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Autore: JD Jaden    07/06/2013    2 recensioni
Come è nata Panem? Lei lo sa. Lo ha imparato a scuola e ne ha sentito parlare dagli anziani del Distretto 12. Come si è passati dalla pace ai Giorni Bui? Beh lei li ha vissuti, anche se era piccola e ha cercato di rimuovere il trauma. Come è finita la guerra? Per lei con una perdita inaccettabile. E come si sono svolti i primi Hunger Games? Lei è stata il primo Tributo femmina del Distretto 12. Ed è stata la prima vincitrice. Nessuno meglio di lei può raccontare questa lunga, terribile storia...
Chi è lei? Jaden Cartwright, 17 anni, ragazza del Giacimento che cerca di tirare avanti in un mondo difficile e crudele. In questa brutta avventura cercherà di imparare come si fa a sopravvivere in mezzo alla morte, a non impazzire davanti a scelte impossibili, a ricominciare a vivere quando tutto sembra finito.
Ma capirà che niente è finito. Che è proprio quando sembra che la vita sia più bella, più semplice, che l'incubo ricomincia, più reale e temibile di prima.
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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"..."

(...)


 

CAPITOLO 12.
Durante il mio turno di guardia è comparso il nome della vittima di caccia di quei quatto mostri. Lory Less, il ragazzo del Distretto 7. Aveva un anno meno di me. In più stanotte ho sentito 3 colpi di cannone! A una delle morti ho anche assistito. E' avvenuta alla cascata. Sapevo che avrebbero fatto degli agguati li! E' stato orribile, ho visto una delle ragazze (quella con la spada, che credo sia Dora) decapitare un Tributo coi capelli lunghi, sicuramente una ragazza. Stanno facendo piazza pulita... di questo passo i giochi dureranno meno del previsto. 14 di noi sono morti. Ancora 9 e uno di noi potrà tornare a casa. Un'angoscia terribile si sta impadronendo di me ogni ora che passa. A mezzanotte per fortuna ho potuto tornare nel rifugio a riposare. Il secondo turno l'ha fatto Blain, per non svegliare Lea che dormiva profondamente. Sotto la coperta fa un bel calduccio e la sensazione di qualcuno al mio fianco era molto intima e piacevole. E' quasi come quando a casa dormivo con i miei fratelli. Mi mancano da morire! Il caldo, i pensieri tristi, l'atmosfera opprimente dell'arena, sono queste le cose che mi cullano ormai...

Sono al fiume. Sto nuotando nel punto più profondo, quasi sotto alla cascata. Sono nuda. Non so come ci sono finita. Sento che dovrei avere paura, che quello non è un posto sicuro, eppure il mio corpo è rilassato, la mia mente libera dai pensieri. L'acqua è stranamente tiepida. Chiudo gli occhi e mi immergo in profondità. Risalgo senza aprire gli occhi. Sento uno strano sapore in bocca, come di ferro. Apro gli occhi e mi sento mancare. Non è ferro, ma sangue! La cascata si è tinta di rosso e io ci sono finita proprio sotto. Fatico a respirare, la bocca e il naso mi si riempiono di sangue e rischio seriamente di soffocare. Poi una mano mi afferra e mi solleva. Mi ritrovo sdraiata sull'erba. Provo ad aprire gli occhi e il mio salvatore mi inchioda al terreno. "Io non sono qua per salvarti. Io voglio vincere!". Ora ho paura davvero. E' Andrew! Mi sta seduto sopra e mi impedisce di muovermi. I suoi occhi non sono più blu, ma rossi e iniettati di sangue. Mi si avvicina, mi bacia e nel frattempo cerca di soffocarmi stringendomi il collo... Non respiro più, so che è la fine, che sto per morire, ma d'un tratto il peso sul mio corpo si alleggerisce, la morsa sul collo si allenta, il bacio si fa più dolce. Il viso che mi guarda ora non è quello di un assassino. Gli occhi sono verdi, i capelli biondi. E' Mark! Cosa ci fa nell'arena? "Jaden io ti amo! Non voglio perderti...". Si avvicina per baciarmi, ma prima di raggiungere le mie labbra smette di essere lui. Ora è Ray, il mio bellissimo stilista. E' lui a baciarmi, alla fine. "Tu devi sopravvivere. Devi tornare da me!". Cosa sta succedendo? Perché sono tutti qui a dirmi queste cose? Perché adesso?! Chiudo gli occhi sperando che tutto scompaia. Prego di risvegliarmi nel mio letto, nel Giacimento, spaventata dall'incubo, ma al sicuro...

