Soren da me stessa...

Lui era giustificato, delirava per la febbre ma io?

Scacciai quei pensieri il più lontano possibile e poi mi districai dal suo abbraccio e a quel gesto protestò vivamente...

-Mmmm ma io ero comodo...sei così morbida e calda...ho freddo...-

No...così non mi aiutava...per niente...

Misi riluttante le mie mani sul suo petto e lo allontanai...
Mi guardò imbronciato e poi posò di nuovo lo sguardo su di me...aveva le guance rosse, i capelli sconvolti e sudati ed era sempre più difficile resistere...

-Grazie...- le sue parole si persero nel silenzio della stanza...

-Per...per cosa?-

-Per prenderti cura di me...-

-... No-non ti preoccupare...ora andiamo sì?Devi...devi riposare...-

Fece un cenno silenzioso e si alzò traballante, gli misi la coperta sulle spalle e lo guidai su per le scale e poi verso la sua stanza.
Si mise con fatica a letto ed io lo coprii bene col piumone...

Cerca di riposare adesso...-

Volevo uscire da quella camera, dovevo allontanarmi da lui!

Volevo mettermi nel mio letto sotto la coperta patchwork a cercare di non pensare a quella strana nottata, a quelle parole ormai perse nel silenzio del salotto, a quei dolci baci e quelle carezze che credevo di aver sognato e di cui non avrei mai e poi mai parlato con nessuno, soprattutto con lui...di sicuro non se ne sarebbe ricordato ed era meglio così.Lo sperai davvero.

Gli passai di nuovo una mano sulla fronte e sui soffici capelli inumiditi dal sudore per via della febbre alta.
I suoi occhi erano chiusi e probabilmente si era addormentato...mi alzai per andarmente ma mi sentii bloccare per il polso...

Mi girai sorpresa, Soren mi guardava triste e impaurito...

-Non te ne andare Rozen ti prego...-

-Ma io...non credo che...-

-Posso tenerti con me?Solo per stanotte...-

La sua voce bassa e roca era un sussurro dolce e implorante...
A quelle parole mi sciolsi completamente...
La vocina nella mia testa mi gridava di alzare i tacchi e di scappare  lontano da Soren, di correre in camera mia e di mettere più distanza possibile tra me e lui...ma il mio cuore diceva tutt'altro.

Non potevo lasciarlo , aveva bisogno di me, aveva bisogno di sapere che non era solo...

Lo vidi alzare lentamente il piumone facendomi un po' di spazio, un invito silenzioso ad entrare nel letto con lui.
Presi un bel respiro e senza pensarci mi accoccolai tra le sue braccia coprendoci.
Appoggiò la testa nell'incavo del mio collo,sentii il suo respiro bollente sulla mia pelle divenire regolare, il suo corpo era caldo e comodo, le sue braccia forti mi tenevano stretta  ed io pensai che non mi ero mai sentita così bene.
Iniziai ad accarezzagli di nuovo i capelli sapendo quanto lo rilassasse, evitando di pensare quanto in realtà piacesse a me.

Come in realtà  quelle sensazioni mi facessero sentire viva, consapevole di quanto tutto questo fosse sbagliato...ma adesso non m'importava, ci avrei pensato il giorno dopo.
 
Quella notte eravamo solo io e lui: Rozen e Soren.
 

E ci addormentammo così...con la mia mano aggrovigliata tra i suoi ricci morbidi mentre canticchiavo a bassa voce  una delle ninna nanne della mia infanzia, il suo braccio che mi avvolgeva e il suo respiro caldo sul mio collo...
 
 
 
Everything is dark.
It's more than you can take.
But you catch a glimpse of sun light.
Shinin', Shinin' down on your face.
 
Oh you're in my veins
And I cannot get you out
Oh you're all I taste
At night inside of my mouth.
 
Oh you run away
Cause I am not what you found
Oh you're in my veins 
And I cannot get you out...
  
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