Quando riapro gli occhi però non sono nel mio letto, al sicuro. Sono nel rifugio, dentro al sacco a pelo. E la persona che vedo è Blain. Sta dormendo accanto a me. Evidentemente mentre dormivo Lea gli ha dato il cambio. E' un po' imbarazzante stare nel sacco a pelo con lui. In fondo è un ragazzo ed è pure più grande di me... è incredibile che dopo un incubo tanto terrificante la mia mente riesca a preoccuparsi di una cosa tanto sciocca!
Esco da sotto la coperta e raggiungo Lea, fuori. L'aria fresca del mattino è come un balsamo per la mia pelle accaldata.
«Sei già sveglia? Il mio turno è appena cominciato...»
«E' morto qualcun altro?» lo dico con un distacco forzato, fingo che sia una domanda normale, che non mi tocca, ma il solo pensiero mi provoca un attacco di nausea.
«Nessuno. O i favoriti hanno smesso di cercare o tutti gli altri Tributi sono ben nascosti, come noi...»
«Oppure stanno architettando qualcosa.» è troppo strano che non abbiano trovato nessun altro.
«Dai, non credo. E' più probabile che siano meno forti di quel che sembra...» so che lo dice per rassicurarsi. E' brutto pensare che siano dei brutali assassini senza regole! Ma io non mi fido di loro...
«Ora in ogni caso sono tornati alla cornucopia a dormire. Chissà come mai dormono di giorno e cacciano di notte...»
«Perché pensano che di notte noi siamo più vulnerabili. Sperano di sorprenderci nel sonno, immagino.»
«In effetti sembra funzionare come strategia. 14 di noi sono già morti!»
«Meglio non pensarci...» già, meglio evitare. Perché siamo rimasti in 10. Noi 3, 4 favoriti e altri 3 tributi... Cerco di fare mente locale per capire chi sono, ma non sapendo chi è morto stanotte è impossibile.
«Che dici prepariamo la colazione?» Lea interrompe i miei pensieri e sono lieta di avere qualcosa da fare.
«Facciamo così, mentre tu metti insieme qualcosa per la colazione io preparo i miei dardi. Ok?»
«Perfetto.» sorride, anche se il suo non è un sorriso allegro.
Verso le 8 Blain si sveglia e facciamo colazione assieme: il barattolo di stufato, il panino avanzato, tutta la frutta candita e una specie di tè freddo alla menta e liquirizia. Davvero niente male, però ora è avanzata solo una scatola di carne essiccata. Spero di trovare animali commestibili nelle trappole!
Io ho finito di preparare i dardi. Ne ho fatti di due tipi, uno dovrebbe solo paralizzare la preda per qualche minuto, giusto il tempo di catturarla e ucciderla, l'altro uccide istantaneamente, nel modo meno doloroso possibile. Ho fabbricato anche una decina di dardi in legno e li ho riempiti col veleno paralizzante. Ho intenzione di usarli per cacciare gli animali senza avvelenarne le carni, per poterli mangiare. I dardi della scatolina li ho riempiti di veleno letale, per legittima difesa. Spero davvero di non doverli usare. Non voglio uccidere delle persone, è una cosa che mi disgusta!
Scendere dall'albero è più semplice che salirci e in un attimo siamo pronti, zaino in spalla e armi alla mano, per controllare le trappole. Ho dato la lancia e il coltello seghettato a Blain, Lea ha voluto solo il coltello piccolo, per cui io ho tenuto il coltello lungo e ovviamente la cerbottana, caricata con 3 dardi paralizzanti (gli altri li ho assicurati ad una cintura di fortuna fatta di corda e fil di ferro). Raggiungiamo la zona vicino al fiume, dove Lehanne ha sistemato le trappole, ci dividiamo e le controlliamo una per una. Dopo 3 trappole contenenti conigli bianchi, intuisco che è l'unico animale di questa parte di arena. Ci ritroviamo verso mezzogiorno e controlliamo il bottino. Delle 13 trappole posizionate, 6 contenevano conigli bianchi, le altre non sono scattate.
«E' orribile quello che hanno fatto, altro che favola!»
«Cosa intendi Lea?» chiedo senza capire a cosa si riferisce.
«La protagonista del Paese delle Meraviglie... insegue un coniglio bianco... il Bianconiglio! E loro hanno messo nell'arena tanti conigli bianchi...» ho ucciso molti conigli in vita mia, non bianchi, ma comunque carini, per cui la cosa non mi spaventa, ne mi disgusta più, ma immagino che se mi fossi affezionata alla storia di Alice e del Bianconiglio qualche problema ce l'avrei anch'io.
«Coraggio Lea, va tutto bene. Vai con Blain al fiume a fare rifornimento di acqua, rimango io a... preparare la carne.» non è il caso che assista alla scena di me che scuoio del conigli bianchi!
«Quando tornate accendiamo un fuoco per cuocerla tutta, così si conserverà di più.»
«Non sarà pericoloso accendere un fuoco?» Blain è dubbioso.
«Di notte sarebbe un suicidio, ma di giorno basterà fare attenzione al fumo. Ci servono dei rami molto secchi, niente di verde e dovremo fare un fuoco piccolo e contenuto. Un po' di fumo lo farà comunque, ma cercheremo di fare in fretta...» un po' di timore ce l'ho anche io lo ammetto, ma non abbiamo altra scelta. Dobbiamo mangiare!

Rimango sola, mi sistemo sotto un fungo non molto alto, parzialmente nascosta da cespugli e erba alta e comincio a scuoiare i conigli, con la cerbottana a portata di mano. La carne pulita la metto nel solito sacchetto di plastica, assieme alle erbe con cui ho intenzione di cucinarla per renderla un po' più gustosa. Ho finito di pulire l'ultimo coniglio e sto sotterrando la pelle per coprire le nostre tracce, quando sento un urlo lacerante. E' Lea! Tutti i miei muscoli e nervi si tendono istantaneamente, il braccio afferra la cerbottana e il mio corpo reagisce slegato dalla mente. Corro verso la cascata, da cui proveniva l'urlo. Sento un colpo di cannone e accelero. Quando arrivo nella radura il piccolo angolino di mondo quasi felice che mi ero creata assieme a Blain e Lea si disintegra e mi cade addosso facendomi sprofondare in un clima di terrore, rabbia e disperazione assieme. I Favoriti si sono mossi. Ci siamo dimenticati di controllare che fossero ancora alla cornucopia, prima di partire! E loro nel frattempo erano a caccia... o forse avevo ragione... stanotte hanno organizzato un'imboscata alla cascata, sapendo che prima o poi qualcuno ci sarebbe andato per bere? Non lo so, ma davanti ai miei occhi la scena è agghiacciante: il corpicino della piccola Lea giace a faccia in giù nell'acqua bassa, fra i sassi. Il fiume attorno alla sua testa è rosso, come nel mio incubo di stanotte. Blain sta combattendo con Dora, coltello contro spada e sta perdendo clamorosamente. Si tiene il fianco con una mano e un fiotto di sangue zampilla fra le sue dita. E' molto abile in realtà, ma non può nulla contro una spada! Dove sono gli altri Favoriti? Non c'è tempo per cercarli... devo reagire. Prendo coraggio e la mira... e sparo un dardo dritto nel collo di Dora. Lei barcolla e cade a terra, il corpo rigido. In quel momento mi ricordo che la cerbottana era caricata con dardi paralizzanti. Non è morta e fra pochi minuti si riprenderà... Ma Blain reagisce in tempo e le affonda il coltello nel petto con tutta la forza che ha. Colpo di cannone. C'è sangue ovunque e ancora non vedo Cara, Gioi e Andrew! Raggiungo Blain e lo abbraccio.
«Cosa diavolo è successo?» ho le lacrime agli occhi e sono disperata.
«C-ci ha presi alle spalle. Mi ha ferito al fianco e L-Lea ha urlato... allora quella... l'ha sgozzata c-con la spada!» leggo la rabbia scorrere nei suoi occhi. Lehanne era la sua compagna di distretto e Dora l'ha uccisa. La odio io, figuriamoci lui!
«Calmati ora... sdraiati, cerco qualcosa per la ferita!»
«N-no... è troppo tardi... ho perso troppo sangue e sono debole. Anche se riuscissi a f-fermare il flusso non potrei più muovermi... ti sarei solo d'impiccio!»
«Non dire sciocchezze, devo salvarti!»
«Devi v-vincere! Vinci per me... e per Lea...» le lacrime mi annebbiano la vista, non voglio che Blain muoia!
«Blain! Ti prego non lasciarmi da sola! Resisti troverò delle erbe e qualcosa per curarti...» cerco di allontanarmi, ma lui mi afferra il bavero della giacca.
«Non andartene... R-resta con me fino alla fine...»
«Non è la fine...» ma ormai non ci credo più neanche io... i suoi occhi sono annebbiati, trema e non parla neanche più. Siamo circondati dal suo sangue. Gli resta poco tempo ormai...
«Mi dispiace... vi ho voluto bene, anche se per poco... Vincerò, te lo prometto! Non lascerò che vinca uno di quei mostri!» Blain accenna un sorriso, poi la presa sulla mia giacca si allenta e lui rovescia gli occhi. Il colpo di cannone mi fa sobbalzare. Lo guardo per l'ultima volta, gli chiudo gli occhi e vado da Lea. La tiro fuori dall'acqua e la depongo dolcemente accanto a Blain. Chiudo gli occhi anche a lei e poi me ne vado. So che ora arriverà un hovercraft che si porterà via i tre cadaveri. Non so perché ho spostato Lehanne. Forse volevo regalarle un po' di dignità, anche se non c'è nulla di dignitoso nel morire agli Hunger Games!

Vago per la foresta di Wonderland senza meta. Sono sporca di sangue, ho in mano la cerbottana, ma il resto dei miei averi sono rimasti sotto al fungo. La carne, lo zaino. Bottiglia e borracce li ho lasciati al fiume. Erano sporchi del sangue di Lea e non me la sentivo di prenderli...
Posso recuperare lo zaino, se ritrovo il fungo... e ho ancora il rifugio, ma non credo di essere in grado di arrampicarmi al momento.
Cammino per un po' e lo trovo. Il fungo... Devo riprendermi o mi troveranno e mi uccideranno! Cerco dei rami adatti e una pietra focaia. Accendo un fuoco con più difficoltà del solito, ma alla fine riesco a cuocere tutta la carne. Per me da sola 6 conigli sono fin troppi, ma in effetti non so ancora per quanto dovrò rimanere in questo inferno. Cerco di mangiare un po, ma ho più che altro sete e non ho più nulla da bere. Devo tornare al fiume e sperare di trovare un contenitore alternativo. Ripongo la carne nello zaino, lo metto in spalla e sto per andare quando mi viene in mente una cosa. I dardi. Nella cerbottana ne sono rimasti due da caccia. Ma io non ho più intenzione di cacciare animali. Ora il mio obiettivo sono i Favoriti! Ripongo i dardi in legno, per precauzione nel caso dovessi finire quelli letali. Carico la mia arma. Nell'altra mano tengo stretto l'unico coltello che mi è rimasto. Quello lungo che avevo abbandonato vicino allo zaino. Mi incammino verso la cascata...

E' quasi sera quando la raggiungo. So che è pericoloso restare in giro di notte, che farà freddo e che il resto dei Favoriti vorrà vendicare Dora. Ancora non so spiegarmi come mai non fossero con lei, ma non mi importa. Meglio così. Probabilmente sarei morta anche io se ci fossero stati.
Finalmente una buona notizia. L'hovercraft non si è portato via lo zaino di Dora, perché l'aveva fatto cadere fra l'erba alta. E' ancora li e potrebbe contenere qualcosa di utile. Mi acquatto fra i cespugli e controllo. Una coperta, un pentolino, un sacchetto di noccioline sgusciate, un kit di pronto soccorso, un coltello e una bottiglia d'acqua vuota. La riempio, ma non ho più la tintura di iodio. E' andata persa quando quella stronza ha attaccato i miei alleati. So che bollendola otterrei lo stesso risultato, ma accendere un fuoco di notte è troppo pericoloso. Dovrò aspettare domattina, per bere. Però non resisto è da stamattina che non bevo nulla... E poi se i Favoriti mi vogliono che vengano pure! Sarò pronta ad accoglierli con i miei dardi. Tre sono e tre ne ho nella cerbottana... è perfetto.
Metto qualche fogliolina di menta nel pentolino assieme all'acqua, per renderla più dissetante. Una volta bollita la rimetto nella bottiglia, che per fortuna ha il collo abbastanza largo. Ora è troppo calda per poterla bere, per cui la fermo fra tre sassi nell'acqua corrente, gelata, del fiume. Ho appena deciso di accamparmi li vicino quando compare il sigillo di Panem, seguito dai morti di oggi.
Lehanne e Blain, i miei alleati dell'1. Rivedere i loro volti mi provoca una fitta al cuore.
Cole Tornad, del Distretto 2. Cara ha forse ucciso il suo compagno di distretto?
Sally Reed del Distretto 6.
Tracy Conrad del Distretto 8.
Chi è rimasto? Cara, Gioi e Andrew naturalmente... e chi altro? Il ragazzo del 3. La piccola Giorgine! E... sì, il ragazzo dell'8. E poi ci sono io. Ancora 7 Tributi vivi. E 6 devono ancora morire, per permettere a uno di noi di tornare a casa.
Decido di tenere il fuoco acceso. Tanto non mi importa più di venire trovata. Mi lavo via il sangue di dosso e mi sistemo fra tre rocce particolarmente grandi. Tolgo dallo zaino coperta e sacco a pelo, e mi copro per bene. Senza il riparo del rifugio sono fortunata ad aver trovato un'altra coperta. Sento già l'aria gelida che si alza e l'umidità del fiume che penetra nelle ossa. Mangio il resto del primo dei conigli, bevo l'acqua alla menta, che ora è tiepida, ma dissetante e aspetto. Non posso addormentarmi, è troppo pericoloso. Il fuoco riscalda appena l'ambiente e presto batto i denti. Cosa sta succedendo? Gli strateghi stanno abbassando la temperatura più del normale...
Lo sento all'improvviso, il primo colpo di cannone. I Favoriti hanno iniziato la caccia o qualcuno è già morto di freddo? Dopo pochi minuti ecco il secondo colpo. Sento del passi che si avvicinano. E' qualcuno che corre e zoppica. Vedo una sagoma molto piccola che viene verso di me...


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NOTE DI JD:

 

Nono capitolo aggiornato, non ancora betato. Terzo giorno in arena e grandi emozioni, insomma! Quante lacrime ad uccidere quei due ç_ç non potete immaginare... niente più nascondigli e difesa per Jaden, ma ecco che arriva il problema... proseguite nella lettura e capirete xD Ah, quella nella penultima carta del banner è la prima dei Favoriti, che ora però è morta. Sì. Non odiatemi... Ditemi cosa vi piace e cosa fa schifo in una recensione, pietà! Ringrazio nuovamente tutti colore che si sono già fatti vivi, siete fantastici, davvero! Ora vi lascio...
Saluti, pace, amore e palme nane a tutti voi,
JD

   
 
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